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Autore: Silvia_sic    14/03/2012    7 recensioni
[Tony/Pepper]
E se quella sera... Sotto il cielo stellato... Su quella terrazza che mostrava l'incantevole panorama della città... Ci fosse stato quel bacio? Sarebbe cambiato tutto o forse no?
Rifacimento di una piccola scena dal primo film.
Leggete e scoprite.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premessa:

Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova one-shot...

Dal titolo capirete che si tratta di quella scena sul terrazzo che c'è nel film di Iron Man, dove Tony e Pepper: non si sono baciati -.-” Perciò io ve la ripropongo con un finale alternativo!

Vi avverto che lo scritto qua sotto è opera di un puro e folle esperimento, che non so nemmeno come abbia fatto a sfiorarmi la mente! In pratica è narrato in prima persona da Tony che crede di fare un discorso con Pepper... più contorto di così non si può!

Bhè... ci vediamo a fine pagina!

 

The first real kiss

 

Entrare di straforo alla propria festa non è curioso... è assolutamente assurdo! E poi Obie mi dice pure di andarci piano... Se c'è una cosa che non si deve fare è dirmi ciò che devo fare, è abbastanza irritante per i miei gusti! Non so se rammenta, ma qui il capo indiscusso sono io!

 

Vabbè entriamo e vediamo di divertirci un po'! Perchè tutti qui sono stupiti nel vedermi? Mica sono caduto in depressione, perdio! Forse cadrò in depressione se non trovo subito qualcosa da bere!

 

O perfetto! Il bar! Vediamo di bagnare l'ugola, prima di animare la festa come si deve!

 

-Mi dia uno scotch, sto morendo.-

 

-Subito.- Che sorriso spettrale, cavolo! Ma qui sono l'unico che abbia voglia di un po' di movimento?!

 

-Signor Stark...- E ora chi è che rompe le scatole?

 

-Sì?- rispondo, girandomi di malavoglia.

 

-Agente Coulson...- Bene! Il mio drink! Aspetta... Coulson? Questo nome l'ho già sentito...

 

-Oh sì sì sì sì, lei è quello del...- Com'è che si chiamano?

 

-Strategic Homeland Intervention, Enforcement and Logistic Division- Chissà quanto tempo gli ci è voluto per impararselo tutto!

 

-Accidenti vi servirebbe un nome nuovo!- ridacchia, che personaggio bizzarro. Assaggiamo questo drink... buono, ma non abbastanza forte per me.

 

-Sì, me lo dicono spesso. Senta so che questo non è il momento migliore per lei, ma a noi serve un suo rapporto...- Ecco cosa vuole! Va subito al sodo... ma se sa che non è il momento migliore, allora perchè mi rompe le palle? Vediamo un po' chi c'è in sala...-Ci sono ancora molte domande senza risposta e il fattore tempo...- Ma quella sei tu?! Oddio, sì! Sei Pepper! Non ti avevo riconosciuta, sei uno schianto! Bel vestito... scoperto nelle giuste parti...

 

Ora ti raggiungo... Oh cavolo questo sta ancora parlando con me! Ma che ha detto? Facciamo i professionali... come sempre dovrei cavarmela. Porgiamogli la mano. -Le dico che ha ragione, assolutamente ragione...- me la stringe. -Senta, vado dalla mia assistente e... fissiamo un appuntamento.-

 

Scampata per un pelo! Ora... a noi signorina Potts! Mi incammino verso di te e tu ti giri, donandomi quel tuo meraviglioso sorriso.

 

-È uno schianto, non l'avevo riconosciuta!- Pessimo approccio, signor Stark! Puoi fare di meglio!

 

Sembri stupita nel vedermi, d'altra parte non ho ancora trovato nessuno che non sia stupito nel trovarmi qui! Assurdo!

 

-Cosa ci fa lei qui?-

 

-Evito agenti governativi.- Rimontiamo a cavallo... ma cosa sto dicendo?!

 

-È venuto da solo?-

 

-Sì. Dove l'ha preso il vestito?- Tentiamo un approccio normale una volta tanto! Ma perchè sono così nervoso?

 

-Io... oh è un regalo di compleanno...-

 

-È stupendo.-

 

-Da parte sua, veramente...-

 

-Sono un'esteta!-

 

-Sì.- rispondi timidamente, abbassando di pochi attimi lo sguardo. Allora non sono l'unico teso qui, eh? Bene! Molto bene...

 

-Le... le va di ballare?-

 

-Oh, no!- esclami, diventando di colpo seria.

 

-D'accordo andiamo!- rispondo, prendendoti per mano, conducendoti al centro della pista.

 

-No!- Non puoi far nulla contro di me, Potts! Non accetto un no come risposta stasera!

 

La musica si sente fievole, ma cominciamo a ballare lo stesso un ritmo lento in mezzo a tutta la gente. Ti poggio una mano sul fianco e stringo delicatamente la tua mano, conducendoti nella danza. Mi sorridi per poi guardarti intorno e abbassando lo sguardo, si nota visibilmente il tuo imbarazzo.

 

-Morbida...- dico, cercando di metterti a tuo agio, anche se pure io mi sento strano. Ridi, alzando lo sguardo e scostandoti i capelli dal volto con un veloce e grazioso movimento del capo. -La sto mettendo in difficoltà?-

 

-Oh no no! È che... mi dimentico sempre di mettere il deodorante, sto ballando col mio capo davanti ai miei colleghi con un vestito con le spalle scoperte...- mi dici, dandoti un'occhiata in giro. Ok... sei imbarazzata! Molto imbarazzata...

 

-Ha un aspetto e un profumo eccezionale...-

 

-Oh aiuto!- esclami, puntando lo sguardo verso il basso, rifiutando di incrociare i miei occhi, occhi che sono solo per te! E sorridi... Quel sorriso luminoso che inizia con i tuoi occhi cerulei, il sol sorriso che è in grado di farmi sentire strano e disorientato. Sei l'unica che mi sorride così. Unica e insostituibile!

 

-Potrei licenziarla, se la cosa la tranquillizzasse!-

 

-Credo che lei non sarebbe in grado di allacciarsi nemmeno le scarpe senza di me!- enunci fieramente, sorridendomi appena come per lanciarmi una sfida... Mi piacciono le sfide!

 

-Sopravvivrei una settimana!- Anche se sarebbe una settimana infernale... e tu questo lo sai bene! Molto bene!

 

-Davvero?-

 

-Sì!- affermo, sicuro di me stesso, ma naturalmente hai sempre un asso nella manica per incastrarmi. E quando dico sempre, è SEMPRE!

 

-Qual è il suo numero di codice fiscale?- Ecco l'asso di cuori di cui stavo parlando! Mi fai quella domanda con un sorrisino furbo, sai perfettamente che la risposta non la conosco, tutte quelle cifre inutili messe lì senza un preciso ordine! Come puoi pretendere che me le ricordi tutte?! So per filo e per segno ogni formula chimica o meccanica che esista, ma nulla è come il codice fiscale... Quello proprio non mi entra in testa! Ci penso per un paio di secondi, sotto i tuoi occhi azzurri come il mare.

 

-...Cinque...- Ho un paio di possibilità di azzeccare un numero giusto. Tentar non nuoce!

 

-Cinque? Giusto...-

 

-Giusto.-

 

-Mancano solo un paio di cifre qua e là!- affermi, ridendo.

 

-Le altre otto? C'è lei per le altre otto!- Pessima frase! Questo non aiuta per niente la situazione!

 

Continuiamo a ballare, sento la tua mano stringermi un po' di più il braccio. Sei nervosa. Ho combinato un casino! Ma cosa cavolo mi prende? È la prima volta che non so più cosa dire!

 

Ti osservo per un momento... sei stupenda... I capelli bronzei luminosi che ricadono come seta sulle tue delicate spalle, le goti leggermente arrossate, quegli occhi in grado di farmi perdere la testa e... le tue labbra...

 

Ho uno strano impulso... voglio baciarti...

 

No! Fermo, Tony! Calma! Così rovineresti tutto e ogni cosa crollerebbe come un fragile castello di carte!

 

-Usciamo un momento?- ti domando, prima di dare ascolto al mio impulso!

 

-Sì, mi serve un po' d'aria!- Bene, allora siamo in due!

 

Ci dirigiamo verso la porta del terrazzo, per poi uscire. L'aria fresca mi riempie i polmoni e mi schiarisce le idee. Rallento la mia camminata, mentre tu ti dirigi direttamente verso il parapetto del terrazzo, guardando la città illuminata dalle luci notturne.

 

Mi avvicino, mettendomi affianco a te e poggiandomi con un braccio alla balaustra. Ti guardo per due secondi... sei scossa. Ti giri verso di me, scostandoti con una veloce mossa i capelli che ricadevano sul viso.

 

-È stato curioso...- Interrompi il silenzio.

 

-Del tutto innocuo!- affermo io, cercando di metterti a proprio agio... o almeno ci provo...

 

-Assolutamente non innocuo, oserei dire...-

 

-Ballavamo soltanto! Nessuno ci guardava.-

 

-Tutte le persone con cui lavoro... Non so perchè...- Ok. Ora non mi stai ascoltando!

 

-Non riesce ad essere obbiettiva! Secondo me la gente non... Era solo un ballo!- Anche se so perfettamente che quello non è stato solamente un ballo... Eravamo tu ed io... Noi.

 

-Non è vero! Non si è trattato solo di un ballo! Lei non capisce perchè lei è lei e... tutti sanno esattamente chi è lei e come... si comporta con le donne e tutto questo va assolutamente bene. Insomma: con me! Lei è il mio capo e io che ballo con lei...-

 

Pepper, tu non sei come le altre! Non lo devi neanche pensare! C'è qualcos'altro che provo e non riesco a spiegarmelo.

 

-Non credo affatto... Non credo sia stata vista in questo modo!- Non deve essere vista in questo modo! Sei la persona più razionale che io conosca, non ti approfitteresti mai di queste situazioni!

 

-No, perchè non voglio passare per quella che... la solita che cerca... insomma...- dici leggermente titubante, non riesci a trovare le parole per qualcosa che non c'è stato! Oddio! Cosa ho combinato! Tutta colpa mia!

 

-Secondo me sta esagerando.-

 

-Siamo qui e io ho messo questo vestito ridicolo e abbiamo ballato in quel modo e...- Mi ipnotizzi con quei tuoi meravigliosi occhi, mentre scuoti appena appena il capo confusa.

 

Di nuovo quell'impulso di prima, ora però è più forte...

 

Stordito, perso e incapace di reagire. Ecco quali sono gli effetti che mi crei in questo momento.

 

I miei occhi nei tuoi e i tuoi nei miei... Mi fanno sentire come dentro di te. Mai stati così vicini, ma nello stesso tempo così lontani, separati da una distanza che si può spezzare in meno di un secondo...

 

Ti avvicini, sfiorandomi con le sue dita affusolate il bicipite. Il cuore mi sta esplodendo nel petto, mi sento come un bambino inesperto che non sa cosa fare! Questa distanza tra noi si può spezzare. E io voglio spezzarla!

 

Il tuo respiro mi solletica le labbra, leggero come la brezza marina.

Le nostre labbra si sfiorano delicatamente...

Rovinerò tutto...

 

Ti allontani leggermente, guardandomi con occhi smarriti.

Non mi interessa... quel castello di carte può anche crollare!

 

Spezzo finalmente quella distanza, poggiando le mie labbra sulle tue. Ti irrigidisci a questo contatto, riesco a sentire i battiti del tuo cuore, veloci come i miei. Ti prego non allontanarti... Sento le tue affusolate dita che si poggiano delicatamente sul mio collo e le tue morbide labbra assecondano il mio bacio, che ora è diventato ciò che volevo.

 

Chiudo gli occhi, godendomi la piacevole sensazione delle tue labbra sulle mie. Dolce, puro, delicato...

 

Improvvisamente ti allontani, continuando a fissarmi incredula e sfiorandoti le labbra con le dita.

 

-Oddio... che ho fatto...?- ti sento sussurrare. Ora darai sicuramente di matto! Prepariamoci!

 

-Stia ca...-

 

-Questo non doveva succedere! Oddio! Non doveva finire così!- Troppo tardi! Cominci a guardarti intorno nervosamente, torturandoti tra loro le mani. -O mio Dio... che ho fatto?!-

 

-Non...-

 

-Le giuro che non era mia intenzione! Non so che mi è preso! E se ci ha visto qualcuno? Oddio! Adesso come facciamo?- Ed ecco che parti con la parlantina, e chi ti ferma più?

 

-Pepper...- ti richiamo, cercando di tranquillizzarti.

 

-Si rende conto di cosa è appena successo? È sbagliato! Non si può!- esclami, scuotendo il capo e agitando le mani, gesticolando il maniera folle.

 

-...Pepper...- dico di nuovo con voce calma, continuando a guardarti.

 

-Non posso credere che sia successo veramente! Io non volevo... cioè non l'ho fatto apposta e... e... e...- balbetti velocemente, scattando con gli occhi verso ogni direzione. Devi calmarti, altrimenti svieni qui sul posto!

 

-Pepper!- enuncio con voce più decisa, afferrandoti per le spalle delicatamente. Mi guardi negli occhi, smettendo finalmente di parlare. -Va tutto bene... non è successo niente di grave!-

 

-Niente di grave?! Niente di grave?!?! Ma dico: Lei è impazzito! Si rende conto di quanto sia grave questa cosa?!?!- dici, alzando la voce. Sinceramente non la trovo una “cosa” grave... Io ho gradito e pochi secondi fa sembrava che anche tu gradissi... Hai risposto al bacio!

 

-Non ci ha visto nessuno! Stia tranquilla!-

 

-Anche se non ci ha visto nessuno, c'è sempre stato! Non riesco ad affrontare questa cosa psicologicamente! Lei non capisce!- affermi in preda ad una crisi isterica.

 

-Ok... ok... Per prima cosa: faccia un bel respiro e si tranquillizzi... ok?- annuisci, sbattendo più volte le palpebre per poi sospirare.

 

-Bene... vediamo di affrontare questa cosa a mente lucida, ok?- ti chiedo conferma e subito dopo mi aggredisci.

 

-Affrontare? Mente lucida?!- domandi abbastanza scossa.

 

-Bhè... sì! Cosa vorrebbe fare?! Far finta che non sia successo niente?!-

 

-Esattamente!- rispondi velocemente. Veramente non era proprio quello che mi aspettavo di sentire... -Dimentichi tutto! Io e lei stasera abbiamo parlato e NON ci siamo mai baciati!-

 

Dovrei avere uno sguardo abbastanza trasecolato... di certo non mi aspettavo questa reazione...

 

-Dimenticare il bacio?-

 

-Precisamente! Non c'è mai stato un bacio. Ok?- mi cogli alla sprovvista! Annuisco leggermente, anche se non era proprio quello che volevo fare.

 

-Perfetto! Credo che adesso me ne tornerò a casa... Buona serata!- esclami, scostandoti una ciocca di capelli dal viso e allontanandoti, lasciandomi lì come un fesso. Ma non te la do vinta così facilmente, mia cara Pepper!

 

-La accompagno!- dico, facendo per seguirla. Ti giri di scatto.

 

-No!-

 

-Signorina Potts, dovrebbe aver capito che io non accetto i “no” come risposta e per precisare: la mia non era una domanda... perciò...- affermo divertito, facendo un sorrisino vittorioso.

 

Mi fissi per un paio di secondi, poi alzi lo sguardo al cielo e sospiri esasperata. -Se lo lasci dire, Signor Stark: Lei è un uomo testardo e assolutamente impossibile!-

 

Ecco la mia Pepper! -Lo so e ne vado fiero!- esclamo, avvicinandomi e sorridendo sornione. -Dopo di lei...-

 

-Mi stia lontano di almeno tre metri... Molte persone potrebbero fraintendere!-

 

-Molte persone potrebbero fraintendere proprio se cammino un paio di metri dopo di lei!- affermo, ammiccando e provocandoti un leggero rossore sulle goti. Adoro quando fai così!

 

-La smetta!- dici tra l'imbarazzo e l'ira imminente, facendomi divertire più di prima. Dopo di che ti dirigi verso l'uscita e io ti seguo senza aggiungere altro.

 

Cammini a passo spedito su quei tacchi alti con un eleganza indescrivibile e senza alcuna difficoltà, perfino io stento a starti dietro. Attraversiamo tutta la sala piena di persone, sorpassando anche il piano bar e... chi mi sta ancora aspettando lì? Quel rompipalle di Coulson!

 

-Signor Stark.- mi chiama mentre gli passo affianco.

 

-Ora non ho tempo non posso trattenermi, la faccio contattare io... Buona serata!- gli dico, guardandolo dritto negli occhi ed interrompendo le sue parole sul nascere. Coulson mi guarda interdetto senza proferire parola e mi accenna un sorriso.

 

Torno sui miei passi... Dove sei finita? Cavolo, ti ho persa! Neanche il tempo di distrarmi tre secondi e ti volatilizzi nel nulla!

 

Corro verso l'uscita, guardando in giro, cercandoti tra la folla e i fotografi. Obie è ancora dove l'avevo incontrato arrivando e parla con giornalisti. Ma tu dove sei? Non posso lasciarti andare così! Eccoti!

 

Mi avvicino, arrivandoti alle spalle di soppiatto.

 

-Mi ha quasi seminato, lo sa?- ti sussurro piano all'orecchio. Sussulti e ti giri di scatto verso di me.

 

-Lei vuole farmi morire di paura, vero?-

 

-Non potrei mai! Lei stessa ha affermato che non sopravvivrei nemmeno una settimana senza di lei! La sua morte cadrebbe a mio svantaggio!- dico, facendoti scuotere la testa rassegnata, ormai sei abituata alle mie strane affermazioni...

 

-Però anche la mia sopravvivenza cadrebbe a suo svantaggio!- ...e hai sempre la risposta pronta! Devo dire che discutere con te lo trovo davvero spassoso.

 

Continui a fissare la strada, sicuramente sei venuta qui accompagnata da Happy e adesso lo stai aspettando. Ti sfreghi una mano lungo il tuo sottile e delicato braccio destro...

 

-Ha freddo?- ti chiedo.

 

Ti giri verso di me, con sguardo di chi non ha capito. -Cosa?-

 

-Le ho chiesto se ha freddo... è una domanda che mi sorge spontanea, analizzando il fatto che ha le braccia scoperte!- esclamo, sfiorandoti leggermente con due dita il braccio. A quel contatto ti allontani di qualche centimetro come colpita da una scarica elettrica.

 

-Oh, no! Sto... sto bene!- rispondi con voce tremolante. Menti, non riesci ad ingannarmi. Hai le braccia congelate. Faccio per togliermi la giacca. -Cosa sta facendo?- mi domandi, guardando ogni mio movimento.

 

-Le presto la giacca, mi sembra ovvio!- dico, sfilandomi l'indumento e porgendotelo.

 

Fissi perplessa per un paio di secondi il capo nero che stringo con la mano. -Le ho detto che non ho freddo! Non mi serve la sua giacca!-

 

-Andiamo! Non faccia la difficile! La prenda!-

 

-Le ho detto di no! La smetta di insistere! La smetta di fare così!- esclami, voltandoti dall'altra parte.

 

-Così come? Che ho fatto adesso?- Se per una giacca fai tutte queste storie non oso immaginare peggio!

 

-La smetta di essere gentile e premuroso nei miei confronti, tutto questo non mi è per niente d'aiuto!- affermi tutto d'un fiato, prima guardandomi dritto negli occhi per poi distogliere immediatamente lo sguardo.

 

Tra noi cala un velo di silenzio. Imbarazzante. Molto imbarazzante. Non hai ancora capito che sei la persona che più ho vicino, se mi preoccupo per te è normale, dopo tutto quello che fai per me è il minimo che possa fare!

 

Non mi interessa... puoi pensare quello che vuoi! Prendo la giacca e te la metto sulle spalle. Serri gli occhi e chini il capo verso il basso, stai per dire qualcosa, ma ti interrompo.

 

-Non voglio discussioni. Qualunque raffreddore prevenibile, non dev'essere innescato a causa mia! Domani si lavora!- ti vedo sorridere.

 

-È sempre il solito! Deve sempre averla vinta!-

 

-Vedo che il concetto le è chiaro!- affermo, guardando il tuo meraviglioso sorriso.

 

-Comunque... grazie...- dici, stringendo le spalle.

 

-Si figuri.-

 

Si avvicina un posteggiatore. -Abbiamo provato a contattare il suo autista, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Vuole che le chiami un taxi?- ti domanda cortesemente.

 

-La accompagno io.- enuncio, attirando la tua attenzione e quella dell'uomo. Mi lanci un'occhiataccia poco rassicurante. -Cortesemente, mi porti la mia auto.-

 

-Subito, signor Stark!- risponde allontanandosi, facendomi un cenno col capo.

 

Continui a fissarmi con occhi abbastanza infastiditi.

 

-Che c'è? Non le permetterei mai di prendere un taxi!- dico, cercando di non ridere.

 

-Lo ammetta! Lo sta facendo apposta!- Mi hai proprio beccato, eh? Dovrò cambiare la tattica di gioco! Non posso tenerti nascosto nulla che mi scopri sempre!

 

Rido divertito. -Può essere... ma d'altra parte che problema c'è? Visto che tra noi due stasera non è successo niente!- esclamo stuzzicandoti.

 

-Perchè non se ne ritorna dentro e mi lascia tornare a casa da sola in pace?-

 

-La festa mi annoia e poi non ho neanche l'invito!- esclamo, trovando subito una scusa plausibile.

 

Il posteggiatore arriva con l'auto e mi consegna le chiavi. Mi avvicino all'Audi, aprendo la portiera del passeggero, invitandoti ad accomodarti.

 

Ti avvicini. -Io non ho alcun ricordo di questa serata, proprio come lei, signor Stark!- sussurri, sorridendo ed accomodandoti in auto.

 

Con una veloce mossa chiudo lo sportello, per poi fare il giro dell'auto, rigirandomi le chiavi tra le dita.

 

Nessun ricordo... forse questo vale solo per te, mia cara Pepper! Ma io ricordo ogni singolo secondo di questa serata e scommetto che a distanza di anni ricorderei tutto senza il minimo sforzo! Altroché il codice fiscale!

 

Salgo in macchina, mettendo in moto e partendo con un rombo di motore.

 

Il viaggio in macchina si prospetta ben diverso da come l'avevo immaginato... Ero più che convito che tu provassi ad avviare un dialogo, anche futile, almeno in grado di farmi dimenticare il tocco delle tue morbide labbra sulle mie. E invece... Niente! Non una parola!

 

La cosa assurda è che nemmeno io so cosa dire! Continuo a guidare, tenendo con la mano destra il manubrio, mentre appoggio l'altro braccio alla portiera con lo sguardo fisso sulla strada.

 

Butto l'occhio verso di te, che guardi fuori dal finestrino con le mani giunte in grembo. Le luci della città illuminano esiguamente il tuo delicato volto e fanno risplendere di più i tuoi splendidi occhi cerulei.

 

Stasera l'ho combinata grossa! Non dico che non lo rifarei, ma temo che quello che è successo influirebbe sul nostro rapporto professionale... Non mi piacciono i silenzi con te, Pepper. Toglimi tutto, ma non la tua parola! I nostri battibecchi sono unici! Ammetto che io mi diverto un casino a farti arrabbiare, ma credo che anche a te non dispiaccia urlarmi contro! È così che siamo io e te... noi.

 

L'unica cosa che posso fare è come hai detto tu: dimenticare tutto. Far finta che non sia successo niente... Se questo è l'unico modo per far sì che non cambierai atteggiamento verso di me, allora è ciò che farò.

 

Torno con gli occhi sulla strada, imboccando la Pacific Coast Hwy, che affianca l'oceano. Mantengo una velocità adeguata, senza superare limiti come mi è solito fare. Dopo un bel po' di strada arriviamo finalmente a Malibu, adoro questa casa che ho qui! Una delle migliori, anzi è la migliore!

 

Parcheggio l'auto davanti all'ingresso, non mi va di portarla in garage insieme alle altre, lo farà Jarvis al posto mio! Altrimenti che mi serve a fare un super-maggiordomo tecnologico?

 

Spengo il motore, mi giro verso di te. Ti sei addormentata... Rimango a fissarti per un paio di secondi nascosto dal buio, che celerà questo momento per me unico.

 

Non voglio svegliarti, non voglio rovinare questo momento. Scendo dalla macchina, dirigendomi verso l'altra portiera, la spalanco piano, cercando di non fare movimenti o rumori bruschi. Mi chino su di te, passandoti delicatamente un braccio dietro la schiena e l'altro sotto le ginocchia, prendendoti tra le braccia.

 

Abbandoni la testa sul mio petto, cullata da sogni a me ignoti. Ora sembri così fragile e delicata dalla solita Pepper, che si impone di apparire forte e sicura di sé.

 

Mi dirigo verso l'entrata della casa lentamente, cercando di non svegliarti. Una manica della giacca ti scivola dalla spalla e dal violento impatto col freddo ti accoccoli di più al mio corpo, che ti dona calore e protezione. Sì, perchè io ti proteggerò sempre, Pepper... per sempre.

 

Riesco a sentire il battito regolare e tranquillo del tuo cuore. Pacifico e sereno come la calma dopo una tempesta. Una tempesta scoppiata per un bacio... quel bacio che tu vuoi dimenticare.

 

La casa piomba nel silenzio, si riesce a sentire le onde dell'oceano schiantarsi sugli scogli. Arrivo davanti alla porta della tua stanza al piano di sopra, con un piede apro la porta e le fievoli luci si accendono automaticamente, rischiarando la camera.

 

Si propagano colori caldi, il tuo tocco è certamente visibile. Mi avvicino al letto ricoperto da un numero eccessivo di cuscini, faccio per appoggiarti sul materasso e mugugni qualcosa che non riesco a comprendere.

 

Ti poso nel tuo giaciglio e tu involontariamente fai scivolare la tua mano lungo il mio collo.

 

-...Tony...- Mi hai chiamato con voce lieve e sottile... Sono qui. E ci sarò sempre per te.

 

Credo di essermi innamorato di te, Pepper... Sì, innamorato davvero! È solo per merito tuo se ho trovato il coraggio e la grinta per fuggire dalla prigionia in Afghanistan. L'ho fatto per rivedere il tuo sorriso, i tuoi occhi... te.

 

Per rivedere la mia Pepper.

 

Non credo che te lo confesserò... Mi manca il coraggio... Ebbene sì, mi manca il coraggio di dirti quelle due paroline che esprimono il sentimento che provo per te.

 

Non sono nemmeno riuscito a farti capire quanto quel bacio sia stato importante per me... Quel bacio che vuoi cancellare per sempre. Io non voglio dimenticarlo, ma tu sì...

 

Se devo dimenticare quel dolce contatto che c'è stato tra noi, allora voglio ricordarne un altro...

 

Mi chino su di te, che dormi al sicuro nei tuoi sogni, ti bacio dolcemente e delicatamente sulle labbra. Questo è il bacio che non voglio dimenticare... e in un sussurro:

 

-Ti amo.-

 

Fine

 

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NdA:

Com'è andata?! Siete arrivati fino alla fine della one-shot senza chiudere il pc e mandarmi a ql paese?! Spero di sì!

Come avete potuto notare inizia da una scena del film (i discorsi sono gli stessi! Ve lo assicuro! La scena l'ho pure imparata a memoria), per poi prendere un'altra piega dal finale originale che porta Tony a prendere “Due vodka-martini. Molto secchi. Molte olive. Molto in fretta... uno con succo d'oliva” ^.^

Sono consapevole del fatto che finisce leggermente nell'OOC, diciamo che non riesco ad entrare nella contorta mente di Tony Stark in questi momenti XD

Spero vi sia piaciuta almeno un pochino =)

Lasciatemi qlk commentuccio

Ciao by Sic!

P.s. Ecco... mi stavo dimenticando la cosa più importante! Questa ficcy è dedicata alla mia amica Miriana che oggi compie gli anni! AUGURI!!! =)

   
 
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