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Autore: YUIandAI    09/03/2012    2 recensioni
Salve! (: Qui è Ai! Premetto che questa FF durerà pochi capitoli, a meno che i miei piani non cambiano XD
FanFiction su KiKwang e YoSeob.
*«Sobbie…» disse il ragazzo.
«Dimmi.» il biondo gli sorrise.
«Promettimi una cosa.»
«Tutto ciò che vuoi.»
«Per sempre…» il più piccolo respirò profondamente «Qualunque cosa accada, resteremo per sempre amici. Promettimelo.»
«Ovvio! Tu sei il mio Dongsaeng preferito!»
«Grazie. E tu sei il mio Hyung preferito!» i due ragazzi risero.*
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Prese il cappotto e se ne andò.
Camminò il più veloce possibile. Voleva sparire in quel momento. Già… Se avesse potuto avrebbe preferito morire.
 
Si diresse verso la costa. Quel posto lo rilassava, lo faceva pensare. Ripensò a tutti i bei momenti passati con YoSeob. I momenti di scuola, delle uscite o semplicemente i momenti in cui si vedevano a casa di uno dei due.
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«KiKwangie!» urlò il piccolo «Scusami! Anche questa mattina mi sono svegliato tardi! Che disastro che sono.» disse facendo la linguaccia al moro.
«Già… Per questo verrà punito signorino Yang YoSeob! Oggi è tenuto e farsi vivo a casa mia alle 16 in punto, né un minuti di meno, né un minuti di più. Se arriverà in ritardo, sarò costretto a metterle un 7 in condotta!» disse trattenendo dei risolini. Poco dopo però, non riuscì più a trattenerli e scoppiò a ridere.
Il piccolo Sobbie scoppiò in una risata. «No aspetta! Spiegami! Da dove è uscita fuori questa cosa?»
«Aaah! Non me lo chiedere! Mi è venuta così!» sorrise.
«Ok, signorino Lee KiKwang, vedrò di farmi trovare a casa sua in orario!» fece una faccia buffa.
Il moro diede un piccolo buffetto alla guancia di YoSeob, per poi scompigliargli la chioma bionda platino.
«H-Hey! Tu! Come ti sei permesso!» disse gonfiando le guance in modo arrabbiato.
«Scricciolo, lo sai che sei buffo?» disse velocizzando il passo «Adesso muoviamoci, o arriviamo in ritardo e ci fanno la testa così.»
 
Le ore di lezione passarono velocemente.
Il moro tornò a casa il più velocemente possibile.
Entrò in casa, salutò la madre. «Ciao mamma, fra poco dovrebbe arrivare YoSeob.»
«Oh, YoSeob! Da quanto tempo non viene a casa!» La mamma era molto affezionata al biondino, lo considerava come un’altro figlio.
Il moro rise e disse «Mamma, è passata una settimana dall’ultima volta.»
Salì nella sua stanza e poco dopo sentì il campanello.
 
«Oh! YoSeob! Da quanto tempo» disse la dolce signora abbracciando il piccolo.
«Salve signora!» disse regalandole uno dei suoi migliori sorrisi.
«Kiki è in camera sua.»
«Grazie.»
Salì le scale e bussò alla porta. «Tok Tok… Si può?» ridacchiò.
«No, adesso resti fuori.» riprese fiato «Ma che domande ovvie mi fai? Entra pure.»
«Ma io sono educato e chiedo prima.»
A quelle parole il moro scoppiò a ridere. «Puahahahahah, certo!»
«Sei crudele…» disse facendo una faccina triste.
«Scherzo. Il piccolo Sobbie è il più educato di tutto il mondo.» Gli fece cenno di sedersi sul letto affianco a lui, e così fece.
 
La serata passò. Parlarono, scherzarono, giocarono e cantarono.
«Sobbie, hai una voce stupenda! Dovresti fare il cantante.» affermò il moro.
Arrossì. «M-Ma che dici! Non è vero… E poi anche tu hai una bellissima voce!»
«E se…» ci pensò bene e riformulò la frase«Anzi anzi, ti andrebbe di tentare a diventare dei cantanti?» gli prese le mani.
Mugugnò un ‘si’ mentre fissava le loro mani.
KiKwang seguì lo sguardo del biondo e vide le loro mani. Arrossì violentemente. Tolse la mano «Scusa, non volevo. Tu non mi sembri tanto convinto, come mai? Ti è sempre piaciuto cantare.»
Il biondino scosse la testa. «Non ti preoccupare.» sospirò «Non sono convinto. Il perché? Non lo so nemmeno io. Forse è una paura di non essere all’altezza. In fondo la mia voce non è niente di che.» disse appoggiando la testa sulla spalla dell’amico.
Sbuffò. «Non dire stronzate Sobbie, hai una voce stupenda. E poi ci sarò io con te, no?» gli accarezzò la chioma.
«Mmm. Grazie.» lo abbracciò stringendolo forte.
Il moro lo guardò, spostando la testa dall’incavo del collo dell’amico. «Sei strano in questo ultimo periodo.»
«Sono solo stanco per via della scuola. Mi sembra che ogni giorno sia sempre più pesante da affrontare.» disse facendo un finto sorriso, appoggiando la testa sul petto dell’amico e continuando ad abbracciarlo, che nel frattempo aveva ripreso ad accarezzargli i capelli. Non era la verità, la scuola non gli era mai pesata.
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«Bene! Scricciolo, sei pronto?!» disse tutto eccitato.
«KiKwangie… Stai fermo cinque secondi per favore. Vederti saltellare per tutta la stanza mi stà facendo venire mal di testa. Meno male che quello scatenato ero io, eh!» ridacciò.
«Aah! Non ci riesco! Sono troppo contento! Tu non lo sei?»
«Ovvio che lo sono. Sono stato teso tutta le settimana, adesso sono contento che sia arrivato oggi, anche se sono un po’ preoccupato, ma non sento tutto questo bisogno di muovermi, ahah!»
Il moro gli fece la linguaccia. «Aaaaaah! Dopo ci siamo noi!»
 
Dopo tanto tempo avevano deciso di provare a fare un provino alla Cube Entertainment. “Tentar non nuoce” aveva pensato il moro. Il giorno tanto atteso era arrivato.
 
Arrivò il loro turno. Ballarono e cantarono. I giudici gli guardavano senza un’espressione facciale, “Sicuramente è perché non vogliono far capire cosa pensano delle persone, sisi! Però… mi mettono ansia…” pensò YoSeob.
Il biondino si avvicinò all’amico, gli prese la mano e gliela strinse. «Kiki… Mi mettono ansia questi tizi… Non so se riuscirò a concentrarmi sentendomi i loro sguardi addosso. Se non ci dovessero prendere… Scusami tanto!» sussurrò, per non farsi sentire da nessuno oltre da KiKwang.
Il moro gli sorrise. «Non dirlo neanche per scherzo! Come và, và! Non ti devi preoccupare.» gli strinse ancora di più la mano, per rassicurarlo.
Finito il provino, i giudici gli dissero solo di tornare fra un paio d’ore, che avrebbero detto quelli che passavano il provino.
 
Passarono le ore in giro. Quando arrivò l’ora si recarono di nuovo alla Cube.
Gli annunciarono che avevano passato il provino.
YoSeob guardò incredulo Kiki, e quest’ultimo fece lo stesso. Si guardarono per un po’, per poi abbracciarsi e saltellare urlando ‘Ce l’abbiamo fatta! Abbiamo passato il provino!’.
 
I giudici fecero sedere in una stanza i due amici. Poco dopo rientrarono con altri quattro ragazzi.
«Signori, questi saranno i vostri compagni di band.» disse una donna.
I quattro si posizionarono davanti ai due ragazzi, che si alzarono per poi fare un’inchino.
«Piacere! Io sono Yoon DooJoon! Sarò il leader del gruppo.» disse tutto sorridente.
«Piacere, Yong JunHyung.» disse il ragazzo in modo freddo, non sembrava molto entusiasto, al contrario degli altri ragazzi.
«Piacere, io sono Jang HyunSeung!» fece un piccolo inchino.
«Son DongWoon, piacere ragazzi.» i due ragazzi si guardarono con uno sguardo, per dire ‘Ma è orientale?’.
Il ragazzo rise alla vista dei due ragazzi confusi. «Se vi state chiedendo se sono orientale, bè, lo sono. Sono nato a Seoul, anche se ho dei tratti occidentali.»
«Aah, capisco. Comunque piacere! Io sono Yang YoSeob!» disse facendo un sorriso a 32 denti. «E io Lee KiKwang, piacere.»
«Bene.» intervenne la donna «Adesso che vi siete presentati, posso spiegarvi cosa farete, il contratto e tanto altro.» disse incamminandosi verso un’altra stanza. Si fermò «Ah… Benvenuti alla Cube, BEAST.»
YoSeob guardò gli altri ragazzi con gli occhi luminosi «BEAST… Mi piace!!!».
 
I ragazzi firmarono il contratto, si conobbero meglio, diventarono amici.
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“Che bei tempi quelli.” pensò Kiki. “Se YoSeob ama Jun, sarò contenti per loro. Non posso far cambiare i sentimenti di quello scricciolo. Andrò a scusarmi con Jun.”
 
Andò in ospedale. Non salutò nemmeno i suoi amici, si diresse direttamente da un medico.
«Posso far visita a Yong JunHyung?» chiese timidamente.
«Certo.» rispose il medico.
 
Bussò alla porta della stanza del compagno.
«J-Jun… Sono io, KiKwang…» si odiava in quel momento.
«Entra.»
«Jun, ecco, io…» abbassò lo sguardo «Scusami… Ho perso la testa in quel momento. Mi dispiace davvero tanto, non volevo.»
«Non ti preoccupare. Me la sono cavata solo con uno zigomo e due costole rotte.» disse ridendo, per poi tossire sentendo il dolore lacerante alla cassa toracica.
«Non fare lo stupido!» si avvicinò all’amico mettendoli un cuscino dietro le spalle. «Te la sei cavata? Se questo è cavarsela… Davvero, mi dispiace moltissimo.» disse mentre le lacrime gli rigavano il volto.
«Kiki… Tranquillo, è anche colpa mia. Non mi ero accorto di quello che provavi per quello scricciolo, non avrei dovuto stargli così vicino.» Prese con una mano il viso del moro e con l’altra mano gli asciugò le lacrime.
«Ma sono stato uno stupido… Aspet...ta. C-Cosa hai detto? A te… Non piace YoSoeb?» chiese stupito.
«Ehm… No. Eheh…» arrossì violentemente e si girò verso la finestra «Ehm… Come dire… Io… Ehm… Stò… con… D…» arrossì ancora di più. Inspirò e buttò il nome fuori per forza tutto d’un fiato «D-DuJun!».
Kiki guardò l’amico con un sorriso. «Ah! Finalmente DuJun te l’ha detto!».
«Si, ma non cambiamo discorso. Devi dirglielo. Ne sarà felice, sicuramente.» disse sorridendoli.
«Mmm. Ho già in mente qualcosa. Posso avere il tuo aiuto?»
«Ovvio!» disse entusiasto.
«Grazie! Adesso vado. Scusami di nuovo.» urlò correndo verso Seung.
«Tu! Vieni con me, subito! Mi servi.» lo prese per la mano e lo trascinò via con sé.
«Hey! KiKwang, hai risolto tutto con Jun? Non è arrabbiato?» gli urlò mentre l’amico se ne andava.
«Si, ho risolto tutto, mi sono scusato.» si fermò di colpo, facendo quasi cadere Seung, che non capiva più nulla. «Ah… DuJun… Sono contento per te! Auguri!» disse sorridendo e facendo la linguaccia all’amico, che sentendolo arrossì.
«G-Grazie! Fight Kiki! Puoi farcela anche tu!» rise il leader.
I due amici si capirono al volo. Mentre YoSeob e DongWoon chiedevano a DooJoon perché gli avesse dato gli auguri.
«Niente niente, ve lo dirò più in là. Adesso andiamo.» 





Sisi, potete uccidermi dopo questo ritardo xD Ma non avevo nè tempo nè voglia di scrivere. Brutto periodo. Però... Guardate! çwç Ho scritto tanto (??) le mie ditina chiedono pietà! LOL 
Spero vi piaccia. Ah, il prossimo è l'ultimo, se tutto va bene. xD
Byebye, Ai.
   
 
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