Non lasciarmi.

-”Spegni il computer April” disse una mano poggiandosi sulla mia.

Lasciai il mouse continuando a piangere.

Le lacrime ormai andavano da sole, da troppi mesi ormai.

Le braccia di quella voce mi strinsero, quelle braccia erano sicure ma non erano quelle braccia che volevo sentire.

Ricambiai l'abbraccio di Louis.

Louis era davvero il miglior fratello che potessi sognare. Lui era tutto. Un fratello, un amico era lì per me.

-”Devi smetterla di torturarti così. Ormai è andato” disse mentre gli inzuppavo la maglietta.

-”Lo so...” dissi tra i singhiozzi.

Sorridevo, sorridevo sempre. Non avevo nessun motivo per non sorridere. Quando uno dice di essere felice non lo è veramente, c'è sempre qualcosa che non va. Invece no. Io ero felice senza alcun pensiero. Avevo un fratello perfetto e il ragazzo dei miei sogni mi stringeva la mano. Comandavo il mondo. Nulla avrebbe potuto ferirmi.

Liam, era il migliore amico di mio fratello. Lo conoscevo da sempre, fin da quando veniva a casa mia per giocare con mio fratello con le macchinine. Poi negli ultimi anni veniva a casa per me. Ci scambiavamo sguardi, sorrisi, carezze poi prese coraggio e mi baciò. Io ero cotta di lui dalle elementari. Anche mio fratello l'aveva presa bene. Gli ci era voluto un po', però si era abitutato.

-”E' bello vedere le persone che amo di più insieme, felici” disse un giorno.

Felici.

Eravamo felici da fare schifo, stucchevoli. Camminavamo sempre per mano, abbracciati, stavamo sempre insieme. Le braccia che mi stringevano mi facevano sentire protetta.

Liam stava anche per realizzare il suo sogno. E io sarei stata al suo fianco, come sempre.

Era entrato ad X Factor, per l'ennesima volta ci aveva provato e questa volta ci era riuscito. Non aveva vinto però aveva ottenuto un contratto. Era famoso ormai.

Io e Louis l'avevamo supportato in tutto il suo viaggio nel programma e anche dopo. Liam viaggiava spesso, ma se potevo andavo con lui.

Stare senza di lui era impossibile, è come quando stai senza bere per qualche ora. Dopo un po' devi bere per forza.

Ero fiera di lui, di cosa era diventato e di dove era arrivato.

Ma questo nuovo mondo non era fatto per me. La gente si aspettava troppo da me.

Liam aveva tantissime fan e io non piaceva a tutte loro. Ma non era colpa mia se non ero perfetta. Ci avevo provato e tanto, ma i loro insulti non finivano mai. Ogni volta che cercavo di cambiare trovavano qualcos'altro di sbagliato.

Liam diceva che non era necessario cambiare. Ma lui cosa ne sapeva? Lui forse la superava la perfezione.

Ero dimagrita, anche troppo. Mangiavo e vomitavo.

Louis una volta mi sorprese in bagno e dopo avermi aiutato, mi tirò uno schiaffo.

Avevo bisogno di quello schiaffo. Dovevo trovare quella poca intelligenza che avevo perso. Ma loro avevano da ridire anche su questo.

Liam mi difendeva più che poteva, mi amava. Zittiva la maggior parte di quelle fan, se così potevano definirsi.

Dicevano che io stavo con Liam per interesse. Ma quale interesse? Che bisogno c'è di pensare sempre male delle gente? Non si può evitare di giudicare? A quanto pare no.

Ma a loro tutto quello che passavo per colpa loro ovviamente non gliene importava nulla.

Ma la felicità era ancora lì, offuscata ma c'era. Dovevo solo ritrovarla. Fino a quando Liam sarebbe stato con me sarei stata bene.

-”Tu sei perfetta davvero. Non devi cambiare nulla. Io starò con te sempre. Non preoccuparti” le poche parole di Liam che avrei voluto scordare con tutto il cuore ma ogni volta erano lì che riaffioravano. In quel momento ti sembra che una cosa possa durare per sempre, ci credi davvero, però poi non è così. Non è colpa tua.

Mi ero ripresa da quel momento offuscato.

Ero di nuovo felice.

Quelle ragazze si erano calmate, forse abituate. Io e Liam eravamo di nuovo felici. Questa volta pensavo che sarebbe durata per sempre.

-”Ti prego dimmi che non è vero. Ti prego Liam dimmelo” tenevo le sue mani tra le mie. Cercavo i suoi occhi, ma lui faceva di tutto per non guardarmi. E una volta trovati non erano quelli che mi aspettavo erano gli occhi di qualcun altro.

-”April, mi dispiace...” disse. Non poteva lasciarmi. Non poteva lasciarmi per un altra, dopo tutto quello che avevo passato. Avevo bisogno di lui.

-”April sono passati sei mesi. Devi andare avanti” mi disse mio fratello accarezzandomi i capelli.

-”No. Io non posso, non ce la faccio...”

-”Non puoi continuare a farti del male guardando cosa pubblica su Twitter” si avvicinò al mio computer lasciandomi, solo per un secondo.

Era ancora lì aperto.

La difendeva da tutte quelle offese che una volta erano mie.

Louis chiuse la pagina.

-”Ora sta con Danielle, non aspettarlo”

-”Io non lo sto aspettando, so che non tornerà mai da me. Ma non posso dimenticarlo” Non ero nemmeno arrabbiata con lui, ero innamorata. L'avrei accettato sempre.

Lei? Non la odiavo. Era una brava ragazza, da quel avevo capito. Non potevo giudicarla, non la conoscevo. Mi aveva preso la mia felicità ma non riuscivo ad odiarla. Lei poteva renderlo felice , io no. Volevo solo che Liam tornasse da me.

Ogni volta, quando premevo la punta della forbice sul mio braccio destro per provare un dolore che non fosse interno, un dolore che passa, che con il tempo va via, mi ricordavo che ero viva. Ma solo per quello. Altrimenti sarei potuta morire senza accorgermene.

La perfezione non esiste. Ci fanno credere nella perfezione ma è tutta un illusione. Tutte le cose belle finiscono. Non possiamo essere felici per troppo tempo.