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Autore: _Lou    25/02/2012    2 recensioni
*Prima di leggere questo,dovete per forza leggere Cercami o non capirete nulla*
-Sarei pronta a seguirlo lì dove l'amore non è mai arrivato.
-Allora fai le valige,si va sull'olimpo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Non lasciarmi.'
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Et voilà.

 

 

Non potevo crederci che Zeus si era arreso per così poco, non mi sembrava neanche lontanamente vero eppure ci dovevo credere poiché avevamo vinto. Era strano, certo. Se avrei raccontato a qualcuno che mi ero una mutaforme sfortunata innamorata di un gatto nero con amici un vampiro, una gatta nera mezza cieca e un vampiro mi avrebbe riso in faccia senza neanche sapere la storiella degli Dei e della lontananza forzata.

“Stronzi, questo è l’ultimo appartamento che visitiamo.” Sbuffò Josh guardandomi con aria convinta, senza rendermene contro sorrisi. Sii io,lui, e tutti gli altri sapevamo che non era affatto l’ultima casa che avremmo visitato. Cercavamo casa da minimo una settimana, casa ed un lavoro. Simone il suo lavoro già lo aveva trovato, l’assaggiatore di carote in una fabbrica. Mentre Josh come diceva lui non aveva bisogno di un lavoro uccideva le persone gli prendeva i soldi. Pensavo di visitare una gilda per trovar lavoro.

“E’ accogliente molto carina, soleggiata cosa ne pensate? E poi di sopra c’è un altro appartamento come questo ed un altro identico proprio di fronte. E tutti e tre a solo settecento euro al mese.” Ci guardammo per qualche secondo sperando di non pensare tutti la stessa cosa. Il mio gattaccio mi strinse a lui pregando che quei tre non sarebbero venuti a vivere vicino a noi.

“Ci può dare qualche secondo per pensare?” Chiese diplomatica Cloe guardandoci con le stelline negli occhi, Josh si voltò verso Simone che subito arrossì. Era passata una settimana dalla nostra vincita e quei due ancora dovevano chiarirsi, avevo veramente preso in considerazione di chiuderli in una stanza finché non si fossero scopati. La signorina con la gonna fino al ginocchio ci lasciò andando in veranda per fumarsi una sigaretta. Aveva un’aria estremamente infelice.

“Potremmo vivere ad un piano di distanza, non è fantastico?” Chiese Cloe entusiasta, attirando Simone che forse ci stava facendo un pensierino ma sapevo che Josh l’avrebbe ammazzato se avrebbe accettato.

“Per me andrebbe bene.” Esclamai sicura essendo subito fulminata dall’amorevole gattaccio, gli sorrisi e gli lasciai un lieve bacio sulle labbra seguito da una gomitata. Lo vidi ridere, era lui che mi faceva diventare violenta. Poteva continuare a sussurrarmi porcherie per tutto il tragitto?! Maniaco, gattaccio, idiota ma assolutamente perfetto. Aspettai che qualcun altro parlasse, infondo sarebbe stato abbastanza magnifico averli vicino tutti i giorni come se fossimo un’unica gigantesca stupenda famiglia. Nessuno parlò, nella sala c’era solo silenzio. Guardai qualche secondo Rio in cerca d’appoggio ma faceva finta di non guardarmi, quanto mi dava fastidio il suo –tanto non ti vedo- , continuai a guardarlo insistendo con lo sguardo.

“Ci sto anche io.” Insicuro un po’ dubbioso il mio gatto quasi domestico si affermò, sentii sopra di me lo sguardo incredulo di Josh che sapeva il perché dello strano cambiamento di decisione. Guardai per qualche secondo il vampiro sperando che accettasse ma la signorina ci interruppe con il solito sorriso cordiale che rivolgeva ad ogni cliente, ma ero sicura che mentalmente mandava a fanculo chiunque incontrasse.

“Allora lo prendete si o no?” La sua voce interruppe il filo dei miei pensieri, non sopportavo quella ragazza.

“Certo.” Sorrise il vampiro guardandomi rassicurante, sospirai. Sapevo dopo mi avrebbe chiesto qualcosa. La signorina roteò gli occhi e ci porse qualche foglio da firmare, mi porsi per prendere la penna ma mi precedette Josh che intestò tutte e tre le case a lui. Feci spallucce, tutto faceva parte del suo piano diabolico. Rio si mise a ridere e lo scrutava con attenzione meditando anche lui qualcosa di estrema importanza a cui io e Cloe eravamo escluse siccome anche il coniglio sembrava intendersela alla perfezione con quei due. Feci spallucce. Salutammo miss antipatia.
“Che bella casa nostra!” Esclamai sorridente guardando con attenzione il mio gattaccio che trasformato si avventò sul suo amico vampiro insieme al coniglio. Josh cercava di difendersi sferrando cazzotti e calci ad una velocità massima ma Simone ridendo lo teneva, e Rio non faceva altro che confonderlo correndogli attorno. Li guardavo sbalordita assieme a Cloe che cercava inutilmente di separarli, andai fuori alla veranda dopo poco prima c’era stata l’antipaticona.

Forse sarebbe tutto cambiato, o sarebbe rimasto tutto uguale? Non lo sapevo ed avevo paura di ciò che in futuro mi aspettava.

“Sei il fratello più stupido e cattivo che io abbia!”

“Sono il tuo unico fratello.”

“Smettetela di litigare o succhio il sangue a tutti.”

“Ma succhiami il cazzo.”

“Simone!” Urlammo tutti in coro, persino io che li osservavo da lontano. Cos’era successo al mio bel coniglietto dagli occhi lilla che non diceva mai parolacce o al massimo mandava a fanculo le persone? Era colpa di Josh che condizionava in malo modo il povero coniglietto.

“Micetta?” Sicuro come sempre, il ghigno perverso sul volto. Il mio ragazzo ragazzo? Venne da me avvolgendomi nelle sue braccia, restai accoccolata così per un po’.

“Che hai?” Uno dei miglior pregi di Rio era il fatto che riusciva a rompere ogni mia barriera e distinguere i miei finti sorrisi di cortesia da quelli veri.

“Ho paura.” Bisbigliai incerta della sua razione, si mise a ridere guardandomi curioso. Ma, una persona normale al mio fianco no eh!?

“Tranquilla non ci sono i mostri sotto il letto, li ho uccisi io prima.”  Avevo il timore che non stesse dicendo per finta e avesse davvero ucciso qualche strano mostro sotto il letto, che palle io ero facilmente impressionabile.

“Stupido. Ho paura del futuro.” Sbuffai togliendogli il sorriso dal viso, chissà cosa stavano facendo quei tre nel salone. Spero non un orgia.

“ Alyce il futuro è qualcosa di nascosto ed imprevedibile, qualcosa che cambia ogni frazione di secondo e non bisogna averne paura poiché il futuro non è altro che una proiezione più bella o brutta del presente.”  Lo guardai sbalordita, i suoi occhi verde fluo per la prima volta forse in due anni avevano assunto un’aria seria. Cercai di immortalare quello sguardo nella mia mente sicura che non lo avrei rivisto più.

“Ragazzi sbrigatevee!” Urlò Josh portandoci in salone completamente arredato, erano delle belle case. Un bagno, una camera da letto, un salone e una cucina. Non erano giganti ma perfette per noi. Cloe avrebbe vissuto davanti casa nostra mentre Simone e Josh sopra. Almeno così volevo io.

“Io vorrei vivere da sola poiché non sono abituata alla convivenza.” Esplicitò subito Cloe guardando maliziosa i due ragazzi, sapevo che era follemente innamorata di Josh. D’altronde Josh era un ragazzo stupendo forse un po’ pazzo. I capelli rosso fuoco scombinati e non più neri, gli occhi tra il bruno e il verde e il corpo pieno di tatuaggi nascosti che solo il coniglio aveva visto. Infine, quel ragazzo aveva la strana capacità di capirmi al volo.

“Ho trovato lavoro per tutti.” Commentò Simone stendendosi sul divano nuovo accendendo la tv.

“Quale?”

“Una gilda. C’è mio cugino che ne è uno dei più bravi e ci ha fatto entrare senza problemi. In poche parole c’è un enorme bacheca dove ci sono dei compiti da svolgere ognuno a partire da un milione di euro, ma sono difficili. Cosa ne pensate oggi ci andiamo a fare un giro?”

Lo guardai per qualche secondo pensandoci su, che male poteva farci?  Era pur sempre un lavoro.

“Ok, ora andate tutti via su. Questa ora è casa mia ci rivediamo oggi alle cinque fuori il portone, ciao ciao ciao!” Urlò Rio cacciando tutti in malo modo, lo guardai male ma lui non ne voleva sapere di ubbidirmi.

“Ma cosa combini?!” Urlai una volta che se ne erano andati tutti.

“Voglio provare la nuova casa.” Finì portandomi a sacco di patate fino a letto, scalciavo e urlavo non ero d’accordo. Poveri ragazzi cacciati via da casa così senza nemmeno averli fatti scegliere in che casa dovevano vivere.

“Nuovo letto, nuova scopata è la regola.” Commentò facendomi ridere, perché doveva dire sempre stronzate con una faccia seria per di più? Gli tolsi lentamente la maglia giusto per farlo morire un po’.

“Micia cattiva” continuò sfilandomi i pantaloni, eppure ero irrequieta. Ma stavamo insieme si o no? Lui mi amava davvero o ero solo uno sfizio di letto? Non poteva essere o non sarebbe quasi morto per me. Forse però siccome era abituato a soffrire non gli dispiaceva stare male un altro po’. Ma cosa pensavo.

“Alyce.” Mi richiamò strappandomi dai miei pensieri facendo oscillare il mio cuore tra insicurezza e amore come un foglio al vento. Non risposi, mi limitai a guardare da un’altra parte.

“Cosa c’è che non va?” Mi guardò quasi severo ma ghignando.

“Posso farti una domanda?” Annui un po’ scocciato guardandomi divertito.

“Io e te.. vedi.. stavo pensando.. insomma..” mi bloccò con un bacio, in quel momento tutte le mie paranoie sembravano solo grandi cazzate.

“Parla miciotta o ti faccio il solletico.”

“Mi ami?” Sussurrai di getto guardando la sua espressione mutare da divertito a serio, lo stesso sguardo di stamattina. Stava forse impazzendo?

“Se amarti significa voler rimanere al tuo fianco per sempre sostenendoti e non lasciarti mai andare, allora si ti amo.” Lo guardai sorpresa riempendolo di baci, ma si alzò per correre al bagno.

“Cosa fai?”

“Vomito! Che schifo, cosa mi hai fatto diventare miciosa stregosa!”

Non potevo far a meno di ridere. Poteva essere così stupido? Andai da lui ridendo mentre si sciacquava la bocca con il colluttorio. “Gattaccio idiota.” Sussurrai togliendomi finalmente il reggiseno.

 

 

Casa Simo e Josh.

 

“Perché io e te dobbiamo vivere insieme?” Si lamentò il coniglio guardandomi scocciato, era colpa mia se la gatta non voleva vivere con nessuno dei due?!

“Se vuoi puoi andare a vivere con Rio e Alyce.” Risposi a tono io, un po’ mi faceva star male il fatto che non gli andasse di vivere con me. D’altronde era come un fratello minore rompicoglioni per me e non vedo il motivo di tutta quell’antipatia improvvisa.

“Stai dicendo che dovremmo anche dormire insieme?” Pungete ed acido, aveva forse il ciclo?

“Non sarebbe la prima volta, e cosa ti prende?” Sbroccai guardandolo male, cosa cazzo non andava in me da farmi odiare così tanto. Eppure il coniglietto quando non c’era Rio o qualcun altro a consolarlo non faceva tante storie. Vaffanculo. Per una volta pensavo d’aver trovato qualcuno di diverso che forse era capace a comprendermi, siccome sapevo di non avere la mentalità tanto normale però a quel coso con le orecchie bianche gli volevo davvero bene, così come mi ero affezionato ad Alyce,  Cloe e lo stronzo di Rio. Forse con Simone era diverso,  forse con lui non mi bastavano le botte amichevoli. Mi dovevano bastare però.

“Vado a letto, tu guarda la tv.” Freddo, stronzo, un vero vampiro doc.

Il pensiero di me e il coniglio insieme non voleva abbandonare la mia mente, era impossibile. Io ero un maschio e i maschi non si innamoravano dei maschi, solo i froci. Ed io di certo non ero un frocio. Per carità uno di quei ragazzi che fa danza classica e si mettono lo sguardo. Merda. Ecco cosa sono tutti quelli che fanno sesso con i ragazzi e sono ragazzi. Forse il mio era un pensiero un po’ razzista ma comunque era contro natura. Nessun vero maschio avrebbe preferito il cazzo alla figa, era la regola creata da Gesù Cristo, Zeus e tutti quelli là a cui io in realtà non avevo mai portato rispetto o stronzate del genere ma ‘ste cose per me erano importanti. Non riuscivo a dormire. Anche perché era appena l’una. La mia vita sarebbe sempre stata impossibile, perché anche io non potevo avere un bel lieto fine con una dolce principessa sempre a pecora? Io la mia fine l’avevo avuta solo senza –lieto- davanti così senza un motivo. Mi sentivo un po’ come lo schiavo innamorato di Cenerentola, si quello schiavo che non appare nella storia poiché non è fondamentalmente importante però Cenerentola lo conosceva e con lui sarebbe stata felice, ma invece ha scelto quel vanitoso del principe. Non sono mai stata d’accordo con lei. Peccato che la mia non era una favola e se non riuscivo a risolvere questa situazione giuro che, giuro, giuro che potrei arrivare ad uccidermi. Perché cazzo tutti dovevano essere felici ed io no?! Cos’avevo di sbagliato? Mi sentivo come il ventunesimo cromosoma che rende un intero sistema down. Io mi ero sempre scopato le donne, certo anche qualche ragazzo ma ero sicuramente ubriaco e si trattava di orge. Di certo nessuno di loro emanava calore riscaldandomi. Simone emanava calore ed era perfetto per me siccome ero sempre freddo quasi il mio cuore fosse diventato di ghiaccio; lui mi riscaldava con i suoi sorrisi ingenui seppur non facevo altro che rispondergli male non mollava l’osso.  Cazzo era vero. Io senza di quel coniglio non ero altro che un pezzo arido di ghiaccio desideroso di sciogliersi al sole. Chiusi gli occhi la stanchezza si faceva sentire.

“Josh?” Dolce, insicuro. Il coniglio era steso davanti a me. Sobbalzai. Voleva forse farmi morire? Ma che cazzo di giochini ‘sto idiota.

“Cazzo vuoi?” Arrabbiato, ero fottutamente arrabbiato per la sua reazione di poco prima.

“Scusa. Non volevo risponderti così male prima, solo sai ho paura.”

“Di cosa?” Non riuscivo a pensare per la dolcezza che il suo tono assunse.

“Di me. Inizio a provare sentimenti per una persona che non dovrei provare e vedi ho paura di andare all’inferno ma soprattutto che quella persona mi allontani per la merda che sono diventato. Sai questa persona è sicuramente omofoba e razzista e un po’ arretrato, dice un sacco di parolacce e mi tratta sempre male ma sono quasi certo di amarlo.” Lo guardai sconcertato, confuso, dovevo saltare dalla gioia o farlo dormire sul divano? Che Simone fosse frocio era sicuro, l’avevo sempre detto anche Rio m’aveva avvertito. Ed io? Io non potevo essere frocio cazzo. Ma, i suoi occhi lilla nel violetto accarezzavano ogni cm della mie pelle ed io non potevo dire che sentire il suo profumo di carote al mio risveglio non mi piaceva, poiché amavo quel profumo come i suoi capelli chiari sempre disordinati.

“Che ora sono?” Sussurrai, alle quattro dovevamo uscire.

“Non andiamo più a vedere la gilda, ed è mezza notte.” Ma quanto cazzo avevo dormito?! Lo guardai alzarsi per andarsi a fare una doccia, il momenti in cui anche io avrei potuto svelarmi era già sparito. Mi sentii come uno stupido che non aveva colto la palla al balzo. Ma poi dichiararmi di cosa? NON ERO FROCIO.

Odiavo quando faceva affumicare l’intera casa per una singola doccia, acqua troppo calda. Ed io dopo avrei dovuto lavarmi con quella fredda, ovvio. Mi avvicinai alla porta del bagno arrabbiato, gli avrei ficcato la faccia del cesso se non fosse uscito subito, ma poteva farsi una doccia a mezza notte con io che tentavo di dormire e non ci riuscivo poiché già avevo dormito tutto il giorno?!

 Non potevo ucciderlo sennò avrei dovuto lavare io i piatti. Mi stesi sul divano per aspettarlo.

“Josh dormi?” Urlò affacciandosi dal bagno, non risposi ero infastidito volevo dormire e lui parlava, anzi urlava e quel divano era scomodo, cazzo.

“Che fortuna” bofonchiò venendo verso il salone, completamente nudo. Non era la prima volta che lo vedevo nudo, ma era la prima volta che lo vedevo mostrarsi senza problemi, forse perché pensava che dormissimo.

“Oddio mo’ si è pure addormentato sul divano.” Sbuffò quasi come se fosse stato una madre scocciata dai capricci impertinenti del figlio. Deglutii vedendolo avvicinare, accorgendomi solo ora del suo fisico statuario. Vabbè stavo a guardare il petto. Mi girai dal lato opposto cercando di non farmi vedere siccome sentivo che qualcuno si era magicamente risvegliato e si stava alzando. Se mi avesse girato avrei fatto la più grande figura di merda. TI PREGO NO.

“Josh.” Sussurrò con le gote più rosse, riuscivo a guardargli solo il viso di controluce visto che se avrei aperto troppo gli occhi mi avrebbe scoperto e se mi fossi girato pure peggio.

“Josh.” Sembrava più un rimprovero, una chiamata come se sapesse che fossi sveglio, come se sapesse che desideravo tanto restare con lui senza pensare a niente.

“Josh, Dio, so che non stai dormendo. Girati e affrontami se ne hai il coraggio. Conterò fino a cinque  se non ti girerai io andrò a dormire di là e tu per stare rimarrai di qua poi domani ci faremo portare un altro letto matrimoniale in modo da non doverci dare fastidio a vicenda, cosa ne pensi di quest’ultima soluzione? Ah si dimenticavo che ci uccideremo di seghe siccome non vuoi deciderti a scoparmi.” Ma chi cazzo mi stava parlando? Di sicuro non il mio coniglio.

“Uno.” Iniziò a parlare, dovevo far finta di non ascoltarlo sarebbe stato un bene per tutti e due.

“Due.” Anche se aveva le labbra rosee e avevo sempre voluto sapere come baciava.

“Tre.” Che poi le labbra grosse non servivano solo per i baci.

“Quattro.” Il tono era scocciato forse deluso, sempre meglio andà a seghe che esse frocio.

“Cinque.” Finì andandosene sempre nudo, forse si sarebbe rivestito nella camera da letto. Era finita io non ero frocio sennò sarei andato con lui, invece ero completamente sano. Per fortuna.

 

“Josh!” Urlò il coniglio venendo nella mia bocca, così si imparava a venire da me completamente nudo. Non tutti nascevamo pre- impostati. Non tutti eravamo uguali e non tutti ci innamoravamo del altro sesso. Tutti eravamo diversi, chi amava la figa chi amava il cazzo, chi amava Simone. Poiché non era questione di cazzo o figa, ma bensì di persone. Ed io mi ero innamorato del più idiota dell’universo, ma amavo la sua idiotaggine.

In fondo io, Simone, Aly, Rio e Cloe non eravamo poi così una brutta squadra ed ora avevamo un’intera vita per stare insieme e darci fastidio a vicenda.

 

FINE.

 

 

Me: Arieccome gentaglia! Non ero sicura di poter postare siccome ho avuto litigi su litigi invece non ci ho messo niente a scrivere seppur la prima pagina per me è stata un vero è proprio sforzo >_< Siamo già giunti alla fine, cosa ne pensate di questo finale? Non ho scritto il finale di Cloe poiché lei sola è nata e sola morirà. Non tutti possono avere il loro felice e contenti un po’ come lo schiavo di Cenerentola. Oh, che fantasia Josh! Volevo ricordarvi che la storia non è finita ma ci saranno dei missing moments che riguarderanno il futuro. Un po’ di spoiler sul loro “futuro” che poi scriverò: Aly e Rio si sposeranno e avranno tre figuoli una femmina e due maschioli. Non dico i loro nomi. Poi riguardando al testo l’idea della “gilda” l’ho rubata a fairy tail ma voi non fateci caso ok? ^^ Hhaha. Ora passiamo ai ringraziamenti e al fatto che io non posso davvero crederci che la storia sia già finita *-* Ma non metterò completa perché poi devo aggiungere i capitoli seguenti che saranno spezzoni di storia del futuro u.u

Allora:

-3sofficisoffidivento

-anna1993

-Cloe_Black

-Dreams Are Beautiful

-Nemy Salvatore

- FedeKiryu

- FelicianoPasta  

-LoLitaLOVE

E

-Tatti.

Grazie a tutte voi e a chiunque abbia letto *--*

Ci rivediamo al prossimo capitolo e ancora grazie a chiunque abbia solo letto le prime righe o anche a chi ha letto e fa schifo ahahha
Bene la smetto e sarei felice di sapere cosa ne pensate.

Non è un addio.

 

Peace and love.

  
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