Film > La Fabbrica di Cioccolato
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Autore: Cristy_    10/03/2012    3 recensioni
"C' era una volta un ragazzo, suo padre era un dentista. Come puoi immaginare egli teneva molto che suo figlio avesse dei denti puliti e ben curati, e gli vietava di mangiare qualsiasi tipo di dolce! Alle feste, il ragazzo non poteva toccare neanche una caramella."
!Nonna, ma come avrebbe fatto a crescere senza i dolci?" feci io, con tutta l' innocenza di una bambina che crede alle storie degli adulti..
" Oh, ma lui è cresciuto eccome! E appena lo ha fatto, si è ribellato a suo padre.. E' diventato il cioccolatiere più famoso del mondo.."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cristina.

<< Mi dispiace per quello che ho detto.. ce la faremo! >> gli dissi tenendogli il viso tra le mani. Era passato un mese..

Lui mi sorrise con un' espressione da beato e poi lo guardai.

<< DOVE VIVREMO?! >> gridai all' improvviso. Lui saltò e sbattè gli occhi, poi disse:

<< Alla mia fabbrica! E' grande, ci sono tantissimi spazi per farlo giocare! >>

<< Tu vuoi un maschio! >> lo accusai sentendo i nervi pulsarmi.

<< No assolutamente! A me va bene anche se nasce femm... >> lo interruppi scoppiando a piangere.

<< Sono sicura che non ce la faremo.. >> osservai le sue espressioni causate dai miei sbalzi d' umore..

 

Mangiavo come una matta: avevo sempre fame!
E poi Willy mi viziava.. Non-cioccolata di qui, gelato alla nocciola di lì, fragole frutta dolci.. Stavo ingrassando!

 

Camminavo scalza in un prato verde, poi mi ritrovai davanti mia nonna. La salutai sorridente e mi avvicinai a lei. Lei sembrava arrabbiata: appena mi avvicinai a lei uscì un coltello e me lo puntò alla pancia: << E' cattivoo! Cattiivo! >> mi disse e io, strillai spaventata.

Aprii gli occhi nel buio della camera da letto, rendendomi conto di stare strillando davvero. Willy era lì e mi guardò spaventato. Scoppiai a piangere e mi adagiò sul suo petto. Poi con un braccio mi coprì con una coperta e mi accarezzò i capelli.

Willy.

I suoi incubi erano sempre più frequenti, e non riuscivo più a sopportare i suoi sbalzi d' umore. Non vedevo l' ora che finisse tutto quel processo!!

Nel frattempo i miei cari umpa- lumpa lavoravano alla fabbrica, creando stanze per noi..

 

Un anno e mezzo dopo..

Cristina.

Jeremy era stupendo. Biondo, con gli occhi azzurri- viola, cambiavano al riflesso del sole.. E aveva una risata brillante. Willy lo teneva in braccio facendolo saltare borbottando qualcosa, come se si stesse rivolgendo ad uno stupido..

Erano tenerissimi. Gli umpa- lumpa gli stavano attorno incuriositi e io temevo che potessero farlo cadere, ma Jeremy era saldo tra le braccia di suo padre.

Sorridevo serena, accanto a Willy.

<< Guarda la mamma!! >> rise e mi indicò, Jeremy mi guardava a bocca aperta, poi scoppiò a ridere e si portò le mani alla bocca.

Appoggiai la testa sulla spalla di Willy e ridevo anch' io.

Era tutto perfetto. Eravamo una famiglia.. una grande famiglia! Gli umpa- lumpa guardavano Jeremy spaventati, ma poco a poco gli si affezionarono proprio come successe con me.

Willy aveva eliminato ogni minima traccia di cioccolata dalla fabbrica, sostituendola con non-cioccolata.

I giorni erano davvero felici adesso, ci divertivamo tantissimo a fare i genitori!

Però, ovviamente, avevamo anche le nostre responsabilità.

Jeremy era un bambino davvero tranquillo, la notte non ci dava assolutamente fastidio. E di mattina Willy ci giocava spensieratamente.

 

<< Wuuuu wu uh! >>

Willy e Jeremy sul go- gart che inseguono un umpa- lumpa su una bicicletta.

Jeremy che ride a crepapelle e Willy gli mette il suo cappello in testa.

Questa era la didascalia che aggiunsi sull' album delle MIE favole,-sul quale avevo scritto tutto di me e Willy- appiccicando la foto di Willy e Jeremy sul go- gart.

 

Willy ci viziava. Tutte le mattine mi svegliava in un modo diverso e stravagante!
Una mattina mi svegliai col profumo dei fiori sotto al mio naso, e un' altra con muffin alla non- cioccolata. La vita non era mai stata più dolce con me!

 

Una sera mi addormentai sul tavolo cercando di far mangiare Jeremy.

Aprii gli occhi in un prato verde, con della cioccolata che scorreva giù per una cascata. Camminai, ero di nuovo scalza. E faceva freddo.

<< Sei felice. >> mi girai di scatto e vidi mia nonna con in braccio Jeremy.

<< NOOO! >> corsi verso di lei, ma si faceva sempre più distante. Avevo paura che potesse fargli del male..

<< Mamma. >>

<< Jeremy! >> piangevo. Adesso ero seduta per terra con la testa tra le gambe, quando qualcuno mi mosse. Alzai la testa e vidi Jeremy gattonare verso di me. Lo presi tra le mie braccia e mi misi in piedi. C' era mia nonna di fronte a me.

<< E' bellissimo. >> mi sorrise dolcemente.

<< Stà lontana da noi! >> indietreggiai. Sbattei a qualcuno, Willy. Lui mi fermò, e mi guardò come se fosse uno psicopatico.

<< Willy..? >> gli dissi.

<< Non ti farà del male. Vieni. >> mi rispose lui. Ci avvicinammo a mia nonna e piano le porsi Jeremy. Lei lo prese tra le sue braccia e lo baciò in fronte. Poi tirò Willy e gli sussurrò qualcosa, lui sorrise e annuì.

Tutti e tre mi guardarono.

<< Cristina, sono felice per la tua famiglia. Willy ti ama davvero e Jeremy è stupendo! Mi manchi molto. >> mi disse lei teneramente.

La guardai incrociando le sopracciglia. << Anche tu mi manchi nonna. >>

Porse Jeremy a Willy e si avvicinò a me per abbracciarmi.

 

Mi svegliai con le lacrime che mi rigavano il viso. Guardai Jeremy che mi mostrò felice che aveva mangiato tutta la pastina. Willy mi arrivò alle spalle baciandomi sulla guancia da dietro di me, e quando si accorse che stavo piangendo mi guardò sorpreso.

<< Mi manca. >> gli misi le braccia intorno al collo e lo strinsi forte.

Senza dire niente mi strinse. Sapeva sempre cosa fare quando avevo bisogno di lui.

<< Sono sicuro che dovunque sia è felice per te. >>

Sorrisi sorpresa da quelle parole, come se lui avesse fatto il mio stesso sogno!
Risi, con le lacrime che scendevano giù a fontana.

Per me, quella era una sorta di benedizione da parte di mia nonna.

Da quando avevo gli incubi avevo smesso di andarla a trovare il giovedì, ma adesso avevo ricominciato.

 

Passeggiavamo per strada con il passeggino, e io con le buste. Amavo fare shopping con Willy, le sue smorfie davanti alle mie mille prove erano fantastiche!
Nel negozio se ne stava seduto con Jeremy in braccio ad aspettare che io smettessi di lamentarmi davanti allo specchio. Poi uscivo e lo guardavo.

Lui mi guardava e sorrideva.

<< Hai visto che bella la mamma?? >> e finiva che arrossivo come un pomodoro!
Tre anni insieme, e avevamo già costruito tutto questo: una famiglia stupenda.

Non lo credevo possibile. Per la verità, non avevo mai voluto figli. Anzi, rimanere incinta era uno dei miei peggiori incubi! A dir il vero anche Willy lo era, e adesso era il marito perfetto! Oh, non te l' ho detto nonna? Ci siamo sposati all' aperto, al lago. Jeremy sembrava un batuffolo bianco!
Avevo camminato verso di lui e il vescovo, nel mio vestito celeste.

Willy indossava giacca e cravatta, e il suo immancabile cilindro.

Quello non fu un matrimonio normale.. c' erano gli umpa- lumpa a fare da testimoni, e a riempire i due lati che mi circondavano. Jeremy aveva portato gli anelli, ed era anche inciampato due volte facendoci sorridere. Willy lo aveva alzato e tenendolo per mano lo aveva portato da me per farmi arrivare gli anelli.

Poi, riguardo la luna di miele.. partimmo alle away, lasciammo Jeremy agli umpa- lumpa che sapevano benissimo come trattarlo... da principe!! Lo viziavano più di me e Willy messi insieme!! Ahahahah..

Alle Away ci sentimmo di nuovo io e lui, quei due che spaventati e incuriositi si erano conosciuti alla fabbrica del cioccolato.

Gli stessi che facevano colazione insieme tutte le mattine per vedere l' altro anche solo per tre ore! Gli stessi spensierati, felici di allora..

E poi Willy in acqua era davvero divertente.. Nuotava cercando di non bagnarsi i capelli, e io ridevo guardandolo sul bagnasciuga. Poi correvo verso di lui e lo bagnavo spingendolo sott' acqua. Si dimenava come un matto ma poi mi tirava sott' acqua insieme a lui.. E sorridevamo, ed eravamo felici..

Alloggiavamo in una capanna sull' albero. Molto giovanile!

Tutte le sere salire era una tragedia. Arrivavamo su stanchi morti, e senza neanche farlo a posta finivamo per addormentarci sul tavolo mentre cenavamo.

Poi la mattina, mi prendeva in braccio e scivolavamo giù usando lo scivolo.

Quando tornammo alla fabbrica era tutto come l' avevamo lasciato..

Le vendite di Willy erano alle stelle, ed eravamo su tutti i giornali.

Milionario si sposa e ha un bambino” Ma non è così che definirei quei nostri tre meravigliosi anni.. C' è molto di più nonna, e tu lo sapevi, quando mi raccontavi quelle favole.. Sapevi che ero destinata a grandi cose, ed è grazie a te se è successo quel che è successo.”

 

 

Aprii gli occhi con il vento che mi soffiava contro. Era al cimitero, e mi ero addormentata appoggiata alla lapide di mia nonna. Mi asciugai una lacrima sulla guancia.

<< Oh, un altro dei miei stupidi incubi. Cavolo era così reale.. >>

Mi alzai e uscii. Era già mattina e molta gente camminava per strada.

Camminavo stordita, stropicciandomi gli occhi. Quando li riaprii sbattei a qualcosa e caddi per terra. Alzai la testa e sentii dirmi:

<< Oh accidenti. Tutto bene cara ragazza? >> Spalancai gli occhi quando mi ritrovai davanti Willy Wonka, o almeno quello che avevo sognato. Mi tirò su e lo guardai incredula. Iniziò a cadere la neve su di noi, rendendo quel momento eterno. Sorrisi, persa nei suoi meravigliosi occhi viola intenti a studiarmi.

<< Piacere, Willy Wonka. >>

FINE.

 

Bè, che dire.. ho scritto questa storia col cuore! L'ho amata fin da subito, e ancora oggi posso commuovermi mentre la rileggo.
Diciamo che grazia a Cristina, è come se avessi vissuto anch'io la mia avventura con Willy, provando le sue emozioni!
Questa storia è il riassunto di tutti i sogni che ho fatto da bambina quando quella singolare figura di Willy Wonka mi attirò e mi colpì; da adolescente, crescendo, mi sono resa conto di quanto poteva essere affascinante!
Spero che leggendola abbiate provato almeno un quarto delle mie emozioni e quelle di Cristina, perchè se fosse così, sarei soddisfatta. <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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