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Autore: valeria18    14/10/2006    7 recensioni
DEDICATA A MIKA, UNA RAGAZZA SEMPLICE MA STRAORDINARIA... Ci ho provato. Ho provato a scrivere quello che vorrei sentirmi dire io, un giorno. Spero vi abbia trasmesso qualcosa. =Valeria18=
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vengo a ballare con te

Un giorno rimpiangerai tutto questo.

E allora ti ricorderai di me.

(Meego)

 

E’ Natale. Lo sai, non dovrei nemmeno ricordartelo.

E’ il tuo giorno preferito. Ami stare con i tuoi parenti a scartare regali, mentre mille luci colorate e canzoncine altisonanti, risuonano nell’aria.

Ti vedo colorare un biglietto d’auguri e sorridere contenta. Non so perché sei così allegra. Non sono mai stato in grado di interpretare la tua felicità.

A volte è bastato anche il semplice cigolio di un’altalena arrugginita a farti spuntare un sorriso, mentre mi dicevi che era il suono più dolce che avessi mai sentito. Non ti capivo.

Ormai non mi impegno più per tentare di scoprirne i motivi. Mi accontento di vederti serena. E’ l’unica cosa che mi interessa.

Il fuoco scoppietta, altrettanto entusiasto, accanto a te. Hai indosso il maglione rosso che ti regalai l’anno scorso. Lo tieni stretto a te, cercando di farti calore in questa giornata di neve.

Ed io sto qui ad osservarti, piccola ed ingenua come sei sempre stata.

Ieri ti ho vista piangere, di nascosto. Non ti piace mostrare agli altri le tue debolezze, le tieni dentro di te e cerchi di farle scomparire guardando vecchie foto.

Ti donano una certa tranquillità. Me l’hai detto tu una volta, che guardare quei vecchi scatti ti faceva stare bene. E allora sfoglia interi album, piccola. La vita è fatta per essere ricordata.

 

Non ti accorgi dei miei occhi che ti stanno fissando da tantissimo.

Meglio, lasci loro la possibilità di vagare attraverso la tua pelle ed i tuoi capelli.

Vorrei riuscire a sfiorarti anch’io, così. Leggero e delicato, assaporando il dolce profumo di cannella che si diffonde sul tuo corpo.

Non posso.

Tra noi c’è quella barriera trasparente che separa l’essere amici, dall’essere amanti.

E ogni giorno che passa si fa più duro da superare. Avrei voglia di dirti che ti amo, ma rimango a rimpiangere il momento in cui ti ho detto di esserti solo amico.

L’ho fatto per te, amore mio. L’ho fatto perché arriva il momento il cui la vita ci separa e non voglio che tu, un giorno, possa star bene guardando una mia foto. Voglio esserci davvero accanto a te.

E così preferisco rimanere in questo rapporto vago ma costante. Darti la certezza che ti sarò sempre accanto, in qualunque momento. Così, quando arriverà il momento di dirci addio, il distacco sarà meno doloroso.

Capiscilo adesso, è importante.

Hai finito di scrivere e adesso ti sei avvicinata a me e mi hai chiesto se avevo voglia di ballare.

Ti ho risposto che non mi andava e te ne sei andata ad accendere lo stereo. Ora danzi da sola, al centro di una stanza che oggi, è solo per te.

Guardo come scivoli con il tuo corpo in movimenti piccoli e graziosi. La tua immagine è in perfetta armonia con il resto del mondo. Socchiudi gli occhi e ti lasci andare.

Danzi da quando eri ancora una bambina. Mi dici sempre che se ti proibissero di ballare, probabilmente ti toglieresti la vita.

Metti te stessa in quei movimenti apparentemente casuali, e segui il ritmo allineandolo con i battiti del tuo cuore.

Vorrei inserirmi anche io in quel magico rituale, ma so che sarebbe impossibile. Quando inizi a muoverti a passo di danza, entri a far parte di un mondo solo tuo, inaccessibile per me.

Non importa, è bello vederti così libera e sbarazzina. Sembra che non ti interessi più di nessuno, che l’unica cosa importante sia non smettere mai di alzarti sulle punte e fare tre piroette consecutive. E’ il tuo passo preferito.

Mi alzo e vado a spegnere la musica. Mi guardi male, come se avessi interrotto un bellissimo sogno.

Non importa, so che mi perdonerai. Ti dico che è ora di aprire i regali. Quest’anno sei qui a festeggiarlo con me il Natale, e non voglio farti mancare nulla.

Spengo le luci e accendo l’albero di natale. I mille colori ti illuminano il viso, facendo scintillare i tuoi grandi occhi turchesi. Sei stupenda, non potrei desiderare altro.

Tutta felice scarti il mio pacco rosso e verde. Ti ho regalato un paio di orecchini di cristallo.

Te li ricordi, amore? Quelli che mi indicasti in una vetrina un pomeriggio di settembre, mentre passeggiavamo alla ricerca di un nuovo paio di scarpette per la tua danza, con gli occhi sognanti.

Sei rimasta incredula, mentre giri tra le tue esili dita quei pendenti così trasparenti ma allo stesso tempo così colorati, e mi vieni incontro buttando le tue braccia intorno al mio collo.

Li indossi immediatamente, mentre alla radio trasmettono la tua canzone preferita.

Mi dice che è il Natale più bello che tu abbia mai passato. Non sai come mi rendi felice con queste parole. Mi mostri una busta azzurra con una coccarda dorata. E’ il tuo regalo per me.

Qualsiasi cosa ci sia dentro non mi importa, in realtà io il mio regalo di Natale l’ho già avuto. Sei tu.

E’ una sciarpa color rosso acceso, con sopra ricamati i nostri nomi. Sto così male a vivere questa situazione. Vorrei ringraziarti baciandoti, assaporando le tue morbide labbra. Purtroppo posso solo ricambiare il tuo abbraccio.

E’ una così bella serata, non voglio sprecarla per stare male. Oggi è la tua serata, piccola. Vivila.

Ci scattiamo una foto, sotto tua richiesta. Avrei fatto di tutto pur di non doverla scattare, perché penso a quando tu vedendola, rimpiangerai questi tempi.

Non devi farlo, mai. La vita va avanti, è possibile che un giorno ci ritroveremo davvero a guardare stupide foto per ricordarci della bellezza del nostro rapporto, ma per ora gustiamocelo.

Scocca la mezzanotte. Fortunatamente non devi scappare a prendere la tua carrozza e lasciarmi solo la tua scarpina di cristallo.

Ti addormenti sul divano, ti copro con una coperta. E mi addormento anche io, pensando che forse, qualche ora fa, avrei dovuto ballare con te.

 

E’ mattina, tu sei andata via.

Mi avvicino al tavolo dove abbiamo cenato e trovo un tuo biglietto. Era quello che stavi scrivendo ieri sera.

 

“Ogni volta che leggerai questo biglietto, potrai ricordarti di me. A quanto ti ho voluto bene, a quanto ti ho amato. Non mi importa se un giorno dovrò soffrire, separandomi da te. Ma preferisco vivere anche solo un giorno da principessa, che una vita da semplice ragazza.

Buon Natale”

 

Esco da casa correndo, vengo a cercarti.

Vengo a ballare con te.

 

Fine

Prima one-shot che scrivo che non riguarda i miei due amati r/hr.

Ci ho provato. Ho provato a scrivere quello che vorrei sentirmi dire io, un giorno.

Spero vi abbia trasmesso qualcosa.

Vi adoro tanto.

=Valeria18=

 

  
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