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Autore: Sophie Horan    07/03/2012    5 recensioni
allora, questa one-shot su niall in realtà non ha una vera e propria trama e neanche una vera ragione di esistere ahahahah ma è più che altro uno dei miei film mentali meglio riusciti ahahah spero comunque che vi piaccia...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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one-shot Niall Sentii le coperte spostarsi, poi il suo respiro dolce sul viso. Le sue labbra si poggiarono sulle mie dolcemente, amavo essere svegliata dai suoi baci così dolci.
"Buongiorno principessa e buon Natale" mi sussurrò piano all'orecchio.
Aprii gli occhi e mi persi nel suo sguardo, quegli occhi mi facevano impazzire sempre di più..erano un qualcosa di incredibile.
Gli sorrisi ancora un po' addormentata e mi spostai un po' indietro per fargli posto vicino a me, nel letto. Lui si stese accanto a me e io mi accoccolai tra le sue braccia, affondai la testa nel suo petto e inspirai il suo profumo.
"Buon Natale angioletto"sussurai sbadigliando.
Rimanemmo così a lungo, mi bastava quello per stare bene...sentirlo lì mentre mi accarezzava il viso e i capelli, stare tra le sue braccia.
Poi mi prese il viso tra le mani e mi guardò negli occhi: "Devo darti il tuo regalo piccola...spero che ti piaccia"
Si alzò e mi sistemò la coperta così che non avessi freddo mentre andava in cucina a prendere il pacchetto.
Mi girai verso la porta, un minuto dopo tornò. Tra le mani stringeva una busta turchese, che riconobbi subito.
Si sedette sul letto e mi porse il regalo, un po' insicuro. Adoravo quella sua insicurezza, ma allo stesso tempo la odiavo perché proprio per quella molte volte soffriva a causa dei giudizi bastardi degli altri.
"Principessa non avevo idea di cosa regalarti: volevo qualcosa che ti piacesse, che desiderassi ma allo stesso tempo che fosse dolce e ti ricordasse me. Così ho pensato a questo..."
Presi il pacchetto con un sorriso enorme. Si era quello che pensavo, era un gioiello di Tiffany..sapeva che lo desideravo da tanto tempo.
Sciolsi il fiocco del nastro di raso e aprii la scatolina: erano degli orecchini a forma di cuore con la classica scritta "return to Tiffany" e poi c'era una collanina sottile con un ciondolo, sempre a forma di cuore, ma sopra c'era inciso "cause we are the same...Niall".
Era bellissima, la cosa più bella e dolce che avessi mai ricevuto...solo da lui potevo aspettarmi una cosa così.
Lo guardai, mi fissava mordendosi il labbro inferiore e aspettava una mia reazione. Io gli sorrisi, non sapevo che dire, era tutto così perfetto.
Lo abbracciai, facendo scomparire la tensione sul suo volto e poi rimasi seduta in braccio a lui.
"E' bellissimo amore, grazie... sai che quella frase è la mia preferita, è perfetto..grazie" 
Poggiò di nuovo le sue labbra sulle mie, soddisfatto che il regalo mi fosse piaciuto.
"Angioletto, anche io ho un regalo per te e anch'io non ero sicura..soprattutto perché non navigo nell'oro..lo sai...ma spero che ti piaccia." 
Mi alzai e presi un pacchetto dal comodino, avevo cercato la cosa giusta per secoli...
Lo prese e lo aprì. Il suo volto si illuminò quando vide il cd di Bieber che ancora non era uscito nei negozi per di più autografato.Mi guardò stupito.
"Oddio come hai fatto ad averlo? E' stupendo! Grazie piccola, è perfetto!" disse quasi saltando e facendomi ridere.
"C'è un'altra cosa amore, guarda" gli dissi ancora tra le risate e indicando l'altra bustina.
Aprì anche quella: era un braccialetto nero, ma sul retro ci avevo fatto scrivere con l'argento la frase che una volta mi disse essere la sua preferita dalla lettera che gli scrissi per dichiararmi.
"Un giorno sarò la persona che ti abbraccierà quando nessun'altro vorrà farlo, quella che aciugherà le lacrime quando gli altri le faranno scorrere sul tuo viso, quella che ti contoinuerà a ripetere che andrà sempre tutto bene, quella che ti farà ridere, quella che ti terrà per mano quando hai paura, quella che ti difenderà fino alla morte, quella che si sacrificherà per te...lo prometto. Ormai non ho altra ragione di esistere se non per fare tutto questo..tu sei tutto per me. Ti amo."
Quando la lesse vidi i suoi occhi diventare lucidi. Andai da lui e lo strinsi a me.
"Amore, è bellissimo..grazie..."disse con la voce un po' acuta, poggiando la sua guancia sulla mia.



Rimanemmo a letto per un'oretta, sotto le coperte a giocare e coccolarci come due bambini.
"Dai principessa, vestiti che andiamo a fare colazione" disse baciandomi il collo. Sapevo che aveva già aspettato troppo per mangiare, con gli altri non avrebbe aspettato così tanto, ma quando era con me era sempre più dolce del solito il che è tutto dire.
Così mi alzai dal letto, e andai a vestirmi. Mezz'ora dopo ero bella profumata, indossavo una felpa e un jeans..non avevo voglia di truccarmi. E poi lui mi ripeteva sempre che preferiva vedermi al naturale, che tutto quel nero sugli occhi li spegneva e amava invece quando il sole li colpiva, scoprendo i riflessi verdi.
Scesi in salotto dove lui era già pronto, con il suo maglione con le renne che adoravo e i pantaloni beige. Era sempre perfetto, ma anche se continuavo a ripeterglielo ogni santo giorno non ci credeva..."pazzo!" pensai.
Uscimmo di casa ben coperti nei nostri cappotti. Tutto era bianco, uno spettacolo stupendo.
Decidemmo di fare una passeggiata sul lungo mare. Le panchine erano coperte da un sottile strato di ghiaccio e una spolverata di neve, il verde degli alberi era difficile da scorgere, il mare era calmo, il vento sprirava leggero tra le foglie, per terra trovammo anche un piccolo pupazzo di babbo natale che mi riportò ai ricordi della mia infazia.

C'eravamo io e lui nel salotto, che cercavamo di sbrogliare le luci da appendere all'albero. Dopo un po' però, ero stufa e andai in cucina per prendere il babbo natale giocattolo che cantava ogni volta che li toccavi la pancia. Tornata in salotto, lui era ancora tutto concentrato sulle luci, ma quando il fantoccio iniziò a cantare lasciò perdere e venne a giocare con me. A un tratto il pupazzo smise di cantare e io inizia a piangere, così lui mi prese la mano, la poggiò sulla sua pancia e iniziò a canare la stessa canzone.
Era il ricordo più bello che avessimo da bambini, lo amavo già da allora...solo che non lo sapevo.

Circa mezz'ora dopo qualche fiocco di neve cadeva per poggiarsi sui centimetri già ben piazzati sulla strada.
Per questo ci dirigemmo verso il bar più vicino. Ci sedemmo a uno dei tavolini e una cameriera si avvicinò a noi, ordinammo due cioccolate calde e dei muffin che arrivarono subito.
Mi misi a girare la cioccolata calda col cucchiaino e a versarci dentro tre bustine di zucchero.
Lui mi guardò divertito, non so perché ma gli piaceva osservarmi mentre mangiavo...
Io gli feci una smorfia per fingermi offesa, ma non riuscivo a tenerli il broncio neanche per finta...non riuscivo a resistere quando mi perdevo nel suo sguardo.
A un tratto sorrise e allungò la mano verso i miei capelli per afferrare qualcosa e all'inizio lo guardai confusa, poi vidi un fiocco di neve che si scioglieva tra le sue dita e capii che dovevo essere ridicola con la neve sulla testa. Ridemmo insieme.

La giornata continuò così, con lui ogni cosa era perfetta...rendeva il mio mondo migliore...fu uno dei Natali più belli della mia vita...il più bello però fu quello di cinque anni dopo...
Eravamo nella stessa casa, sempre io e lui...ma questa volta a farci compagnia c'era una piccola bimba che dormiva tranquilla nella sua culletta che spostammo vicino al caminetto.
Sophie non era solo una bimba bellissima e dolce, ma era nostra figlia..la concretizzazione del nostro amore...
Ora nella mia vita c'erano due ragioni per andare avanti con il sorriso...loro...


SPAZIO AUTRICE
so che questa one-shot non ha una vera trama, ma più che altro ho messo per iscritto uno dei miei film mentali meglio riusciti ahahhah spero che comunque vi piaccia :) se vi va recensite, mi farebbe piacere... <3 grazie comunque a tutti per aver letto..
  
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