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Autore: WinstonHope    28/02/2012    7 recensioni
Sakura, Sasuke e Naruto sono diventati da poco Chunin.
L'Hogake affida loro e al team 10 una missione di livello B.
Tutto sembra andare secondo i piani, fino a quando Sasuke subisce un forte trauma e Naruto è costretto a riportarlo a Konoha...
«E tu chi sei?»
Naruto impallidisce, guardandolo sconvolto.
«N-non ricordi chi sono?»
Sasuke lo squadra un attimo da capo a piedi, poi scuote la testa in segno di diniego per fargli capire che no, non ricorda chi lui sia.
«Non ti ho mai visto prima d'ora» risponde, poi si gira verso la dottoressa - una certa Tsunade - e «Dove sono i miei genitori? E Itachi? Dov'è il mio nii-san?»

[ Itachi/Sasuke ; accenni Naruto/Sasuke ]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Don't leave me, Sas'ke!


First chapter. Lost memories!

Da quando Sasuke aveva compiuto sette anni, pochi giorni prima, non si lasciava più andare a smancerie come quando era piccolo.
Eh sì, perchè per il giovane Uchiha i sette anni di età erano da sempre stati un ambizioso traguardo da raggiungere per diventare grande, e si sa i bambini grandi non piangono, non si lagnano e soprattutto non si lasciano andare a slanci d'affetto ne con mamma, ne tantomeno con il loro Aniki.
«Ora che sono grande» aveva annunciato solennemente davanti alla famiglia, «dovrete comportarvi di conseguenza e cioè niente più abbracci o baci!»
Sia Fugaku che Itachi avevano scosso la testa, divertiti dal tono estremamente serio con cui Sasuke aveva parlato, Mikoto invece si era alzata in piedi ed era corsa ad abbracciare il figlio, che -inutilmente- cercava di liberarsi dalla stretta ferrea della madre.
«Sarai sempre il mio piccolo angelo, Sasuke-chan» sussurrò la donna, baciandogli dolcemente la nuca.

Da quel giorno in poi Mikoto si era sempre limitata ad accarezzargli i capelli, riuscendo però in rare occasioni ad ottenere un abbraccio.
Sasuke era soddisfatto del risultato ottenuto, adesso ogni membro della famiglia lo consideravano grande, ma gli mancavano tutte le attenzione che aveva prima, soprattutto quelle che gli riservava il suo nii-san.

Si trovava in piena notte, - perlopiù in pigiama - davanti alla sua porta indeciso
se entrare o meno.
«Vieni dentro, Sasuke».
Il giovane sospirò, aprendo la porta ed entrando. Da quando era diventato grande Itachi non lo chiamava più Otouto o nii-chan, solo Sasuke, ma lui non aveva ancora capito perchè.
Una volta, scherzando, gli aveva proibito di chiamarlo con nomignoli di vario genere, ma non lo aveva detto sul serio. A lui piaceva come lo chiamava il suo fratellone.
«Che stai facendo, nii-san?»
«Come mai sei ancora sveglio?» chiese il maggiore, non staccando gli occhi dai fogli sulla scrivania.
«Ho fatto un brutto sogno...» ammise Sasuke, in un sussurro. Gli era costato davvero tanto dire quelle cinque parole, e non solo per la solita storia che era un bambino grande, ma anche perchè se di solito Itachi era sempre pronto ad accoglierlo a braccia aperte in momenti come quelli, quella sera non sembrava particolarmente interessato a lui.
O almeno così pensava Sasuke.
Itachi distolse lo sguardo dagli esercizi che stava svolgendo, voltandosi verso di lui «E...?» domandò.
Si morse il labbro, tentennando su ciò che voleva dire, «Posso dormire con te?»
«Non eri tu quello che diceva di essere troppo grande per certe cose?» sputò velenoso, calmandosi quando vide gli occhi del fratello farsi sempre più lucidi.
Scosse la testa; ma come gli era venuto in mente di trattare così suo fratello? D'altronde anche lui era passato in quella fase del 'io sono grande'. Abbandonò la scrivania, precipitandosi ad abbracciare il suo nii-chan che tratteneva a stento le lacrime.
«Scusami Otouto, non volevo...» mormorò, asciugandogli le prime goccie salate che iniziavano a scendere e baciandogli dolcemente una guancia.
«No, scusami tu nii-san» iniziò Sasuke, aumentando la presa intorno alla felpa di Itachi «non è vero che non voglio più i tuoi abbracci».
Il maggiore ridacchiò stendendosi sul letto portando Sasuke con sè ed iniziando ad accarezzargli i capelli. «E adesso che hai da ridere?» domandò un Sasuke deliziosamente imbronciato.
Itachi sapeva che suo fratello prima o poi sarebbe tornato a chiedergli scusa, o almeno così sperava.
Quando aveva visto che però il suo nii-chan non si decideva ad andare da lui aveva deciso di aumentare un po' le distanze, così da metterlo alle strette. Forse era un po' egoista, ma voleva le attenzioni di Sasuke tutte per se, e nessun altro.
«Tu mi vuoi bene, Otouto?» chiese, improvvisamente.
«Certo Aniki» rispose Sasuke, con voce impastata dal sonno, mezzo addormentato. «E tu?».
Si preoccupò quando non sentì la voce del fratello, così aprì gli occhi.
Non fece in tempo a capire cosa era successo che sentì le calde e morbide labbra di Itachi sulle sue, in un tocco leggero, appena accennato.
«Io ti amo, Otouto...» sussurrò, continuando ad accarezzarlo.
Ti amo così tanto.

***

«Sasuke-kun!»
«Dai, Teme! Non puoi startene lì fermo per sempre! Svegliati!»

Sasuke percepisce delle voci, ma non riesce ad aprire gli occhi. Le palpebre sono troppo pesanti.
Sente una stretta non troppo forte sulle spalle, così si decide a socchiudere gli occhi, ma subito li richiude quando una forte luce lo travolge.
Sbatte più volte le palpebre, riuscendo ad intravedere davanti a lui tre figure, opache e sfumate.
Solo dopo si rivelano essere una ragazza con dei bizzarri capelli rosa, una donna molto in forme e un ragazzo biondo.
Sasuke si guarda intorno, non riuscendo a capire dove si trovi.
«Finalmente ti sei svegliato Sasuke!» esclama la donna, aiutandolo a sedersi sul lettino.
«Come stai Sasuke-kun? Ci hai fatto preoccupare! Meno male che la dottoressa Tsunade è riuscita a curarti!» sorride la rosa.
Probabilmente la donna con cui ha parlato prima è la dottoressa, però lui che ci fa in un letto di ospedale? E poi chi sono questi tre?
«Teme!» sente gridare, «Non farci mai più prendere uno spavento del genere! E poi sarei io il Dobe? Tsè!» a parlare è stato il ragazzo biondo, che intanto gli sta puntando un dito sul petto.
«E tu chi sei?»
Naruto impallidisce, guardandolo sconvolto.
«N-non ricordi chi sono?»
Sasuke lo squadra un attimo da capo a piedi, poi scuote la testa in segno di diniego per fargli capire che no, non ricorda chi lui sia.
«Non ti ho mai visto prima d'ora» risponde, poi si gira verso la dottoressa - una certa Tsunade - e «Dove sono i miei genitori? E Itachi? Dov'è il mio nii-san?»


End of the first chapter.

Eccomi, che me ne ritorno con una nuova fic.
Sì, lo so che ne ho altre due da aggiornare, ma sapete com'è, appena mi vengono delle nuove idee mi concentro solo su quelle! ^3^
Bè, non ho niente da dire, spero solo che l'inizio vi sia piaciuto! Ditemi cosa ne pensate, al prossimo capitolo!
Baci

  
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