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Autore: TizianaRivera    26/02/2012    1 recensioni
Dal testo: Guidai per svariate ore e quando arrivai davanti a casa di mia cugina mi fermai, spensi il motore e rimasi ad osservare quel luogo pieno di ricordi, per la maggior parte tristi. Mi chiesi se fosse davvero qui che volevo stare, in quella cittadina che mi aveva portato più sventura che buona sorte, in quella casa che mi riportava alla mente tanti mostri del mio passato, che avevo messo in un cassetto nella mia mente, chiusi a chiave con cura, in modo che non potessero uscirne. Ma in quel momento la serratura aveva ceduto, il cassetto si era riaperto e i mostri stavano riuscendo, assetati di sangue e furiosi.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eric Northman, Nuovo personaggio, Sookie Stackhouse, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Era passato qualche anno da quando avevo ricevuto la notizia da un notaio che mia nonna era morta, non una lacrima avevo sprecato per quella donna che per me era poco più di un’estranea. Tante belle parole erano sempre state spese in suo favore, ma non da parte mia, dopotutto lei non si era mai interessata a  me, la piccola bambina dai capelli ramati e con vispi occhi verdi, che amava mettere a soqquadro tutta la casa, a differenza della mia cara cuginetta, pacata e ordinata- perfetta, a detta di mia nonna - ma lei e tutto il resto della mia famiglia non sapevano come lei realmente fosse , cosa che io invece sapevo molto bene.
Tornando al presente …non sapevo perché non avessi mai aperto quel cofanetto,  e nemmeno cosa vi fosse all’interno, ma solo che fino a quel momento non mi ero sentita pronta ad aprirlo. Ma quel giorno lo ero , così lo aprii e trovai una lettera al suo interno: bianca e semplice. Da un lato la scritta“Per Emily Rose” in un corsivo stilizzato ,molto raffinato. Rimasi per qualche secondo a contemplare la lettera. Poi, preso coraggio, iniziai a leggere:
“Cara Emily Rose,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che io non ci sono più, e mi dispiace, mi dispiace davvero tanto di non esserti stata accanto. Me ne accorgo solo ora che te ne sei andata e giorno dopo giorno mi sento sempre più vecchia, sempre più debole .Ho capito di non averti mai dedicato abbastanza attenzione, di non aver mai cercato di instaurare un rapporto con te, cosa che invece ho fatto con tua cugina. Mi dispiace di non averti mai capita, o meglio di non aver mai cercato di capirti. Mi dispiace che tu e Sookie non abbiate mai legato mentre io ero in vita  e che tra voi ci sia sempre stata una sorta di rivalità, di antipatia reciproca. Per questo ti lascio metà della mia casa : l’altra metà andrà a Sookie. Voglio che voi siate una famiglia, dal momento che della nostra famiglia ormai rimanete solo tu, Sookie e Jason. Vorrei che voi foste uniti. Quindi spero che tu accetterai di andare a vivere a Bon Temps; so di chiederti molto e posso comprendere se non accetterai: dopotutto immagino che ti sia creata una bella  vita per conto tuo, visto che non sei più tornata. Ma quando vorrai, se vorrai, ricordati che quella è e sarà sempre casa tua, e che se ti sentirai smarrita e vorrai tornare alle tue radici potrai farlo.
Spero che dopo questa lettera tu mi possa disprezzare un po’ meno, ma se non dovesse cambiare nulla sarebbe comprensibile.
Con affetto,
Adele Hale Stackhouse”
Rilessi più volte la lettera: la vecchia ci aveva preso in pieno su tutto, tranne sul motivo per cui non volevo tornare a Bon Temps. Non era perché mi ero “creata una bella vita per conto mio”,semmai il contrario. La mia vita faceva pena: ero una drogata e per avere i soldi per procurarmi la droga avevo persino iniziato a prostituirmi; ero anche un’alcolizzata;  ma da un anno e cinque mesi non mi prostituivo, né mi drogavo più: ero pulita, in tutti i sensi.
Ogni giorno era una lotta. Inoltre ormai mi ero abituata ai soldi facili,  invece adesso era una vera impresa arrivare a fine mese, anche se mi stavo impegnando sul serio per rimettermi in carreggiata.
Non so esattamente cosa mi fece pensare di poter tornare a Bon Temps, di poter finalmente avere una famiglia, di mettere da parte i rancori e i cattivi ricordi del passato e costruirmi radici: dopotutto io ero sempre stata una nomade, che puntualmente faceva le valige e ripartiva quando le cose si facevano serie. In ogni caso, lo pensai. Così presi le poche cose che possedevo, le caricai in macchina e partii alla volta di Bon Temps.
 
Guidai per svariate ore e quando arrivai davanti a casa di mia cugina mi fermai, spensi il motore e rimasi ad osservare quel luogo pieno di ricordi, per la maggior parte tristi. Mi chiesi se fosse davvero qui che volevo stare, in quella cittadina che mi aveva portato più sventura che buona sorte, in quella casa che mi riportava alla mente tanti mostri del mio passato, che avevo messo in un cassetto nella mia mente, chiusi a chiave con cura, in modo che non potessero uscirne. Ma in quel momento la serratura aveva ceduto, il cassetto si era riaperto e i mostri stavano riuscendo, assetati di sangue e furiosi.
 
 
Attesi una manciata di minuti prima di uscire dalla macchina e incamminarmi verso la casa. Non sapevo come mi sarei dovuta comportare: potevo salutarla in modo affettuoso e disinvolto, oppure trattarla come l’avevo sempre trattata, dopotutto quella era anche casa mia e lei non ci poteva fare niente. Decisi di optare per la prima alternativa: per una volta volevo iniziare con il piede giusto.
Salii gli scalini del portico e arrivai alla porta, suonai il campanello e attesi. Quando Sookie aprì la porta tutti i miei buoni propositi svanirono come per incanto: lei era rimasta sempre il solito spocchioso angioletto con l’aureola mal vestito . Portava una coda di cavallo, perfettamente ordinata , il solito sorriso falso da ebete, un vestito ridicolo a fiori, e dei sandali marroni riesumati da qualche scarpiera di 40 anni fa: questa era Sookie Stackhouse. Non potevo farci nulla, lei tirava fuori il peggio di me. Passò qualche istante prima che Sookie realizzasse chi avesse davanti. Scommetto che ancor prima di riconoscermi per il mio aspetto mi riconobbe poiché non riusciva a leggere i miei pensieri: mi ero esercitata giorno e notte affinché quel suo “terzo occhio spione” non mi potesse guardare dentro. Quando se ne accorse il suo sorrisetto si trasformò in una smorfia piena di ira, disgusto e dolore con un piccolo avanzo del sorrisetto angelico che poco prima le invadeva il volto . Scoppiai a riderle in faccia, non riuscii a trattenermi, poi la abbracciai urlando –Cuginetta cara!!- ed entrai in casa senza aspettare un suo invito. Dopotutto era anche casa mia. Appena entrata iniziai a studiare quella casa che non avevo visto per tanti anni. Non era cambiato nulla. Così, dopo aver guardato velocemente in giro, mi diressi al carrello degli alcolici, mi versai un bicchiere di whisky e iniziai a sorseggiarlo: mi serviva qualcosa per sciogliere la tensione.
Sookie chiuse la porta furiosa e fece la sua entrata in salotto –Cosa ci fai tu qui??- la sua voce era piena d’isterismo, la cosa  mi fece sorridere,- Mi godo un bicchiere di whisky in compagnia della mia cara cugina nonché nuova coinquilina – un ghigno si espanse sul mio volto , e scandii con particolare attenzione la parola “coinquilina”.
- Nuova cosa?!- ora aveva anche iniziato ad urlare, stava andando sempre meglio.  Stava per aggiungere qualcos’altro quando il campanello suonò . Sookie sparì e si diresse verso l’ingresso, lasciandomi sola con il mio bicchiere di whisky, ormai vuoto, che perciò riempii nuovamente.
Stavo sorseggiando il secondo bicchiere quando i miei occhi si posarono sull’uomo entrato nella stanza. Ma che dico , chiamarlo uomo era decisamente riduttivo rispetto a ciò che era realmente! Più che un uomo era simile a un dio, anzi ,  molto meglio: era un vampiro. Biondo, imponente , slanciato, con dei magnetici occhi verdi . Restammo ad osservarci, a studiarci a lungo , sentivo il suo sangue scorrergli sotto la pelle, il sangue di vampiro era inconfondibile, ma percepii che Sookie aveva una piccola quantità dello stesso sangue in circolo : la cosa si stava facendo interessante.
Fu Sookie a rompere il ghiaccio-Scusa, che sbadata; lei è…-la interruppi –Io sono Emily Rose , la cugina di Sookie- ero capace di presentarmi da sola-e tu saresti??- Il vampiro mi guardò serio e rispose- Eric Northman , un amico di Sookie – .
Scoppiai a ridere, andavano palesemente a letto insieme e si inventavano questa cosa assurda dell’amicizia?! Ma per favore! Eric rimase shockato dalle mie improvvise risa –Sai Sook non ti facevo tipa da vampiri, forse non siamo poi così diverse come pensavo- stavo veramente ridendo di gusto e più vedevo Sookie  diventare nera di rabbia e più ridevo! Eric invece aveva uno sguardo stupito, evidentemente avevo  proprio fatto centro , e accennò un sorrisetto divertito .
Il suono del campanello pose fine alla mia risata e Sookie sparì nuovamente . Eric restò in salotto, e dopo poco chiese –Cosa ti porta a Bon Temps?-non capivo il perché della sua domanda –Non che siano affari tuoi, per intenderci, ma sono qui poiché metà di questa casa mi è stata lasciata in eredità da mia nonna e così ho pensato di ritornare a vivere qua- Stava riflettendo sulla mia frase quando entrò in salone un altro vampiro, mi presentai nuovamente e lui rispose-Piacere mio, io sono Bill Compton , il fidanzato di Sookie- e mi porse la sua mano, cosa stranissima poiché nessun vampiro lo faceva mai; come prima avvertii che anche un po’ del suo sangue era in circolo dentro Sookie , così mi voltai verso di lei –Sook, mi veniva difficile pensare che tu andassi a letto con un vampiro, ma addirittura con due! Siamo decisamente più simili di quanto pensassi ! – I due vampiri mi stavano fissando, Eric con aria divertita , mentre Bill con aria seria, poi entrambi spostarono il loro sguardo su Sookie . Ormai era livida dalla rabbia . Stavo tornando a riempirmi il bicchiere di whisky con un ghigno in volto, capendo che non avrebbe mai risposto alla mia provocazione  quando sentii una risata e allora mi girai –Io, come te?! Neanche se mi ci mettessi d’impegno potrei essere una persona indegna come lo sei tu . Io non sono AFFATTO come te . Io non sono un’alcolizzata e drogata che si prostituisce per procurarsi la droga. TU sei solo un inutile puttana , e se tu morissi nessuno sarebbe preoccupato per te , o triste , perché a nessuno importa niente di te! Quindi sai che ti dico ?! IO NON SONO AFFATTO COME TE! –
Guardai la sua faccia, ghignante , sgranai gli occhi e senza nemmeno accorgermene feci cadere il bicchiere per terra, il tonfo fu assordante , una scheggia mi graffiò la guancia. Ero sotto shock, ero come paralizzata, mossi il mio sguardo da Sookie ai due vampiri, intenti a guardare Sookie con assoluta sorpresa. Sentii gli occhi pizzicarmi . Le sue parole mi avevano ferita. Non mi importava cosa pensasse , ma il fatto che ciò che pensasse fosse la pura verità , o quasi. Alcune cose erano cambiate , ma aveva ragione , a nessuno importava di me . La cosa mi ferì più di quanto immaginassi: quella ragazza davanti a me , QUELLA RAGAZZA che non vedevo da parecchi anni , LEI ci aveva visto bene , mi aveva appena tirato una freccia , e aveva colpito al cuore . Abbassai lo sguardo cercando di riprendermi ; passò solo qualche secondo che sembrò un eternità.
Sorrisi.
Alzai nuovamente lo sguardo mostrando i denti e sorridendo, forse ero diventata matta ; lei mi aveva appena insultato e io SORRIDEVO. Iniziai ad applaudirle
-Wow!Sono impressionata sai Sook?!?! E mi pare di non essere la sola!- smisi di applaudire –Sai, devo essere sincera , ci hai preso su tutto , o quasi.- il mio ghigno si trasformò in un’espressione dura, seria – Sai , mi duole informarti che sei in ritardo di un anno e cinque mesi , precisamente, per farmi la tua ramanzina .-mi avvicinai a lei –Ormai non mi prostituisco ne mi drogo più; ma immagino che a una sputa sentenze come te non importi di tutto ciò –
La guardai per un istante , ci guardammo fisse negli occhi, la sua faccia pareva quasi spaventata , temeva davvero che l’avrei rifatto?! L’avrei sorpresa . Uscii dal salone, percorsi il piccolo corridoio e uscii da quella casa dominata da un silenzio assordante: un silenzio che mi martellava il cervello, un silenzio che nascondeva mille parole.
 
 
Bill’s POV
 
 
Guardai Sookie incredulo , non riuscivo a credere a ciò che era appena successo davanti ai miei occhi , alle parole che erano uscite dalla sua bocca taglienti come rasoi , continuavo a guardarla e non mi capacitavo di ciò che aveva appena pronunciato sookie .LA MIA SOOKIE. La mia dolce compagna aveva appena ferito con un coltello invisibile sua cugina , senza un apparente motivo. Nel suo sguardo c’era così tanto odio da rendere i suoi occhi irriconoscibili. Non l’avevo mai vista comportarsi così. Che io sapessi non si era mai comportata così nei confronti di qualcuno!
 
Attesi che si sedesse sul divano , poi andai al suo fianco e la guardai. Lei si girò , notò il mio sguardo di disapprovazione e borbottò –Che c’è?!-  aprii la bocca , ma la richiusi un secondo dopo.
- è stata lei a venire qui! IN CASA MIA! A insultarmi! Ho dovuto risponderle in quel modo, mi ha deliberatamente messo in imbarazzo da quando ha varcato la soglia , e non se ne sarebbe andata ! era quello che voleva , in fondo – Abbassò lo sguardo, le presi la  mano, abbandonata sul suo ginocchio –Sookie, non ti devi giustificare con me , ma credo…- -Sciocchezze!- mi interruppe –Tu credi che io debba scusarmi con lei! Ma io non devo! E non lo farò ! io non  devo niente a quella là!-
Più la guardavo e più la sua reazione mi sembrava quella di una bambina capricciosa che aveva appena tirato i capelli della sua compagna di giochi perché aveva una bambola più bella. Era irriconoscibile.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’ “autrice” :
Salve a tutti! Mi presento , sono Tiziana , e questa è la primissima volta in cui mi cimento in una fan fiction, anche se sono un’accanita lettriceormai da mesi  =). Fino a qualche tempo fa non avevo mai pensato di scrivere una ff , ma poi mi son detta “perché no??” , così visto che stavo già scrivendo questa storia per divertimento ho deciso di pubblicarla … Emily Rose è nata per un mio bisogno di introdurre un personaggio che tiri fuori il lato peggiore di Sookie XD .Lo so che da dire è brutto, però la vedo troppo buonista. La storia si colloca dopo la quarta stagione di TB , però ho cambiato alcune cose, come Sookie che è tornata con Bill , e appariranno alcuni personaggi di The Vampire Diaries, spero che il primo capitolo vi abbia intrigato e che continuiate a seguire la storia =)… spero con i vostri consigli o critiche di migliorare quindi recensite mi raccomando!! =D 
  
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