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Autore: miss dark    27/02/2012    4 recensioni
Un guerriero troiano, un paladino cristiano, un soldato americano e la morte.
[Seconda classificata al contest "La morte in cento parole" indetto da Oyzis + Premio Poesia]
Genere: Angst, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al confine

 

 

 

 

I
Gloria

 

 

Rabbia e vendetta son della tua morte sorelle, Ettore dall’elmo lucente.
E tu lo sai, eppur preghi che pietà si conceda alla tua bella spoglia, non per timor di un oltretomba alieno e duro, ché, coraggioso eroe, hai l’animo gentile e forte, ma come amara medicina per la tua donna, dalle bianche braccia, per quel genitore ch’alla gloria ti confessò preferir la vita; o, ancora, come memoria per quel figlio che non ti riconobbe e pianse.
Nel tuo sguardo mesto, non paura, bensì dolor per l’altrui doglio si legge. Ma il Pelìde, Acheo crudele, ha l’animo distrutto, e l’occhio cieco.

 

 

 

 

 

 

 

II

Grazia

 

 

Guerriero valente, ti han rubato la gloria.
La morte che ti han riservato non è che un tiepido e distaccato addio ad una vita per cui non ti è stato permesso di combattere. Il duello col tuo uccisore ti è stato negato e non spada calda di combattimento t’ha strappato l’anima devota, ma morso sconosciuto di quell’arma nuova e iniqua che ti sei rifiutato di imbracciare. Ti appelli al tuo signore per chiedergli redenzione, dacché la tua anima non è pura quanto la tua fede.
Nel rumore della battaglia, le tue preghiere accorate non sono che balbettii inascoltati: muori solo.

 

 

 

 

 

 

 

III

Onore

 

Vorresti qualcuno da incolpare, soldato, ma questa guerra è inumana e ormai l’hai imparato.
Non c’è giustizia e nemmeno pietà, in quel paese selvaggio: te l’avevano detto, ma la tua spavalderia ti dipingeva la morte come l’eventualità remota che avrebbe reso le missioni più eccitanti. A diciott’anni la paura non è segnale di pericolo, ma sintomo di vigliaccheria e ora che la notte t’inghiotte nel suo caldo pestilenziale non fai che ripeterti di non essere codardo.
Stringi la targhetta al petto per ricordarti d’essere un eroe, eppure l’ultimo pensiero non è l’onore che t’aspetta, ma la casa che non rivedrai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Beh, è inutile dire quanto mi faccia piacere essere arrivata seconda (su trenta concorrenti xD), ma forse ciò che mi rende ancora più felice è quel Premio Poesia. Mi è rimasto proprio nel cuore!

Direi che c'è ben poco da dire.

Ah, sì, nella storia del cavaliere cristiano faccio riferimento ad un’arma iniqua. Si tratta del fucile o, comunque, dei suoi “antenati”. Ho controllato su internet e tali tipologie di arma sono stata introdotte nel 1300 circa.

 

Sono tanto felice!
Miss Dark

 

 

  
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