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Autore: emme30    07/03/2012    12 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, posso prendere la macchina stasera?”

 

Tommy, non cominciare, stasera la macchina è la mia!”

Ma scordatelo! Sei una novellina!”

Sabato mattina, ore 9 e mezza, residenza Anderson-Smythe e due adolescenti che discutevano su chi avrebbe preso la macchina quel sabato sera. L'apocalisse, in poche parole.

Annie stava quasi per saltare al collo al fratello, le mancava davvero tanto così, e non aiutava il fatto che lui la stesse guardando con un ghigno mentre si versava il caffè nella tazza appoggiato al bancone della cucina.

Chiuse con forza il frigorifero tirando fuori il suo jogurt e si legò i lunghi capelli biondi ancora spettinati in una coda.

Ma cosa vuol dire! Tu l'hai presa sabato scorso, oggi tocca a me.”

Sabato scorso dovevo uscire con Sarah e non potevo presentarmi senza macchina, non vuol dire un cazzo.” rispose lui risoluto.

Annie rise aprendo il suo vasetto e cercando un cucchiaino. “Sarai anche andato in macchina, ma tanto non te l'ha data lo stesso.”

Beccato. Tommy arrossì leggermente e bevve tutto in un sorso il caffèlatte prima di abbandonare la tazza nel lavandino. “La macchina non la prendi lo stesso.”

La ragazza sbattè i piedi per terra e lo guardò con rabbia. “Ma dai! Ma non puoi farti venire a prendere da quel cretino di Johnny? Eddai! Ti ho detto che mi serve!”

E cosa dovresti fare con la macchina di così tanto importante, sorellina?”

Annie guardò il sorriso dipinto sul volto del fratello per poi mordersi il labbro e arrossire visibilmente. “La cosa non ti deve interessare, nano.”

Tommy fece una smorfia per quel soprannome, come faceva sempre quando la ragazza lo chiamava in quel modo. Che poi non era così nano, era solo un paio di centimetri più basso di lei, e sicuramente non aiutava il fatto che il suo padre biologico era Blaine mentre quello di Annie era Sebastian. Insomma, la differenza di altezza era notevole di per sé.

In tal caso la macchina è la mia, mi dispiace, ma chi hai intenzione di farti stasera dovrà venire a prenderti a casa e farsi la sua bella chiacchierata con i papà.” ridacchiò lui sadico.

Ma Tommy! Non puoi!” protestò lei appoggiando irritata il vasetto di jogurt ancora pieno sul tavolo.

Inoltre,” continuò il ragazzo alzando l'indice nella sua direzione. “Hai preso la patente due settimane fa, e io ci tengo alla mia macchina.”

Lei lo guardò irritata incrociando le braccia al petto. “Cosa vorresti dire con questo, scusa?”

Che già non sei capace di tuo a guidare, in più sei una donna che ha appena preso la patente. Fai due più due sorellina adorata.”

Annie imprecò sottovoce, indecisa se insultarlo in malo modo o saltargli al collo. In fondo era più alta, un po' di male poteva anche farglielo. Ma poi trovò la soluzione.

Sai cosa ti dico? Andiamo a chiedere a papà chi usa la macchina stasera.” commentò con un sorriso, sicura di avere ragione.

Oh ma perchè dobbiamo metterli in mezzo? La macchina è la mia e ti ho già detto di no, quindi fine.”

Lei non lo ascoltò e con un ghigno in voltò uscì dalla cucina sciabattando in direzione della camera dei genitori che stranamente non erano ancora andati a rimproverarli per tutto quello strillare di prima mattina.

Annie, no dai, ma cosa fai, vieni qui!” Tommy si precipitò dietro di lei, cercando di fermarla a tutti i costi e mettendosi davanti alla camera chiusa dei genitori. “Te la presto sabato prossimo, ok?”

No!” protestò lei cercando di raggiungere la maniglia prima di venire fermata dal fratello. Lui cercò di impedire in qualunque modo che la ragazza riuscisse a raggiungere il pomello e interpellare i genitori, ma alla fine lei fu più lesta, riuscì ad aprire la porta e inciampando entrarono entrambi nella stanza ancora aggrovigliati l'uno all'altro, Tommy che cercava di tenere i polsi della sorella e lei che tentava di divincolarsi dalla sua stretta.

Papà, posso usare io la ma-” strillò quasi la ragazza prima che le parole le morissero sulle labbra.

Perchè in un certo modo si aspettava di trovare i genitori svegli, insomma, era anche mezzora che lei e Tommy strillavano senza sosta, e sapeva che entrambi aveva il sonno molto leggero, testimoni tutte le notti che tornava a casa più tardi del dovuto e veniva sempre beccata.

Però non si sarebbe mai aspettata di trovarsi davanti una situazione del genere. Non si aspettava di vedere Blaine disteso sulla schiena e Sebastian in mezzo alle sue gambe sopra di lui che si tenera alla tastiera del letto. Non si aspettava di vedere così tanta pelle scoperta ricoperta da un sottile strato di sudore. Non si aspettava di sentire i padri ansimare a quel modo.

Non appena i due ragazzi erano precipitati nella stanza i due uomini di erano voltati verso l'entrata interrompendo quello che stavano facendo, mentre Annie e Tommy avevano spalancato occhi e bocca increduli e anche abbastanza scioccati.

Rimasero in silenzio tutti e quattro per un paio di attimi abbastanza imbarazzanti, finchè Sebastian dalla sua posizione sopra Blaine non sospirò frustrato. “Ve ne andate o rimanete per lo show? Non so, se volete prendete pure i pop corn.”

Blaine si portò una mano sul volto visibilmente in imbarazzo non solo per la situazione ma anche per quello che aveva detto il marito; Tommy boccheggiò un attimo rosso in volto prima di sentire la sorella prenderlo per un braccio e trascinarlo fuori dalla stanza senza dire una parola.

Chiusero la porta e vi si appoggiarono con la schiena, le guance scarlatte, il respiro corto e gli occhi ancora spalancati.

Rimasero in silenzio e immobili per un paio di minuti, prima che Tommy non si strofinò il viso e balbettò qualcosa.

Cioè... non... non abbiamo appena visto quello che abbiamo visto, vero?”

Io credo che...”

Ti prego dimmi che non li abbiamo appena visti fare sesso.”

Annie deglutì, imbarazzata quanto il fratello. “Ho paura di sì.”

Fantastico,” commentò Tommy passandosi una mano tra i ricci scuri e appoggiando la testa alla porta di legno. “Ho appena perso dieci anni di vita.”

Io proporrei di fare finta che questa cosa non sia mai successa.” disse la ragazza voltandosi per guardare seria il fratello.

Ci sto. Nessuno dovrà più parlare di questa cosa. Noi non abbiamo visto niente.” annuì lui deciso porgendo la mano alla sorella e stringendola in una stretta.

Rimasero a guardarsi ancora un attimo prima che Tommy sospirò sconfitto e la guardò con un sorriso.

Prendila tu la macchina stasera, hai vinto.”

Lei ridacchiò e alzò un sopracciglio. “Per quale motivo avresti cambiato idea?”

Lui si staccò dalla porta e si avviò verso le scale per poi voltarsi e risponderle con un sospiro.

Perchè io devo vedere uno psichiatra stasera. Non sono sicuro che riuscirò a riprendermi da papà che ci chiede di restare per lo show.” commentò risoluto facendo ridere di gusto la sorella.

 


Ok, questa ho adorata da matti scriverla, ridevo da sola come una scema mentre la scrivevo LOL e grazie alla Fede per il prompt che è assolutamente fantastico XD
Grazie a chi continua a leggere! :3 Le prossime due arrivano nei prossimi giorni visto che sono già scritte :3
Marti
   
 
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