Gioco
di
Boll11
Guardare quegli occhi neri, incollati addosso al mio uomo mi infastidisce.
Bruciano più di quanto brucino i miei.
Vorrei poterglieli strappare o chiuderli per sempre.
Sminuzzo infastidito la mia radice, senza troppa attenzione, se non al profilo di Sirius, lievemente aggrottato, intento nel mio medesimo lavoro.
Sento lo sguardo di Snape
soffermarsi sul mio viso, ora, e bruciarmi con pari intensità.
Sorrido.
Un po’ sorpreso.
Sottilmente compiaciuto.
La mia curiosità mi spinge a chiedermi se quello sguardo prometta pari passione tra le lenzuola sgualcite.
Un’immagine si imprime potente nei miei pensieri, tra un’indicazione e l’altra per questa noiosa pozione.
Mi piacerebbe vederlo ansimare intrappolato tra i nostri corpi accaldati, finalmente succube.
Finalmente vinto.
Interrompo il mio lavoro e
attiro l’attenzione di Sirius sfiorandogli la gamba.
Con un cenno lieve del capo gli indico il ragazzo, che ora rimesta il suo
calderone.
Mi guarda senza capire.
Avvicino il mio viso al suo e gli sussurro:
“Ho in mente un bel gioco.”