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Autore: Darkshadows92    14/03/2012    6 recensioni
“Che vuoi fare mew mew? Non potresti mai uccidermi con quell'insulsa arma” la ragazza sussultò, ucciderlo? Non avrebbe mai potuto farlo, anche se lui era suo nemico.
“Sta zitta mew mew” la voce di Pai sembrava la solita, ma i suoi gesti sembravano meno sicuri, qualcosa in lui sembrava cambiato.
“Io sono...io mi chiamo Retasu” non seppe perchè ma aveva bisogno che lui sapesse almeno il suo nome.
“Non mi interessa” rispose lui, espressione di ghiaccio.
Cit. Capitolo 1
Mew mew e alieni sono ancora in guerra, ma se un amore nascesse nonostante tutto?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Retasu Midorikawa/Lory
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1



Una ragazza dai lunghi capelli verdi, camminava a passo svelto verso casa.

Era sera tarda, tornava da una giornata faticosa, scuola, lavoro e impegni da mew mew.

Quel pomeriggio, come al solito gli alieni avevano attaccato. Era sempre la solita storia, Masha che percepiva la presenza di chimeri, loro che si precipitavano al punto indicato, combattevano e come la maggior parte delle volte vincevano.

Retasu era stanca, stanca di lottare, la guerra non faceva per lei, lei era una ragazza dolce, sensibile incapace di far del male a qualsiasi essere vivente. Si sentiva in colpa persino quando uccideva una mosca, o chiamava suo padre per uccidere un ragno che, minaccioso penzolava sul suo soffitto.

Sospirò, non aveva riportato ferite gravi, solo qualche graffio, anche se aveva rischiato grosso quel pomeriggio, ma grazie ad Ichigo si era salvata.

Ichigo era la più forte, e la povera Retasu la invidiava. La invidiava per quella sicurezza che emanava sempre in qualsiasi occasione, per la sua allegria sempre presente e il suo coraggio presente in ogni occasione. Ma più di tutto la invidiava perchè lei aveva l'amore di Ryou.

La sua amica non ne era consapevole, e lei se ne rendeva conto, stava insieme a Masaya, e lo amava con tutto il cuore ma non si rendeva nemmeno conto del modo in cui il biondo la guardava, la gelosia nei suoi occhi quando il ragazzo entrava nel locale.

Sospirò, cosa che si ritrovava spesso a fare in quel periodo, avrebbe desiderato tanto avere anche lei quelle attenzioni, possibile che lei fosse sempre quella nell'angolo di cui nessuno si accorgeva? Se non fosse stato per il suo dna, non avrebbe mai potuto avvicinare un ragazzo come il biondo americano.

Guardò davanti a sé, finalmente era giunta a casa, il suo porto sicuro.

“Ciao Retasu, come è andata oggi?” le chiese suo padre, una volta entrata in casa.

“Bene, sono un po' stanca” sorrise dolce al padre, che ricambiò.

“Oh ciao tesoro, ti và di mangiare qualcosa?”

“No grazie mamma, mi sono fermata a mangiare qualcosa al caffè, vado in camera mia ho un po' di compiti da fare”

Salì velocemente le scale e arrivata in camera sua, si buttò sul letto, esausta.

Si tolse i vestiti, esaminando il suo corpo. Vi era una sottile linea rossa, che passava il suo addome, sapeva bene chi gli aveva inflitto il colpo che aveva provocato quel livido.

Pai. Quell'alieno così freddo, distaccato e spietato, ma altrettanto bello e irraggiungibile.

Provava sempre una strana fitta allo stomaco quando doveva combatterlo.

Doveva ammettere di essere stranamente attratta da lui, era consapevole di non poter mai avere nessun tipo di rapporto con l'alieno nemmeno un'amicizia. Erano nemici, dovevano combattersi, in più lei amava Ryou, quella per l'alieno era solo una semplice e innocente attrazione, probabilmente dovuta a quel suo aspetto così particolare, e così diverso da qualsiasi ragazzo avesse visto fino a quel momento.

Si sedette alla sua scrivania, doveva dimenticarsi di quei pensieri per quel momento, aveva compiti da fare, e di certo non poteva trascurare il suo impegno scolastico, era sempre stata un'ottima studentessa e non poteva di certo lasciare che certi pensieri le facessero dimenticare i suoi doveri.

Prese i suoi libri e cominciò a fare i suoi compiti, anche se più spesso di quanto credeva guardava fuori dalla finestra, inconsapevole di cosa cercasse in realtà.

Era così distratta da mille pensieri che non si rese nemmeno conto di aver sbagliato tutti gli esercizi di matematica, in quel momento avrebbe sbagliato anche l'addizione più semplice del mondo e non se ne sarebbe accorta.

 

 

 

“Retasu! Dormigliona, svegliati!”

La ragazza aprì gli occhi trovandosi davanti il volto divertito del fratellino.

“Che c'è?” chiese lei mettendosi a sedere sul letto.

“La mamma ha detto che farai tardi al lavoro se non ti sbrighi!” rispose il ragazzino girando i tacchi per tornare in cucina.

La ragazza recuperò i suoi occhiali e fissò la sua sveglia, incredibile, erano quasi le nove, e in meno di dieci minuti doveva essere al caffè.

“Oh!” saltò fuori dal letto vestendosi e non perse nemmeno tempo a farsi le sue solite treccine, non aveva tempo e non voleva arrivare in ritardo. Non le era mai successo e di certo non voleva cominciare ora, anche perchè non voleva subire il trattamento che di solito era riservato solo a Ichigo.

Indossò una lunga gonna scura con una camicetta bianca, si spazzolò i capelli e in meno di cinque minuti era fuori di casa.Cominciò a correre a perdifiato, sperando di non incappare in nessun ostacolo.

Era quasi arrivata al caffè, che dietro di lei sentì un forte boato, sembrava esserci stata un'esplosione.

Si guardò intorno e vide una colonna di fumo alle sue spalle.

“Gli alieni!” pensò tirando fuori la sua spilla, pronta alla trasformazione.

“Mew Retasu Metamorfosi!”

La baciò e subito fu avvolta da un fascio di luce e una sensazione di calore le percorse il corpo.

Quando la luce si diradò era trasformata in mew Retasu.

Sentì le voci delle sue compagne dietro di lei, e quando si voltò si trovò il resto della squadra Mew mew.

“Retasu!” la chiamò Ichigo raggiungendola già trasformata.

“Gli alieni hanno attaccato, ho sentito un forte boato”
“Sì, sono al porto Mash ha rilevato la loro presenza” spiegò Ichigo, mentre tutte insieme cominciavano a correre verso il luogo colpito.

Arrivarono dopo una corsa di cinque minuti, e videro un enorme chimero con le sembianze di chissà che mostro marino, chissà a quale creatura avessero rubato la forza vitale.

“Finalmente mew mew siete arrivate, ci avete fatto attendere” la voce da ragazzino di Taruto, giunse da sopra le loro teste, alzarono tutte lo sguardo e in aria videro due figure che fluttuavano, Taruto che come suo solito se ne stava con le gambe incrociate e le braccia dietro la testa col suo solito sguardo da birbante. Di fianco a lui vi era Pai, braccia conserte sul petto, armi ben visibili in mano e la solita espressione imperturbabile.

Kisshu, invece era seduto su uno dei grandi container presenti nel porto, espressione corrucciata e sguardo annoiato, non sembrava interessato nel combattimento, ma non distoglieva lo sguardo dalla mew rosa.

“Ma volete andarvene e lasciarci in pace?” chiese Purin sbuffando.

“Ora basta con le chiacchere! Chimero attacca!” ordinò Pai con un movimento scattante della mano.

Le cinque ragazze si voltarono verso il mostro.

Era orribile, Pai doveva averlo fuso con una rana, o qualche anfibio, aveva le sembianze di una grande rana gigantesca, solo che era viola, con gli occhi gialli, e un'enorme lingua viscida, pronta a

risucchiarle.

“Che schifo!” urlò Mew Ichigo portandosi le mani alla bocca, imitata da Minto che aveva un'espressione disgustata, Zakuro invece tirò fuori la sua arma, scagliando la sua frusta contro la lingua pronta ad attaccarle.

“Mew Ichigo! Mew Minto! Riprendetevi dobbiamo combatterlo non uscirci a cena!” le sgridò la viola. Il chimero lanciò un gemito di dolore, e tornò subito all'attacco, prendendo di mira proprio Ichigo.

“Mew Ichigo fa attenzione!” urlò Purin preparandosi ad attaccare, Ichigo fece un balzo schivando il colpo, la mew rosa alzò lo sguardo verso i due alieni, che osservavano divertiti la scena, beh non sapeva dire se Pai si stesse divertendo o meno, ma Taruto sicuramente sì.

“Fiocco Immobilizza!” la creatura fu avvolta dal budino giallo.

“No!” gridò il giovane alieno, la sua espressione ora era cambiata.

“Mew Ichigo! Preparati ad attaccare!” le disse Mew Minto, tenendo pronto il suo arco puntato contro la creatura, in caso questa si fosse liberata.

Mew Ichigo annuì, e richiamò la sua arma, puntandola dritta verso la creatura ancora intrappolata.

“No! Non ti lascerò vincere così facilmente!” Pai puntò il ventaglio contro la mew rosa, emanava già qualche fulmine.

“Mew Ichigo attacca, ci penso io a lui!” Mew Retasu si mise di fronte alla leader, pronta ad attaccare l'alieno.

“Fiocco d'acqua” l'attacco non colpì Pai, perchè nello stesso istante lui aveva sferrato il suo attacco, quando le due forze si incontrarono scaturirono una forza che causò una leggera esplosione, che fece cadere Retasu a terra, e causò a Pai di schiantarsi al suolo.

“Pai!” trillò Taruto preoccupato, mentre fu raggiunto da Kisshu, sai in mano, pronto ad opporsi a Ichigo.

“Ciao bambolina, hai sentito la mia mancanza?” il ragazzo sorrise sghembo rivelando uno dei suoi canini che sembrava perforare le sue labbra rosee.

La ragazza non rispose, ma tenne stretta tra le mani la sua arma, pronto ad attaccarlo.

Intanto Retasu si rialzò guardandosi intorno, non aveva idea di dove fosse finito Pai, e la paura che fosse li di fronte a lei pronto ad attaccarla le fece sentire un fremito alla schiena.

Pronta con le sue armi i suoi sensi l'avvertirono di un pericolo imminente.

“Io non lo farei se fossi in te” la voce calma di Pai la bloccò.

Alzò lo sguardo e si trovò l'alieno di fronte, il suo ventaglio puntato alla gola, l'espressione leggermente accigliata.

Retasu lo fissò intensamente, lo trovava bellissimo in quel momento. Pensò di essere impazzita, come poteva pensare certe cose in un momento del genere.

Sei una sciocca” pensò, cercando di non tremare sotto l'effetto degli occhi penetranti dell'alieno.

Alzò le mani puntando di nuovo le armi contro di lui, erano così vicini, che quasi sfiorò la stoffa della sua maglietta con le nocche delle dita.

“Che vuoi fare mew mew? Non potresti mai uccidermi con quell'insulsa arma” la ragazza sussultò, ucciderlo? Non avrebbe mai potuto farlo, anche se lui era suo nemico.

“Io...io non voglio ucciderti Pai”

Lui non rivelò alcuna espressione, ma la ragazza vide qualcosa cambiare negli occhi dell'alieno e si fece coraggio.

“Non dev'essere per forza così...noi potremmo”

Il ventaglio premette più forte sulla sua gola.

“Sta zitta mew mew” la voce di Pai sembrava la solita, ma i suoi gesti sembravano meno sicuri, qualcosa in lui sembrava cambiato.

“Io sono...io mi chiamo Retasu” non seppe perchè ma aveva bisogno che lui sapesse almeno il suo nome.

“Non mi interessa” rispose lui, espressione di ghiaccio, muscoli tesi pronti all'attacco.

La ragazza cominciò a tremare,doveva venir fuori da quella situazione, ma come, qualsiasi mossa avrebbe fatto, lui l'avrebbe uccisa. Gli occhi le si riempirono di lacrime, perchè non era coraggiosa come le altre? Di sicuro nessuna della sue compagne si sarebbe trovata in quella situazione, anche perchè lei non voleva ferire Pai. Perchè doveva essere sempre lei quella diversa, quella meno sicura, quella più compassionevole. Alzò lo sguardo incontrando di nuovo gli occhi magnetici del ragazzo.

“Ultimo desiderio?” chiese lui senza una vera espressione, nemmeno un sorriso per celebrare la sua quasi certa vittoria. Retasu non riusciva a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, credette di impazzire quando le parve di leggervi del rammarico, oltre a quell'infinita tristezza che sembrava aleggiare ogni volta che incontrava il suo sguardo.

La ragazza scosse la testa, ma prima che lui potesse fare un'altra mossa, lei gli sferrò un calcio negli stinchi, riuscendo a liberarsi, corse verso le altre e vide Mew Ichigo intenta a combattere contro Kisshu,mentre le altre cercavano di tenere fermo il chimero, Purin era impegnata in una strana lotta con Taruto.

Corse via, ma ben presto una scossa elettrica la colpì sulla schiena. Sicuramente Pai non si sarebbe arreso tanto facilmente.

Si sentì di nuovo sovrastata dall'alieno.

“Non scapperai questa volta”

Aprì gli occhi, sentendo il peso del ragazzo sul suo corpo la teneva immobilizzata così la ragazza non poteva muoversi.

“Perchè ti comporti così?” chiese lei guardandolo dritto nei suoi occhi ametista.

Lui nuovamente non tradì alcuna emozione

“Ti piace proprio chiaccherare, non riesci a smettere nemmeno in punto di morte”

“Se solo tu mi ascoltassi...” tento di dire la ragazza

“Allontanati da lei!” la voce di Zakuro la interruppe e Retasu guardò il viso del ragazzo, quasi dispiaciuta per quell'interruzione, perchè voleva sempre provare a convincerlo? Lui non aveva mai mostrato nessun segno di voler cedere, perchè avrebbe dovuto darle retta?

“Pai!” la voce di Kisshu proveniva da sopra le loro teste, Pai in fretta si teletrasportò al fianco del fratello.

“Per questa volta avete vinto, ma torneremo” minacciò l'alieno dagli occhi dorati, scomparendo seguito da Taruto. Pai, invece rimase lì un po' più a lungo, lo sguardo fisso sulla mew verde.

A Retasu parve di vederlo scuotere la testa prima di scomparire anche lui nel nulla.

“Abbiamo vinto!” la voce felice di Purin rallegrò anche tutte le altre, grate di aver vinto di nuovo, ma avevano notato tutte che gli alieni stavano diventando più pericolosi.

“Ragazze” Ryou le raggiunse seguito da Keiichirou, entrambi parvero sollevati nel vederle in salute e senza ferite gravi, tranne per qualche graffio, che come al solito riportavano e che purtroppo erano inevitabili.

“Ryou, Keii!” Purin corse allegra verso i due ragazzi, seguita dalle amiche.

“State tutte bene?”

Le ragazze annuirono, sollevate di avere vinto anche quella volta.

 

 

Pai appoggiato ad una colonna era intento a disinfettarsi dei graffi che aveva riportato sulle braccia, Taruto era intento a giocare col suo chimero pianta, e Kisshu...beh probabilmente era nella sua stanza.

Sentì qualcuno borbottare e una figura apparve di fronte al maggiore.

“Com'è possibile Pai?” Kisshu era apparso lì di fronte e guardava il viola.

“Non lo so” rispose quello stringendo il pugno del braccio ferito. Non sapeva come quelle cinque ragazzine riuscissero sempre a sconfiggerli. Era certo che la tecnologia usata da quei due umani, non poteva essere superiore alla loro, allora com'era possibile?

L'alieno dagli occhi viola si alzò, aveva bisogno di riflettere, e con Kisshu nei paraggi era impossibile. Si diresse nella sua stanza, sarebbe riuscito a far fuori quella mew mew se non fosse stato interrotto dalla sua compagna dai capelli viola.

“Dannazione” strinse il pugno così forte che i suoi artigli gli si infilarono nella carne, lacerandola.

Ricordi vividi di quella battaglia tornarono alla mente, e due occhi verdi s'insinuarono a lui con insistenza.

“Non voglio ucciderti ” non voleva ucciderlo,non voleva combatterlo. Non capiva proprio quella ragazza, e lui odiava non avere il controllo sulle situazioni, più provava a capire quell'umana, meno ci riusciva.

“Io sono...io mi chiamo Retasu”

“Retasu” sussurrò, con un tono dolce, che nemmeno lui sapeva di avere, e che lo fece arrabbiare ancora di più.

“Cosa me ne faccio del tuo nome, insulsa umana” si sedette sul letto, portandosi le mani al viso.

“Potevo ucciderla” sospirò stendendosi con la schiena sul materasso soffice.

Poteva ucciderla, era così facile, lui era molto più forte di lei, più addestrato. Lei non era fatta per la guerra, era una nota stonata in quel gruppo di guerriere.

Emanava una dolcezza mai vista nel resto delle mew mew, i suoi occhi erano più limpidi, più innocenti. Bellissimi.

Non ne aveva mai visti di più belli. Si sorprese a pensare certe cose, lui che nemmeno sul suo pianeta aveva mai dimostrato interesse per una della sua stessa specie, perchè doveva provare attrazione per un'umana? Probabilmente era solo stanco per la battaglia.

Si girò su un fianco, decidendo che forse era meglio riposare, e riportare i suoi pensieri su strade più sicure. Eppure non riusciva a togliersi quel nome e quegli occhi dalla testa.

 

 

 

Le mew mew erano tornate al locale dopo la battaglia e dopo essere state visitate da Ryou o Keiichirou, tornarono al lavoro.
Era un sabato, perciò il locale era più pieno del solito.

Tutte collaboravano, tranne ovviamente Minto che se ne stava seduta al solito posto a bere del thè, suscitando le ire di Ichigo.

Retasu invece era più distratta del solito, ma sorprendentemente questo voleva dire nessun piatto rotto, per la gioia di Ryou.

Le ragazze la osservavano, incerte sul perchè dell'insolito comportamento dell'amica.

Verso la fine della giornata, Ryou, decise che forse era il caso di parlarle.

“Retasu, posso parlarti un momento?” le chiese prendendole un piatto dalle mani, e guardandola negli occhi blu.

Lei arrossì e annuì, seguendolo fino al laboratorio.

“Allora...è successo qualcosa durante la battaglia?”

La ragazza sbarrò gli occhi, ripensando all'incontro ravvicinato con Pai.

“N-no...no! Niente!”

“Sei sicura? Mi sembri...strana” insistette il biondo cercando sempre il contatto visivo con la ragazza.

“Sì, certo”

Lui la scrutò per qualche minuto.

Retasu invece era delusa, sperava che lui volesse...qualcos'altro, chiederle di uscire insieme o darle qualche speranza.

“Beh..se è così, allora scusami” le sorrise lui tornando di sopra e lasciandola sola con i suoi pensieri, che stranamente però non seguivano il loro normale corso, se ne accorse quando nella sua mente al posto dei soliti occhi color ghiaccio, s'insinuarono due occhi ametista.

 

 

 

 

 

 Ok, sono tornata con una fiction dedicata a un'altra mia coppia preferita!

Ce l'avevo in cantiere da un sacco di tempo e finalmente mi sono decisa a pubblicarla!

Beh spero che vi piaccia!!

Ciaoooo a tutti

Un bacione Black rose92 

 

 

  
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