Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Xavisio Bluttemberg    28/02/2012    1 recensioni
Ebbene sí, ho concepito un crossover di quelli che per portarli avanti bisogna essere proprio matti... ma questo non significa che non la prenda molto seriamente ;)
É un ipotetico seguito delle avventure dei due grandi compagni di avventure videoludiche della mia infanzia, Spyro the Dragon e Crash Bandicoot. Non chiedetemi come, ma ho trovato un modo (vagamente) coerente per far collidere le due ambientazioni, e il risultato, ve lo garantisco, sará qualcosa di irripetibile.
Sí, certo che sará pieno di guest star u.u
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Eccoci qui.
Mentre, con voce solenne, davanti al rinnovato Innovative Parallel Universe Twister del dottor N. Cortex, Aku Aku annunciava l’inizio di questa nuova impresa, i quattro piccoli eroi si posizionarono sui primi pulsanti blu nella stanza, lasciando vuoto soltanto l’ultimo. In particolare, Coco prese posizione sul primo, Crash sul secondo, Spyro sul terzo e Cinerea sul quarto.
E poi, uno dopo l’altro, saltarono.
 
Level 1: Ninja Training Grounds
Fuoriuscita dal portale ad un’altezza di circa due metri, sfruttando la quantitá di moto che ancora persisteva dal salto nel tunnel Coco si portò a terra agilmente, atterrando in piedi dopo una capriola e chinandosi leggermente, per attutire il colpo, sulla pietra corrosa dalle intemperie che la sottostava.
Si guardó attorno: era un’antica struttura all’aperto, fatta di piattaforme ormai non poco danneggiate, ma che ancora resistevano, sviluppate su tre livelli e cosparse di misteriosi simboli tribali. Un dettaglio la colpí, su tutti: la maggior parte degli idoli era dotata di un lungo becco rettangolare, abbastanza curioso.
Lei era coperta da una lunga lastra di roccia, ma fuori dalla struttura pioveva fitto. Per lei peró non era assolutamente un problema bagnarsi, di conseguenza respiró a fondo e prese a correre, nascondendosi dietro le pareti scolpite ogni volta che poteva, ed inizió ad esplorare la struttura.
A un certo punto peró si rese conto che, qualunque strada avesse preso, ad un certo punto, neanche troppo lontano, ci sarebbe sempre stato un muro o un profondo fossato a fermarla.
In fondo all’ultima delle vie che le erano rimaste in quella specie di labirinto, peró, trovó una catena metallica, protesa da una grande altezza, che arrivava quasi fino a terra; nonostante un minimo di incertezza iniziale, si decise a scalarla.
Man mano che saliva quella corda, che sembrava portare direttamente all’ultimo piano, poté osservare una porzione sempre piú vasta dell’atipico luogo in cui si era ritrovata: sembrava chiaro che, superando una serie di ostacoli e sfruttando congegni vari, si potesse seguire un percorso tra i tre livelli di superficie, lungo un tracciato che procedeva a spirale verso un centro la cui vista, sfortunatamente, gli era preclusa a causa dei numerosi rampicanti che si aggrappavano a quella specie di cromlech.
Era quasi arrivata in cima, quando un colpo venuto dall’alto le fischió dietro l’orecchio. Di scatto, la giovane bandicoot alzó la testa contro la fine della corda, in corrispondenza della quale si trovava un esserino ricoperto di piume bianche, che indossava solo un gonnellino di pelle ed era del tutto identico agli idoli notati all’inizio del tragitto; i piedi erano palmate, ma le mani umanoidi, e nella destra portava una cerbottana alta quasi quanto lui, ovvero tre quarti di metro circa.
Maledicendo l’assenza di casse nelle vicinanze e sentendosi scoperta in campo nemico, Coco si diede un spinta sulla corda, puntó i piedi su una minuscola sporgenza della parete e balzó con una sola mossa fino al cornicione, mentre il pigmeo si ritraeva e prendeva la mira di nuovo; la bionda fu peró piú veloce e scivoló sul bagnato appiattendosi a terra, per poi sollevare una gamba e colpire il mento e poi il polso armato del suo nemico, disarmandolo e dandogli un attimo di confusione al termine del quale, essendo la sua arma da lancio ormai irrecuperabile, in quanto precipitata oltre il bordo, batté in ritirata, aggrappandosi ad un puntale dal quale si lanció al livello sottostante.
La giovane marsupiale, peró, ebbe appena il tempo di rimettersi in piedi per notare che il piccoletto aveva chiamato rinforzi, e non erano scarni. Nel giro di una manciata di secondi, rispondendo ad un richiamo molto simile ad uno schiamazzo, un numero non facilemente identificabile, ma sicuramente superiore alla decina, di minuti selvaggi le stava puntando addosso le stesse armi primitive che per un paio di centimetri, poco prima, non le avevano aperto un buco in testa. Si giró per scappare, ma cosí facendo scoprí solo di essere circondata, appena un fulmine illuminó un altro gruppo di indigeni sulla trave oltre la corda.
Pensó di rifugiarsi giú, come aveva fatto il primo nemico, ma voci e rumori la avvertirono che ne avrebbe trovati altri. Era in trappola.
Mentre si accovacciava, preparandosi al peggio, si udí un fischio, all’inizio molto lontano e confuso, poi sempre piú forte fino a divenire assordante ed impossibile da ignorare.
Tutti guardarono in alto.
Nel cielo, su un piccolo razzo cinese in picchiata, si avvicinava ad incredibile velocitá una figura indistinta, poi associabile vagamente ad un essere umano, che saltó dal fuoco d’artificio ancora scoppiettante, il quale poi si schiantó sul gruppo di paperi di fronte a Coco, scaraventandoli giú. Arrivata agilmente a terra a fianco di chi aveva appena soccorso, divenne identificabile come una ragazzina, che portava un kimono bianco e aveva lunghi capelli color dell’oro raccolti da due elastici in code ai lati della testa tonda.
Istintivamente, si lanciarono entrambe sui pennuti rimanenti.
 
 
Angolo dell’Autore
Un premio speciale é riservato a chi mi manderá per primo un messaggio private con il nome del personaggio comparso alla fine. Come indizio, vi diró che viene dalla saga di uno dei protagonisti.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Xavisio Bluttemberg