Fanfic su artisti musicali > Oasis
Ricorda la storia  |      
Autore: Acquiesce    07/03/2012    4 recensioni
"Una Guinness mi ha accompagnato in alcuni splendidi momenti della mia vita. Il più importante? Sicuramente quando Noel mi propose di entrare negli Oasis."
Una one-shot sull'ingresso del chitarrista ritmico Gem Archer negli Oasis
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un’invitante Guinness ha accompagnato alcuni dei momenti più belli della mia vita e della mia carriera. Il più importante fu sicuramente quando Noel mi chiese di entrare negli Oasis. Quel giorno fu come uno come tanti di quel periodo, ma me lo ricordo benissimo, anche perché cadeva il compleanno Libby, mia figlia.
In quel periodo la tv non faceva che parlare di un probabile scioglimento degli Oasis, la più grande rock band inglese, nonché la mia band preferita, e io non potevo farci niente. Potevo solo nascondere il mio dispiacere, mostrarmi sereno e restare accanto a mia madre, al tempo malata, ed assisterla qualora avesse avuto bisogno di me. Proprio mentre ero seduto accanto al suo letto a commentare insieme a lei l’ennesimo programma televisivo e a tenerle su il morale, il telefono nel soggiorno cominciò a squillare così mi congedai momentaneamente per andare a rispondere. Era mia moglie Lou, in un primo momento  pensai che volesse pregarmi di tornare a casa un po’ prima quel giorno per passare un po’ di tempo con Libby nel suo giorno più bello dell’anno, ma non fu per quello che mi telefonò: -Noel Gallagher ha chiamato a casa nostra, ti cercava.-, mi disse. -Noel Gallagher degli Oasis? Proprio lui? Cercava proprio me?-  balbettai. Non riuscivo a credere alle mie orecchie, le chiesi di ripetermi alla lettera ogni singola parola che le aveva detto Noel, ancora e ancora; inizialmente ne fu divertita, poi credo di aver cominciato a darle sui nervi…
Ero felice come un bambino, anche se non sapevo ancora esattamente cosa volesse Noel da me. -Magari mi vuole nella sua band!- mi ripetevo. Corsi da mia madre nell’altra stanza, le presi la mano e le dissi che Noel Gallagher in persona voleva parlarmi quella sera, che magari gli Oasis non avrebbero più rischiato di sciogliersi, che magari Noel voleva proprio me nella sua band come sostituto del chitarrista uscente Bonehead! Mentre parlavo il viso di mia madre si illuminò come quando mi guardava gioire da bambino (in questo non credo di essere cambiato molto..) e  mi fece notare con un sorriso divertito che mi stavo agitando e gesticolavo troppo.. mi succede sempre quando sono eccitato e accidenti se lo ero quel giorno!
Il luogo dell’appuntamento era un pub e quando arrivai lui era già lì, seduto al bancone, di spalle rispetto all’entrata del locale. Feci un respiro profondo e mi dissi –Coraggio Gem!-, anche se non mi fu di grande aiuto: ero ancora troppo agitato. Ma non potevo starmene tutta la sera impalato accanto alla porta, così mi avvicinai al bancone e gli tesi la mano: lui mi guardò e me la strinse, poi disse –Una Guinness, Mr. Archer?-. Proprio la mia birra preferita. Accettai di buon grado e lo pregai di chiamarmi Gem. È incredibile come un semplice boccale di birra riesca a mettere due persone a proprio agio. O forse fu merito di Noel e della sua nonchalance. Andò subito al punto: gli mancava un chitarrista e voleva che fossi proprio io a prendere quel posto. Mi aveva già visto suonare con gli Heavy Stereo e lavoravamo entrambi con la Creation quindi conosceva il mio approccio al lavoro e la mia passione per la musica: dalle melodie alle faccende prettamente tecniche riguardo gli strumenti. Credo che fu proprio questa mia attenzione ai particolari a condizionare la sua scelta.
Non avevamo ancora vuotato le nostre mezze pinte di birra che avevo già accettato la sua offerta. Da quel momento ero diventato il chitarrista degli Oasis, l’unica band per cui avrei mai lasciato gli Heavy Stereo.
Noel mi salutò dandomi appuntamento il mattino dopo in studio di registrazione per ufficializzare tutto e soprattutto per suonare e io, felice come non mai, mi recai al telefono a gettoni del pub: volevo chiamare i ragazzi per dar loro la notizia di persona.
Erano tutti più o meno nei paraggi e in meno di un’oretta ci riunimmo tutti a un tavolo con delle birre: io, il mio bassista Nez, Nick il batterista e l’altro chitarrista della band, Pete. Raccontai loro come andarono le cose e che non ero più il frontman degli Heavy Stereo e i ragazzi reagirono bene: si complimentarono con me e Nez mi disse scherzosamente di non montarmi la testa ora che ero un Oasis, suscitando l’ilarità generale. –Sono delle brave persone.- pensai mentre li guardavo scherzare spensierati sorseggiando la mia Guinness, l’ultima con i ragazzi e l’ultima da Heavy Stereo.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Oasis / Vai alla pagina dell'autore: Acquiesce