Anime & Manga > Gintama
Ricorda la storia  |      
Autore: Tatsu666    10/03/2012    1 recensioni
Conosciamo Sakamoto come uno che ride sempre...e se dietro quella risata ci fosse altro? E se fosse determinato a raggiungere il proprio obbiettivo senza guardare in faccia nessuno?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakamoto Tatsuma
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Che tutti considerassero Tatsuma Sakamoto un povero idiota senza cervello non era un segreto.

Molti non avrebbero scommesso su di lui nemmeno uno yen quand'era bambino sul fatto che sarebbe diventato un samurai.

Suo padre stesso pensava che quel figlio, così diverso da lui, immagine della serietà sulla terra, che stava sempre a ridere, a fare il buffone, non sarebbe nemmeno riuscito a tenere in mano un bokken.

Eppure sentiva che c'era qualcosa di diverso in lui, di luminoso e meraviglioso.

Era diverso da tutti i bambini della sua età, tutti intenti a giocare nei campi.

Tatsuma passava tutto il tempo che poteva sul tetto del dojo a guardare il cielo, a scrutarlo in ogni minimo particolare, come se anche distogliere gli occhi da quella distesa azzurra fosse stato un peccato imperdonabile.

Quando pensava a questo Sakamoto padre sorrideva quasi. Non l'avrebbe mai detto, ma adorava quel tratto di suo figlio perchè lo rendeva uguale alla sua adorata moglie, morta per dare la vita a quel buffo ragazzo. Lo tollerava solo per quello, per la verità.

Yuki era morta per darlo alla luce, e non riusciva a perdonarlo per averla fatta morire.

Non avrebbe mai più rivisto quei sorridenti occhi color del cielo che lo rassicuravano, ma degli occhi che lo guardavano curiosi e ridenti.

Tutta la dolcezza della sua vita se ne era andata via con la nascita di quel bambino.Per lui era rimasta solo la delusione di una vita felice e un bimbo da crescere solo, e che sembrava essere a buono a nulla. Sapeva solo ridere,ridere e ancora ridere. Ridere di tutto,tutti,di ogni situazione tanto da sembrare irrispettoso. E a niente valevano le busse che di tanto in tanto riceveva dal padre e dagli altri bambini. “Sei solo un povero idiota presuntuso, non sarai mai nessuno nella vita. Dovresti vergognarti, tua madre ha dato la vita per te e tu la ripaghi così? Sei solo una vergogna per me e per il dojo. È impossibile che tu sia mio figlio!” gli aveva gridato quella volta, con tutta il risentimento che provava verso il figlio mentre lo picchiava. “Sai solo ridere. Lo sai che fine fanno i buffoni?Eh? Lo sai?” “No,non lo so ahahaha” aveva risposto il piccolo Tatsuma, calmo, eppure con un lampo di sfida negli occhi. “Quando lo saprai, onorevole padre, me lo dirai?” “Tatsuma!Smettila!” rispose il padre e fece per colpirlo con un bastone nodoso che usava per allenarsi. “ahahahahha! Perchè dovrei smetterla? Ahahahha ti do sempre così tanto fastidio? Non stiamo mai insieme, eppure lo so che pensi che non sono buono a nulla. Me lo ripeti sempre così forte quando mi picchi, che alle volte sento questa frase nelle mie orecchie la notte!Ahahahhahaha!” “Tatsuma di ho detto di smetterla!”. Evidentemente non lo aveva colpito tanto forte se poteva ancora parlare. Odiava che gli parlasse con tanta disinibizione, come se fossero due amici di vecchia data.Doveva colpirlo con più forza e forse allora avrebbe capito di non essere niente di speciale, che poi, in effetti fu quello che gli disse: “Tu...........come puoi parlare così a me, tuo padre? Io e te non siamo niente. Non rivolgerti a me come se fossi un tuo amico, perchè non è così.” Sollevò il bastone, al culmine della rabbia e lo colpì, o almeno cercò di farlo. Il robusto pezzo di legno era stato fermato da un mano di Tatsuma.

Com'era possibile? Non era mai successo che si ribellasse. Aveva sopportato le botte e le prese in giro, le battute maligne indifferente come una bestia da soma. Quella volta invece gli occhi blu del ragazzo, di un bel blu profondo come il mare, erano spalancati, travolti da una strana luce, quasi demoniaca. “Io non capirò nulla.........” il bastone cadde a terra lontano dai due “Ma tu non fai altro che odiarmi. Sai, lo capisco che mi odi. Per colpa mia la tua adorata moglie non c'è più. Ma non credere di essere l'unico ad aver perso qualcosa. C'è tanta gente che soffre e che nonostante tutto va avanti.”

Sakamoto padre non sapeva cosa dire. Il figlio non gli aveva mai risposto, e ora che lo aveva fatto lo odiava ancora di più. E poi da dove gli era uscita tutta quella forza? “Sta zitto!Ti ho detto di star zitto!” Cercò di colpirlo ancora e ancora, non riuscendovi comunque. “Ti ho detto di star zitto!Ti odio, hai capito? Non servi a nulla!Vorrei che tu non fossi mai nato!Mi hai portato l'unica cosa importante che avevo!E ora osi dirmi che non sono l'unico a soffrire in questo sporco mondo? Non mi interessa! È tutta colpa tua!Sei e sarai sempre un maledetto buono a nulla!Non diventerai mai un Samurai! Parli tanto bene, ma non fai nient'altro che guardare il cielo ogni giorno!Da questo momento tu non sei più mio figlio!.....”

Tatsuma splalancò gli occhi per un breve, intenso attimo. Devo essere forte pensò tra sé e sé, e parlò: “ Che io sia o no tuo figlio, non mi interessa. Tutti credono che io sia solo un pagliaccio che guarda tutto il giorno il cielo. E anche se fosse? Non c'è niente di male in tutto questo. Non mi interessa nulla di quello che hai da dirmi. Una volta pensavo che avessi questo comportamento solo perchè era dura crescere un figlio da solo, ma ora ho inteso tutto.”

Tu! Ti ho detto di non fiatare!”

Non sono un giocattolo, padre. E non lo sarò mai. E non sono nemmeno un pagliaccio. Io diventerò un samurai, ma non come te. Non servono a nulla i cattivi sentimenti! L'odio..........la rabbia......quello che tu provi........non serve. Sappi che questo inutile figlio diventerà il guerriero che conquisterà le stelle, e al diavolo passato,presente e futuro! Andrò contro tutto e tutti per realizzare il mio sogno!Diventerò l' Imperatore delle stelle!ahahahahahahahah!E ora ti saluto!Me ne vado!” “Ma sei tutto sanguinante!Che diranno le persone che ci conoscono?!” “Ahahahahha non me ne frega niente, addio!” Il padre, completamente sbalordito, vide allontanarsi il giovane lentamente, come se stesse andando a fare una passeggiata.

Dal canto suo Tatsuma era ben lieto di essere riuscito ad andarsene. Finalmente aveva incominciato il suo viaggio verso una nuova vita, una vita in cui avrebbe fatto quello che realmente voleva. E lui voleva viaggiare,viaggiare e ancora viaggiare. E diventare l'imperatore delle stelle. Avrebbe girato nello spazio in lungo e largo, assaporare la vera libertà...........chissà se ce l'avrebbe fatta.

Ora aveva l'opportunità di scoprirlo..............

 

 

 

Note dell'autrice:

Salveeeeeeeeeeeeeeee!:D

Spero che la mia ff sia piaciuta..........Sakamoto è un personaggio che adoro e a cui non viene dato abbastanza spazio!ç_ç Poiché non so cosa scrivere in queste situazioni concludo con un Capitan Ovvio: se avete critiche positive o negative, scrivete una recensione!:D

Tatsuma:Con questa presentazione ti sei beccata l'odio di tutte le lettrici!

Autrice:E i lettori? Dove metti i lettori?

Tatsuma:Da nessuna parte. Io attiro donne, non uomini. Non per niente io sono un figo!

Autrice: Ohibò! Siamo modesti!

---------------------------------------FINE------------------------------------------------

p.s:faccino sorridente!:D

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gintama / Vai alla pagina dell'autore: Tatsu666