Your importance


Perché? Perché sei diventato così importante? Non può esserci nulla di buono per te nel futuro se continuerai a stare vicino a me.
Hai sempre detto di non sopportarmi, di non riuscire a sopportare il mio insultarti senza motivo, a parer tuo. Ma non riesci a realizzare che in fondo un po’ dobe lo sei, anzi molto, almeno quanto sono teme io.
Hai sofferto troppo e hai solo 17 anni. Mi fa male il petto al solo pensiero che io sono stato uno dei tuoi dolori, ma adesso non voglio più vedere quelle gocce salate coprire i tuoi occhi meravigliosi. Voglio farti sorridere per poter vedere il mio Sole e voglio far velare i tuoi occhi di piacere, di amore “pratico”.
Eccoti, sei tornato risvegliandomi da tutte queste riflessioni. Ti vedo più stanco del solito ma tu cerchi di non farmelo notare, cosa ovviamente impossibile. Non l’hai capito,vero? Non importa, non lo capisco nemmeno io. Non capisco eppure è così: scorgo ogni tuo cambiamento, ogni tua preoccupazione, ogni tuo dettaglio fuori posto. Ti conosco meglio di chiunque altro e so che hai paura, una paura tremenda di rimanere solo.
Vorrei dirti che non lo sarai mai più perché ti starò sempre accanto, ma non ci riesco adesso, anche se so che ti farebbe piacere, questo non è il momento giusto.
Mi saluti e vai a prendere la spremuta d’arancia sul tavolo, sedendoti sbuffando prima di berne un sorso. Deve essere successo qualcosa perché vedo che hai gli occhi più scuri, segno che stai trattenendo le lacrime da troppo tempo. Mi avvicino e ti bacio per farti capire che non sei riuscito a fingere bene.
-Che hai?- Cerco di essere il più delicato possibile sapendo quanto tu sia fragile in realtà. Non riesci a rispondere perché le lacrime scivolano lente sulle tue guance e io ti stringo a me per confortarti aspettando che ti sfoghi un po’. Quando i singhiozzi si calmano, mi stacco da te per vederti in faccia e ti ripeto:
-Che è successo?- Non rispondi, continui a piangere in silenzio. Capisco sei oppresso dalle tue paure che non riesci a sorvolare. Cerchi di andartene, mi allontani, continui a dirmi:
-Ti prego lasciami, lasciami… - singhiozzi, non riesci a smettere, riprendi a tremare. Non ti chiedo più niente, ti abbraccio soltanto e, di tanto in tanto, ti bacio. Sei stanco, stanco di piangere, stanco di tutto. Con te in braccio vado in camera mia e ti poggio sul letto come fossi un cucciolo addormentato, un piccolo cucciolo spettinato e lacrimante. Non so cosa fare e tu sei lì, sotto la coperta che ti ho dato, in preda a quelle specie di convulsioni dovute al pianto, che mi chiedi di aiutarti e di andarmene. Se non sei dobe tu, non lo è nessuno:se devo aiutarti come faccio ad andare via?
Improvvisamente mi torna in mente quella riflessione che stavo facendo prima e decido che così riuscirò ad alleviarti di almeno un po’ quel peso che ti senti sullo stomaco. Ti bacio, stavolta più appassionatamente, sentendo un sapore mischiato al tuo, così particolare. Sei teso, ma ricambi e piano piano ti sciogli...
**************
Stai ancora dormendo. Ti guardo e penso che non te l’ho mai detto. Non ho mai detto di amarti, ma ne sono sicuro. Vedo i tuoi zaffiri aprirsi e aprire insieme tutto ciò che ti ha sconvolto…
-Buongiorno- Sì, questo è il momento di parlarti, anche se sei mezzo addormentato. Mi abbracci e per un po’ ti stringo, ma dopo inizio a parlarti:
-Naruto… ho una cosa, o meglio, un paio di cose da dirti-
-Dimmi, ti ascolto-
-Da quanto tempo è?- Ti vedo sgranare gli occhi.
-Cosa da quanto tempo?- Mi spiace, non ci casco.
-Naruto… ieri…- dritto al punto -erano attacchi di panico, vero?- Sì, ho ragione. Abbassi lo sguardo e le lacrime tornano sul tuo viso color biscotto. Forse era meglio se stavo zitto…no, direi di no.
-Shh, tranquillo, calmati ci sono io-
-Sigh… Sasuke, io… sigh… scusa- Scusa? No dovrei dirlo io, non tu.
-No, piccolo non ti scusare, non hai fatto niente… non hai mai fatto niente. Ascoltami e basta, ok?- Annuisci e io continuo - ti senti solo? Quelli del villaggio ti odiano? Ascolta: tu non sei solo, ci sarò sempre io con te e se quelli là osano darti noia in qualsiasi modo, li incenerisco con la palla di fuoco suprema, ok?- Non ti ho guardato, ti ho solo accarezzato i capelli morbidi come seta.
Mi stupisco, un po’ sia mai che un Uchiha si stupisca troppo, quando mi baci e mi abbracci.
-Grazie, grazie… perché ti posso sempre dire solo questo?- Questo sei tu.
-Shh, non importa. Già l’averti accanto è meraviglioso… ehi, non ho ancora finito mi ascolti o no?- Forse l’ho detto un po’ troppo indispettito, ma per me è una cosa difficile da mettere a parole, quindi…
-Sì, sì dimmi-
Mi alzo e ti vedo contrariato, però voglio vedere ogni tuo cambiamento a ciò che sto per dirti.
-So di non avertelo mai detto ma…- ti prendo le mani nelle mie -ne sono sicuro e anche se non lo dico lo sento sempre.- Com’è difficile! Ok, un bel respiro… -Naruto… io ti amo. Sei tutta la mia vita e non voglio più vederti piangere perché ti senti solo, perché non lo sei. Ci sono, ci sarò sempre. E poi, dai, lo sai che non sono bravo con queste cose, accidenti!- Rimani un momento imbambolato, ma subito dopo mi salti al collo dicendo:
-Sasuke… sigh… ti amo anch’io… Sasukeee-
Adesso so che non sei importante. Sei indispensabile, come il suono della tua voce che pronuncia il mio nome. Sei un piccolo e dolce cucciolo in cerca di amore e mi piaci così come sei, anche se… non mi sono mai piaciuti i dolci, ma il tuo essere inconsapevolmente così mi ha fatto diventare come loro al solo tuo pensiero.
Ti amo, l’ho sempre fatto in silenzio e da adesso in poi lo urlerò al mondo intero.

THE END


Spero vivamente di non avervi fatto rigurgitare niente! Come ho già scritto è la mia prima fic, o meglio, la prima che pubblico. Che ne dite di lasciare un commentino? Anche le critiche sono bene accette, si migliora sempre, ma non siate troppo severe perchè io... sono una dobe sensibile T^T
Naru: come ti capisco T^T
*in un angolo a piangere abbracciati*
Sasu:Appunto... che ne dite di salutare invece di piangere?
me & dobe-naru: sìììììì
tutti: A PRESTO E GRAZIE DI AVER LETTO!!! ^_^