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Autore: cecchino_2028    27/02/2012    5 recensioni
Gli Hamptons, quale miglior luogo per amare e lasciarsi amare?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gina Cowell, Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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Una donna cammina lungo la spiaggia negli Hamptons, i piedi nudi lambiscono l’acqua che lentamente inghiotte e poi si ritrae dal bagnasciuga, indossa un pareo che alle leggera brezza marina si scosta e mostra le gambe curate della donna e un bikini di un azzurro chiaro che agli angoli sfuma sul bianco, in testa porta un cappello color crema dalla tesa larga, gli occhi sono coperti da un grande paio di occhiali. Sembra uscita da un film, eppure per l’uomo che la sta guardando è vera, e finalmente, dopo mille peripezie, è sua. L’uomo è seduto su una poltroncina su un grande balcone che da direttamente accesso alla spiaggia, indossa un costume cremisi, lungo fino al ginocchio, il torso è scoperto, in mano regge un bicchiere ricolmo di un liquido ambrato, scotch probabilmente, osserva la donna che passeggia alla chiara luce del tramonto, con il sole che lentamente va a bagnarsi nel mare calmo. Sorride, pensando che se qualcuno gli avesse detto una cosa del genere qualche anno prima non ci avrebbe mai creduto, non perché non fosse possibile, lui era sempre stato un latin lover, aveva conquistato tante donne, ma essere lì con quella donna in particolare era un altro paio di maniche. Beve un sorso di scotch e poi poggia il bicchiere sul basso tavolo di fronte a lui, si alza e si appoggia alla ringhiera del balcone, continua a guardare quella donna che ha fatto parte dei suoi sogni proibiti per un tempo non definito, e che ora si sta avvicinando alla casa, sale le scale e si getta alle braccia dell’uomo, gli da un bacio a fior di labbra, poi lo guarda negli occhi, lui le toglie gli occhiali e rimane abbagliato dai suoi occhi. Non ne comprende il motivo, ma non riesce a capirne il colore. Marroni. Ma lui è una scrittore, li saprebbe definire in mille modi, magari nocciola, o forse sarebbe meglio non cercare un colore, perché non lo hanno, cambiano con il sole, con le emozioni, con i momenti.
“Richard!” sussurra la donna sulle sue labbra.
“Kate!” risponde lui, afferrandola per i fianchi. Ridono entrambi, Kate alza un braccio e scompiglia i capelli dell’uomo, Richard la stringe ancora di più a sé, fino a sfiorarle di nuovo le labbra, amano entrambi questi piccoli momenti di intimità, la detective poggia una mano sul petto di Rick, sente il cuore dello scrittore battere forte, sincronizzato al suo. Rick afferra la nuca di Kate e la bacia, un bacio lento, ricercato, assaporando ogni singolo momento, ogni minima parte della detective, dalle labbra carnose alla lingua calda, Rick le accarezza la schiena con una mano, Kate si aggrappa alle sue spalle e si lascia andare al bacio poco casto che li sta unendo.
 


“Richard!” un urlo spezzò la quiete. Lo scrittore sussultò e il bicchiere che teneva in mano cadde a terra e si infranse, si voltò e vide una donna arrivare a passo di carica sul balcone, Rick la riconobbe, era Gina che gli si parava davanti, non Kate, indossava un lungo vestito argentato. “Ancora non sei pronto? Cosa diavolo stai facendo?”
“Scusa Gina, mi ero assopito!”
“Oh certo, tu dormi, ti riposi, ma ti ricordo che tra meno di mezz’ora abbiamo una cena, quindi muoviti!” concluse la donna tornando in casa.
Castle guardò verso l’orizzonte, aveva di nuovo fantasticato su Kate, non c’era nessuna donna che camminava lungo la spiaggia, lo scrittore si sentiva dispiaciuto, forse sarebbe stato meglio tornare a New York e andare da Beckett, implorarla di stare con lui se necessario, era dispostpo a far di tutto pur di poter farsi amare dalla sua musa. Si alzò, la brezza leggera era un toccasana per lo strato di sudore che gli lambiva il corpo, entrò in casa, ma prima di chiudere la finestra si voltò e sorrise pensando che prima o poi avrebbe davvero baciato Beckett all’ombra dell’ultimo sole.



Angolo autrice:
Stare a casa con l'influenza nuoce gravemente, inevitabilmente sono andata a rivedere qualche vecchia puntata di Castle e sono arrivata alla fine della seconda stagione (momento di profondo odio nei confronti di Rick quando se ne va con Gina), quindi non ho potuto fare a meno di scrivere questa storia. Non so se definirla un lampo di genio o il momento di pura follia. Comunque, un vostro parere sarebbe gradito! Grazie! (:
   
 
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