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Autore: legy925    26/02/2012    2 recensioni
Che cosa accadrebbe se Ranma e il suo alter-ego femminile si separassero in due corpi diversi? E cosa accadrebbe se proprio allora tornasse Ryoga? leggete e lo scoprirete...
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci pronti al gran finale! In una notte stellata, le luci dei fuochi artificiali che illuminano il cielo…quale momento più romantico per una dichiarazione d’amore? Vai Ryoga! Puoi farcela!

CAPITOLO 11 – Fuochi d’artificio

Appena entrati nell’albergo, Ryoga e Ranma vennero sopraffatti da una strana aria festosa che si era diffusa, in loro assenza, fra tutti gli ospiti.
«ma che cavolo succede?» chiese Ranma, individuando fra la folla Nabiki e Kasumi abbigliate con degli yukata.
Le due ragazze si avvicinarono, informando i due giovani che i proprietari dell’albergo avevano organizzato uno spettacolo di fuochi artificiali per l’”Hawaii Day”.
«l’”Hawaii Day”? ma non se l’era inventato qullo psicopatico del preside?» chiese Ranma, attonito.
«pare che i proprietari dell’albergo siano dei cari amici del preside Kuno» rispose Kasumi, sorridendo.
«dove accidenti eravate finiti? Mio padre e il signor Saotome vi stanno cercando ovunque! E Rankoe e Akane erano preoccupate! Comunque lo spettacolo sta per cominciare e non intendo perdermelo!» disse Nabiki, mollando in mano a Ryoga e Ranma due involti di stoffa «sbrigatevi a cambiarvi. Vi aspetteremo fuori sulla spiaggia» e così dicendo si avviò con la sorella verso l’ingresso dell’albergo.
Ranma e Ryoga, sempre più sorpresi, si infilarono in una stanza e si misero gli abiti tradizionali, uscendo poi sulla spiaggia alla ricerca delle ragazze.
La spiaggia era piena di gente, tutti ansiosi di assistere allo spettacolo di fuochi artificiali.
«accidenti, ma dove si saranno cacciate?» chiese Ranma, sbuffando.
«chi cercate?» chiese una voce alle su e spalle.
I due ragazzi si voltarono e rimasero senza fiato: Akane e Ranko, in piedi davanti a loro, indossavano due splendidi yukata che, alla tenue luce delle stelle e dei falò accesi sulla spiaggia, le facevano sembrare, agli occhi dei due ragazzi, due figure celestiali.
Akane indossava uno yukata arancione, con dei fiori gialli sull’orlo e sulle maniche, mentre quello di Ranko era bianco con delle parti azzurre sulle maniche e sul collo, con un ramo di fiori di ciliegio ricamato sul petto.
Mentre Akane si era fermata i capelli con delle mollettine, gialle anch’esse, Ranko si era sciolta la treccia e aveva lasciato che i capelli le ricadessero morbidi sulle spalle.
Ryoga trattenne il fiato, mentre Ranma iniziò a balbettare, nel tentativo di fare un complimento ad Akane.
«Ryoga, ma dove eri finito! Quando ti ho visto scappare via mi sono preoccupata» disse Ranko, aggrappandosi al braccio di Ryoga e fissandolo con i suoi grandi occhioni azzurri.
«ecco…io…» cercò di dire Ryoga,  ma venne interrotto da Ranma, che disse:
«beh, noi andiamo più vicino alla riva, che i fuochi si vedono meglio.» e prendendo Akane per mano si allontanò in direzione del mare, lasciando Ranko e Ryoga da soli.
«andiamo anche noi vicino al mare. E poi, se arriviamo in fondo alla spiaggia, c’è anche meno gente» disse Ranko, guidando Ryoga fino a dove la spiaggia finiva con degli scogli su cui si infrangevano le onde.
Finalmente erano soli, lontani da sguardi indiscreti e inutili intrusioni, nella situazione perfetta per una dichiarazione d’amore.
Ma Ryoga si sentiva tutt’altro che pronto a quel grande passo.
Rimase immobile con il cuore in gola a fissare Ranko che si sedeva su uno scoglio e alzava gli occhi verso il cielo stellato, in attesa che iniziassero i fuochi d’artificio.
Passarono alcuni minuti di perfetto silenzio, dove l’unico rumore udibile era il cuore del povero Ryoga che batteva all’impazzata, fino a che Ranko non si decise a parlare.
«sai, Ryoga, prima, quando ti ho visto scappare via, mi sono davvero preoccupata. Pensavo che tu avessi frainteso le parole di Ranma e che pensassi che quelle parole fossero rivolte a me.»
Ryoga non rispose, sentendosi quanto mai stupido per il comportamento che aveva avuto poche ore prima.
«scusami, Ranko. Non volevo farti preoccupare.» riuscì solo a rispondere.
«ma l’importante è che tu ora sia qui» disse la ragazza, con un sorriso in direzione di Ryoga.
Il ragazzo, alla vista di quello splendido sorriso, sentì che il coraggio gli stava tornando così, preso il coraggio a due mani, iniziò:
«Ranko…io…ti devo dire una cosa…ecco…vedi…da quando ti ho conosciuta…io…non faccio altro che pensare a te e…vedi…volevo dirti che io…io…ecco io…io ti amo!» esclamò alla fine, chiudendo gli occhi per la vergogna e diventando rosso come un pomodoro maturo.
Rimase fermo così per alcuni istanti, che parvero secoli, fino a che non avvertì un delicato fruscio proprio davanti a se.
Aprì gli occhi e si ritrovò a fissare i grandi occhi azzurri di Ranko, così vicina a lui che il loro nasi quasi si toccavano.
«era ora che me lo dicessi» disse la ragazza, con un sorriso, posando una mano sulla guancia di Ryoga e unendosi a lui in un delicato bacio.
Proprio in quell’istante, nel cielo notturno sopra di loro, iniziarono a risplendere decine di fuochi d’artificio, che si rispecchiarono sul mare come una pioggia dai mille colori.
Ryoga e Ranko rimasero a baciarsi sulla spiaggia per molti minuti, fino a che, entrambi senza fiato, non si separarono, rimanendo a fissarsi l’un l’altro senza dire una parola.
Fu Ranko a rompere il silenzio:
«Ryoga, anche io mi sono innamorata di te»
«anche se sono timido, impacciato, e non ho per niente il senso dell’orientamento?»
«sì»
«e anche se sono per metà un maialino?»
Ranko sorrise e si avvicinò a lui per dargli un altro bacio.
Un venticello freddo li investì, facendoli rabbrividire, mente un ticchettio iniziò a riempire il silenzio intorno a loro: stava ricominciando a piovere.
Come le prime gocce colpirono il viso di Ryoga, quest’ultimo vide tutto ingigantirsi, mentre prendeva le sembianze di un maialino.
Ranko si inginocchiò sulla spiaggia, prendendo in braccio il povero Ryoga e stringendolo forte al petto.
«sì. Ti amo così come sei»

- FINE -
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Fine….o forse no? Ryoga e  Ranko si sono finalmente fidanzati, ma come tutti i lettori di Ranma sanno, i guai sono tutt’altro che finiti! In attesa delle prossime avventure di Ranko e Ryoga, vi ringrazio per avermi seguita e per i commenti che avete lasciato alla mia fan-fic. Spero vi sia piaciuta….un bacione a tutti…Marty
 
Ps: un ringraziamento speciale a:
 
-_SaKuRa_95
- princesss
- Tomoyo_Daidoji
- shiroganegirl
- LoveAnimeManga89
- Julius CX
- frangilois
che hanno commentato;
 
- princesss
che l’ha messa fra le preferite;
 
- depiid
- juventina29
- LadyWolf_
- potter99
- shiroganegirl
- Tomoyo_Daidoji
- VaLeNtInA1993
- LoveAnimeManga89
che l’hanno messa fra le seguite;
 
GRAZIE A TUTTE…..UN BACIO….MARTY

 

  
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