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Autore: Ria-chan    25/02/2012    8 recensioni
Il destino di Achille è tragicamente collegato a quello di Ettore; infatti, dopo la sua morte, anche Achille muore, ucciso dalla freccia di Paride guidata da Apollo.
L'eroe greco si risveglia così nei Campi Elisi e il suo unico pensiero è ritrovare Ettore per vendicarsi nuovamente di lui...
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Ria-chan
Titolo: Destino
Fandom: Troy
Personaggi: Achille/Ettore
Rating: Giallo
Genere: Epico, Malinconico, Sentimentale
Avvertimenti: Slash, Drabble
Note (facoltative):
Diciamo subito che, benché il fandom fosse quello di “Troy”, più che dal film stesso ho tratto ispirazione dall’Illiade e quindi di riferimenti al film, non ne troverete affatto. Lo spunto è originale e a parte, appunto, la ripresa dei personaggi, non ci saranno scene riprese dal film o altro.
Non vorrei spoilerare tutto ma, l’idea, prende il via dalla profezia che vede il destino di Achille collegato a quello di Ettore. Secondo fonti più precise rispetto al film, la profezia non è un semplice “A Troia troverai la morte” ma un “con la morte del principe troiano anche il tuo destino si compirà”.
In poche parole ho sfruttato l’idea secondo cui il destino dei due sia tragicamente connesso e quindi, in qualche modo, ho cercato di rendere questa cosa un fattore a favore della coppia XD
In ultimo, comunque,ho allegato qualche nota per facilitare la comprensione:
1)    Secondo la tradizione Achille muore a causa di un dardo scoccato da Paride, ma guidato fino a lui da Apollo.
2)    Non si capisce, me ne rendo conto, ma il luogo in cui si svolge il “mini racconto” sono i Campi Elisi.
3)    Ovviamente, nella storia originale, Achille sfida Ettore per vendicare Patroclo.
Sono certa che tu sapessi già benissimo queste cose ma, per essere certa che tu potessi comprendere appieno il mio delirio di 330 parole, ho preferito essere puntigliosa :D
Che altro dire, spero la storiella possa esserti gradita e piacevole alla lettura.
Questo scritto partecipa allo splendido contest: "330 il peso delle parole" di Artemis Hide.


Destino

Campi Elisi

Brillano i tuoi occhi ardenti trafitti dalle frecce d’oro d’Apollo(1) e ancora, per mano sua, le tue palpebre si chiudono.
Accarezzi l’oro dei campi(2), del grano maturo e il tuo corpo di semi-dio, di sfidante del Fato e della morte, riluce anch’esso d’oro. Sei nella casa delle anime, nel paradiso dei vincitori, ma tu, Achille, non hai vinto che il pianto.
Il vento sta cantando per te. Puoi udirlo?
Ti sussurra di un legame di vita e di morte e smuove, accarezzandolo, il filo rosso attorno alla tua mano.
Hai accolto beffardo il tuo destino in vita, Achille; ora cerca, alla fine di quel filo, il tuo destino nella morte.
 

Uccidimi

Il paradiso è troppo vasto perché due anime possano trovarsi eppure, legato anche alla sua mano, il filo rosso ti ha condotto da Ettore.
Siete l’uno negli occhi dell’altro; le lame minacciose pronte a tagliare quell’indissolubile legame.
Vuoi vendicarti: non per altri stavolta(3), ma solo per te, per il tuo cuore confuso.
Ti lanci contro di lui e lo vedi fare altrettanto.
Le lame luccicano e affondano nella carne. Le mani tremano. I respiri si spezzano e, ancora una volta, siete occhi negli occhi.
Dalle ferite inferte però, né dalle labbra schiuse, scorre sangue. Perché?
Al Fato non si sfugge, Achille splendente. Né in vita, né in morte; dovresti saperlo.

 
Destino

L’osservi cupo mentre, uniti da filo e lame, i vostri volti sono vicini.
Anche lui t’osserva e dovrebbe odiarti, ma non c’è rancore nei suoi occhi lucenti né sulle sue labbra calde.
L’hai ucciso proprio per vendicarti del suo sguardo che accendeva il tuo spirito ma ora, immortali poiché anime, Ettore non può più scomparire, liberandoti da questo tormento.
E questa volta, anzi, è lui ad ucciderti.
La sua lingua s’intreccia con la tua e il tuo cuore s’arresta, ancora. Le spade scompaiono e il filo rosso che vi lega svanisce bruciato dal sole.
Del resto, te lo ripeto, al Fato non si sfugge. Né in vita, né in morte.







Destino - Ria-chan 

Un pezzo dalle atmosfere sospese, narrato con la solennità dell’epos che accompagna con canto accorato, ma incredibilmente lieve, le gesta di Achille nel suo ultimo incontro. Uno spazio surreale esteso all’infinito, teatro di morte e amore avvolte in un unico filo a legare gli eroi nel loro ultimo disperato scontro. Un lavoro degno di un aedo che scandisce, con dolcezza implacabile, il compiersi del destino: “Al Fato non si sfugge, Achille splendente. Né in vita, né in morte; dovresti saperlo”. 

   
 
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