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Autore: Shatzy    12/03/2012    1 recensioni
Seconda classificata al contest "Create your recipe!"
“Non è giusto” ti ostini debolmente chiudendo gli occhi, lasciandoti accarezzare piano le guance. “Non era ciò che mi aspettavo venendo a vivere a New York! Non… questo!”
[Klaine]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: questa storia ha partecipato al contest "Create your recipe!" di adamantina, classificandosi seconda. Si doveva scrivere una flashfic inserendo fino a cinque opzioni, ancora non ho capito come ci sono riuscita, ma lasciamo stare :D Per il resto rimando alle note finali.
Non sono sicura che l'html abbia un senso...




Ignorance is not bliss



Proclività:

1. Inclinazione verso qualcosa, tendenza
2. Abilità, talento, capacità


Some say that life isn't fair [what for]
I say that people just don't care [what for]
They'd rather turn the other way [what for]
And wait for this thing to go away [what for]


Quando le mani di Blaine si posano sul tuo viso, trattieni il respiro per un attimo.
“Certo che ce la farai” ti sussurra, e il calore che emana scioglie immediatamente tutta la rabbia. “Hai un talento”.
La sua fronte tocca la tua e il tempo ricomincia a scorrere, veloce come i brividi che ti corrono sulla schiena.
“Non è giusto” ti ostini debolmente chiudendo gli occhi, lasciandoti accarezzare piano le guance. “Non era ciò che mi aspettavo venendo a vivere a New York! Non… questo!”
Lui ti ascolta in silenzio, mentre le sue ciglia ti sfiorano il viso.
Sospiri, più calmo. “È caduta a terra con una facilità che- l’avevo a malapena toccata” mormori. “I suoi occhi erano così spaventati e ingenui, Blaine. E gridava, gridava così forte e io non riuscivo a strapparle i vestiti” ti agiti, “e il suo odore era così piacevole, e gridava così tanto, come hanno fatto a non sentirla? Perché a nessuno interessa?”
“Kurt, non è la realtà” ti rassicura, dandoti un bacio leggero sul mento.
Espiri pesantemente, abbassando le spalle. “I suoi occhi alla fine erano così spenti, Blaine… E lo so che il dolore, la tristezza, l’impotenza non sono niente rispetto a-” fai una pausa, respirando a fondo. Alla paura. “Ma la sua soluzione è stata il suicidio e-”
“Kurt” ti ammonisce, a metà tra il minaccioso e lo spaventato.
“E non è giusto!” ripeti. “È solo uno stupido spettacolo teatrale di fine anno” ti impunti, mentre senti il suo respiro sulla pelle, caldo e rilassante. “Non dovrei abbattermi per così poco” ammetti, sconfitto.
“Almeno riesco a consolarti con altrettanto poco” ti sorride, e ti lasci contagiare – come sempre.
E finalmente riesci a mettere a fuoco di nuovo la tua stanza, il vostro letto, le sue mani. La vita che avete insieme. “Non voglio farlo” ripeti comunque poco dopo, meno convinto.
“Scommetto che Rachel è impaziente di morire come la Lucrezia di Shakespeare” scherza. “E tu sarai perfetto, anche se dovrai farle  violenza”.
“Sicuramente” ribatti fiero. “È che non capiscono”.
Blaine strofina il naso contro il tuo, e ti dice piano: “Tu puoi farglielo capire, Kurt, tu puoi mostrare un perfetto esempio di chi non rispetta la gente per ciò che è, perché sai cosa significa stare dall’altra parte. Anche se è un ruolo che non meriti, sarai perfetto e arriverai al tuo pubblico più dei protagonisti. Come il tuo Ufficiale Krupke” ti ricorda. “L’ignoranza non porta quasi mai alla felicità, per questo nascono i pregiudizi. Se c’è qualcuno che può cambiare qualcosa, sei tu”.
“Sei tu ad avere un talento: riesci sempre ad arginare le mie crisi da diva”.
“È più un’inclinazione” evidenzia compiaciuto, mentre apri finalmente gli occhi. E lui è lì, accanto a te, con le mani sul tuo viso, la fronte contro la tua, e un sorriso di cui continui a innamorarti.
E sai che se mai in questa vita cambierai qualcosa nel mondo, sarà solo perché Blaine è al tuo fianco.


In this life I loved you most of all
What for?
 [In this life - Madonna]










Note finali: l’avvertimento non-con era molto difficile per me da rendere in 500 parole, ho pensato di sfruttare “Il ratto di Lucrezia”, un’opera narrativa di Shakespeare in cui Lucrezia è una sorta di eroina romana che viene violentata e si uccide per il disonore, portando alla fine della monarchia. Ho pensato che molto spesso nella vita devi un po’ venire a patti con ciò che vuoi e ciò che devi fare, soprattutto se sei all’inizio della tua carriera, e magari anche accettare un ruolo che non ti piace e ti ricorda certe brutte esperienze scolastiche (non è assolutamente la stessa cosa, ma è comunque violenza nei suoi confronti visto che Kurt è stato vittima di bullismo, quindi è stato toccato e umiliato contro la sua volontà).

Grazie a chiunque abbia letto :) non è il massimo dell'allegria e del fluff, ma spero vi sia piaciuta.


   
 
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