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Autore: Elly Malfoy    26/02/2012    0 recensioni
"Spero che sia veramente così, ho la speranza più forte che mai che tu sia felice che io sia lì, che tu mi voglia, che non mi lasci sola…" Il confine fra felicità e delusione è labile, fragile e dobbiamo purtroppo ricordare che non tutto va come vorremmo e come avevamo sperato che andasse. A volte lasciamo alle persone che amiamo la possibilità di farci oscillare sul bordo del limite...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccoci, so che devo finire un’altra storia ma questa non potevo lasciarla da qualche parte, tantomeno nella mia testa, quindi spero che queste poche parole bastino per introdurla, perché ora come ora non ho molto da aggiungere

Eccoci, so che devo finire un’altra storia ma questa non potevo lasciarla da qualche parte, tantomeno nella mia testa, quindi spero che queste poche parole bastino per introdurla, perché ora come ora non ho molto da aggiungere. Solo che non ho fatto riferimento ad un tempo o luogo preciso. Questo è quello che mi è venuto in mente…spero di leggere i vostri commenti quindi Buona lettura!!

 

 

 

 

a C. che sa perché.

Grazie di esserci,

di non abbandonarmi,

a C. che non ringrazierò mai abbastanza…

 

 

Fa male da morire..

 

 

 

Ti guardo, sorridi e vedo che sei già ubriaco. Sospiro, non ti dirò niente perché sembrerei solo tua madre. E invece sono la tua ragazza, da due anni e mezzo…

Mi saluti con un bacio che sa di birra, a fior di labbra, veloce e sfuggente come se ti vergognassi. Ti giri verso i tuoi amici e io abbasso la testa.

Cos’altro dovrei fare perché tu sia contento di stare con me, mi chiedo. Non lo so ma sono qui adesso con la mia migliore seduta di fianco che ti guardo sperando di incrociare le tue iridi chiare e mi sembra che il tempo sia passato per niente.
Sono qui perché non voglio sentirmi sola, per stare con Te, perché tu non sia solo come tutte le altre volte che c’erano delle feste ed io non c’ero, per fare qualcosa con te visto che mi hai più volte rinfacciato di lasciarti solo e di non esserci.

Ricordo la tua voce che mi diceva che ti ubriacavi per non pensare che io non ero lì con te, eppure adesso sei già brillo, io sono qui, a pochi metri da te, ma non mi consideri.
Sorrido e stringo la mano della ragazza che mi accompagna perché da sola qui non ci sarei mai venuta forse, perché ho paura che tu mi abbandoni come hai già fatto, perché so che lei è un’amica. E questo dice tutto. Non mi aspetto tu possa capire.

 

Entro, c’è poca gente, non ti vedo. Mi cerchi e dici che mancano dei tuoi amici, forse non vengono dici preoccupato. La musica si alza, mi giro e tu non ci sei più.
La mia amica mi stringe la mano, sorride e mi dice “come è carino con te!”, sorrido e dico con tono dubbioso “ah si?”, mi risponde di si.
Spero che sia veramente così, ho la speranza più forte che mai che tu sia felice che io sia lì, che tu mi voglia, che non mi lasci sola…

Ricompari ai bordi del mio campo visivo con un bicchiere in mano che si svuota in fretta e non ho modo di capire cosa stai bevendo. Non mi preoccupo, mi fido di te e lo sai.

Comincio a ballare, i miei amici intorno, il ritmo che sale, la musica nelle orecchie e tu, dove sei? Ti avvicini e mi chiedi dei soldi per bere. Faccio finta di niente e continuo a ballare. Giri fra la gente, non ci faccio caso, sei in mezzo ai tuoi amici, mi voglio divertire anche io. Per un attimo mi dimentico del resto.

Mi passi vicino con noncuranza come se non ci conoscessimo, ti seguo. Bevi, ti fermi, mi avvicino e ti chiedo “hai intenzione di stare con me un po’?” il tuo sorriso sghembo e dici “si”, mi cingi i fianchi con un braccio, mi avvicini a Te e mi baci, sento il sapore e l’odore dell’alcol, chiudo gli occhi ma tu ti sei già staccato. Provo a stare lì con te, a ballare con te ma tu ti sposti e vai a fare lo stupido con i tuoi amici. Mi hai già lasciata sola, in fondo…

Torno dai miei amici, mi sorridono, lascio che sia la musica a trascinarmi, il tempo passa e spero che tu mi possa dedicare almeno un secondo del tuo tempo, che ti avvicini e mi faccia sentire come solo tu sai fare che nonostante tutto sei felice che io sia lì, che vuoi me e nessun’altra.

Invece no, ti avvicini solo per dirmi che vai fuori a bere con i tuoi amici e torni, ti giri, sparisci di nuovo e non ho il tempo di dirti niente.

Sto ballando, mi guardo intorno e vedo coppie che ballano, vicine, strette strette come se il mondo fosse loro, come se non esistesse altro, almeno per un istante…

Mi chiedo in silenzio perché io e te non possiamo essere uguali, un momento soltanto mi renderebbe felice.

Ti vedo rientrare e torno alla realtà, aspetto qualche secondo e ritorno da te. I tuoi amici ballano con delle ragazze, non si staccano da loro e tu invece ti accorgi dopo un po’ che sono proprio lì di fronte a te. Mi abbracci, mi avvicino al tuo orecchio e ti chiedo di stare con me, il mio orgoglio si è nascosto da qualche parte in questo momento. Mi stringi e io ne approfitto per baciarti, per sfiorarti per un tempo che superi i cinque secondi e poi tu mi allontani…

Mi sento respinta. Ed è una sensazione terribile. Mi guardi, con il bicchiere in mano da cui continui a bere e non riesco a dire niente.

Tu come se niente fossi ti avvicini ad un tuo amico e scherzi. Sto per allontanarmi quando la vedo. Eccola, vicino a te, che ti si avvicina, ti parla.

Lei, da cui ti ho chiesto tante volte di allontanarti e tu mi hai sempre giurato che non ti interessava. Le parli, le chiedi da bere credo.
Si allontana di qualche passo e io torno verso di te. Ti accarezzo i capelli e sussurro al tuo orecchio “perché non stai con me? Sono qui per Te”. Mi guardi, vedo i tuoi occhi e riconosco che sei ubriaco, più di prima, molto di più; in un istante realizzo di avere paura della risposta che mi darai.

“Hanno da bere” mi dici, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Ritento. “Il bere è più importante di me?” urlo con quanta più forza posso, dentro di me sta salendo una rabbia dolorosa e indescrivibile.

Ti riscuoti un attimo e poi dici “No, ma questa è una festa” e ridi.

Non resisto, parte uno schiaffo e me ne vado. Non vedo la tua faccia ma mi accorgo che non mi segui.


Cerco già di giustificarti, di pensare che in realtà ci tieni a me, che hai detto tutto questo solo perché eri ubriaco, che non mi tradiresti mai… ma una parte di me mi urla che invece sto solo cercando inutili scuse e la verità è che non te ne importa niente.

 

Scuoto la testa mentre me ne vado. Sento gente sconosciuta che mi sfiora, cerca un contatto, una possibilità con me e se avessi più faccia tosta probabilmente ci starei anche. Invece no, vado avanti in mezzo alla gente e raggiungo i miei amici. Guardo negli occhi la mia amica e lei capisce, prima ancora che io dica qualcosa.

Mi faccio forza e continuo a ballare….

Parlo con i miei amici e tutte le loro parole sono belle, sono reali, veritiere ma io continuo a chiedermi cosa ho sbagliato..

Mi sforzo di non pensare a te che sei a pochi metri da me, che neanche mi guardi e che sei vicino ad un’altra che ride e ci prova con te, d’altronde non smentisce la sua fama…

Scuoto la testa, per l’ennesima volta questa sera, e scarico la mia rabbia con le luci che mi illuminano, nel mio vestito grigio e ragazzi sconosciuti che mi guardano. Ragazzi che però non sono te…

 

Saluto, mi giro e me ne vado. Esco senza voltarmi, cammino spedita e quando sono abbastanza lontana da te, chiudo gli occhi e vedo un immagine impressa nella mia mente. Tu che balli ubriaco con i tuoi amici e lei che ride lì vicino a te, ti guarda e tu non vedi nessuno, guardi il vuoto. Spero solo che tu non mi tradisca, non mi stia già tradendo

Apro gli occhi e abbraccio la ragazza lì vicino a me. Mi stringe forte, mi alzo dalla sua spalle di qualche centimetro e le dico “Fa male da morire”.

Sento che sorride lievemente, mi accarezza la schiena e dice “Lo so…”.

 

 

 

 

So che non è allegra però ci terrei molto a sapere cosa ne pensate. Ho lasciato senza nomi perché si potrebbe adattare a diverse situazioni secondo me. Ho pensato a Hermione che parla in prima persona, il ragazzo sarebbe Ron, l’altra ragazza Lavanda e l’amica Ginny, secondo me potrebbe avere un senso. Oppure avevo pensato anche a Hermione con Draco e l’altra potrebbe essere Pansy. Anche Astoria per me potrebbe essere la protagonista di questa storia. Insomma sappiatemi dire qualcosa, anche ai personaggi che secondo voi sarebbero più adatti per questa storia. Così magari la ripubblico con i nomi. Grazie in anticipo.
Un abbraccio,

EllySo che no So che

  
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