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Autore: NoemiSixx    04/03/2012    1 recensioni
Creati per far attecchire in Europa il punk di Ramones e compagni, i Sex Pistols sono riusciti a incarnare la rabbia nichilista di un'intera generazione
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Creati per far attecchire in Europa il punk di Ramones e compagni, i Sex Pistols sono riusciti a incarnare la rabbia nichilista di un'intera generazione. Diventando uno dei gruppi britannici più influenti di sempre. Storia della band che incendiò Londra al grido di "Anarchy in the UK" DiscografiaCreati per far attecchire in Europa il punk di Ramones e compagni, i Sex Pistols sono riusciti a incarnare la rabbia nichilista di un'intera generazione. Diventando uno dei gruppi britannici più influenti di sempre. Storia della band che incendiò Londra al grido di "Anarchy in the UK"
• Never Mind The Bollocks (1977) 8/10 • The Great Rock 'n' Roll Swindle (live, 1979) • Floggin' a Dead Horse (anthology, 1980) • Kiss this (anthology, 1992) • Filthy Lucre Live (1996) I Sex Pistols sono, insieme ai Clash, gli alfieri del punk britannico e una delle band più influenti della storia del rock d'oltre Manica. Parte del nucleo originale della formazione si può rintracciare nello sconosciuto gruppo degli Swankers, formato nel 1974 dal cantante Steve Jones (1955, Londra), dal batterista Paul Cook (1956, Londra), dal bassista Glen Matlock (1956, Londra), tutti e tre futuri Pistols e dal chitarrista Wally Nightingale. Matlock è commesso nel negozio londinese di abbigliamento "anti-moda" Sex, di proprietà di Malcom McLaren (1946, Londra). Personaggio dalla molteplice e sfuggente personalità (parte della critica specializzata lo definisce un ciarlatano, altri lo esaltano quale "genio postmoderno"), McLaren proviene dall'esperienza di management della formazione americana glam-punk New York Dolls. Alla ricerca di un gruppo londinese dotato di un forte impatto scenico-musicale, in grado di traghettare in Europa il suono punk di Ramones e compagni, il manager suggerisce a Jones, Cook e Matlock di integrare l'abbandono di Nightingale con il giovanissimo Johnny Rotten (nome d'arte di John Lydon, 1956, Londra). Così, nel 1975, Jones passa alla chitarra e Rotten (così soprannominato dallo stesso Jones a causa della sua scarsa attenzione all'igiene personale), completamente a digiuno di qualunque tecnica vocale, al canto. La prima esibizione dei Sex Pistols, avvenuta nel novembre dello stesso anno al St. Martin's College Of Art di Londra, viene interrotta dopo pochi minuti causa l'esagerato rumore prodotto. Anche i successivi concerti del gruppo sono tutt'altro che tranquilli: il provocatorio comportamento di Rotten sul palco e il suono-rumore prodotto dalla band scatenano risse furibonde tra il pubblico presente. All'inizio della carriera, i Pistols sono ignorati dall'industria discografica. Ma l'eco dei loro dirompenti concerti arriva ai direttori artistici della Emi, con la quale la band (anche grazie all'aiuto del manager McLaren) firma, nel novembre 1976, il primo contratto discografico. Nel frattempo, il loro seguito nell'ambiente punk-underground londinese si fa sempre maggiore. E tra i loro "groupie" - i fan scatenati che li seguono ad ogni esibizione - c'è anche Susan Dallion in arte Siouxsie Sioux, futura vocalist di Siouxsie and the Banshees. Alla fine del 1976 viene pubblicato il primo singolo "Anarchy in U.K.". La canzone ha l'effetto di una bomba sulle giovani generazioni. Il sound grezzo, violento, e la voce ruvida, quasi sgradevole di Rotten sono talmente distanti dal suono pop in voga in quegli anni da diventare preda di tutti i giovani a caccia di forti emozioni e di inni anticonvenzionali. Ma gli atteggiamenti sempre più provocatori del cantante e la totale ingovernabilità della formazione determinano la rottura, nel 1977, del contratto con la casa discografica. Con l'arrivo del bassista Sid Vicious (nome d'arte di John Simon Ritchie, 1957, Londra - 1979, New York City), al posto del dimissionato Glen Matlock, la formazione assume la sua definitiva fisionomia. Il 1977 è un anno intenso: nel giro di pochi mesi i Sex Pistols firmano un contratto con la casa discografica A&M, pubblicano l'altro clamoroso successo "God Save The Queen" (oltraggioso contro-inno britannico al grido di "God save the Queen/ The fascist regime, proprio in occasione del Giubileo per la Regina Elisabetta), rompono con l'etichetta e firmano con la Virgin. Il singolo "God Save The Queen" viene prontamente ristampato e, nonostante il boicottaggio dei mezzi d'informazione, scala in pochi giorni le classifiche britanniche. Ancora pesanti apprezzamenti sull'establishment inglese e scatenati happening fanno sì che la band venga interdetta dall'esibirsi in qualunque locale del Regno Unito. Anticipato dal nuovo singolo "Pretty Vacant" viene pubblicato il primo attesissimo album Never Mind The Bollocks... Here's The Sex Pistols (ottobre 1977). Il disco è il manifesto del punk britannico, riferimento principale per una miriade di formazioni nate e cresciute sotto l'ombra del genere iconoclasta per eccellenza. L'album raccoglie la maggior parte dei successi precedenti della band, offrendo al disorientato, grande pubblico britannico una successione incalzante di brani viscerali, con la quale occorrerà confrontarsi per parecchi anni a venire. A gennaio i Sex Pistols partono per il primo tour statunitense. L'accoglienza del pubblico nei loro confronti è tiepida, talvolta ostile. Nel frattempo, gli equilibri interni del gruppo si fanno a tal punto precari da indurre il manager McLaren ad annunicare, nel gennaio 1977, la separazione di Rotten dal resto della formazione. Steve Jones e Paul Cook incidono il singolo "No One Is Innocent" con l'apporto di Ronald Biggs, l'autore della rapina al treno postale di Glasgow. Ma i Sex Pistols, ormai, non esistono più. Jones e Cook iniziano una carriera di session-men, Johnny Rotten forma gli ottimi Public Image Limited (PIL), mentre Sid Vicious, sempre più schiavo dell'eroina e ormai in preda a forti crisi depressive, viene arrestato con l'accusa di aver pugnalato a morte la sua compagna Nancy Spungen in una camera del Chelsea Hotel di New York City. Muore il 2 febbraio 1979 a causa di un'overdose di eroina. La storia verrà raccontata nel film "Sid e Nancy" di Alex Cox, con Gary Oldman nei panni del bassista dei Pistols. Nel 1979, quale testimonianza della fulminea e dirompente ascesa del gruppo, esce il film-documento e relativa colonna sonora The Great Rock'n'Roll Swindle ("La grande truffa del rock'n'roll", come i Sex Pistols erano stati ribattezzati dai loro detrattori). Il regista è Julien Temple (autore anche di "Absoulte Beginners, con David Bowie), che deciderà vent'anni dopo di ritornare a narrare le gesta della band britannica nel film "The Filth and the Fury". Nel 1996 la patetica ricostituzione della formazione (Rotten, Jones, Cook e il ritrovato Matlock) per una serie di concerti dal vivo e il relativo album Filthy Lucre Live non aggiungono alcunché al loro repertorio. Riescono, invece, a convincere anche gli ultimi, inossidabili seguaci che la rabbia del punk si è definitivamente placata.
  
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