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Autore: _fedss    28/02/2012    12 recensioni
"Si copre con il lenzuolo e in silenzio va verso il suo camerino, sbattendo la porta con forza e chiudendocisi dentro.
Perché questa scena mi sembra di averla già vissuta?
Ah si, perché sono un coglione e non sono capace di iniziare una relazione seria con una donna, ma non una donna qualunque, la donna che amo!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Stop! Questa era buona, abbiamo finito!»
Non sono felice di sentire queste parole.
Sono sempre contento quando Andrew annuncia che abbiamo finito, dopo un po’ rifare gli stessi movimenti, ripetere le stesse battute anche venti volte al giorno diventa noioso, ma non mi sarei mai stufato di girare e rigirare questa scena!
Stana è sdraiata sotto di me, il seno nudo a malapena coperto dal lenzuolo bianco per non essere intravisto dalle telecamere posizionate alla nostra destra. Io invece posso vederlo e ammirarlo.
Mi sono appena staccato dalle sue labbra,lei abbassa lo sguardo e spero che quello che intravedo nei suoi occhi sia la tristezza di interrompere questo momento. Noto anche un leggero rossore sulle sue guance, è bellissima.
Rimango a guardarla per un altro po’ di tempo, voglio godermi questi ultimi attimi sopra di lei, vestita solo di un piccolissimo perizoma color carne.
Io sono coperto fino al fondoschiena con il lenzuolo, il petto nudo è sopra di lei e mi faccio forza con le braccia per non farle sentire troppo il mio peso.
Qualche mese fa Andrew mi prese da parte e mi disse che sarei dovuto dimagrire prima di girare il finale della quarta stagione.
E io mi sono messo a dieta, sono dimagrito per lei!
Capii subito cosa avesse in mente Marlowe. Aveva deciso di accontentare i fan e di inserire la tanto attesa scena di sesso fra Castle e Beckett nel copione. Precisamente in quello dell’ultima puntata della quarta serie.
«Che fai Nathan? Vuoi rimanere così tutto il giorno?»
Magari.
Mi riprendo dai miei pensieri tornando alla realtà. Stana ha alzato lo sguardo verso di me e mi sta fissando.
«No scusa…» rispondo imbarazzato e scivolo alla sua destra permettendole di alzarsi.
Si copre con il lenzuolo e in silenzio va verso il suo camerino, sbattendo la porta con forza e chiudendocisi dentro.
Perché questa scena mi sembra di averla già vissuta? Ah si, perché sono un coglione e non sono capace di iniziare una relazione seria con una donna, ma non una donna qualunque, la donna che amo!

***Quel giorno iniziavano le riprese di Rise, non c’eravamo visti per due mesi e cazzo se mi era mancata! Appena arrivato sul set lei era già la e dopo aver salutato velocemente il resto del cast mi fiondai da lei. Mi misi alle sue spalle e le coprii gli occhi con le mani.
«Chi sono?
» chiesi camuffando un pochino la mia voce.
«Ahahahah! Nathan riconoscerei il tuo profumo fra mille!» il mio cuore perse un battito e lei si girò. Aveva un sorriso bellissimo. Mi abbracciò e disse:
«Non puoi capire quanto mi sei mancato!» un altro battito perso.
«Anche tu mi sei mancata…» strinsi di più l’abbraccio, non volevo farla andare via, volevo che quel momento durasse per sempre.
Alzai per un attimo lo sguardo e notai quasi tutti gli occhi puntati su di noi.
Jon e Seamus sorridevano maliziosi.
Quando ci separammo mi diede un leggero bacio sulla guancia e andò nel suo camerino per cambiarsi.

Otto ore dopo avevamo finito.
 «Andate a divertirvi, ci vediamo domani!» urlò Andrew con il suo megafono.
Mi incamminai verso la macchina ma non volevo andarmene così, non senza aver salutato Stana per bene.
Andai davanti al suo camerino e dopo un attimo di esitazione bussai.
«Un attimo e arrivo!» urlò Stana da dentro.
Quando aprì la porta me la ritrovai davanti in accappatoio, i capelli boccolosi sciolti sulle spalle e un bellissimo sorriso, come sempre.
 «Nathan… che ci fai qua?»
«Oh, niente… I-Io volevo solo venire a salutarti prima di andare via ecco...»
«Già te ne vai?»
«Si, io avrei da fare, ma niente di importante…»
«Ah, avresti da fare …» si, era un po’ di delusione quella che le comparve sul volto.
«Quindi non hai tempo per restare cinque minuti a bere qualcosa …» continuò sempre più tristemente.
Oddio mio! Non mi sembrava vero!
«Certo che posso! Ecco non era niente di importante. Posso entrare?»
Comparve di nuovo quel bellissimo sorriso sulla sua faccia e mi fece cenno di entrare.
«Accomodati» disse chiudendo la porta alle sue spalle e indicandomi il divanetto bianco, «vado a prendere da bere nel frigo bar.»
Sparì un attimo nell’altra stanza e io intanto notai uno stereo e lo accesi.
Stava iniziando una canzone di Olly Murs, Dance With Me Tonight.
Quando Stana tornò mi porse uno dei due mojiti alla menta che aveva preparato e intanto la musica partì.


Look around there’s a whole lot of pretty ladies, but none like you, you shine so bright!

«Mi piace tantissimo questa canzone …» disse dopo aver bevuto un sorso dal suo bicchiere, «… mi fa venire voglia di ballare …»
«Anche a me …» dissi posando il mio bicchiere sul tavolino e alzandomi in piedi avvicinandomi a lei.
«Posso avere questo onore … ?» chiesi porgendole la mano.
Lei si alzò con un grande sorriso, posò il suo bicchiere e mi prese la mano: «Certamente!»
Iniziammo a ballare vivacemente e dopo un paio di piroette che le feci fare si avvicinò sempre di più a me fino ad intrecciare le mani dietro al mio collo e facendo aderire completamente i nostri corpi.
Posai le mani sui suoi fianchi e mi persi nei suoi occhi che mi fissavano. Grazie alla luce in quel momento erano di un verde così intenso da farmi sciogliere il cuore.
Abbassai di poco lo sguardo e mi soffermai sulle sue labbra. Quanta voglia avevo di sentirle sulle mie?


I just want you to dance with me tonight. So come on, oh baby!

Rimanemmo così a fissarci per non so quanto tempo. Volevo baciarla, volevo dirle tutto quello che provavo per lei e stringerla forte tra le mie braccia senza mai lasciarla andare.
«Balli splendidamente …» le sussurrai vicino all’orecchio.
«Anche te non sei male …» mi rispose con un tono decisamente troppo sensuale e avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
NO NEL CAMERINO NATHAN! LEI NON E’ UNA DELLE TUE BOTTE E VIA!
«Ti accompagno a casa Stana?»
«E’? Ah si, si! Grazie mille! Mi preparo in due minuti e sono pronta.»
Sciolse le mani da dietro il mio collo e andò a cambiarsi. Intanto mandai un messaggio a Sofy e le scrissi velocemente che non saremmo potuti andare a cena fuori. Certo, quella ragazza era carina, ma non era Stana.
Nessuna poteva competere con lei!
«Wow Katic! Più veloce della luce!» le dissi quando tornò nella stanza già pronta per andare a casa.
«Visto Fillion? Su forza, andiamo … »
Uscimmo di là e una volta saliti sulla mia Ferrari nera mi feci spiegare la strada per arrivare alla sua nuova villetta.
Arrivammo davanti alla casa in una ventina di minuti, il viaggio fu piuttosto silenzioso.
Scesi dall’auto e gentilmente le andai ad aprire la portiera, facendo un leggero inchino in modo teatrale.
«Prego signorina …»
«Grazie. Se viene dentro le lascio la mancia …»
Mi sentii mancare l’aria e senza dire una parola, ancora boccheggiando, la seguii nella villa.
L’appartamento era piuttosto carino, arredato con mobili moderni e molto luminoso.
«Siediti …»
Mi accasciai sul divano bianco e Stana si sedette vicino a me, molto vicino a me.
«Che hai fatto in questi due mesi?» le chiesi rompendo quel silenzio imbarazzante che si stava creando.
«Oh niente … Mi sono dovuta accontentare di un Demming qualunque mentre tu scappavi con la tua Gina!»
«Ahahah, non sono così stupido come Castle! Se sarei potuto scappare con qualcuna avrei scelto te ovviamente!»
Quest ultima frase mi scappò dalla bocca, la dissi senza nemmeno pensare alle conseguenze: era la verità.
«Bhè, potevi sempre chiedere …» rispose lei con un leggero rossore sulle guance.
«Avresti accettato?»
Si , stavamo flirtando alla grande.
«Ma si … Non avevo ricevuto nessuna offerta migliore …»
«Ah … quindi sarei una riserva?»
«Ma non lo so Nathan, dimmelo te!»
«Bhè, se fosse per me di certo adesso non staremmo qua, a parlare, su questo divano …»
«Ah si? E dove staremmo adesso? Nella camera da letto?»
«Può essere … Ma non solo per una notte …»
La guardai negli occhi, sperando che capisse quello che volevo farle intendere.
«E allora per quanto?»
«Anche per sempre …»
Mi avvicinai a lei, non volevo più pensare, volevo solo agire.
Le misi una mano dietro la testa, sui capelli morbidi e con l’altra le cinsi la vita.
Ero ancora un po’ titubante quando lei mi lasciò spiazzato afferrandomi il colletto della camicia e tirandomi a se.
Iniziammo a baciarci con passione sdraiati sul divano. Ci staccammo dopo un tempo che sembrava infinito solo per la mancanza di ossigeno.
Mi alzai e, sempre continuando a fissarla, la presi in braccio e la portai verso quella che pensavo fosse la camera da letto. Fortunatamente avevo intuito bene.
La sdraiai sul letto e nemmeno il tempo di pensare, lei mi tirò nuovamente su di sé. Riprendemmo a baciarci con passione, a spogliarci e a gemere sussurrando i nostri nomi.
Facemmo l’amore tutta la notte, fu la più bella della mia
vita.
 



Angolo di Federica J :
Salve a tutti, questa è la mia prima FF in assoluto!
 Ho deciso di iniziare a scrivere con una Stanathan perché mi sono sognata l’inizio di questa storia una notte e non potevo lasciarla lì, incompleta nella mia mente!
Il primo capitolo si conclude così, i ricordi di Nathan non sono ancora finiti ma continueranno nei prossimi due capitoli!
Spero sia di vostro gradimento, una recensione mi farebbe piacere sia positiva che negativa!
Grazie a tutti, un bacio!

 Dedico questa FF alla mia migliore amica, a lei che c’è sempre!
Quanta vita mi hai passato, non la chiedi indietro mai!”
   
 
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