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Autore: Levineisabitch_    01/03/2012    6 recensioni
Carmen, ragazza di diciannove anni, punk, capelli viola e corti.
Helena, l'amica-nemica, sbadata e sagace, capelli neri, tinti.
Rick e Alex, gli amici di sempre o quasi.
Luna, sparita nel nulla da quasi due mesi, metallara.
Sam, proprietario del Transex, indifferente e menefreghista.
E poi c'è Peter, che forse alla fine è Carl. O forse sono due?
Un sacco di vite, tutte girano intorno al transex, negozio tra il punk, il metal e il rock.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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transex is a shop and you have to know it.


Carmen stava correndo per le strade di Milano, sperando di arrivare in tempo.
Probabilmente non ce l’avrebbe fatta, ma tanto valeva provarci.
Entrò di corsa nel negozio con le chiavi arrugginite e tirò su la saracinesca.
Erano le tre e quattro minuti: bastava che Sam non se ne accorgesse e sarebbe andata bene.
In effetti era strano che non fosse lì, a quell’ora.
Alzò le spalle, non le importava più di molto.
Non c’era ancora gente nei paraggi, ma doveva sistemare alcuni pantaloni e alcune magliette sugli scaffali.
Li ripose senza particolare cura, poi accese le luci nel camerino, ricavato da un ascensore non più in funzione.
Accese lo stereo, partì un singolo dei Scorpions.
Carmen canticchiava, scuotendo la testa e con quella i capelli corti e viola.
Si tolse il chiodo, nonostante il freddo invernale.  Lo buttò dietro il bancone.
Tanto nel negozio era sempre un casino, nessuno l’avrebbe notato.
La ragazza aveva diciannove anni, una passione per il punk e il rock, capelli di un colore diverso ogni volta, vestiti stravaganti e amici bizzarri. E un lavoro da Transex. Amava quel negozio, l’aveva sempre fatto e quando era stata assunta era stata felicissima.
Era il ritrovo di punk, metallari e parecchia altra gente su quell’onda.
Helena sarebbe dovuta arrivare al suo stesso orario e, al solito, non c’era.
Sam neanche, però. Subito Carmen cominciò a pensare a dove potessero essere finiti quei due e soprattutto a fare cosa. Anche se un idea già l’aveva.
Era seduta su una sedia in un angolino quando si sentì lo scampanellio della porta d’ingresso.
A volte quel suono sgradevole la faceva davvero innervosire, ma quel giorno si sentiva felice, senza un vero motivo.
Nel negozio entrò un ragazzo, un paio d’anni più di lei, con una sigaretta stretta tra il medio e l’indice.
-Non si fuma dentro qua.- gli fece notare la ragazza, senza scomodarsi, anche se avrebbe dovuto.
-Mi sa che ho sbagliato negozio, allora. Pensavo fossi da Transex- e qui scoppiò in una risatina –non in un negozio di caramelle per bambinetti.-
Carmen alzò gli occhi al cielo. Se Sam l’avesse saputo si sarebbe incazzato, perciò ci teneva a far rispettare la regola, anche se in effetti era piuttosto stupida dato che quasi tutti i commessi e i clienti fumavano.
Lei no, ma questo era un dettaglio.
-Se vuoi fumare, esci. Penso di poter vivere anche senza di te. Ciao.- rise di gusto la ragazza. Lo trovava ridicolo. Un ragazzo talmente annoiato che cercava rogne in un negozio in centro con una commessa di diciannove anni.
Il ragazzo fece una strana smorfia con il labbro e spense la sigaretta sul muro del negozio.
-Scommetto che ora ti senti intelligente.- evidenziò Carmen, rimanendo calma. Mai discutere con uno stupido.
-Abbastanza. Ho bisogno un chiodo, da donna.- sbuffò lui.
La risata di Carmen questa volta fu incontenibile. Ogni tanto sputava fuori qualche spezzone di frase, mentre si contraeva dal ridere.
-Hai detto.. da donna?!- riuscì a dire, per poi ricominciare a ridere come in presa a una crisi isterica.
-Per la mia ragazza.- puntualizzò lui, inarcando il sopracciglio, sovrastato da un piercing.
-Io non ne sono tanto sicura.- si schiarì la voce Carmen e sparì dietro una porta lì accanto.
Riapparve con le braccia cariche di chiodi neri, qualcuno marroncino.
-Tieni.- glieli mollò davanti al naso, con un sorrisino divertito.
Sapeva che le avrebbe chiesto aiuto, si vedeva che non aveva la più pallida idea di quale comprare.
-Non so che taglia abbia.- ammise, dopo un quarto d’ora passato a tentar di capire quale fosse il miglior capo.
-Magra, grassa, tanto, poco seno? Alta, bassa?- chiese lei, pronta a quella richiesta.
-Magra, abbastanza, alta.- rispose telegrafico lui. Sul viso, la smorfia di poco prima.
-Prova a vedere questi.- gliene passò in mano due Carmen.
Alla fine il ragazzo ne prese uno a caso e lo portò alla cassa.
Pagò e se ne andò con il giubbino in mano, dato che lei non gli aveva offerto nemmeno un sacchetto.
D’altronde gli era stato antipatico, a pelle.
La mattinata proseguì con due ragazzine di quattordici anni che si spacciavo per metallare, quando erano solo due pessime imitazioni di Courtney Love, un signore afflitto dalla crisi di mezza età e un gruppetto di punk che comprò alcune borchie.
Verso le undici passò di lì anche Sam, senza Helena.
Carmen coprì l’altra ragazza, erano amiche, più o meno.
-Penso che avresti bisogno un’altra aiutante, qui, in negozio.- le aveva detto Sam.
Lei aveva scrollato le spalle: non era necessaria una spalla, anche se sarebbe stata utile.
-Ho assunto una ragazzetta, se va bene la teniamo, se no puoi anche licenziarla.- le comunicò e dopo aver chiesto di Helena e alcune questioni economiche se ne andò.
Carmen chiuse il negozio alle due e mezza e tornò a casa sua. Sarebbe andata Helena ad aprirlo, le avrebbe telefonato.
Ora desiderava solo uscire con la compagnia di Alex e Rick, gli amici di sempre. Chissà, forse avrebbe incontrato anche Luna, era da un po’ che non la vedeva in giro.




Note autrice.
Oddio, lo so, non mi sopportate più.
Ma come faccio a vivere senza una long? ç_ç Capitemi.
Sì, parla di punk, metallari e rocker.
Se la cosa è un problema, smamma.
Non so, penso che sarà una cosa molto simile alla mia ff precedente (Dearly beloved, are you listening?), sempre intreccio.
Ma comunque in un ambiente completamente diverso.
Il Transex, come negozio, è esistito davvero, ma parecchi anni fa.
Mia mamma, in quanto metallara (non più.), c'è stata.
CHE CULO ç_ç


Tanto amore, peace love and drugs.
   
 
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