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Autore: penny3    02/03/2012    0 recensioni
Dance, dance, dance, dance
All night long yes all night long
Dance, dance, dance, dance
We got strong yes we got strong
[«Finiscila di fare il bambino, Ronald! Anche Fred e George sanno ballare! E poi, cosa vuoi fare? Per il tuo matrimonio non ballerai perché sennò “ti sentiresti ridicolo”?»]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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«Mi piace questa canzone» commentò Luna, dondolando a ritmo di valzer, poi si alzò, corse sulla pista e prese a girare in tondo, da sola, a occhi chiusi, facendo ondeggiare le braccia.
«È grande, eh?» disse Ron, ammirato. «Non delude mai».
Ma il suo sorriso svanì subito: Viktor Krum si era seduto al posto di Luna. Hermione parve gradevolmente confusa, ma questa volta Krum non era venuto per farle complimenti. Con un cipiglio cupo, chiese «Chi è qvello con festito ciallo?»
«È Xenophilius Lovegood, il padre di una nostra amica» rispose Ron. Il tono bellicoso faceva capire che non avevano intenzione di ridere di Xenophilius, nonostante la chiara provocazione. «Vieni a ballare» disse brusco a Hermione.
Lei accettò, sorpresa e compiaciuta, e si alzò: sparirono insieme nella folla sempre più fitta.
 
{I Doni Della Morte, pagina 141}
 
Solo qualche minuto dopo si rese conto di ciò che aveva fatto.
Aveva invitato, se non obbligato, Hermione a ballare.
A BALLARE!
In quel momento stava tenendo per mano un’Hermione più bella del solito e la stava portando a ballare.
A BALLARE!
Solo un mese prima aveva imparato, grazie alle lezioni private di mamma Weasley.
 
«Ronald caro, non puoi venire al matrimonio non sapendo ballare neanche il valzer!»
«Che cosa??» chiese sbigottito Ron, paonazzo «Vorrà dire che non vengo…»
«Oh, non fare lo sciocco!» replicò la signora Weasley sorridente, asciugandosi le mani al grembiule.
«Io non ballo» dichiarò Ron serio.
Il sorriso dolce che prima tingeva il volto di Molly scomparve, sostituito da un tipico sguardo inquisitorio da mamma Weasley.
«No. Tu balli»
«Ma mamma! Mi sentirei ridicolo!»
«Finiscila di fare il bambino, Ronald! Anche Fred e George  sanno ballare! E poi, cosa vuoi fare? Per il tuo matrimonio non ballerai perché sennò “ti sentiresti ridicolo”?» sbraitò lei di rimando con tono che non ammette repliche.
Ron divenne paonazzo come la signora Weasley, ma non per la rabbia: si sentiva un vero idiota, lì, nel salotto della Tana, con un braccio sul fianco della madre, intento a farla ballare.
Ricordò quella volta, al quarto anno, quando la professoressa McGrannit lo chiamò per fare una dimostrazione alla classe.
“Il ballo mi porta solo guai e figuracce” pensò mentre faceva girare per  la quarta volta la madre.
Al quinto giorno di lezioni, la madre non riuscì a trattenersi.
Mentre si stavano esercitando disse:
«Ronnino caro, sei diventato bravo! Chissà come sarà felice Hermione quando la inviterai a ballare!»
Il volto di Ron sembrò andare a fuoco, si staccò dalla madre e balbettò un “ma cosa stai dicendo?” prima di correre su in camera.
Chissà cosa si sarebbe vestita Hermione… Chissà se avrebbe ballato… Chissà con chi avrebbe ballato… Forse aveva ragione sua madre, l’avrebbe senz’altro invitata a ballare, in un modo o nell’altro.
 
“Che cosa diamine faccio ora?” pensò allentandosi con la mano libera la cravatta: perché era diventato improvvisamente caldo?
«Ron, penso che qui possa andare bene» disse Hermione, affacciandosi dal suo braccio, sorridendogli raggiante.
«Oh… Emh… Si si! Perfetto… Qui… Qui va bene!» rispose lui diventando tutto rosso.
Si fermò davanti a lei guardandola negli occhi.
Dopo qualche secondo di silenzio, Hermione, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, chiese imbarazzata:
«Allora… Balliamo?»
Ron era rimasto lì impalato a guardarla con le braccia molli lungo il corpo.
Sentendola parlare si riscosse e, con non poco imbarazzo, le cinse la vita.
Iniziarono a ballare evitando rigorosamente di guardarsi negli occhi e cercando di non incrociare gli sguardi.
Nessuno proferì parola per quelle che sembrarono ore, finché, finalmente, Hermione riuscì a dire qualcosa, smettendo di guardarsi intorno e cercando con lo sguardo quello del ragazzo.
«Non sapevo che sapessi ballare» disse, accennando un sorriso.
Ron non potè più evitare i suoi occhi nocciola, così si fece coraggio.
«Bè, in effetti non sapevo farlo, ma poi mamma ha insistito. Ha insistito talmente tanto che mi ha dato delle lezioni private»
Hermione iniziò a ridere, seguita immediatamente da Ron.
«Povero Ronald, nelle grinfie di mamma Weasley!» disse la ragazza sorridendo.
«Già… Povero me! È stato un patimento! Però, devo dire che mi è tornato utile» rispose il rosso, con le orecchie in fiamme.
«In che senso, scusa?» chiese Hermione, crucciando le sopracciglia.
«Bè, se non mi avesse insegnato, non ti avrei portato a ballare e me ne sarei pentito per tutta la vita» le rispose Ron deciso, mentre la stava guardando negli occhi, accennando ad un sorriso imbarazzato con le guance in fiamme.
Hermione spalancò bocca e occhi.
Quando si riprese, abbassò lo sguardo, iniziando a studiarsi le scarpe.
«G-grazie Ron»
«Hermione» fece il ragazzo, continuando a guardarla «Sei davvero bellissima stasera. Dico sul serio! Mi stanno invidiando tutti in questo momento, sai?»
«Ron, ti prego, mi metti in imbarazzo» sussurrò Hermione, con la faccia completamente in fiamme.
Ron, compiaciuto dell’effetto che avevano fatto quelle parole, le alzò il mento con la mano, così da poterla guardare dritto negli occhi.
Di conseguenza, lo sguardo della riccia si perse nel mare che abitava negli occhi del suo interlocutore che, sorridendo, le disse:
«Dico sul serio. Sei una favola»
Una forza sconosciuta spinse Ron che si avvicinò al viso della ragazza così da poter posare un leggero bacio sulle sue labbra.
Hermione, frastornata, lo guardò: le stava sorridendo felice, tenendo ancora la mano sotto il volto di lei per sorreggerglielo.
Dopo qualche secondo, Hermione riordinò i pensieri e, gettandogli le braccia al collo, gli sussurrò all’orecchio:
«Grazie Ron, grazie mille. Non sai quanto sono felice!» e lo strinse a sé più forte che potè e lui fece altrettanto.
«Sai, anche tu non sei niente male, vestito tutto elegante!» disse sorridendo la riccia, dopo aver sciolto l’abbraccio.
Ron, imbarazzatissimo, sussurrò un “Oh, emh, grazie”.
Per poter troncare quell’imbarazzo, assunse un'aria seria e dura, serrò la bocca fino a farla diventare una fessura, alzò le spalle e strinse gli occhi.
«Sei dafero pelissima»
Hermione, per una frazione di secondo, si finse offesa, ma poi scoppiò a ridere di gusto e Ron fece altrettanto.
«Sei proprio uno stupido, Ronald Weasley»
«Si, ma sono sempre il re» gli rispose il ragazzo sorridendo.
La prese per i fianchi e ricominciando a ballare, felici come non mai.
 
«Ah, atesso stano insieme?» chiese Krum, perplesso.
«Eh… più o meno» rispose Harry.

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Ciao! Sono tornata con un piccolo Missing Moment! Spero sia di vostro gradimento! :) 
Ringrazio ancora chi ha letto l'altra ff, GRAZIE MILLE! Siete stati tanti e vi sono grata di averla letta; sono felice che vi sia piaciuta!
Spero di ricevere commenti positivi anche a questa! :D
Ho iniziato un paio di settimane fa a scriverla, ma poi, non avendo tempo, non l'avevo ancora completata.. 
L'ho finita ora, in questo momento! :) 
Fatemi sapere! :D 
Un abbraccione a chi la leggerà! :)
penny3
  
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