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Autore: Darkshadows92    05/03/2012    10 recensioni
Sono passati cinque anni dalla sconfitta di Deep Blue, e il progetto Mew è ormai finito.
Ichigo e le sue amiche possono godersi la vita normale che tutte sognavano, in particolare Ichigo, che ora ha accanto il ragazzo che desiderava. Ma il ritorno di qualcuno del loro passato scombussolerà le loro vita.
IchigoxKisshu, PaixRetasu TarutoxPurin
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo



“Isamu! La pianti di fissare fuori dalla finestra! Mi serve una mano per fare l'albero di Natale!”

“Eh? Che hai detto?” chiese il ragazzo fissando la sorella con i suoi grandi occhi color cioccolato, i capelli verdi, abbastanza lunghi lungo il viso pallido, copriva a malapena le orecchie appuntite.

Michiko incrociò le braccia, i suoi occhi dorati pieni di frustrazione verso il fratello.

“Mi servono i tuoi poteri, non ci arrivo a mettere le decorazioni in cima!”
“Ah...certo, papà ha preso di nuovo un albero troppo alto?”

Conoscevano tutti la mania di Kisshu di prendere alberi sempre troppo alti.

I poteri di Isamu si erano mostrati intorno al decimo anno di età, i suoi genitori lo avevano scoperto quando lo avevano trovato fluttuare per la casa.

Aveva davvero dei poteri enormi, molti di più di suo padre, e aveva dovuto allenarsi sodo per tenerli a bada.

Michiko invece anche se aveva dei poteri erano limitati rispetto al fratello. Ma non era un caso. Anche Kimiko aveva meno poteri rispetto al fratello Eichi, così come Shinji.

Nessuno aveva capito perchè i poteri più grandi si manifestassero solo nei ragazzi, ma da una parte le ragazze erano sollevate, preferivano passare il loro tempo a divertirsi e pensare ad altro piuttosto che allenarsi con i loro genitori o zii.

Isamu si avvicinò all'albero, e con un movimento della mano, tutti gli oggetti scelti dalla sorella fluttuarono nell'aria fino a ritrovarsi ai posti scelti dal ragazzo.

“Visto non ci voleva molto!”

“Ragazzi? Dove siete?” la voce di Ichigo arrivava dalla porta,.

“Siamo in soggiorno, mamma” rispose Michiko.

“Oh, state facendo l'albero?”

“Sì, papà ha detto che lo volevi pronto per la cena di stasera”

“Già e ha minacciato Isamu che se non mi aiutava non lo lasciava uscire con la sua ragazza misteriosa” continuò la ragazza lanciando uno sguardo divertito al fratello.

“Ti avevo detto di tenere la bocca chiusa!”

Michiko fece una linguaccia e tornò a sistemare l'albero.

Isamu, ormai diciotenne aveva sviluppato una cotta per una ragazza, anche se nessuno riusciva a capire chi fosse, visto che il ragazzo non si sbottonava.

“Vorrei proprio scoprire chi è” mormorò Ichigo tornando in cucina.

Isamu tornò ad ignorare la sorella, e la ignorò ancora di più quando cominciò a saltellare, per via della porta. A quanto pareva il suo adorato ragazzo era arrivato, magnifico!

“Ciao, Isamu” il ragazzo si voltò incrociando il viso di Naoki, figlio di Minto e Rei e fidanzato da qualche mese con sua sorella.
A Kisshu proprio non andava giù che la figlia avesse un fidanzato,ma aveva dovuto arrendersi quando sua moglie gli ricordò che loro in effetti si erano conosciuti a soli tredici anni.

“Ciao” rispose l'altro ritornando all'albero

Michiko entrò con in mano un piatto di patatine.

“hey fratellino, ti dispiacerebbe lasciarci un po' di pace? Sai vorremmo guardare un film”

“Certo, scusatemi” sbottò entrando in cucina dove sua madre stava cucinando.

Il ragazzo scosse la testa, evitando di ascoltare i risolini stupidi della sorella.

“Oh tesoro, come mai stai qui?”

“Michiko mi ha bandito dalla stanza”

“Oh...tuo padre sarà contento quando lo saprà” Ichigo sorrise malignamente.
“Non credo che le interessi molto, bandirebbe anche lui.”

Ichigo sorrise guardando il figlio che aveva un espressione corrucciata.

“Che c'è?”

“Mi annoio” rispose lui appoggiando la testa al tavolo.

“Potresti fare qualcosa per me, se ti annoi”

Il ragazzo alzò un sopracciglio con fare interrogativo.

“Beh, sai la cena di stasera...ecco, zia Retasu mi ha chiesto di passare a prendere delle cose a casa sua, ma me ne sono dimenticata, potresti andare tu, credo però che ci sia solo Kimiko, aveva detto qualcosa sul portare Eichi dal dottore, e tuo zio è al lavoro”

“Non aggiungere altro, ci vado volentieri” disse il ragazzo ritrovando il suo buonumore, sparì lasciando la madre confusa.

 

Retasu era appena rientrata in casa, quando dopo due secondi sentì l'aria muoversi, davanti a lei, guardò il punto, in attesa di vedere chi fosse.

Sorrise dolcemente quando vide la figura di Isamu.

“Tua madre ha mandato te” dedusse sorridendo al ragazzo, che le sorrise.

“Credevo non fossi in casa”

“Siamo appena rientrati, ma vieni in cucina, ho fatto dei biscotti prima”

Il ragazzo sorrise, poi seguì la donna maledicendo di non essere arrivato cinque minuti prima.

 

 

Kimiko era seduta a una scrivania, indaffarata con un po' di compiti natalizi, quando sentì l'aria smuoversi dietro di lei.

“Eichi, se è uno scherzo sappi che non...”

“Sì, sì lo so” rispose il fratello, guardando la sorella con i suoi occhi scuri così simili a quelli di Pai.

“Beh, che ci fai in camera mia?” chiese la ragazza sbuffando.

“Niente, pensavo...sai forse ti interessava sapere che c'è qualcuno di tuo interesse qui”

“Smettila di fare lo sciocco....lo sai che a me non interessa nessuno”rispose lei arrossendo come un peperone.

“Sì, certo” rispose l'altro con tono di voce atona.

“Allora vogliamo parlare di te e di una certa Reicho Shirogane?”

Il ragazzo non arrossì, ma fece una smorfia, in certe cose era davvero troppo simile a suo padre.

“Comunque, se non l'avessi capito, Isamu è qui” Eichi essendo il cervellone della famiglia, sapeva sempre come togliersi dalle situazioni spinose.

“Potevi dirlo subito!” esclamò la ragazza, arrossendo e balzando giù dalla sedia, lanciandosi giù dalle scale.

“Kimiko, tesoro” le sorrise sua madre “Mi sembri un po' accaldata tutto bene”

La ragazza sentì lo sguardo di Isamu su di lei, e arrossì ancora di più.

“Ehm...s-sì mamma, va tutto bene, ho un po' di caldo, tutto qua”

“Sembri un pomodoro Kimi” la prese in giro Isamu ridacchiando.

Kimiko gli fece una linguaccia, mentre Isamu attese che Retasu uscì dalla camera, prima di dire quello che avrebbe voluto.

“Oh forse sono io a farti un certo effetto” sparì apparendo di fronte a lei, che quasi cadde all'indietro.

“Smettila, razza di idiota”

Lui sorrise facendole l'occhiolino.

“Sai, mi piace quando mi chiami così”

“Come, idiota? Forse ti ci trovi bene perchè è quello che sei”

“Sei graffiante Kimi”

“E tu sei fastidioso”

Doveva trattenersi ogni volta, aveva un'enorme cotta per lui, ma sapeva che sicuramente lui non pensava a lei, bello com'era, e con tutte le ragazze che gli correvano dietro, di certo lui non avrebbe perso tempo con lei. Si conoscevano sin da bambini, erano cresciuti insieme. E lei sapeva bene che lui la considerava solo la sua cuginetta, anche se non lo erano davvero, erano cresciuti come tale.

“Così mi offendi”
Lei sorrise, perdendosi nei suoi occhi castani, come le succedeva sempre.

“Beh, credo di dover andare, mia madre si starà chiedendo che fine ho fatto”

“Sì, meglio, dovrò già sopportarti stasera”

Lui fece un gesto simile al suo cuore che si spezzava e se ne andò, lasciandola a sospirare, con le guance rosse, e il cuore a pezzi.

 

 

“Bene, ragazzi, siete pronti?” urlò Ichigo, se c'era qualcosa che entrambi avevano ereditato da lei era il fatto che erano sempre in ritardo.

“Si vede proprio che sono tuoi figli” commentò Kisshu, in piedi di fianco a lui.

“Hey! Sono anche i tuoi figli”

“Sì ma da me hanno preso solo i pregi”

“Eccoci” urlarono entrambi correndo giù per le scale.

“Bene, tra poco arriveranno gli ospiti”

“Signorinella, non è troppo corto quel vestito”

“Avevo detto io che a papà non sarebbe andato bene” la canzonò Isamu.

“Ma papi!”

“No! Ci sarà anche Naoki, e l'ultima cosa che voglio è vederlo sbavare sulle tue gambe, fila a cambiarti, e non voglio sentir ragione”

“Uffa!”

Ichigo guardò sua figlia andare su per le scale, e sospirò scrutando il marito.

“Lo sai, io portavo gonne più corte”

“é diverso”

“Sì mamma, quello che sbavava sulle tue gambe era lui”

Kisshu stava per dirne quattro a suo figlio, ma purtroppo il campanello suonò.

“Pai, Retasu! Entrate, ciao ragazzi”

“Ciao, Isamu, ma dov'è Michiko?” chiese Retasu togliendosi il cappotto.

“Papà l'ha spedita a cambiarsi”

“Aveva una gonna troppo corta?” chiese Pai sorridendo al fratello.

“Decisamente”

“Già, papà ha fatto cambiare anche me” lamentò Kimiko, lanciando un'occhiataccia a Pai, che sospirò.

“Avere figlie adolescenti è un dramma” I due annuirono, convinti della cosa.

I ragazzi si riunirono in salotto, lasciando perdere i genitori.
“Quindi avevi una gonna corta...peccato, mi sarebbe piaciuto vederla”

“Pervertito” lo riprese la ragazza arrossendo.

“Non voglio sentire i vostri amoreggiamenti” si lamentò Eichi.

“Lascialo perdere, non vede l'ora di vedere Reicho”
“Shirogane?, beh, devo ammettere che è carina”

Eichi sbuffò, mentre Kimiko lanciò uno sguardo affranto all'albero di Natale.

Il campanello suonò di nuovo, e sentirono le voci di Taruto e Purin, e dei loro figli, Nori e Shinji.

“Ciaooooo!” esclamò la piccola che ormai aveva dieci anni, era esuberante e piena di energia come la madre, mentre Shinji era brontolone e testardo come il padre.

“Smetti di urlare, ho mal di testa!” la riprese il fratello, sedendosi sul divano di fianco a suo cugino, sapendo che era un tipo silenzioso, a differenza di Isamu, fin troppo chiaccherone.

Un altro squillò e furono raggiunti da Kaori e Ume, le figlie di Zakuro e Keiichiro, le due ragazze, erano dolci e sorridenti come il padre. In più Kaori stava insieme a Aki, il secondo figlio di Minto. Inutile dire che la donna aveva già in mente grandi piani per il matrimonio.

Ultimi ad arrivare, furon proprio loro, insieme a Ryou e sua moglie, e per una volta fu Ichigo a sgridare il biondo per il suo ritardo.

 

 

 

Dopo aver cenato tutti gli adulti si ritrovarono a bere il caffè e a chiaccherare dei bei tempi andati, e i ragazzi annoiati dal sentire le solite storie su Mew mew, alieni e chimeri, decisero di guardare insieme un film divertente di Natale.

Tranne Kimiko, che triste, decise di ritirarsi in cucina, dove sapeva essere in solitudine.

“Ecco dov'eri” la voce di Isamu fece sussultare la ragazza, che non si accorse di star piangendo.

“Che vuoi?”

“Perchè piangi”
“Non sto piangendo sto bene”

“Sei brava a mentire, se non fosse per le lacrime ci avrei creduto.”

“Dannazione”

“Allora dov'è il problema? La cucina di mia madre è così terribile? Pensa a noi che dobbiamo sorbircela tutti i giorni”
“Che dici, cucina benissimo”

“Allora che c'è?”

La ragazza fissò il viso di lui, così bello, privo di imperfezioni. I suoi grandi occhi castani, a contrasto con la pelle pallida.

“Sono innamorata” ammise infine la ragazza.

“Ah...certo voi ragazze pensate sempre a certe cose”

Il tono di voce era lo stesso, ma Kimiko si era accorta dell'espressione del volto, decisamente più triste.

“Sì, hai ragione”

Lui sorrise, “Ho una sorella”

“Ah, quindi immagino tu sappia tutto su noi femmine”

“Quello che mi serve”

“Quindi vorresti sapere di chi mi sono innamorata”

“Dipende, tu vuoi dirmelo?” chiese lui avvicinandosi impercettibilmente.

“Tohiko”

“Cosa? Ayoama? Il figlio dell'ex ragazzo di mia madre? Ma è un idiota!”

La ragazza scoppiò a ridere.

“Davvero Kimi, tu sei..tu sei troppo troppo perfetta, bella per uno come lui”

“ E per uno come te?” chiese lei avvicinandosi di più.

Lui si fermò a si girò per guardarla, confuso.

Me? Che c'entra?”

La ragazza arrossì e volse lo sguardo, era così timida che le costava molto dire certe cose ad alta voce.

“é te che amo, Isamu”

Il ragazzo rimase pietrificato, e la guardò con quegli occhi profondi, bellissimi, e increduli.

“Tu...sei innamorata di me?” ma ora aveva una strana espressione, sembrava un sorriso.

La ragazza arrossì ancora di più, e cominciò a balbettare frasi sconnesse.

“E dimmi da quanto?” ora si era avvicinato di molto erano così vicini, che lei sentiva il suo respiro sul viso.

“Da...m-molto?”

Lui sorrise, e prima che lei potesse riaprire bocca, la baciò. Lei dapprima sorpresa, ricambiò il bacio che aspettava da una vita, prendendo coraggio tuffando le mani nei suoi capelli verdi, mentre lui avvolse le braccia intorno ai suoi fianchi attirandola di più a sé.

“Non prendermi in giro, Amu” chiese lei una volta separati.

“Non lo farei mai, mia dolce Kimiko, ho anch'io un piccolo segreto”

“Quale?”

“Che anch'io sono innamorato di te”
Ripresero a baciarsi dimentichi del mondo intorno a loro, e anche delle persone nell'altra stanza.

 

 

“Uffa! Mi sto annoiando!” esclamò Nori, ,guardando i ragazzi buttati sul divano insieme a lei, e gli adulti intenti a chiaccherare a tavola.

“Già, e io ho ancora fame” Shinji si alzò.

“Mamma, ho fame”

Purin guardò il figlio, poi guardò il marito.

“Lo dico sempre, ha preso tutto da te”

“Che c'entro io adesso?” esclamò Taruto ricambiando lo sguardo di Purin.

“Ma, hai mangiato come un cavallo” disse Kisshu guardando il nipote.

“Ma lo sai zio, che a casa Shinji mangia più di me e la mamma?”
“Non mi sorprende” rispose Pai guardando il bambino.

“Guarda Shinji, la zia Retasu ha fatto una splendida torta, che ne dici se la andiamo a prendere in cucina e la mangiamo?”
“Sì!” Ichigo si alzò prendendo per mano il bambino e si diressero in cucina, purtroppo però i due che vi erano dentro si erano completamente dimenticati che in casa non erano da soli.

“Ahhhhhhhh!” L'urlo di Ichigo e le risate di Shinji spaventarono il resto del gruppo, e tutti corsero in cucina.

“Cosa c'è Ichigo?” chiese suo marito.

“Ehm...”

Tutti si voltarono vedendo Kimi e Isamu con le braccia incrociate a guardare i loro genitori.

“Hai visto un ufo Ichigo?” chiese Minto guardando la cucina perfettamente in ordine.
“Io...io...niente...non ho visto niente”
“Kimiko e Isamu si stavano dando tanti bacini?”

“Ah...beh se era solo per questo...aspetta cosa?” esclamò Pai, alzando la voce di qualche decibel.

“Isamu...e Kimiko?” Retasu si portò una mano al cuore, guardando la figlia ora completamente rossa, spiegandosi il perchè dei suoi strani comportamenti in presenza del ragazzo.

“Oh...ma che carini! Ho sempre detto che sarebbero stati una gran bella coppia!”

“Purin, non credo sia il momento” le sussurrò Taruto, scrutando la faccia di Pai, e l'espressione di Kisshu.

“Papà, ti posso spiegare!” disse Isamu, guardando suo padre.

“Beh direi che devi”

“Che ci facevi con mia figlia?” urlò Pai.

“Papà, non fare il drammatico!”

“Zitta tu! Non uscirai più di casa per qualche anno, che dico! Per tutta la vita!”

“Zio Pai...io la amo”

“Tu cosa?” urlarono Kisshu e Pai nello stesso momento.

“Sì, papà lui mi ama, e io amo lui!” esclamò la ragazza con determinazione.

“Questo l'ha preso da te, Retasu”
“Non ci vedo niente di male, non sono cugini davvero, avremmo potuto aspettarcelo”

disse Ichigo una volta passato il suo momento di shock.

“Ichigo ha ragione” concordò Retasu sorridendo dolcemente ai due ragazzi.

Pai e Kisshu si guardarono, mai avrebbero pensato di dover affrontare una situazione del genere.

“Beh...che dire...ok..presumo” mormorò Kisshu, grattandosi la testa con una mano.

“Ma! Ma!” provò a dire Pai, ma Kimiko si avvicinò a lui dandogli un bacio sulla guancia.

“Ti voglio bene, papi”

“Sì, ma se le fai del male...se combini qualcosa, ti giuro che ti darò la caccia!” esclamò l'alieno guardando il ragazzo, che annuì, sorridewnte.

“Beh! Che dire, ora voi due sarete più che fratelli!” esclamò Ryou dando una pacca sulla spalla ai due.

“Eh?”
“Già, sarete consuoceri! Congratulazioni!”

“Cosa????”

 

 

 

 

 

Questa è la fine vera e propria! Diciamo che ho voluto aggiungere questa parte, visto che mi era venuta l'idea, e mi dispiaceva non inserirla nella storia! Spero vi sia piaciuta! Un ringraziamento per tutti coloro che hanno seguito la storia, che l'hanno recensita, e che l'hanno amata ed apprezzata tanto quanto me!

Mi mancherà questa storia! Un bacione a tutti voi e un grazie di cuore!!!

 

Black Rose92

  
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