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Autore: La SeRpE    25/02/2012    5 recensioni
ciau^^
Questa è la mia prima storia e parla di un videogioco... inventato da me... spero vi piaccia!!!! AH!!! negli avvertimenti ho messo: non x stomaci delicati perchè nei prossimi capitoli userò una descrizione un pò raccapricciante di alcuni personaggi...
La trama:
Cheryl, una ragazzina di 14 anni, normale, come tutte le altre... o forse no?... la sua vita sarà stravolta da eventi che le cambieranno l'adolescenza e la vita in futuro... tutto partì da un videogioco... un videogioco strano... senza titolo... questo titolo glielo darà lei...
Ok... non sono mai stata brava a riassumere qualcosa ma spero che qualcosina si sia capita!!!!!! vi saluto con la speranza che vi piaccia!!!!!! Devo scappare!!! ciaooooo
BUONA LETTURA!!!!!
PS: x qualsiasi errore di grammatica o altro, contattatemi così metterò tutto a posto =)
Genere: Fantasy, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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The killer kid
 

 

-New York del passato- -1 Gennaio 2010- -20.45-

 

La fine…


-Ma io dovevo raggiungere i sotterranei di New York! Mia sorella aveva detto…-

-Shh… tua sorella non c’è più… ora sei vicinissima alla soluzione di questo enigma…-

-Come posso ucciderla?-

-Rifletti…-

-… Come si fa ad uccidere una bambina demoniaca che non fa altro che sterminare intere città!?-

-…Devi considerarla ancora viva adesso…-

-Viva?-

-Mancano esattamente trenta minuti all’assassinio di Cheryl…-

Ero veramente nel passato? O quella bambina che diceva di essere la terza parte della mia anima mi sta solo prendendo in giro?

A un tratto, un urlo stridulo oltrepassò le mura del corridoio fino ad arrivare a noi.

- C-cosa è stato?-

-Mancano venti minuti alla morte di Cheryl… dobbiamo sbrigarci… devi salvarla affinché lei possa vivere!-

Iniziammo a correre in direzione di quella che doveva essere la mia stanza.

Le mura, i mobili, le foto, non erano come quelle viste questa mattina nel soggiorno di casa mia… quelle raffiguravano persone in carne ed ossa!

-Mancano dieci minuti…-

Iniziai a correre sulle scale per raggiungere velocemente la cameretta dalla quale provenivano le urla.

Mi fermai sulla soglia della porta e mi misi a pensare.

Se avessi salvato Cheryl allora… sarebbe stata la mia condanna.

Mi girai lentamente verso la terza Cheryl e iniziai a guardarla con aria incredula.

- Tick-tack… tick-tack… il tempo sta per scadere…-

-Se Cheryl si salva, io…-

Su volto di Cheryl si dipinse un’espressione quasi divertita nel momento in cui io dissi quelle parole.

-Se lei si salva dovrò essere io a morire! La vera Cheryl da uccidere sei tu! Sei tu che mi vuoi uccidere!-

-… Pensavo fossi più stupida… ma alla fine ci sei arrivata lo stesso…-

-… Muori!-

Con un gesto veloce e forte la buttai giù dalle scale facendola cadere al piano di sotto.

Si sentiva ogni colpo che riceveva alla nuca.

Quando iniziai a scendere giù per le scale, vidi la lunga scia di sangue che aveva creato cadendo dalle scale.

Una volta scesa al piano di sotto vidi Cheryl stesa a terra, il viso dipinto di un rosso sangue e gli occhi spalancati.

Quando mi avvicinai alla porta, sentii qualcosa afferrarmi la caviglia.

-… Non ti è bastata la caduta dalle scale?! -

Con un calcio le feci mollare la presa.

Mentre cercava disperatamente di alzarsi, presi del legno che si trovava accanto al camino e iniziai a bastonarle la schiena.

- Mi-devi-lasciare-in-PACE!-

A ogni colpo equivaleva una parola, in particolare l’ultimo colpo… era stato quello più forte.

La lasciai lì stesa a terra, in un lago di sangue, mentre mi avviavo verso l’uscita della casa.

Diedi un’ultima occhiata alla terza Cheryl, mentre le urla di quella originale iniziavano a crescere sempre di più.

Pensando che fosse tutto finito uscii di casa pensando che sarebbe tornato tutto alla normalità.

Ma non era così.

Uscii di casa e trovai tutto perfetto, i vicini che innaffiavano le piante, le vecchiette che riposavano sulle sedie a dondolo, i ragazzi che andavano in giro con gli skateboard.

Ad un certo punto mi sentii strattonare verso la mia sinistra.

Era Barney Collins, il commesso del negozio di videogiochi.

-Ps… vieni qui! Ti devo parlare!-

Mi girai e iniziai a camminare verso l’uomo.

-Come posso rinchiudere Cheryl nel videogioco per la seconda volta?-

-Serve il sangue di Cheryl… devi mettere il sangue di Cheryl sul disco del videogioco-

-S-sangue di Cheryl?! Cioè… io dovrei avvicinarmi ancora a quella bambina demoniaca stesa a terra in un lago di sangue?! No-
-Devi farlo… senò non tornerai più nel mondo del 2015! Ora che la copertura è saltata, tutte queste persone ti vogliono far fuori! Le loro anime sono state corrotte da Cheryl!-

-…Come faccio a fidarmi?-

-Anche io devo tornare nel 2015… sono stato intrappolato anche io all’interno-

-… Ok… lo farò… ma una volta tornati nel 2015 non dovrai dire a nessuno ciò che è appena successo!-

-Promesso!-

Mi voltai e iniziai a camminare verso l’entrata della mia “vecchia” casa.

Quando entrai vidi il cadavere della Cheryl che io avevo ucciso e il cadavere dei due presunti assassini della vera Cheryl.

Mi avvicinai al cadavere della terza Cheryl e misi il mio dito sulla ferita che si era procurata cadendo dalle scale dalla quale uscì moltissimo sangue.

Con l’altra mano presi la custodia del videogioco, la aprii e feci scivolare il dito sul retro del dischetto.

All’improvviso  sprofondai nel pavimento e caddi sull’asfalto che si trovava davanti alla casa di mio padre.

-Cosa?-

-Grazie…-

Sentendo quella voce mi girai e trovai il signor Collins che sorrideva.

Ricambiai.

Entrai in casa e corsi subito nella mia camera.

Aprii il cassetto della scrivania per prendere un pennarello.

-Ho trovato il nome giusto per il gioco…-

Presi la custodia del gioco e iniziai a scrivere lettera per lettera…

-Il gioco si chiamerà The killer kid! Adesso devo soltanto trovare un posto sicuro dove nasconderlo…-

Mentre pensavo ai vari nascondigli possibili mi accorsi di una piccola porticina affianco alla scrivania.

-Trovato! Lì non ti troverà mai nessuno!-

Aprii la porticina e misi il gioco al suo interno.

-Finalmente ora… è tutto finito…-

Presi il cellulare che si trovava sulla scrivania e digitai il numero di mia madre.

-Mamma?!-

-Cheryl! Dove sei?!-

-Sono a casa di papà… lui è…-

-Lo so… tutti i telegiornali ne parlano…-

-Vienimi a prendere…-

-Ok! Tu resta lì e non ti muovere!-

Chiusi la chiamata e mi avviai verso l’esterno della casa, ripensando a tutto ciò che era successo quel giorno… il dispiacere per la morte di mio padre era grandissima, ma non potevo rimpiangerlo per sempre... giustizia fu fatta.

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Eccoci qua!Sono riuscita ad aggiornare presto... (miracolo). Non ci posso credere… sono veramente arrivata alla fine di the killer kid?! Certo che no! Purtroppo, per voi, ho iniziato a scrivere la seconda serie di The killer kid! Scommetto che siete felicissimi! (spero)
A questo punto devo ringraziare tutte le persone che hanno recensito e che hanno seguito, con moltissima pazienza, la mia storia! Spero che le stesse persone seguiranno anche la seconda serie! ^^
Ma il ringraziamento più grande va al mio pollice della mano destra che, a causa dell’indice uguale ad un wurstel andato a male dopo una pallonata della mitica Marta (mia compagna di classe), mi ha dato una mano enorme! Un applauso!
Ci vediamo nella seconda serie! ^^
Grazie a tutti! 
 

  
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