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Autore: Kristah    10/03/2012    2 recensioni
Breve One-Shot, presenta un incontro immaginario tra Beatrice e Dante, e una poesia che nessuno lesse mai.
Dal testo:
Lui fissò il foglio piegato in quattro e poi piantò i suoi occhi nei miei; ci lessi dolore, amore, confusione, odio, tristezza, felicità ed imbarazzo. "Era una semplice poesia, scritta questa mattina. L'unica copia esistente di una poesia che non sarà mai pubblicata", mi disse.
Punto di Vista: Beatrice.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Amor, ch'a nullo amato amar perdona.

Inziai a camminare velocemente, dovevo arrivare a casa presto, altrimenti mio padre non mi avrebbe più fatta uscire da sola. Lo sentivo nella mia mente, mentre mi raccomandava di non stare fuori troppo: "Beatrice, se questa sera non rientrerai all'orario che ho prestabilito, non ti lascerò più uscire"
"Certo padre", gli avevo risposto, beh, cosa avrei potuto fare? Certamente non restare fuori da sola, nei vicoli male illuminati di Firenze, mentre il sole tramontava.
Mi sentivo seguita. Lo ammetto, ero un po' paranoica in quel periodo, a causa di tutte quelle cose che stavano succedendo e che non sarebbero presto finite nel dimenticatoio. I giovani guelfi e ghibellini davano pubblico scandalo nelle piazze, senza badare alla presenza di donzelle quali eravamo le mie amiche e io.
Quel senso di essere osservata e seguita non s'era per nulla sopito.
Non volevo voltarmi e trovarmi ad un palmo di naso qualcuno di poco raccomandabile.

Qualcuno mi superò, e mi sembrava di conoscerlo.
Certo, Firenze era una città grande, anzi, immensa, e conoscevo un sacco di gente.

"Donna Beatrice" sentii.
Era una voce bassa, profonda e roca. Sarebbe stata ottima per leggere delle poesie.
"Beatrice, solo Beatrice", lo corressi prima di alzare lo sguardo.

Mi ritrovai a fissare due occhi scuri, e, vuoi a causa del Sole che proiettava strani giochi di luce, vuoi a causa della mia frivolezza, mi parve di leggere un pizzico di amore in quegli occhi.
"Oh, Dante" dissi, rallentando il mio passo.
Poteva essere perchè un paio di giorni prima mi era arrivata voce che le sue poesie erano scritte per me? Oppure perchè per lui ero come un Angelo di Dio? Non me lo so spiegare. Sono comunque certa che Dante Alighieri fosse un giovanotto non poco misterioso.
Ero immersa nei miei pensieri, quando notai che stringeva un foglio di carta, che tormentava con le mani. "Dante", lo richiamai dai suoi pensieri, indicando il foglio.
"Quella è una poesia per la vostra amata?" gli chiesi.
Lui fissò il foglio piegato in quattro e poi piantò i suoi occhi nei miei; ci lessi dolore, amore, confusione, odio, tristezza, felicità ed imbarazzo.
"Era una semplice poesia, scritta questa mattina. L'unica copia esistente di una poesia che non sarà mai pubblicata", mi disse. Era curioso come avesse calcato la mano sul fatto che quella poesia non sarebbe stata pubblicata. Me la porse.
"Capirete tutto, Beatrice" furono le ultime parole che mi rivose, prima di svoltare in una via senza nome.
Alzai lo sguardo al cielo e vidi che ormai era dipinto di rosa.
Era ora di tornare a casa.
Attraversai un paio di vie e bussai al portone; salutai mio padre e mi diressi in camera mia, ordinando di non essere disturbata fino a che la cena non fosse stata pronta.

Mi sedetti allo scrittoio e dispiegai il foglio.
La grafia era veloce, ma ben leggibile.


Mia cara, dolce donna,
Sarete mai mia?
Potrò mai stringervi tra le mie mani
oppure scapperete da me, come fa la Luna con il Sole?

Se non potrò mai avervi,
è vano forse l'amore che provo?

Amore fu crudele con me e il mio cuore.
Mi colpì quando ero solo un bambino,
e non sapevo nulla dell'amore
Vorrei avervi qui vicino.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona

Era questo la poesia che Dante mi scrisse, e che nessuno lesse mai.


Angolo di K:
Okay, la parte della poesia non calcolatela nemmeno. Non sono Dante Alighieri, e se fossi in lui mi sentirei offesa perchè qualcuno di così anonimo ha infangato il mio nome. Comunque... Nulla. Avevo voglia di scrivere qualcosina su Beatrice, che è una ragazza che sinceramente ho disprezzato. Fino a quando, nella Commedia, non scende nel Limbo per salvare Dante dal Peccato. E... e la voglio immaginare gentile come la immagina lui.
E' corta, è una shot, è finita.
Vi chiedo solo se vi è piaciuta, o anche se vi ha fatto schifo, di lasciare una piccola recensione, per la gioia dei miei occhi.
  
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