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Autore: CarrotSnixx    03/03/2012    1 recensioni
Frassie is the love story never heard before, a story between two cousins ​​can happen?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fin da piccola stravedevo per mio cugino Jessie, giocavamo sempre insieme a tutti i giochi possibili fatti all'aria aperta tra cui arrampicarci negli alberi da dove io ogni volta ci facevo una bella caduta. All'età di sei anni mio padre trovò lavoro a New York così dovemmo andarcene via da Lima. Il giorno che dovemmo trasferirci era davvero brutto e anche il tempo non aiutava, pioveva e faceva freddo. Andammo a salutare gli zii e per ultimo lasciai  Jessie,  ma arrivata di fronte a lui scoppiai a piangere e corsi via. Jessie iniziò a rincorrermi, sapeva dove trovarmi, così si arrampicò nel nostro albero e mi trovò lì tutta bagnata che piangevo. Lui mi abbracciò:
"Dai non fare così" mi disse.
"Vedrai che tra qualche anno quando ormai saremo grandi ci rivedremo".
Io ci credevo sempre alle sue parole così mi asciugai le lacrime e lo abbracciai accennando un sorriso. Lui si alzò e mi aiutò a scendere così tornammo dai nostri genitori, ci salutammo e così io e i miei partimmo.Io mi affacciai al finestrino e iniziai a salutarli fin quando non li vidi più, mi risedetti bene nel sedile e iniziai a guardare fuori pensando a lui, a mia cugino che significava tanto per me.
Questi sono i piccoli ricordi che mi vengono alla mente pensando l'ultimo giorno che ho visto mio cugino Jessie. Ah si scusate non mi sono presentata, io sono Frannie St. James. Va beh passo a raccontarvi il seguito della storia!
Era estate,ormai avevo sedici anni e i miei mi avevano lasciata andare in un camp estivo a Lima per le vacanze estive. Stavo in spiaggia, in riva, con la mia amica Katy a giocare a pallavolo quando vidi un ragazzo passare, era carino ma aveva anche un qualcosa di famigliare. Continuai a fissarlo e lui si accorse di essere osservato da me e mi guardò accennando una sana risata quando la palla che lanciò la mia amica mi colpì in testa. Quel ragazzo stava con degli amici che anche loro vedendo la mia figuraccia incominciarono a ridere, io imbarazzata mi misi le mani in faccia e corsi verso il mio asciugamano sfiorando il ragazzo; lui  si girò e con i suoi amici mi fissarono e mi guardarono da testa a piedi e poi si soffermarono aguardarmi il sedere, ma io non me ne accorsi. Mi sedetti e dopo poco arrivò Katy:
"Hai visto quel ragazzo che rideva con i suoi amici? Ah si lo hai visto.. lo fissavi.. emh comunque quando sei passata ti fissava da testa a piedi e si è soffermato sul tuo fondo schiena" mi disse storcendo la bocca.
"OMG" esclamai io imbarazzata."Forse è meglio che io vada" mi alzai, presi la mia roba e me ne andai. Avevo fatto davvero una brutta figura.
La sera c'era un falò in spiaggia per darci il benvenuto, così decisi di andarci. Mi misi una salopette in jeans a pantaloncino e una canottierina con i disegni, mi feci due treccie ai miei lunghi e ricci capelli biondi e mi misi gli occhiali da vista con la montantura grande e nera, occhiali stile nerd. Andai in spiaggia, arrivata andai a sedermi vicino a Katy attorno al fuoco. opo poco sentì qualcuno sedersi al mio fianco, era quel ragazzo che fissavo la mattina in spiaggia, quello che si era messo a ridere con i suoi amici per la mia figuraccia e che poi sono venuta a scoprire grazie a Katy che mi aveva squadrata da cima a fondo. Lo guardai perchè mi sentivo osservata, aveva gli occhi puntati su di me con un sorriso alquanto malizioso. Quei suoi sorrisi mi davano fastidio così mi spostai.
"Katy io mi sposto da quì" le dissi. Lei si accorse degli sguardi del ragazzo così annuì. Andai a sedermi dall'altra parte ma lui mi seguì sedendosi nuovamente accanto a me.
"Hey,hai paura di me?" mi disse appoggiandomi una mano sulla coscia, cosa che a me dette moolto fastidio. In pratica vi dico che nessun ragazzo mi aveva mai toccata, oltre ilmio caro suginetto, ma eravamo piccini, però per me lui fin da piccola era sempre stato qualcosa di più di un cugino. A sedici anni non avevo ancora avuto un ragazzo e farmi toccare, anche se in questo caso fù un tocco innocente, mi imbarazzo un tantino. Mi alzai di scatto e corsi via andandomi a rifugiare in pineta dove lì mi arrampicai in un albero -cosa che mi ricordò un pò il mio cuginetto-e mi nascosi tra le foglie ,  Quel ragazzo mi seguì e vide che mi arrampiccai sull'albero così mi raggiunse, era inutile il mio nascondiglio tra le foglie.
"Emh..scusa per primaComunque piacere io sono Jessie", forse il ragazzo si dimostrava così solo di fronte agli altri, perchè in quel momento non sembrò lo stesso di prima.
Spalancai gli occhi sentendo il nome Jessie, lo stesso nome di mio cugino, ma era impossibile fosse lui, magari mi avrebbe riconosciuta. Non ci feci così caso, c'è ne potevano essere altri di Jessie lì a Lima oltre lui.
"Piacere io sono Frannie" gli sorrisi.
"Sei davvero una bella ragazza, hai anche un'aria famigliare..mi ricordi tanto la mia..."
Non riuscì a finire perchè i suoi amici erano venuto a cercarlo, così velocemente ci scambiammo i numeri per poi sentirci in seguito. Lui se ne andò e io feci lo stesso poco dopo.
Passò qualche settimana e io non avevo ancora cercato Jessie e lui non aveva cercato me. Mi decisi e gli scrissi un messaggio.
-Hey! Sono Frannie, ti ricordi? La ragazza dell'albero.(?) Mi chiedevo se ti andava di vederci,oggi, stanotte in...in spiaggia.-
Non passò molto tempo che ricevetti la sua risposta.
-Ciao bellezza, certo che mi ricordo di te.Okkey ci vediamo stanotte. Bacio.-
Come vidi la risposta di jessie iniziai a saltare come una pazza nel letto, Katy mi guardava e scoppiò a ridere.
Arrivò la sera, io e Katy andammo alla mensa, cenai velocemente e andai subito a preparami. Indossai sotto a una maglietta e dei pantaloncini il costume, mi misi le ciabattine e aspettai che tutti si fossero rinchiusi nelle proprie stanze per uscire senza che nessuno mi vedesse e andare in spiaggia.
Arrivata mi sedetti in una barca arenata nella sabbia, poco dopo vidi una sagoma avvicinarsi e sedersi al mio fianco, era Jessie.
"Hey" mi disse.
"Ciaao" gli risposi con il sorriso.
"Come và?"
"Tutto bene, tu?" lo guardai.
"Tutto ok" mi guardò e si avvicinò di più a me, rimanendo pochi centimetri lontano dalle mie labbra. Io continuavo a guardarlo, perdendomi nei miei pensieri, dio era seriamente carino. Lui si avvicinò sorpassando quegli ultimi centrimetri e mi baciò dolcemente. Rimasi immobile non sapendo se io sapessi baciare, ma mi convinsi che tutti sapevano baciare, così ricambiai quel nbacio altrettanto dolcemente.Non stò a raccontarvi tutti i particolari, in pratica passammo la notte lì in spiaggia e io ebbi la mia prima volta.
Dopo qualche settimana di uscite  ci fidanzammo, ma in quel periodo i miei mi telefonarono dicendomi che sarebbero scesi a Lima per le vacanze e che avrebbero alloggiato a casa dei miei zii, ovvero i genitori del mio ragazzo, di cui ancora non sapevo fosse mio cugino.
Dopo qualche giorno i miei arrivarono a Lima, e proprio in quel giorno Jessie mi chiese di andare a casa sua a cena, per conoscere i suoi. Io ancora igniara di tutto accettai e così mi disse che sarebbe passato alle sette. In tutto il giorno non vedevo l'ora che arivassero le sette per vedere Jessie. Arrivata l'ora mi feci trovare fuori dal camp.
"Hey splendore aspetti qualcuno?" mi disse ridendo.
"Mmh..si il mio ragazzo" risposi mentre presi il casco che mi porgeva, me lo misi e salì sulla sua bella moto.
Arrivati di fronte a casa sua scesi per prima e mi tolsi il casco, avevo una paura e un imbarazzo.
"Io mi vergogno" esclamai.
"Perchè? Guarda che devi essere fiera, sei la mia ragazza."
"Beh..hai ragione.."
risposi un pò incerta.
"Allora, sù entriamo. Ti avviso oltre i miei ti farò conoscere pure i miei zii, sono arrivati proprio oggi a Lima"
Entrammo dentro al cortile, vidi un paio di persone, ma io senza occhiali non riconoscevo che due di quelle persone erano i miei genitori. Jessie mi presentò prima i suoi genitori,, e poi chiamo gli zii. Questi ultimi si avvicinarono, quando furono a una distanza accettabile per la mia vista iniziai ad indietreggiare, si li avevo riconosciuti. Jessie si accorse di questo mio atteggiamento così mi strinse la mano, am io continuai ad indietreggiare fin quando non riuscì a liberarmi e scappare via andando come sempre a rifugiarmi in un albero. In quel momento ebbi un flash back, mi ricordai il momento della mia partenza per New York.
Jessie mi rincorse e salì da me.
"Qu..quelli sono i mei genitori..." dissi a Jessie.
"Quindi sei tu mia cugina, la Frannie di cui sentivo sempre parlare...sei..sei tu!"
mi abbracciò.
Intanto i nostri genitori ci avevano raggiungi, in questi momenti di imbarazzo e paura io mi trasformavo da sedicenne qual'ero a una bambina che per scappare dai guai si nasconde.
"Frannie, sei tu la ragazza di tuo cugino?"
Io non risposi, ma mia madre sapeva bene che i miei silenzi erano sempre affermazioni positive. Questa cosa già non andava ai miei, mi fecero scendere e così incominciarono a farmi un interrogatori, sapendo anche di com'era fatto Jessie, era uno che portava a letto molte ragazze e a loro già non andava che io stavo con mio cugino, se avessero saputo che cfi avevo fatto anche sesso mi avrebbero mandato via di casa. Detto fatto, dopo che lo scoprirono mi cacciarono di casa, in più oltre quello ci fùla notizia della mia dolce attesa. Già, la mia prima volta, con mio cugino e ora aspettavo un bambino da lui. I miei zii furono gentilissimi e mi offrirono la loro ospitalità, quindi mi trasferì a Lima, lasciai i miei amici, la scuola, tutto quello che avevo a New York. Rimanendo lì gli zii ne approffitarono per rivelarci che in realtà io e Jessie eravamo fratello e sorella, la nostra madre biologica  ebbe Jessie, ma non potè tenerlo perchè era molto giovane quando lo ebbe e così gli zii lo addottarono. Invece a me mi ebbe due anni dopo, era ormai maggiorenne ma faceva la "troia" per le strade quindi chissà da chi mi ebbe, e anche da chi ebbe Jessie. E così in quel periodo, dopo aver partorito me lei mi abbandonò lasciandomi agli assistenti sociali che poi mi fecero addottare dai miei attuali genitori. Va beh, nella storia tra me e Jessie questa cosa influì tanto ma è solo grazie all''amore che c'è tra di noi se staimo ancora insieme. Avemmo nostro figlio, il piccolo Jonnhy, ma solo dopo qualche settimana morì colpa di una grave malattia genetica. Ci promettemmo che un indomani avremmo adottato dei figli, non gli avremmo avuti nostri perchè la morte di Jonnhy ci segnò molto. Ora io, Frannie ho 22 anni e Jessie ne ha 24, ci amiamo ancora tanto, ci siamo sposati un mese fà; è stato davvero un bellissimo giorno per noi. Per ora abbiamo addotato 2  bambini: la piccola Ruty di 2 anni e Kevin di 4 anni. Loro ci danno tanta gioia per vivere e ci rispecchiano molto, anche se non essendo nostri figli naturali ci assomigliano. Io ho ripreso gli studi subito dopo che Jonnhy morì, e per ora studio ancora, mentre invece Jessie dopo finite le superiori si  è cercato lavoro, fà il segretario in uno studio.








Storia inventata, spunto da una coppia creatasi in un GdR.



 
  
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