Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: itsjones_    14/03/2012    1 recensioni
..stavo bene così, per conto mio, poiché avevo imparato a fidarmi solo di me stessa.
Questo almeno finchè non conobbi Jacob Twist.
L’ho già detto che fu l’estate più calda da ben oltre dieci anni?
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 11.
Near.

 






I giorni non facevano che peggiorare, e con il tempo comprendevo cose che non ritenevo nemmeno possibili, e come la mia infanzia,felice si fosse trasformata in un adolescenza passata a pregare che lui stesse bene.
Ma del resto,adesso,lui come stava davvero?
Spalancai la porta di casa con una botta secca e sentii un sussulto provenire dalle scale. Mi precipitai velocemente su di esse,rischiando,più volte di cascare e farmi male. Sentivo il mio cuore che batteva più forte una locomotiva in ritardo di due ore sulla tabella di marcia,avevo paura.
«Jake! Dio mio,Jake» gracchiai,con quel poco di voce che mi rimaneva. «sei qui?» continuai,certa di trovarlo nella sua camera.
Ma con mia grande sorpresa,la camera era vuota. Nessun Jacob Twist occupava quel letto disfatto,nessuno stava alla finestra aperta,dalla quale ora entrava una fresca aria di montagna e nessuno giaceva sul tappeto e controllava la libreria. Sebbene fosse colma di roba,quella stanza era vuota.
«Jake..» mormorai cercando di riprendere il fiato che avevo perso nella lunga corsa fino a casa twist. Tolsi il cappello con la visiera verde ed appoggiai la nuca sull’anta della porta, tentando di non vomitare per lo sforzo.
«non pensavo tornassi così presto»
Sobbalzai.
«JAKE. » urlai voltandomi «un giorno mi farai crepare!»
«mi stavi cercando?» disse lui. Indossava un paio di bermuda,semplici,marroni,con le tasche laterali e una t-shirt blu scuro con sopra un piccolo ma visibile gabbiano bianco.
«ho incontrato Liam nella foresta e-»
Lui crucciò il viso e mi fissò come deluso «non devi parlare con loro» disse,prima,calmo «te lo avevo detto la scorsa mattina,Stella!» ghignò i denti,poi,quasi infuriato.
Sussultai nuovamente «Jake,cosa ti prende, loro sono qui per aiutarmi,per AIUTARCI..»
Jacob rise nervosamente scuotendo il capo «tu non capisci,TU NON HAI VISTO CHE HO VISTO IO!»
Ancora una volta le mille domande che mi affollavano il cervello tornarono a devastare la mia mente confusa. Avevo bisogno di risposte chiare. E lui sapeva qualcosa, qualcosa che molte volte avevo provato a farmi dire,ma senza alcun risultato.
Mi buttai le mani sulla testa, accarezzandomi i capelli e ne avvertii l’umidità che avevano recepito dall’aria,così da diventare quasi crespi e gonfi. Sentivo il cervello scoppiarmi ed ogni secondo che passava diventata sempre peggio.
«ad ogni modo..» infierì lui rimanendo impassibile «sono tornato in cantina,poco fa ed ho trovato questo..» Jake frugò nella tasta e mi porse il pugno chiuso davanti agli occhi, non mi aspettavo nulla,ma nel momento in cui me lo mostrò ebbi un ennesimo tuffo al cuore.
Un bozzolo, una larva di farfalla che non era mai nata, una giovane danzatrice che non aveva ancora completato il suo ciclo, secca,sfibrata e morta.
«oh..» sussurrai allora «mi ricordo di questa, l’abbiamo trovata nel bosco pochi giorni prima della mia partenza,quattro anni fa..» ripensai al momento preciso,cercando di focalizzarlo meglio.
«la volevo buttare nel fiume» fece lui fissandola «e come sempre ti sei arrabbiata»
«non è bellissima?» quelle parole mi risuonarono nella testa come una campana suona il rintocco di ogni ora e mi punsero le pareti del cranio come ghiaccio.
«è sorprendente, Stella, riesci a trovare la bellezza anche in una cosa tanto indefinita»
«sono molto più simile a lei che alle altre..»
«ti senti indefinita?»
«incompleta.»
Ricordo quei giorni come i più confusi, per via di quello che successe poco dopo,ma avevo dimenticato quel giorno, l’ultimo prima della tragedia,della pioggia e del bacio.
«ah» disse poi «e c’erano anche queste» alzai lo sguardo e notai che nella mano sinistra del mio amico c’era un mazzetto di foto, delle polaroid vecchie e piene di polvere.
«posso?» chiesi,dunque
Jake mi fissò nervoso prima di proferire parola «..si» non mi sembrò convinto,ma me le cedette comunque vista la mia ostinazione.
Le guardai attentamente, una dopo l’altra, la prima raffigurava Jake, un bambino dannatamente bello con i capelli bagnati dall’acqua del lago, in lontananza la piccola cascata che si trovava infondo al lago,prima dei monti. La seconda ritraeva Olivia, la ragazza se ne stava seduta su una roccia e sorrideva pallida,anche lei fradicia dava le spalle alla cascata.
«le abbiamo fatte insieme,queste» disse Jake riguardandole insieme a me, poi fissò la terza con sguardo severo «ma questa..» sussurrò piano in modo che soltanto io potessi sentirlo «questa non l’avevo mai vista prima d’ora»
L’ultima foto era leggermente bruciata ai lati e ritraeva una giovane con i capelli neri e lunghi, il suo volto era colorito e allegro e danzava, danzava sull’erba con una ventina di farfalle tutte intorno, con indosso solamente un vestito di seta verde.
«è inquietante!» esclamai all’improvviso alzando la testa «questa sono io.. chi è stato?»
Jake scrollò le spalle e la testa nello stesso momento «io non lo so»
Poi tornai a guardarla e lui si mise a sedere sul pavimento di legno chiaro «quella notte..»
Non lo feci terminare che altri ricordi giunsero l’uno su l’altro «noi» dissi soltanto «dicesti che l’avevi già fatto,ma fu imbarazzante e confuso e sentii male» poi deglutii.
Jake abbozzò una risata «era la prima, eri la prima»
Annuii «lo so e lo sapevo anche allora» continuai ad annuire finchè non incontrai di nuovo il suo viso «andiamo via Jake, andiamocene..blue lake non è più il nostro posto lei non è..»
«casa.»
Mi fissò amaro e guardò in alto facendo scomparire il suo sorriso.
«non mi interessa sapere dell’incendio,delle  farfalle appese in cantina, del perché il bozzolo si trovava lì o di queste foto,voglio solo andare via, con te» mi sentii quasi mancare,ma trovai comunque la forza di dirglielo «ho sempre amato soltanto te e adesso che siamo di nuovo insieme..»
Ancora una volta sembrò non ascoltarmi e si sorresse il capo con entrambe le mani «Stella,capiscimi.. ho bisogno di ricordare ogni cosa e ormai mancano solo pochi frammenti»
Pochi.
«dobbiamo andare a cercare Willliam,Juliet e Liam,allora»
A quel punto si alzò di scatto.
«no» scosse il capo «rifletti,dove dobbiamo andare» lo scosse di nuovo «eppure è così chiaro..»
A quel punto la risposta fu chiara come l’olio.
C’era un unico posto da perlustrare, un unico luogo da vedere e allora forse tutto sarebbe stato limpido.
«andiamo Jake, mostrami come arrivare alla cascata.»









____________________________________________________
piccolo spazio personale.
oddio scusami per il ritardo,ma non ho avuto tanto tempo,tra la scuola e il resto ;___; comunque spero ti piaccia (non l'ho revisionata,quindi se ci sono degli errori MEA CULPAA!) <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: itsjones_