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Autore: CherryBomb_    04/03/2012    4 recensioni
Estratto dal capitolo "Era seduta sul ciglio della strada e aspettava, aspettava che quel famigerato treno di cui parlavano tutti passasse.
Ma dov’era? Che fine aveva fatto? Erano anni che aspettava seduta su quel marciapiede in attesa che quel treno passasse. "
Quando l'attesa logora il cuore, cosa succede?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm waiting for...






 

 

 

I’m waiting for…

 

 

 

 

 

 

Era seduta sul ciglio della strada e aspettava, aspettava che quel famigerato treno di cui parlavano tutti passasse.
Ma dov’era? Che fine aveva fatto? Erano anni che aspettava seduta su quel marciapiede in attesa che quel treno passasse. Pur rimanendo ferma continuava a vivere la sua vita, cresceva, rideva, scherzava, ma sentiva che dentro di lei c’era un vuoto, un qualcosa che non riusciva a riempire, che qualsiasi cosa facesse, più cercasse di riempirlo, esso si allargava ancora di più. Era lì, nel cuore, e lentamente lo stava divorando tutto.
Si può morire per qualcosa di cui medici e dottori non si accorgono? Di cui praticamente nessuno vede l’esistenza, ma che ti attanaglia il cuore fino a rovinarlo? Non lo sapeva, eppure la sensazione era quella: di un qualcosa che la logorava dentro, qualcosa di cui nessuno sapeva e percepiva la presenza, ma c’era, grande come una casa e cresceva a dismisura ogni giorno che passava.
Vivere come se non si ha nessun problema, vivere come se tutto fosse a posto, il sorriso sulle labbra, la battuta pronta, non vuol dire che sia realmente tutto così.
Lei lo sapeva bene. Correva in compagnia della gente e sembrava la persona più felice al mondo, ma quando la vedevi correre per le strade della città da sola, con le sue cuffie nelle orecchie e le mani nelle tasche del giubbino, potevi vedere quell’enorme buco al cuore che la stava mangiando dentro, nel profondo.
Lei viveva, ma la sua anima era lì, in attesa di quel treno che non sembrava passare mai, perennemente in ritardo o che sembrava aver perso la strada.
Si può aspettare tutta la vita? E dopo quanto bisogna smettere di farlo e andare avanti?
Lei non lo sapeva e purtroppo, non lo so nemmeno io.
 

 

 

 

 

 

Buonasera! Ho scritto questa flashfic una sera presa probabilmente dalla malinconia, non so. Sinceramente non ricordo. L’ho scritta circa tre mesi fa e non credevo di postarla, ma stasera sono in vena di aprire il cassetto dei miei pensieri, seppur piccoli.
La protagonista non ha nome. Potreste essere voi, oppure io, o la vostra migliore amica, insomma, chiunque. Penso che la sensazione di perenne attesa sia comune a molte persone.
Voglio chiedervi: voi avete delle risposte? Si può aspettare tutta la vita? E se la risposta fosse no, dopo quanto bisogna smettere di farlo e andare avanti?
Ringrazio subito coloro che hanno aperto questa piccola… non so nemmeno io come definirla e coloro che recensiranno e sapranno darmi una risposta.
Un bacione a tutti ^_^

   
 
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