Anime & Manga > Uraboku
Ricorda la storia  |      
Autore: Tifawow    25/02/2012    5 recensioni
"I sentimenti che provava verso Hotsuma non erano spiegabili a parole.
Troppo profondi, troppo intricati.
Poteva definirsi semplicemente amicizia se non faceva altro che desiderare le sue labbra e il suo tocco ardente?
Poteva definirsi semplicemente amore se, a volte, invece che saltarsi addosso rimanevano invece seduti vicini, giocando con un videogioco o leggendo un libro?
Poteva definirsi semplicemente rapporto quando, più che vivere affiancati, vivevano l'uno in funzione dell'altro?
Forse famiglia era il termine più adatto a descriverli, ma anche quello appariva troppo poco per loro, troppo limitato."
[raccolta di drabble e double-drabble sulla coppia HotsumaXShusei]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Unico respiro
Autore: Tifawow
Fandom: Uragiri wa boku no namae wo shitteiru
Rating: Giallo
Genere: Sentimentale, Generale (c'è un po' di tutto)
Avvertimenti: Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing: HotsumaXShusei
Note: ok, ci sto ufficialmente provando é.è
Mi sono follemente innamorata di questo manga e di tutti i pairing che propone, in particolare di questo, che trovo uno dei più belli di tutta la storia.
Questo è un tentativo di raccolta di drabble e double drabble, il primo che faccio per questo fandom e spero che possa piacervi! Sarei molto felice di conoscere il parere di voi lettori, essendo questa la mia prima fic in questa sezione!





..::.Sguardi indiscreti.::..
150 parole


-Un giorno dovrai spiegarmi perché sei sempre così aggressivo- la voce di Shusei ferì per un istante il pacato silenzio in cui si era raccolto.
Hotsuma sospirò, distogliendo lo sguardo.
Sapeva dove il compagno stava cercando di arrivare: sicuramente si riferiva all'episodio di quella mattina, quando era stato mandato in presidenza per aver attaccato rissa con un compagno, apparentemente senza un valido motivo.
-Non mi piace essere osservato ...- mugugnò, ben deciso a non voltarsi verso di lui.
Sapeva che, se lo avesse fatto, i suoi occhi lo avrebbero trafitto come solo loro sapevano fare, facendolo sentire più che mai in colpa.
-Anche io ti osservo spesso...- ribatté Shusei, come se niente fosse.
Hotsuma poteva chiaramente percepire il suo calore a fianco, la sua familiare presenza. Arrossì di botto, abbassando gli occhi sul pavimento -Forse non mi spiegato...- brontolò -A me non piace essere guardato... da chiunque non sia tu-.



* * *


..::.Il calore dell'ultimo abbraccio.::..
100 parole


Abbracciarlo.
Stringerlo.
Nulla appariva più importante di quello. Attirarlo sempre di più contro di sé, tra le sue braccia, in una stretta immortale che voleva difenderlo da tutto: dal mondo, dalle persone crudeli, dai suoi genitori, ma sopratutto da sé stesso.
E non importava quanto il fuoco bruciasse, quanto le fiamme evocate dal suo compagno fossero dolorose sulla pelle e sull'animo.
Se Hotsuma voleva morire, Shusei lo avrebbe seguito.
Tenendolo stretto al cuore, assaporando per un ultimo secondo il profumo della sua pelle, non sembrava una morte così brutta.
“ Non lasciarmi in un mondo dove tu non ci sei...”.



* * *


..::.Anche più di un matrimonio.::..*
200 parole


Quando due Zweilt si accettavano come compagni si instaurava un legame che li avrebbe uniti fino alla fine del mondo: era questo che era stato loro insegnato, ciò che avevano fatto moltissime vite prima.
Non era una semplice promessa, ma un vero e proprio matrimonio tra anime.
Uno scambio di anelli.
-La mia vita, per la tua vita...- perché non era solo questione di amore, ma qualcosa di più. Un sentimento che li avrebbe uniti per sempre, che ogni ora, ogni secondo, ogni attimo, li avrebbe fatti vivere uno in funzione dell'altro.
-La mia morte, per la tua vita...- perché Hotsuma non avrebbe mai permesso a nessuno di toccare Shusei, nemmeno con un dito. Lo avrebbe difeso fino a che avesse avuto respiro.
-La mia vita, per la tua morte...- perché Shusei aveva giurato di dedicarsi a Hotsuma per sempre e, se lui fosse morto, avrebbe vissuto ogni istante solo per la vendetta.
-La mia morte, per la tua morte...- perché infine, qualsiasi cosa fosse successa, il loro destino era legato: entrambi preferivano l'oblio eterno al dover vivere separati.
Perché era questo che significava: stare insieme per tutta l'eternità.
E non era previsto un “finché morte non ci separi”.



* * *


..::.Gelosia.::..
100 parole


Hotsuma non era geloso di Shusei.
Assolutamente!
Certo, non sopportava di vederlo parlare con una ragazza, detestava a priori chiunque tentasse di avvicinarlo e, in più di un'occasione, aveva fatto peste e corna perché non lo aveva aspettato per tornare a casa, ma la sua non era gelosia.
Era semplicemente che, consapevole di quanto il compagno fosse bello e speciale, viveva nel terrore che qualcuno glielo portasse via.
Ma le sue paure sparivano presto.
Gli bastava uno dei rari, dolcissimi sorrisi di Shusei per rendersi conto dell'ovvio: anche se qualcuno ci avesse provato, non esisteva forza in grado di separarli.



* * *


..::.Gelato al bacio.::..
150 parole


-Me ne dai un po'?- la voce di Hotsuma interruppe i suoi pensieri, facendogli appena sgranare gli occhi e fermare la mano che stava portando alle labbra il gelato, preso dal frigo qualche minuto prima.
Per Shusei era chiaro che cosa volesse -Tieni...- disse, allungando la mano che reggeva il cono per permettergli di darci un morso.
Infondo Hotsuma era come un bambino, si disse con un mezzo sorriso.
Ma, ancor prima di riuscire a finire di formulare quel pensiero, il compagno gli si era avvicinato, ignorando il gelato e fiondandosi sulle sue labbra, impossessandosene con un bacio dolce e fugace.
Un bacio caldo e un po' timido, che nella mente dello Zweilt fermò letteralmente il tempo.
-Grazie!- rispose Hotsuma non appena le loro labbra si furono separate, divertito, per poi alzarsi e allontanarsi dalla stanza.
Shusei non trovò nemmeno la forza di replicare.
Il gelato cadde sul tappeto, dimenticato.



* * *


..::.Un unico essere.::..
100 parole


Se stare con Shusei era il suo respiro, farci l'amore era l'estasi più pura.
Sentire il suo corpo, stringerlo, baciarlo, accarezzarlo... non si parlava di possederlo o di farsi possedere, perché si appartenevano già da così tanto tempo che quelli erano solo inutili dettagli. Far l'amore era per Hotsuma l'espressione massima del loro legame, un momento in cui non solo le loro anime, ma anche i loro corpi potevano fondersi in un tutt'uno.
Un momento in cui anche le parole perdevano importanza.
Perché erano uniti.
Così uniti da non sapere chi le aveva pronunciate.
Così uniti sa non distinguersi più.



* * *


..::.Svegliarsi e pensarlo. Dormire e sognarlo.::..
100 parole


Hotsuma era sempre al centro dei suoi pensieri.
Costante come un presentimento, si era insinuato nella sua testa fin dalla prima volta che si erano incontrati, iniziando ad assillarlo in ogni momento in cui fisicamente non era presente.
A volte nemmeno dormire era utile a non pensarlo perché, puntualmente, come se il suo cervello si rifiutasse di distogliersi da lui, l'immagine del compagno, la sua voce e il suo sorriso, si riversavano anche nei suoi sogni, tormentandolo costantemente.
Ma, tutto sommato, a Shusei non dispiaceva molto.
Era sì un tormento.
Ma il tormento più dolce a cui fosse mai stato sottoposto.



* * *


..::.Cicatrici.::..
100 parole


-Quelle cicatrici... non spariranno mai...-.
Una frase che ogni volta gli faceva sempre più male, esattamente come la visione del corpo di Shusei, perennemente sfigurato per colpa sua.
Per Hotsuma, a volte, quella visione era più che straziante.
Un colpo al cuore con un pugnale, che gli mostrava quanto fosse stato stupido, egoista e sciocco a spese di chi più amava.
Ma poi, come una brezza primaverile, a volte invece arrivava il perdono. Shusei si accorgeva dei suoi sguardi, del suo dolore e allora, con una sola e semplice frase, riusciva a farlo di nuovo tornare alla vita.
-Lo rifarei...-.



* * *

..::.In una parola.::..
150 parole


I sentimenti che provava verso Hotsuma non erano spiegabili a parole.
Troppo profondi, troppo intricati.
Poteva definirsi semplicemente amicizia se non faceva altro che desiderare le sue labbra e il suo tocco ardente?
Poteva definirsi semplicemente amore se, a volte, invece che saltarsi addosso rimanevano invece seduti vicini, giocando con un videogioco o leggendo un libro?
Poteva definirsi semplicemente rapporto quando, più che vivere affiancati, vivevano l'uno in funzione dell'altro?
Forse famiglia era il termine più adatto a descriverli, ma anche quello appariva troppo poco per loro, troppo limitato.
E Shusei ci aveva infine rinunciato: non c'era una parola che potesse spiegare il loro legame, non ne esisteva una abbastanza esaudiente.
Ma infondo non era così importante. Gli bastava sapere che erano l'uno a fianco all'altro e che sempre ci sarebbero rimasti per essere felice; non era importante dare un nome al loro rapporto, perché esso fosse meraviglioso esattamente com'era.




.::.FINE.::..



*Il giuramento che viene fatto in questa drabble non è opera mia. E' la formula di matrimonio di un popolo di semidei in un libro della saga di “Death Gate” e, quando l'ho letta, ho pensato che fosse perfetta per gli Zweilt.
Non mi prendo assolutamente meriti che non ho, anche se mi piacerebbe aver inventato io una formula tanto bella <3



Ok, ce l'ho fatta... sono riuscita a finirla *-*
Personalmente sono molto indecisa sull'esito di questa storia, ma spero che comunque vi possa essere piaciuta. Amo particolarmente questa coppia e penso che in futuro potrei tornare a scriverci altro.
Nel frattempo non posso che ringraziare chiunque perderà tempo con questa storia e si soffermerà a leggerla!
A tutto voi mando un grosso bacio! <3
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Uraboku / Vai alla pagina dell'autore: Tifawow