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Autore: NorthStar    06/03/2012    7 recensioni
Semplice one-shot scritta per la Brittana-week di Tumblr, sul tema del terzo giorno: Wedding/ Proposal.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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boh



Il tuo turno




Se c'è una cosa a cui Santana non sarebbe mai disposta a rinunciare sono i venerdì-cinema.
Nati come appuntamenti fissi con Brittany ai tempi del college, erano diventati poi la loro uscita serale settimanale assolutamente irrinunciabile durante i primi, sfiancanti, mesi lavorativi, per poi passare ad essere delle  semplicissime serate in casa (le fughe nel bagno del cinema non erano più così eccitanti), strette l'una nelle braccia dell'altra a guardare vecchi film super-romantici e/o strappalacrime.
O film Disney, ma Santana non lo avrebbe mai ammesso.
"Britt..." cominciò vivacemente Santana interrompendo l'ennesima visione di Titanic.
"Mh..."
"Ti stai addormentando?" chiese ancora la mora guardando in alto a cercare lo sguardo della bionda.
"Nah..." sorrise la ragazza abbassando lo sguardo verso la latina.
"Bene. Perchè volevo parlarti di una cosa..." riprese Santana giocherellando con le dita della ballerina.
"Ok..." rispose Brittany combattendo uno sbadiglio.
"Una cosa importante..."
"Ti ascolto, San."
"Si. Bene. Vedi è da un po' che ci penso, ma quando il mio cervello tocca l'argomento non posso fare a meno di pensare che... Insomma, Britt... sai quando ci siamo trasferite qui e ti ho detto "ora è il tuo turno"? Beh... hai capito cosa intendevo?".
"Mh-mh..."
"Oh." rispose sorpresa Santana "Quindi... stai... non so, stai aspettando?"
"Mh-mh..."
"Britt?"  
"Mh..."
"Brittbritt?"
"Mmh..."
"Stai dormendo." osservò Santana arrendendosi non preoccupandosi di abbassare la voce, consapevole del fatto che Brittany, una volta addormentata, era praticamente irraggiungibile da qualunque voce o rumore esterno.
"Perfetto." cominciò la latina "Ogni volta che si sfiora a miglia di distanza l'argomento c'è sempre qualcosa ad interrompere... o squilla il telefono, o qualcosa in forno che sta per bruciare, o Quinn che entra in travaglio o..."
Avrebbe voluto ed avrebbe potuto continuare la lista per altri dieci minuti almeno.
Ma quando provò ad alzarsi e sentì la mano di Brittany stretta nella sua ad impedirle di allontanarsi sorrise aggiungendo "... o tu che ti addormenti e non riesco nemmeno a prendermela... Sono un caso perso..."
Una volta liberatasi dalla presa sicura della bionda Santana si voltò verso di lei cercando di svegliarla delicatamente, almeno per farle raggiungere la camera da letto.
"Britt..." cominciò a sussurrare, passandole le mani fra i capelli e sulla schiena muovendola appena "Avanti Brittbritt..."
"Sa'ana?" chiese confusa la bionda .
"Forza tesoro, tirati su ed andiamo in camera da letto." insistette la latina riuscendo con non poca fatica a far mettere seduta la ragazza.
"Naaah..." si lamentò Brittany poggiandosi allo schienale del divano.
"Si invece, un piccolo sforzo avanti... altrimenti domattina ti sveglierai piegata come il gobbo di Notre Dame."
"A me lui piace..."
"Si, piace anche a me Britt, ma ti preferisco così come sei..."
"Mmm... Dormiamo qui?" provò la bionda incontrando lo sguardo scettico della latina.
"Britt! Avanti, il letto è a cinque metri da qui..."
"Per favore, San?" chiese ancora la ballerina stringendosi forte alla vita di Santana, passandole affezionatamente il naso sulle costole "Solo stavolta?".
"Solo stavolta." concesse Santana, come sempre, per poi sparire veloce nella camera da letto a recuperare un lenzuolo.

Una volta preparato il letto le ragazze fecero presto a ficcarsi sotto le coperte tornando a stringersi.
"Grazie San." disse Brittany piazzando un bacio tra la spalla ed il collo della mora.
"Per averti lasciato dormire sul divano?"
"Mmm..." la ballerina sembrò pensarci un momento per poi rispondere assonnata "Si... e per aspettare che arrivi il cagnolino."
"Quale cagnolino?"
"Jack."
"Jack?" chiese divertita Santana.
"Si, Jack..." insistette la bionda mugugnando.
"Oh!" sussurrò Santana afferrando "Il Jack Dawson, di Titanic!"
"No.. il Jack Russel di Mary Rose..."
"Chi!?" chiese Santana, ottenendo in risposta una serie di parole incomprensibili seguite da un "No?".
"Dormi Britt... cominci ad avere anche meno senso del solito..." sorrise Santana stringendo la mano della bionda poggiata sul suo stomaco.


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"Mi è piaciuta questa serata!" sorrise Brittany sedendo obliqua sul suo sedile per poter guardare meglio Santana alla guida.
"Anche a me, stranamente." rispose Santana cercando di tastare le acque "La vita matrimoniale non dev'essere poi così male, non credi?"
"No, infatti..." sorrise la bionda per poi aggiungere "Ma parliamo di Mike e Tina... sono l'ultima coppia da cui aspettarsi una vita matrimoniale meno che stra-mega-fantastica..."
"Cosa abbiamo io e te meno di Mike e Tina?" chiese Santana con aria interrogativa.
"Niente..." sorrise Brittany raggiungendo la mano della latina perennemente poggiata vicino al suo ginocchio "Semmai abbiamo qualcosa di più!".
"Appunto..." replicò la latina con un sorriso cercando di non distrarsi dalla strada, per poi arrendersi e dire seria "Ti dispiace se accosto un momento al vecchio parcheggio della scuola?"
"Che c'è non ti senti bene?" esclamò Brittany poggiando delicatamente una mano sulla fronte della mora.
"No, sto benissimo... ma ho bisogno di accostare un momento..." ripetè l'ispanica.
"Come preferisci, tesoro..."
Una volta fermata la macchina Santana si tolse la cintura per potersi voltare verso Brittany e dire "Devo dirti una cosa importante Britt..."
"Aspetta!" esclamò la bionda.
"Cosa?"
"E' una cosa triste?! Perchè se è una cosa triste-"
"No, non è una cosa triste..." l'assicurò Santana.
"E' una cosa paurosa!?"
"Beh..." cominciò la latina sorridendo per poi riprendersi e dire sicura "No. Non è paurosa."
"Ok... Non è un segreto che mi hai tenuto nascosto, per caso?"
"No, assolutamente." disse ancora Santana.
"Non mi stai lasciando vero, San?!"
"Cos- No! Come ti vengono anche solo in mente cose del genere!" la rassicurò Santana stringendo per un momento la presa sul ginocchio della ballerina.
"Ok, allora. Ti ascolto."
Santana prese un respiro per poi cominciare.
"Britt... ti ricordi la sera che abbiamo finito il trasloco ed abbiamo dormito a casa nostra, insieme, per la prima volta?"
"Oh... eccome se me la ricordo..." sorrise la bionda.
"Ti ricordi, quando ti ho consegnato la tua personalissima copia delle chiavi di casa... quando ho detto "ora è il tuo turno"?"
"Certo."
"Hai capito cosa intendevo... non è vero?"
"Beh... se non ricordo male, e credimi non ricordo male affatto, quella notte è stato il mio turno più di una volta..." disse sognante Brittany lasciando Santana con un aria a metà tra il perplesso ed il compiaciuto, per poi aggiungere con un sorriso malizioso "Ed ora che ci penso quella sera non hai avuto il tuo turno... Vuoi che mi rifaccia ora?"
"No... non era questo che intendevo Brittbritt..."
"Non vuoi il tuo turno!?" chiese scioccata la bionda ritirando verso di se la mano che era diretta verso la coscia della mora..
"No-No! Credimi, ovviamente voglio il mio turno!" esclamò Santana incontrando lo sguardo preoccupato della bionda, per continuare "Davvero! Voglio il mio turno con te più di quanto voglio respirare ma-" cominciò la latina per essere interrotta da un intenso quanto inaspettato bacio di Brittany.
"Britt-" provò l'ispanica.
"No! Shh!" insistette la ballerina continuando il suo assalto "Parleremo un'altra volta, San... Ora devo farmi perdonare per non aver pensato al tuo turno..."
"Brittany sono le undici e quaranta di sabato sera e siamo in un parcheggio, potremmo essere arrestate per atti osceni in luogo pubblico..."
"Sei un avvocato, saprai difenderci..." rispose la bionda tornando ad attaccare il collo della mora.
"Ma potrebbero passare degli adolescenti e-
"Ed avrebbero solo che da imparare da noi..." sorrise Brittany non lasciandosi distrarre dallla latina.
"Ma Britt-"
"San." cominciò seriamente la ballerina staccandosi abbastanza da poter guardare dritta negli occhi della bellezza di fronte a lei "Ancora un "ma" e giuro che dovrai aspettare altri quattro anni per il "tuo turno"..."
"Non parlo più! Promesso!" esclamò la latina in un batter d'occhio sollevando le mani in segno di resa.
"Brava ragazza... e già che ci sei vedi di continuare ad ubbidirmi per questa notte..." continuò la bionda con un sorriso diabolico.

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"E' domenica mattina." osservò Santana.
"Lo so." rispose Brittany sorridendo.
"La domenica di solito facciamo il pranzo-pic nic..."
"Già..."
"E perchè invece siamo in macchina?"
"Non credevo fossi così abitudinaria, San! Vivi un po', avanti!" scherzò la bionda.
"Dove stiamo andando Britt?" chiese la mora osservando il paesaggio sconosciuto fuori dal finestrino.
"Te l'ho già detto, San! Abbi pazienza! Siamo uscite da New York solo da dieci minuti!"
"Siamo uscite dal confine ufficiale di New York. Siamo uscite dalla città vera da venti."
"E quanto manca?"
"Ancora dieci minuti." rispose sorridendo la bionda "Ti comporti come uno di quei cani che impazziscono quando si rendono conto che il padrone li sta portando lontano dal loro ambiente...".
"A me piace New York..." so giustificò Santana.
"Piace anche a me. Ma quanto più ci si allontana dal caos e dal rumore, più mi piace!" sorrise ancora la bionda.
"Sai cosa volevo dirti?"
"Cosa?" chiese la bionda.
"Ti ricordi la sera che ci siamo definitivamente trasferite a casa nostra, e ti ho detto "ora è il tuo turno"?"
"Guarda San!" esclamò Brittany indicando una serie di case fantastiche alla loro sinistra "Guarda quanto sono belle!"
"Sono bellissime..." sorrise Santana annuendo "Ma stavo dicendo che-"
"Siamo arrivate!" sorrise la bionda.
"Qui?"
"Già!" esclamò Brittany scendendo pimpante dalla macchina "Avanti, vieni San!"
"Dove stiamo andando?"
"E' una sorpresa!" insistette la bionda dirigendosi verso la più isolata delle abitazioni.
"Di chi è questa casa?" chiese Santana guardando l'esterno della costruzione mentre Brittany apriva la porta d'ingresso.
"Vieni?" sorrise Brittany allungando una mano per farla afferrare a Santana e trascinarla dentro la casa.
"Wooow..." sospirò Santana guardandosi intorno.
"Bella vero?"
"E' splendida... E poi-" disse Santana per poi essere distratta da qualcosa che lentamente si era ficcata dietro al divano.
"Ommiodio!"
"Cosa?!"
"Ommiodio, un topo enorme! Un topo, dietro al divano!" esclamò la mora indicando il soggiorno.
"Sei sicura?!" chiese Brittany avvicinandosi lentamente.
"No, Britt! Sono pericolosi! Mordono, puzzano e sono sporchi e- e- e portano un sacco di malattie!" esclamò la mora cercando di fermare la bionda che però si era già diretta a sbirciare dietro al divano.
"San..." sorrise Brittany piegandosi.
"Non toccarlo! Non toccarlo!"
"Ecco il tuo "topo enorme"..." sorrise la bionda mostrando un cucciolo di Jack Russel fra le sue braccia.
"Un cane?" chiese Santana confusa.
"Il nostro cane..." sorrise la bionda passando il cucciolo alla latina.
"Nostro?" chiese la latina confusa osservando il cagnolino "Ma tu preferisci i gatti..."
"E tu preferisci i cani..." osservò Brittany per poi aggiungere "E poi in realtù a me piacciono tutti gli animali, San... Anche se doveva essere una sorpresa e questo cagnolino-patatino ha deciso di fuggire dalla cucina per esplorare la casa!"
"Ma noi non abbiamo posto per un cane nel nostro appartamento..." osservò Santana confusa.
"Per questo ti ho portato qui." sorrise la bionda allargando le braccia.
"Un momento... Mi stai proponendo di trasferirci qui?!"
"Si!" esclamò la bionda sorridendo "Non sei felice!?".
"Ok." sospirò Santana cercando di tenere sotto controllo la voce, ricordandosi di avere il cagnolino semi addormentato in braccio "Ho aspettato quattro anni, beh facciamo tre perchè il primo anno non l'ho veramente contato, ma ho aspettato comunque tre anni con pazienza, che tu ti decidessi a fare la tua mossa! Ma niente! Niente di niente! Così sai una cosa?" insistette la latina cominciando a gironzolare per l'ingresso "Visto che sembri non vuoi approfittare del tuo turno, dovrò farlo io e dovrò farlo alla tua maniera! In una casa da ristrutturare con-".
Santana si interruppe di colpo entrando in sala da pranzo.
Per terra era piazzata un'immensa tovaglia ed una serie di grissini, ovviamente provenienti da Breadstix, disposti disordinatamente subito sotto un immenso cesto da pic-nic con una piccolissima confezione nera poggiata in cima.
"Spasmi nana?" lesse Santana ad alta voce corrugando le sopracciglia indicando i grissini smangiucchiati .
"I grissini dovevano formare una scritta precisa... ma credo che Jack avesse fame..." sorrise la bionda per poi sedersi al suo solito lato della tovaglia.
"Spasmi nana. Spasmi nana. Spasmi nana. Perchè continuo a pensare a Berry!?" si disse la mora cercando di capire quale doveva essere la parola originaria, per poi afferrare, spalancare gli occhi e sussurrare mortificata "Brittany io-" cominciò Santana mortificata.
"No, ora è il mio turno per davvero... vieni qui?" sorrise la bionda allungando una mano alla mora, invitandola a sedersi di fronte a lei, dall'altra parte del cestino.
"Sapevo che dopo avermi proposto di andare a vivere insieme e dopo le altre tue numerose piccole proposte, volevi lasciare a me almeno questa... E non è stato facile sfuggire a tutti i tuoi tentativi, ne ho dovute inventare delle belle da come avrai notato... Ma eccomi qui, finalmente..." sorrise la bionda "Ti starai chiedendo perchè ci ho messo tanto... e la risposta è semplice... Stavo aspettando il momento giusto per farlo perchè volevo che le cose fossero perfette, San..." sorrise la bionda "Ho aspettato che potessimo permetterci la casa dei nostri sogni, quella nostra per davvero, quella che non ci farà porre il problema del permetterci o meno qualche lusso per paura di non riuscire a pagare l'affitto a fine mese. Ho aspettato che questo cagnolino nascesse e crescesse abbastanza per poterlo portare qui a casa con noi, così da far stare tranquilli i nostri padri, perchè, che ci creda o no, non erano proprio così felici del fatto che potessimo venire a vivere qui, tutte sole ed "indifese"..."
Santana guardò il cagnolino addormentato sollevando le sopracciglia scettica al pensiero che sarebbe stato lui a dover difendere lei e Brittany.
"Ma soprattutto ho aspettato che arrivasse quest'oggi..."
"Oggi?" chiese la latina preoccupata "Ho dimenticato qualche anniversario!?"
"In questa data, undici anni fa, mi hai detto per la prima volta "Ti amo"..." sorrise Brittany.
"Non per fare la guastafeste, Brittbritt... Ma in realtà erano dieci anni fa, ed era marzo..." sorrise Santana poggiando delicatamente il cagnolino dietro di sè "Ricordi? Nel corridoio della scuola..."
"No... era agosto, dell'anno prima, a casa mia, nel mio letto..." insistette la bionda per poi aggiungere "Sai San? Dovresti fare più attenzione a quello che dici quando pensi che sto dormendo..."
"Eri sveglia?!"
"E non ho chiuso occhio per il resto della notte..." rispose Brittany afferrando la piccola scatola nera poggiata sul tavolo da pic nic.
"Santana Lopez..." disse con sicurezza Brittany guardando con un sorriso la latina "Sposami.".
"Britt..." sorrise Santana praticamente interrompendo la bionda, cercando di non farsi sopraffare dalla commozione "Si chiama "proposta di matrimonio" perchè si presuppone ci sia di mezzo una domanda... è la tradizione..."
"Io non ho bisogno di chiederti se vuoi sposarmi... io lo so che non vedi l'ora di sposarmi..." sorrise Brittany aprendo lentamente la scatolina fra le sue mani, per poi aggiungere "E questa non è una proposta tradizionale..."
"E' una chiave quella!?" chiese Santana scioccata indicando la scatolina.
"E' la tua chiave... di questa casa..."
"Hai comprato la casa?!"
"Ho comprato la casa." ammise Brittany per poi riprendere immediatamente "Ho comprato la casa perchè voglio ripartire da zero. Beh, non proprio da zero... voglio ripartire da noi! Voglio un posto tutto nostro, solo nostro, dove vivere da moglie e moglie, dove giocare con il nostro cane, dove crescere i nostri figli e dove infine invecchiare felici...  E credimi, San, volevo comprarti l'anello che avevo visto da tempo, ovviamente, ma mi hanno chiesto duemila dollari di anticipo per la casa e per colpa dello stupido limite mensile sulla carta di credito non avevo più soldi da ritirare... Ma in cambio mi hanno dato questa... quindi..." spiegò indicando la chiave.
"Hai comprato la casa." ripetè Santana.
"Si."
"Per noi, i nostri figli, il cane e la vecchiaia."
"Si.
"Possiamo permettercela... vero?".
"Dovremo limitarci un po' per quanto riguarda la cerimonia ma-"
"Chissenefrega della cerimonia!" esclamò Santana lanciandosi sopra la bionda per baciarla.
"E' un si, immagino..."
"E' un super si!" sorrise la latina "Ma abbiamo bisogno di almeno un anello, Britt..."
"Lo compreremo appena tornate in città."
"No, non c'è bisogno..." disse Santana frugando velocemente nella sua borsa.
"Hai un anello in borsa?"
"No, ho l'anello..." sorrise la latina prendendo una scatolina dalla borsa "Non sapevo quando lo avresti fatto, così  per sicurezza ho continuato a portarlo con me... per gli ultimi tre anni..."
"San!" esclamò la bionda colta di sorpresa, osservando l'anello nella sua scatola "E' un delfino!"
"Te lo giuro Brittbritt, per quanto ho cercato non c'era un anello con anatre sopra che non mi facesse letteralmente venir voglia di cavarmi gli occhi dalle orbite..." confessò la latina "Ti piace lo stesso?"
"E' fantastico!" insistette Brittany prendendo la piccola striscia d'oro bianco per poi passarla alla latina "Credo che la tradizione voglia che sia tu ad infilarmi l'anello al dito...".
"No aspetta allora..." sorrise Santana mettendosi in ginocchio "Rifammi la proposta... e stavolta fa che sia una proposta vera, ok?"
"Ok." cominciò Brittany schiarendosi la voce "Santana, mi vuoi sposare?"
Santana regalò alla bionda uno di quei sorrisi genuini che riservava solamente a lei rispondendo emozionata "Assolutamente, si. Un milione di volte si, Brittany."
La mora stava avvicinandosi a baciare la futura moglie, quando la ballerina sorridendo disse "Aspetta! Prima fai quello che devi fare!"
"Giusto. Giusto." disse Santana concentrandosi "Britt... sei la persona senza la quale la mia vita non avrebbe senso, mi fai sorridere, mi fai sentire bene, mi fai sentire completa... per questi e per mille altri motivi, non vedo l'ora di passare il resto della mia vita insieme a te se vorrai farmi l'onore di diventare mia mogl-"
"Lo voglio!" esclamò Brittany lanciandosi a baciare e stringere Santana.
"Britt!" scoppiò a ridere Santana spostando i capelli dal viso della bionda sopra di lei "Lo voglio si dice al matrimonio!"
"Lo ripeterò, che problema c'è!" sorrise ancora la bionda alzando le spalle.
"Mettitia sedere, avanti! Vediamo di fare almeno una cosa come si deve..." sorrise Santana cercando a tastoni la scatolina dell'anello.
"Britt... non riesco a trovare l'anello..." cominciò la latina preoccupata.
"Oh." sussurrò Brittany.
"Che c'è?"
"Credo che Jack abbia voglia di giocare..."
"Cosa?!" esclamò Santana voltandosi verso il cagnolino, trovandolo con le zampe puntate, la coda impazzita, e la scatolina stretta tra i denti.
"Mary Rose me lo aveva detto che i Jack Russel sono molto giocherelloni..." osservò Brittany aiutando Santana a  rimettersi in piedi.
"Quanto puo' essere difficile acciuffarlo, avanti! E' solo un cucciolo!" osservò Santana partendo all'attacco, per essere immediatamente smentita dal cagnolino che continuò ad evitarla scodinzolante "Aiutami Brittbritt!".
"Vuole solo giocare San! Assecondalo per un po' e vedrai che si stancherà!"
"Ed io invece non voglio giocare ora, quindi che lo voglia o no, dovrà restituirmi quella maledetta scatolin-Ehi!" esclamò la latina quando il cagnolino andò a rifugiarsi sotto il divano.
"Sei sicura che quella donna si chiamava Mary Rose e non Rose Mary? Perchè in quel caso avremmo il Rose Mary's puppy, e tutto avrebbe immediatamente più senso..."
"Non so di cosa parli San..." sorrise Brittany gettandosi sul divano, allargando le braccia per la mora.
"Lascia stare..." rispose Santana arrendendosi, raggiungendo la futura moglie "Ricordami ancora perchè hai preso questa bestiolina?"
"Perchè anche se ora fai la dura a te piacciono i cani... e perchè i nostri genitori si sentivano più sicuri sapendo che avevamo con noi un cane che, secondo loro, farà "l'uomo di casa"..."
"E' un cane... non può fare l'uomo di casa..." sorrise Santana.
"Ha pur sempre i testicoli..." osservò Brittany.
"Da qui alla nascita del nostro primo figlio maschio non voglio mai più sentir parlare di testicoli, ok?"
"Ok." annuì la bionda sorridendo "Cosa facciamo ora?"
"Aspettiamo che il cane diabolico si stanchi, così da lasciarmi finalmente completare la mia proposta."
"Ehi San..."
"Ehi, Britt..." rispose Santana.
"Credo che mi piacerà vivere qui con te e Jack..."
"Credo che piacerà anche a me... quando avremo completato le nostre proposte con successo, avremo le nostre fedi al dito ed avrò messo in chiaro un po' di cose col nuovo coinquilino..." scherzò Santana per poi fare cenno a Brittany di fare silenzio e sussurrare "Credo che si sia addormentato..."
"Ricomincia la caccia?"
"Non puo' averla vinta... Sono io il capo qui dentro e deve capirlo subito!" spiegò Santana.
"Facciamo così... io vado in giardino a prendere un po' di sole... in bikini..." cominciò la bionda suggestiva "Te rimani pure ad aspettare che Jack si stanchi, e credimi... ce ne vorrà di tempo..."
"Aaah! E va bene! Ma se ingoia l'anello, giurò che sarai te a rovistare fra la sua santa pupù!"
"Promesso..." sorrise la bionda offrendo la mano alla latina, che afferrandola la seguì nel loro giardino, lanciando un'ultima occhiata minacciosa al loro cagnolino.






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Bof... nata così oggi pomeriggio tanto per partecipare un minimo alla Brittana week!
A me non è piaciuta molto perchè non è troppo sul mio genere... ma spero che piaccia a voi!
Un abbraccio grande!

Northstar

ps: aggiornerò presto Silence, promesso!
   
 
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