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Autore: LairaWolf    28/02/2012    4 recensioni
Questa saga racconta (principalmente dal punto di vista di Gwen) un continuo dopo la terza stagione. I ragazzi sono in vacanza su uno yathc, ma questo viene colto da una tempesta, che disperderà alcuni ragazzi e altri li spedirà in un posto sperduto....
Una storia di amori, sofferenza, e di spirrito di gruppo!
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Courtney, Eva, Noah, Trent | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Meno male che è finita. La avventura su quel maledetto aereo è finita.
Ora sono su uno yacht, con Duncan e gli altri. Siamo passati davanti all’ isola per l’ inaugurazione della nuova stagione. Duncan mi ha detto che dovevamo baciarci per l’ occasione.
Fa sempre l’ esibizionista, lui!
Ora stiamo andando in crociera. Beh, non è male, anche perché è Chris che paga tutto.
Sono appoggiata al parapetto della prua a sentire il mare. Va bene che la crociera mi alletta, ma... tre settimane così, saranno un po’ una palla.
Sento qualcuno dietro di me, e mi circonda con le braccia.
-    Ehilà, raggio di luna! Come stai? –
-    Bene, bene... –
Duncan... è dolcissimo, mi riempie di attenzioni e mi coccola sempre.
-    Che c’è? Sei pensierosa! Hai una faccia... –
-    Mannò, è la mia faccia naturale! –
-    Ed è bellissima... –
E mi bacia. A volte fa troppo lo sdolcinato.
Mi abbandono al suo bacio bavoso, abbracciandolo, percorrendo il suo corpo con le mie mani. Lui fa lo stesso.
Fino a che le sue mani raggiungono il mio seno, allora mi scosto violentemente.
-    Duncan, non lo fare mai più. –
-    Scusami... non sono riuscito a trattenermi... –
Momenti di silenzio seguono le sue parole.
-    Perdona la domanda Gwen, ma... perché ti ha dato fastidio? –
-    Non mi sento ancora pronta per questo passo, per piccolo che sia. Non fraintendermi, è che mi devo ancora... abituare a te. Non intendo che non ti amo ancora, io ti amo alla follia, devo ancora focalizzare bene il nostro fidanzamento, tutto qui. Con Trent non è andata come speravo, sto solo... tastando il terreno, ecco tutto. –
-    Oh, capisco! Tranquilla, e scusami, è colpa mia! Sai com’è, è difficile trattenersi, con una bellezza simile come ragazza... – mi fissa con un sorriso malizioso, io gli faccio la linguaccia.
-    Perdona la domanda, ma... fino a che punto si è spinta la tua relazione con Trent? Intendo... – fa gesti vaghi e sta diventando rosso come un pomodoro. – insomma, hai capito, no? –
-    Sì, sì, ho capito, intendi il sesso. No non siamo arrivati fino a questo punto. Mi ha solo coccolato un po’ come stavi per fare tu, nulla più. –
Anche lui sta tastando il terreno. Ma perché gli uomini pensano solo a quello? Boff, e il sentimento dove lo mette?
-    Ma scusa, perché eri così... imbarazzato  quando parlavi di quell’ argomento?- stavolta sono io che gli faccio un sorriso malizioso. Lui diventa di nuovo rosso.
Wow, Duncan che si imbarazza!
-    È che... insomma, ammetto che parlare di questi argomenti mi imbarazza un po’! Eheheheh... come mai tu no? – sorriso malizioso in azione...
-     Boh, perché insomma, la sessualità fa parte della nostra vita, anche se ammetto che qualche senso di pudore me lo dà, ma con te posso parlarne liberamente, vero? –
-    Ma certamente... vieni qui, dai! –
Mi avvolge con le sue braccia e mi gira verso di sé. Guardo i suoi occhi di ghiaccio, e sorrido. Mi stringe ancora di più a sé e mi bacia dolcemente sulle labbra.
Poi sento una goccia sulla fronte e guardo in alto.
Il cielo si è fatto improvvisamente minaccioso e nero.
A quella goccia ne seguirono altre, e molte altre ancora. Dico a Duncan
-    Dai, entriamo in cabina o ci bagneremo tutti! –
-    Sì, va bene! Oh guarda, la cresta mi si sta ammosciando! –
-    Hihihihi!! Sei buffissimo! –
Non risponde e mi trascina per mano dentro la stiva. Giriamo a destra, poi ancora a destra e subito a sinistra, c’è un grande corridoio e ci avviciniamo alla nostra cabina, la numero 109. Oh tò, ci sono Leshwana e Harold!
-    Ehi ragazza! Come va’? –
-    Non male! Tu dove stai andando? –
-    Fuori, voglio passeggiare un po’ sul ponte con Harold –
-    Ve lo sconsiglio caldamente! Noi siamo appena rientrati perché si è messo a piovere! –
-    Naaahh, che sfiga! Vabbè, andremo in giro per la nave. Ciao ragazza, ciao teppista.
-    Ciao balena, ciao sfigato! –
-    DUNCAN!! Sei maleducato! –
-    Lascia stare Gwen, ci sono abituato ormai! Ciao! –
Si allontanano. Sono un po’ adirata con Duncan.
-    Ma lo sai che sei un maleducato di serie A? –
-    Scusami tanto... mi perdoni? – fa gli occhioni da cucciolo bastonato... oddio, quando fa così sono sempre indecisa tra tirargli una sberla o ridere.
-    Va bene scemo! Allora, entriamo? –
Giro la chiave nella toppa e entriamo. Mi richiudo la porta alle spalle, mi tolgo la felpa (da quando è finito il reality ho lasciato la gonna e i fuseaux con comodi jeans neri, maglietta nera e felpa nera attillata.) e mi siedo sul letto. Abbiamo due letti nella cabina, ma... per dormire ne usiamo uno solo!
-    Uff, che si fa adesso? –
-    Partita a scala quaranta? –
-    Naaahh, non ho voglia. Boh, ho voglia di non fare niente e di fare qualcosa allo stesso tempo. –
-    Sai? Mi trovo in una situazione identica. Uhm... che ore sono? –
-    Le nove e mezza. –
-    Beh, potremmo andare a dormire. Ti va? –
-    Per me va benissimo Duncan. Un momento che mi cambio. –
-    Uuuhhh, che pigiamino ti metti? –
-    Ma piantala pervertito! Quello normale, lungo nero! –
Quando fa il pervertito non lo sopporto! Inizio a spogliarmi davanti a lui, e fa il sorrisetto malefico. Uffa!!! È fastidioso!
-    La pianti di squadrarmi da capo a piedi con quello sguardo? –
-    Non posso resisterti amore mio... –
Ho finito di mettermi il pigiama e mi sistemo sotto le coperte.
-    Allora, vuoi venire? –
-    Un momento... –
-    Si toglie tutti i vestiti e rimane in boxer. Si butta addosso a me, e ci manca poco che mi soffochi.
-    Off, ti levi? –
-    Sì, sì! –
Si sistema vicino a me sotto le coperte e spense la luce. Si avvinghiò a me, e tirò su il piumone.
Mi appoggio sul suo petto, e ascolto il suo respiro e il battito del suo cuore. Mi appoggia la mano sul fianco  e con l’ altra mi accarezza i capelli.
Dopo un po’, mi mordicchia l’ orecchio, mi giro e uniamo le nostre labbra.
Sento qualcosa di duro sotto di me. Diavolo si sta trattenendo...
-    Duncan... ammetto che sono orgogliosa di te. –
-    Perché? –
-    Ti stai trattenendo... –
-    Ammetto di sì... ma come hai fatto a... –
-    Beh, sento qualcosa sotto di me che fa degli strani movimenti! – lo prendo un po’ in giro, ma sembra triste...
-    Scusami... non riesco proprio a evitarlo... scusami... –
-    No tranquillo, è normale! Però... se proprio vuoi... puoi accarezzarmi i seni... –
-    Me lo permetti? Davvero? –
-    Massì, dopotutto siamo fidanzati! –
Mi sfilo la maglia e mi riappoggio al petto di Duncan. Ammetto che... sono un po’ nervosa, ma... per Duncan, questa piccola cosa la farei!
Mi appoggia la mano sulla schiena e rabbrividisco. È fredda!
-    Gwen, non devi farlo se non vuoi! Mica sei obbligata... –
-    Ma no! Ho rabbrividito perché hai la mano gelata, scemo! –
Si rilassa e fa scorrere la mano sulla mia schiena, poi sui miei fianchi, e alla fine li tocca. Chiudo gli occhi e lascio che senta col corpo, non con la vista (anche perché è buio e non vedo una mazza)
Mi fa il solletico a volte, ma è molto piacevole... mi lascio accarezzare e finisco per addormentarmi, cullata dalle sue carezze e dal suo respiro...
  
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