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Autore: DarkAlex_    08/03/2012    0 recensioni
Premetto che questa Fan Fiction si Basa su un sogni che ho fatto di recente , che però mi è rimasto molto impresso e mi è piaciuto. I personaggi sono VERI e non inventati , sono miei amici e io. Nel sogno c'eravamo NOI e quindi non voglio storpiarlo , ovviamente al posto dei nomi reali metterò dei "Nickname". Quindi OGNI riferimento a Personaggi o Persone Reali NON è puramente casuale , i personaggi NON sono frutto di fantasia.
Lo so , il titolo invece è inventato , ed'è preso da un Anime molto conosciuto .. Ma non ho saputo trovare di qualcosa così azzeccato! Detto questo vi lascio alla Lettura! Spero vi piaccia.
Genere: Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Pronto?" - Rispose Alex , al suo cellulare. Era un Samsung , normalissimo. Non era nessuno di quei telefonini con Android da 500-600€ , era un normalissimo Samsung Nero , con retro metallizzato ; il suo vero pregio era però la fotocamera da 5 Megapx. Aveva vantato molto il cellulare per la fotocamera , e l'aveva usata anche molto. Una voce soffocata e impaurita , rispose: "Sono il Cekko , mi trovo sul retro della scuola. Dove Sei?! Con chi sei?! Che cazzo sta succedendo?!" - Era il Cekko , uno della classe di Alex. E' uno dei soliti tipi alla moda , con un fisico normale , ma simpatico. Per anni avevano tutti pensato che fosse un tipo calmo , che riesce a tenere sotto controllo la situazione in cui si trova , sempre. Ma stavolta , non era così. Dalla voce tremolante e soffocata si poteva sentire e capire benissimo che aveva paura , e che non sapeva cosa fare. Lui , era molto diverso da Alex , Corso e Fra; loro erano i soliti tipi normali , a cui piacciono cose normali e si vestono secondo i loro gusti. Lui invece , era diverso. Si vestiva alla moda , leggermente ribelle , con un odore di fumo addosso , sempre. Eppure , tutti lo stimavano. Era simpatico e bravo , utile e capace di tener compagnia a tutti. Lui sotto sotto , anche se non lo dava a vedere , stimava Alex. Forse non erano simili , ma si fidavano l'uno dell'altro e provavano anche ammirazione l'uno per l'altro. Uno intelligente e calmo , l'altro forte e agile. Insomma , poteva essere un ottimo alleato , da aggiungersi al gruppo.
"Dove sei?!" - Urlò Alex al cellulare. Si vedeva che era preoccupato per il Cekko , chissà dove era di preciso. Dalla fretta il Cero (secondo soprannome) aveva dimenticato di specificare meglio la sua locazione. Si , aveva detto che era nel retro della scuola , ma poteva essere dappertutto! Il retro non è mica piccolo , si parla pur sempre di un istituto con 600 alunni (se non di più) frequentati. Poteva essere anche il Pericolo! "Sei solo? Dimmi esattamente dove sei! Io sono con Corso e Fra , al cancello principale! Ti veniamo a prendere , dimmi che qualcun'altro è con te!" - Non poteva sembrare vero , ma Alex era veramente preoccupato , oltre che per il Cekko , anche per il resto della classe. Eppure , a volte , avrebbe sperato che succedesse una cosa simile ad alcune persone , ma non lo pensava davvero. Sperava seriamente che si fossero salvati in molti , ma non c'era tempo per le speranze e per i pensieri. Doveva agire , e in fretta. "Sono dietro a una macchina , accovacciato. C'è il Bene con me , abbiamo due Mazze da Baseball , le abbiamo prese nella palestra! Siamo lì vicino! Vieni , di corsa!" - Chi se lo poteva aspettare , anche il Bene era lì. Il più stupido (ma divertente) della classe , aveva avuto l'astuzia e la prontezza per salvarsi con il Cekko , Alex si stupì. Il Cekko attaccò , dopo che di sottofondo si sentì un urlo e dei rumori sordi. Cosa aveva causato la chiusura della Conversazione? Cosa aveva preoccupato il Cekko , tanto da dover chiudere così in fretta? Non c'era tempo per le domande. Alex comunicò tutto ai due amici e , con un pò di timore , si avviarono verso il retro della scuola. Dovevano passare dall'esterno , fuori dai cancelli scolastici .. Tornare dentro , dall'entrata principale poteva essere molto pericoloso. Camminarono accovacciati lungo il muretto , cercando di non far rumore , ogni tanto Alex faceva dei cenni , per far capire al gruppo se muoversi o stare fermi. Le strade erano abbandonate , le auto erano rimaste con le portiere aperte e con macchie di sangue sui parabrezza. Cos'era successo? Ancora non era chiaro nemmeno a loro. Sapevano solo che era successo e che non potevano starsene con le mani in mano , di Mostri non ce n'era ancora traccia. Forse si erano avviati verso il retro della scuola , per attaccare una bella massa di Studenti e Professori? Bhe l'idea era allettante , sopratutto quella dei professori. Ce n'erano alcuni che , il gruppo , volevano morti. Per torti , o per ingiustizie subite ; ma la verità è che nemmeno loro sapevano se lo volevano davvero , o se lo pensavano solo nei momenti di rabbia con loro. Camminarono lungo il muretto per ancora un pò , fino a svoltare l'angolo. Arrivarono in pochi minuti al cancello , in cui videro il Teatrino degli Orrori. Sangue , parti di corpo sbrandellati atterra. Uno spettacolo orrendo e agghiacciante allo stesso tempo. Tutti e tre deglutirono. Un urlo , dei lamenti e delle botte ruppero il silenzio. "AIUTO ALEX!! SIAMO QUII!" - Era il Bene , avevano anche loro paura. I tre si guardarono e corsero verso i due. Li videro , per fortuna erano salvi , ma lo sarebbero stato per poco. "Ehi! Finalmente siete arrivati! Guardate là! Aaah .." - Si interruppe il discorso , uno dei mostri era lì e a quanto pare non voleva giocare a Carte , ma era lì per uccidere e dissetarsi con le nostre carni. Alex guardò Corso , impugnarono i tubi e diedero un colpo ben assestato al petto e alle gambe. Cekko e il Bene fecero lo stesso , ma colpendo Nuca e fianchi. Fra , restò immobile a guardare , non aveva mai amato questo genere di cose , e nemmeno la violenza. Il mostro cadde a terra , a quanto pare , morto. Aveva una pelle leggermente giallognola e gli occhi gonfi con le vene ben evidenti. "Ce l'avete fatta! Grazie mille , come avete fatto a sopravvivere?" - Chiese il Cekko rivolgendosi a Corso. "Guarda , non lo sappiamo nemmeno noi , è successo così in fretta. Abbiamo recuperato i tupi di acciaio in classe , e siamo corsi fuori. Voi come avete fatto?" - Ribattè Alex , aveva un volto molto calmo , con un mezzo sorriso. Era evidente che aver salvato i Due , lo aveva reso felice. Il Bene accendendosi una Sigaretta , rispose con il suo solito tono da "quasi serio". "Appena abbiamo sentito le urla di Greta, siamo corsi via. Eravamo a Fumare con degli amici , quando abbiamo visto i mostri. Siamo corsi verso la palestra dove abbiamo recuperato le mazze , ma siamo sopravvissuti per miracolo , lì dentro è pieno di quelle .. cose .. Insomma , non voglio tornarci." Ci fu un attimo di silenzio , evidentemente tutti e cinque volevano ri-organizzarsi le idee , per capire meglio che cosa fosse successo alla loro scuola , ma fu tutto inutile. Ad un tratto si sentì qualcosa dal portone secondario , che collegava il retro con i laboratori di Disegno e Informatica , i cinque si voltarono di colpo. Alex impugnò il tubo d'acciaio , Corso fece lo stesso. Cekko si avvicinò , insieme al Bene , per vedere meglio. Fra invece , cercò di chiamare a casa , nessuno rispondeva. Non avevano ancora pensato alle loro famiglie , non ne avevano avuto il tempo. I mostri , avevano preso anche loro? Alex e Corso non abitavano là , ma dal loro respiro si poteva capire che ci stavano pensando anche loro , sentendo Fra usare il Telefono. Dalla porta uscirono tre di quei mostri , non ci potevano credere ... I due ai lati erano Il Lube e Luxor , al centro c'era lei .. Greta. Avrebbero dovuto uccidere i propri compagni di classe , o llo avrebbero fatto prima loro. Ad Alex batteva forte il cuore , se lo sentiva quasi esplodere. Impugnò saldamente il tubo , e si avventò contro i tre mostri , il Cekko gli venne dietro. Alex tentò di colpire il Lube alle costole , e ci riuscì; assestò con successo almeno sei o sette colpi , il sangue gli schizzò addosso e sugli occhi. Si ripulì il viso .. non poteva credere a quello che vedeva. Il Lube era ancora in piedi , come se non fosse stato colpito.
  
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