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Autore: u n b r o k e n    13/03/2012    7 recensioni
[ Fanfiction Spin-off di Lucky i'm in love with my best friend, è da li che provengono i personaggi]
Charlotte studia medicina in California, vuole riuscire a laurearsi il più in fretta possibile per tornare in Francia, suo paese nativo, dove la sua madre naturale l'ha data alla luce, e i suoi genitori adottativi l'hanno presa sotto custodia. I rifiuti subiti dalle persone che lei riteneva care la trasformano in una ragazza che tende a non fidarsi e a usare sarcasmo e una lingua aguzza come arma di difesa. Cosa accadrà quando nella sua vita, nella quale non ha mai voluto far entrare nessuno, Farà il suo ingresso a forza di litigi Ethan, un ragazzo stronzo almeno quanto lei? Questa è La storia di due caratteri forti, quasi uguali ma allo stesso tempo in contrapposizione, che si scontrano talmente forte da finire per ritrovarsi con le anime indissolubilmente concatenate.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lucky I'm in love with my best friend.'
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Living Young and Wild and Free.

 « So what we get drunk, so what we smoke weed.
We're just having fun, we don't care who sees.
So what we go out, that's how it's supposed to be.
Living Young and Wild and Free. »

Charlotte.
« Che direbbero i tuoi se ti vedessero adesso? » La voce della mia amica mi arrivò attutita, come se quelle parole fossero state pronunciate a kilometri di distanza da me. Scossi la testa con disapprovazione ad una di quelle domande che, lei lo sapeva, non mi andava di sentire. Ci stavamo divertendo, pensare ai miei in quel momento era alquanto futile. Se non fossi gia stata al terzo tiro probabilmente mi sarei inacidita e avrei mandato affanculo la mia migliore amica. Ma il fumo penetrato nei miei polmoni avrebbe di li a poco raggiunto il mio cervello e la mia rumorosa risata avrebbe fatto irruzione nel silenzio della notte, sul cofano di quell'auto che "i miei genitori" mi avevano regalato per il mio Diciottesimo compleanno. Ma prima che la mia profezia si avverasse, mi voltai verso la mia amica per rispondere alla sua domanda retorica.  
« Charlotte Allison Lively! Non ti ho cresciuta perchè tu passassi le tue serate a farti canne con la tua amica delinquentella! Ma perchè tu studiassi e diventassi una dottoressa, propio come me! » Imitai senza alcun successo la voce severa di mio padre e di seguito scoppiai a ridere e, girandomi su un fianco, mi accovacciai su me stessa guardando il profilo di Amy che rideva di gusto.
« A volte penso che i miei ci abbiano guadagnato ad adottarmi. » Dissi tornando seria di colpo fissando il panorama stellato. In città le stelle erano giustamente invisibili, per questo eravamo approdate alla campagna più vicina.
« Perchè dici così? » Domandò Amy mentre il suo sorriso si affievoliva.
« Perchè hanno una scusa per costrirgermi a diventare ciò che loro vogliono che io sia. Se loro non mi avessero adottata nessun'altra famiglia mi avrebbe presa, lo sai come sono fatta. » Terminai con tono sorprendentemente lucido.
« Odio i discorsi profondi post-canna. Non dovremmo credere di star cavalcando un unicorno in direzione fine dell'arcobaleno? » Aggiunsi di seguito scoppiando a ridere.
« Questo fumo fa schifo. » Concluse quindi Amy ridendo con me.

« Roll one, Smoke one,
When you live like this you're supposed to Party
Roll one, Smoke one and we're all just having fun.»



Camera mia. Questa dev'essere camera mia.
Quello fu il poco dolce e romantico pensiero che mi svegliò quella mattina di settembre. Di seguito pensai che il mio bagno non era mai stato così lontano dal mio letto, e ancora, che quelle che avevo sotto gli occhi non erano borse ma spacebag da viaggio.  Ma la mazzata arrivò quando ricordai qualcosa di essenziale: quello era il mio primo giorno Di College.
La verità non era che non ci volessi andare. Insomma al College ci sono tante feste, tanto alchol, tanto divertimento, bei ragazzi,
Sì giusto, poi c'era lo studio. Probabilmente lo studio sarebbe apparso prima nella lista 'cose da fare al college' il problema era che, la lista dei miei genitori adottivi doveva essere diversa dalla mia. E se nella loro appariva 'Studio' come prima voce, nella mia 'Studio' non c'era nemmeno.
Mi obbligavano a frequentare il College e a studiare Medicina, mi mantenevano gli studi e mi stava bene. In realtà i soldi per lo studio furono sempre la sola cosa che accettai da loro, in Diciannove anni di vita. Lasciavo che loro controllassero la mia vita solo perchè desideravo prendere una laurea con il minor sforzo possibile e scappare da quella città. Da quello stato.
Parigi.
Lì volevo andare, anzi tornare. Lì ero nata.  I miei genitori naturali erano francesi e la famiglia che mi adottò era in vacanza in Francia. Ancora mi sfugge il motivo per il quale mi adottarono al di là del mondo; Forse perchè, una volta tornati a casa  Eric e Diana, avevano intenzione di raccontare a tutti che la loro fuga romantica gli aveva portato una pargoletta.
Saltai alla guida della mia auto sportiva e guidai fino al College, con gli occhiali da sole dalle lenti più scure che riuscì a trovare.  Quando arrivai la mia prima meta fu la caffetteria e solo dopo un'accurata osservazione della mia struttura scolastica, la mia aula.  
Col caffè bollente tra le mani feci il mio ingresso tra il brusio dell'aula. La lezione non era ancora cominciata e quello che sembrava essere il professore stava smanettando impazientito con dei fogli scritti fittamente al computer.  Feci scorrere lo sguardo da una parte all'altra dell'aula: c'erano decine di posti vuoti ma preferì prendere posto vicino ad un qualunque essere umano. Se dovevo annoiarmi almeno volevo farlo in compagnia.
Così sedetti vicino a un ragazzo che si accorse di me solo dopo qualche secondo e si girò.  Scorsi nel suo sguardo un leggero lampo di sorpresa e poi gli stessi occhi scesero per farmi una radiografia completa.
Il suo sguardo mi infastidì e incuriosì allo stesso tempo. Odiavo chi si fermava a guardarmi più del dovuto.
D'accordo, ero circa uno e ottanta, Bionda, occhi chiari, Due gambe piuttosto lunghe. Mi ero sempre piaciuta e non lo avevo mai nascosto a nessuno e mi sentivo a mio agio al centro della scena. Ma questo contatto visivo diretto con quegli occhi nocciola mi infastidiva terribilmente.
Ne approfittai per fissarlo a mia volta.
Capelli castano scuro, Taglio corto, Occhi nocciola e leggermente allungati, sopracciglia folte e labbra carnose.
« Ciao » Disse lui con un tono di voce neutro ingannato solo dal mezzo sorriso che gli morì sulle labbra non appena  non vide nessun acenno dello stesso sorriso sulle mie.
« Ciao » Risposi piatta tirando fuori un quaderno dalla borsa.
« Che fai qui? » Domandò stupidamente.
« Anno sabbatico. » Risposi con ovvietà e una vena di sarcasmo. Che potevo farci in un'università? seguire le lezioni forse?
Lo sentì ridere e poi distinsi la sua testa più vicina al mio viso.
« No, intendo qui, seduta vicino a me. »  Chiarì lui come se fosse del tutto ovvio.
Lo guardai con aria interrogativa, le sopraciglia corrucciate e le labbra arricciate, sul punto di dire qualcosa.
« E' occupato, avresti dovuto chiedere. Sto aspettando qualcun'altro.  » disse stroncando la mia frase sul nascere.
Involontariamente schiusi le labbra e aprì le palpebre in un'espressione sorpresa.
« Il posto alla tua destra è libero. » gli feci notare sentendomi leggermente infastidita da quella sorta di rifiuto.
« Nah preferisco che le persone si siedano alla mia destra. Quello destro è il mio profilo migliore. » Spiegò con candore guardandomi negli occhi.
Non seppi se ridergli in faccia per l'affermazione che gli era appena uscita dalla bocca o spostarmi semplicemente. Optai per una terza, facendo uso di tutto il mio pungente sarcasmo.
« Certo, chiaro Miss Universo. » Gli regalai uno dei miei sorrisi più ironici e mi alzai per posizionarmi nel banco appena dietro al suo.
« Ti sbagliavi. La tua nuca è il tuo lato migliore. Almeno se parli da qui non sento niente.» Dissi poggiando il mento sulla mia mano.
Lui Si voltò lentamente verso di me con un sorrisetto divertito e mi fissò per un po'.
« Come ti chiami? » Domandò come se non avesse sentito affatto la mia ultima affermazione.
« Charlotte. Tu? »
« Heat. »-  Alla sua risposta scoppiai a ridere sotto il suo sguardo truce.
« Che razza di nome è Heat? » Chiesi dando sfogo alla mia brutale sincerità.
« Un diminutivo di Ethan. Sei davvero un genio. Sicura di non dover gia essere ai corsi di laurea? »
« Sicuro che chiunque ti abbia dato quel nomignolo ti volesse bene? » Domandai piegando leggermente la testa da un lato, senza smettere di guardarlo.
« Sei una stronza. » Dedusse sorridendo con sguardo curioso, come se quei pochi minuti di provocazioni gli fossero bastati per inquadrarmi.
« Grazie. Anche tu non sei male, ma non concorri al mio livello. Adesso girati, apprezzavo di più la tua nuca.» feci in tono pacato e sarcastico. Dopo qualche secondo a guardarmi e una risata seguita da un movimento buffo della testa, eseguì i miei ordini e si girò.
Pochi minuti dopo fui sorpresa di vedere che non mentiva : il posto alla sua destra era davvero occupato. Una mora su un paio di tacchi vertiginosi si fece strada camminando con il portamento di una battona ubriaca per l'aula e si sedette da parte al ragazzo che la salutò con un bacio sulla guancia.
Osservai l'intera scena con un soppracciglio alzato e una risata pronta: E' un vero spreco quando delle ragazze sono davvero belle, ma terribilmente Trash.
La lezione iniziò di li a poco e a fine ora notai che i miei appunti consistevano nel disegno di due lottatori di sumo che lottavano in un'arena di Wresling

***

Quella sera dopo aver evitato accuratamente i miei genitori, decisi di tornare al College, stavolta per motivi ben distinti da quelli che mi avevano portata nell'aula quella mattina.
Avevo sentito parlare di una cantina, chiamata così per pura comodità dato che era un locale enorme, che fungeva da pub a matricole e veterani del College.   Sarei stata poche decine di minuti, per dare una sbircata al luogo, alla gente e farmi un'idea dei miei coetanei che frequentavano quel posto.
Quando arrivai non potei evitare di notare che l'atmosfera regnante era quella tipica di un locale in piena regola. La musica non era troppo alta e le persone non erano troppe ma probabilmente solo perchè non era Sabato o Venerdì sera.
In cambio dei divanetti di pelle neri arredavano quel sotteraneo un po' scarno, Un bancone di legno evidentemente poco pregiato e degli sgabelli dello stesso, erano posizionati su un lato.
Non mancava lo spazio per ballare e i tavolini su cui consumare.
Mi accomodai al bancone e il barista mi accolse con un classico « Cosa ti porto? » - Solo quando alzò gli occhi per incontrare i miei lo riconobbi; Heat, Ethan o qualunque fosse il suo nome mi guardò sorpreso e poi ripose il bicchiere che stava asciugando.
« Oh, la stronza. » dedusse lui sorridendo.
« Oh, il tizio dal nome assurdo.»
« Allora hai un problema di acidità costante. Pensavo solo che fossi di mal umore per l'inzio della scuola stamattina! Hai visto un medico per questo tuo problema? » domandò per niente infastidito ma stranamente divertito.
« Sì e mi ha delegato a castrare i baristi che non mi servono subito. » Risposi prontamente sorridendo sarcastica. « Vodka Lemon. »
Senza aggiungere altro, col suo costante sorriso si voltò per recuperare gli ingredienti e prepararmi il drink.
« Aspetta, posso servirti dell'Alchol? Sei gia aggressiva così, non voglio risse qui » Ritirò il bicchiere pieno che mi stava porgendo e appoggiò i gomiti sul bancone mentre mi guardava divertito.
In tutta risposta gli lanciai uno sguardo maligno così lui, senza ulteriori indugi, ma sempre sorridendo spinse con un dito il bicchiere di vetro verso di me e io lo afferrai per poi bere.
« Sei di qui Charlotte? » Domandò riprendendo ad asciugare un bicchiere.
Alzai la testa dal mio Drink e mi fermai a guardarlo. La t-shirt nera che indossava gli metteva in risalto le braccia e notai che aveva un viso armonioso e  dai tratti puliti.
« No. Sono nata in Francia. »
« Francia? » Chiese stupito smettendo di armmergiare col bicchiere. « E perchè ora sei qui? »
« Affari miei. Tu perchè fai il barista in questo poco di cattivo gusto? » domandai guardandomi intorno.
Lui sorrise e poi scosse le spalle. « Affari miei. » liquidò la questione.
« Se l'anno scolastico è cominciato oggi, come fai ad aver gia un lavoro del genere? » Chiesi curiosa.
« Non te lo dico, Francesina. »
Alzai le spalle rassegnata, più che altro perchè non mi importava troppo.
« Mi avevano detto che al campus sarebbe arrivata una principessina Dell'elite. » commentò a voce bassa sorridendo.
« Chi ti aveva detto cosa? » chiesi pacata ma confusa. « Sei al College da quanto ci sono io, chi sei per sapere dell'arrivo di una persona?» Domandai con la fronte corrucciata e mi accorsi che il mio tono poteva risultare persino accusatorio.
« Affari miei. » Rispose di nuovo lui a mo' di cantilena con un ampio sorriso.
« Ora scusami, ma ho finito il turno. Non passare la notte a chiederti chi io sia o da dove venga. Non ci arriveresti.» Mi rivolse un ultimo sorriso e prima di sparire dalla porta dietro al bancone distinsi un « Goditi la tua Vodka.»




u n b r o k e n's corner
Buonasera fanciulle. Molte di voi probabilmente sono state inviate qua direttamente di quel gran bel pezzo di fan fiction chiamata "Lucky i'm in love with my best friend" Tutte voi, mi conoscerete come zia Manuela.
Ebbene sì finalmente zia Manuela cel'ha fatta e come promesso ha postato il famoso spin-off!
E' da un bel po' di tempo che non posto storie su efp (ed evidentemente era meglio se me ne stavo buona per un altro po' di tempo HAHAH) però che ci dobbiamo fare a me scrivere piace tanto e visto che ho trovato qualche pazzoide curiosa di leggere della roba mia, allora mi sono detta, facciamolo! Mi sento sempre eccitata quando inizio una nuova fanfic perchè tutte le volte è un viaggio nuovo alla scoperta dei mie personaggi.
In questo caso, adoro i qui presenti Charlotte ed Heat. La ragazza ha alle spalle una storia parecchio travagliata che sarà contentissima di raccontarci se a voi andrà di restare con me e seguirla ;)  Ed Heat... beh vedrete! LOL
Come ho gia menzionato, si tratta di uno spin-off e non prevedo molti capitoli anche se, se avrà successo (cosa che dubito un po' perchè sono pessimista di nascita un po' perchè non sono una scrittrice poi così brava) sarò felice di intrattenervi questa storia quanto vorrete.
I ritmi sono un po' veloci e se devo essere assolutamente sincera vi dirò che questa fanfic non è affatto studiata. La scrivo quando mi sento ispirata, le idee mi arrivano di notte, mentre sto fingendo di ascoltare una lezione di storia, insomma in tutti i momenti haha quindi la  fine mi è ignota almeno quanto a voi. Questo per dirvi che, riconosco che non è la fanfiction più originale e meglio scritta che incontrerete, ma nasce come distrazione per me e sopratutto per voi.  Sarò veralmente contentissima se mi vorrete lasciare un parere, una recensione perchè mi servono davvero per migliorarmi e continuare.
Ogni parola per me è oro colato e ringrazio immensamente quelle che vorranno scrivermi qualcosa c:
Quindi mi raccomando, lasciatemi scritto qualcosa u.u
Adesso vi lascio a Carla che ha accettato di farmi da guest star ad ogni capitolo. aww che tenera *-* Niente fanciulle, grazie mille dell'attenzione. spero con tutto il cuore di non aver deluso chi lo aspettava con trepidazione e spero di ricavarmi qualche bella lettrice affezionata. Alla prossima!




  Charlie's corner.

saaaaalve babiees. rompo le palle pure qua! Però stavolta sono solo un ospite, motivo per cui tutto il capitolo sovrastante è semplicemente aoidfwpoifdw. Io ve l'avevo detto che Manuela è bravissima a scrivere, no? :') Come oooon, ammettetelo che avevo ragione e.e Personalmente questo capitolo mi piace un sacco e quando Manu me l'ha fatto leggere ero tipo oifjwoe con gli occhi a cuoricino, poi non so perché - anzi sì lo so: fa ridere ed è scritto benissimo - sono innamorata della parte iniziale :')
Quindi come ben saprete i protagonisti di questa bella ff sono Charlotte e Heat. Personalmente trovo che siano una coppia stupenda, e per certi aspetti ricordano un po' i nostri Harry e Destiny, non trovate? .... Beh in effetti ancora non potete trovare una minchia AHAHAH ma io ho il privilegio di poter leggere i capitoli prima, jealous?! Io lo sarei perché vi garantisco che i capitoli a venire sono praticamente stupendi! u.u
Peeeer cui ESIGO che questo capitolo abbia tante belle recensioni, mi raccomando :') no reviews no party! e poi andiamo, manuela se ne merita un bel po' dopo questo capitolo aksajdwdj.
Bene, ora me ne vado e smetto di rompere le palle, yo!
Charlie.

  
   
 
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