Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vattelapesca    12/03/2012    3 recensioni
A chi interessano i personaggi secondari? A me, per esempio. Quindi ecco a voi Rita Skeeter come non l'avete mai vista. Dagli anni ad Hogwarts alla Seconda Guerra Magica, tutto quello che avreste (e non avreste) voluto sapere a proposito di Rita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bellatrix Lestrange, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: questa long è nata da una one shot scritta per un concorso. Che dire, non ho saputo resistere. Non è assolutamente necessario aver letto la os per leggere questa ma, se volete dare una grossa sbirciata ai futuri sviluppi della storia, allora eccola qua http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=976774&i=1
E' decisamente avanti nella trama, ma penso che non vi rovinerà nulla, semmai renderà più interessante il tutto. E adesso vi lascio alla lettura :D

 
Di verità ne basta un quarto


Parte prima
1951 – 1969
 
*
 
1. Furbizia
 
All'età di nove anni, Rita aveva due grandi occhi furbi, la testa piena di fini capelli castani e un'eccezionale abilità nel dire le bugie. Si trattava di piccole ed innocue menzogne, raccontante senza l'intenzione di nuocere a nessuno, ma lei adorava inventarsele. Era un po', ormai, che aveva capito quanto fosse brava a far credere agli altri quello che voleva. Non era difficile, in fondo. Bastava essere convinti di ciò che si diceva, il segreto stava tutto lì. La sera, durante la cena, lei amava raccontare di quelle piccole marachelle ai suoi genitori, divertendosi a prendere in giro gli altri bambini, che credevano ad ogni cosa che usciva dalla sua bocca. Suo padre, allora, le diceva bonario: “Ricorda, Rita, che le bugie hanno le gambe corte!” Poi, con un sorriso, le faceva promettere che non lo avrebbe fatto più e lei dava sempre la sua parola. Ovviamente, entrambi sapevano quanto fosse vana.
Roger Skeeter stravedeva per la sua unica figlia e, nonostante il suo ruolo di genitore lo costringesse a riprenderla, si compiaceva del suo ingegno. Era convinto che Rita fosse solo molto furba e curiosa, e non si stancava mai di ripetere quanto questo l'avrebbe aiutata nella vita.
Arriverai lontano, con il cervello che ti ritrovi!” Le diceva sempre scompigliandole i capelli. In quei casi la Signora Skeeter sbuffava alzando gli occhi al cielo, infastidita.
Non approvava il comportamento del marito. Tutto quell'entusiasmo perché sua figlia era brava a raccontare qualche frottola ai suoi amichetti... come fosse una cosa di cui essere contenti, poi. In realtà, erano molte le cose che non approvava del marito. Il suo essere assolutamente mediocre, ad esempio.
Roger Skeeter non aspirava a niente di particolare; da anni manteneva il suo posto al Ministero, senza aver mai né visto né voluto neanche l'ombra di una promozione. Era un buon padre ed un buon marito, ma a volte Miranda Skeeter aveva l'impressione che fosse anche terribilmente ingenuo.
Rita, dal canto suo, aveva da tempo capito quanto suo padre l'adorasse e quanto questo le potesse far ottenere tutto quello che voleva. Le piaceva come lui la trattava, con rispetto ed attenzione, quasi come fosse adulta. Le piaceva quando lui le parlava dei suoi colleghi al Ministero, oppure quando le raccontava di Hogwarts. Con sua madre, invece, le cose erano molto differenti. Convinta che viziarla non le avrebbe affatto giovato, la Signora Skeeter aveva fatto di tutto per crescere sua figlia il più severamente possibile. Non la lodava mai apertamente, ma si vantava di lei davanti alle sue amiche, raccontando di quanto fossero sensazionali le magie accidentali della bambina.
Rita ammirava sua madre. Le piacevano i suoi lunghi capelli, le sue dita affusolate ed i suoi movimenti aggraziati. Le piaceva il movimento elegante della bacchetta con cui incantava il servizio da tè, quando la domenica pomeriggio lei e le sue amiche si riunivano nel salotto. Fin da piccola era stata abituata a partecipare a quegli incontri, che, secondo sua madre, avrebbero aiutato la sua educazione. Per lungo tempo, la bambina non aveva fatto altro che annoiarsi a morte; seduta composta ed in silenzio su una poltrona per quelle che le parevano infinite ore. Poi aveva iniziato a capire che, prestando ascolto alla conversazione, il tempo passava molto più velocemente. Da lì non le c'era voluto molto per scoprirsi realmente interessata a quel mucchio di chiacchiere. Semplicemente, le trovava affascinanti. Tutte quelle distinte signore potevano passare un pomeriggio intero a parlare dei fatti di qualcun altro, come se la faccenda le competesse minimamente. Ma la cosa più bella era che si parlavano anche alle proprie spalle. Se, ad esempio, una di loro saltava un appuntamento, allora si poteva star certi che la conversazione sarebbe partita proprio riguardo a lei. E Rita ascoltava ed ascoltava, sorbendo il proprio tè in silenzio. Da sola nella sua cameretta, poi, nei suoi giochi ricreava quanto aveva visto ed udito. Così anche le sue bambole prendevano il tè insieme. Le storie che si raccontavano, però, Rita le rendeva sempre un po' più interessanti di quelle originali. Così, si diceva, è molto più divertente.
 
Da quando aveva compiuto undici anni, tre mesi prima, Rita non aveva fatto altro che pensare ad Hogwarts. Suo padre gliel'aveva descritta come il palcoscenico dove lei avrebbe potuto brillare, sua madre come un luogo di ambizioni, dove avrebbe dovuto dare il meglio di sé. In ogni caso, Rita non vedeva l'ora di andarci.
Così, quando quella mattina di Luglio un grosso barbagianni planò sul tavolo della colazione dalla finestra aperta, la bambina quasi si strozzò con il porridge per l'agitazione. Con mani tremanti sfilò la spessa busta dalla sua zampa ammirando, prima di spezzarlo, il sigillo di ceralacca.
 
SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Direttore: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed.Internaz. dei Maghi)
 
Cara Signorina Skeeter,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il primo settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
 
Con ossequi,
Horace Lumacorno
Vicedirettore
 
Intanto, sua madre aveva già afferrato il secondo foglio per studiarlo con interesse.
Potremo comprarti un gufo, che ne dici?” Le chiese.
Rita sentì le labbra aprirsi in un grande sorriso. “Dovremo andare a Diagon Alley, possiamo andarci oggi? Vi prego!”
Sua madre sollevò le sopracciglia. “Proprio oggi? Non c'è tutta questa fretta, c'è ancora tempo.”
Andiamo, Miranda.” Intervenne suo padre. “Penso che potremo portarla a Diagon Alley in ogni caso. E poi ho proprio voglia di uno di quei gelati di Florian Fortebraccio...”
Lei, come sempre, di fronte all'atteggiamento del marito alzò gli occhi al soffitto.
Bene.” Cedette infine. “Ma prima finisci la tua colazione!
Da sopra la ciotola del porridge, Rita sorrise con fare furbo.


PS: intanto, grazie per essere arrivati fino alla fine. Forse non è il più interessante degli inizi, lo so. Ma mi interessava parlare del rapporto di Rita con i suoi genitori, perchè l'argomento tornerà a far capolino. Dal prossimo capitolo le cose si faranno un po' più interessanti, prometto! Non ho comunque intenzione di sorvolare sui primi anni ad Hogwarts di Rita, non mi sembra giusto. Fatemi sapere cosa ne pensate, ogni critica è ben accetta.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vattelapesca