Film > La sposa cadavere
Ricorda la storia  |      
Autore: HystericalFirework    14/03/2012    4 recensioni
- Aspetta! Ho fatto un giuramento.
Sorrisi. Victor, quanto ti ho amato. Victor, quanto mi mancherai.
Ma è giusto così, perché una nuova forza mi sta trasportando su, non più nel Regno dei Morti, ma verso il Cielo, mantello bluastro di stelle rischiarato dallo splendore lattiginoso della luna.

Questo racconto partecipa al contest "Un fiore... un'emozione".
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Aspetta! Ho fatto un giuramento.
Sorrisi. Victor, quanto ti ho amato. Victor, quanto mi mancherai.
Ma è giusto così, perché una nuova forza mi sta trasportando su, non più nel Regno dei Morti, ma verso il Cielo, mantello bluastro di stelle rischiarato dallo splendore lattiginoso della luna.

Mi voltai per un’ultima volta, guardando l’uomo che amavo insieme a un’altra donna.
Avrebbe dovuto far male? Perché, davvero, io stavo bene. Mi sentivo leggera, finalmente privata di quei pesi opprimenti, gli stessi che tenevano il mio corpo legato a un mondo al quale ormai non appartenevo.

 
- Hai mantenuto il tuo giuramento- sospirai, incerta per un attimo sul da farsi.
Sarei voluta essere tra le sue braccia, ma in qualche modo anche io sapevo che in quel momento la cosa giusta era lasciarmi trasportare dalla nuova forza che mi avvolgeva.

 
Come si chiamava quella forza?
Quel potere, quella gioia e quella luce che quasi mi facevano venir da piangere per la felicità mista alla più pura meraviglia.
Ci sono così tante guerre, battaglie personali perlopiù, che ho combattuto per arrivare a questo momento. Sì, è sempre stato questo il mio scopo, il mio desiderio incompiuto.
E un quadro ben delineato inizia a farsi strada nella mia mente: il quadro di ciò che sarei potuta essere se non fossi morta, il quadro di ciò che in realtà sono, la verità su ciò che diventerò ben presto.

 
- … Mi hai reso la libertà- ed era proprio questa frase, questa magica parola che dovevo trovare negli abissi dell’aldilà.
Sfilai il semplice anello d’oro dal mio dito scheletrico e lo posi nella mano aperta di Victor.
Perché era questo il tanto atteso finale che il destino ci riservava.
Richiusi la mano di Victor, rimasto fermo e rigido sul posto.

 
- Ora posso fare lo stesso con te.
Mi avviai verso l’uscita della chiesa, sorridendo mentre il vento faceva alzare in un turbinio il mio velo da sposa e mi sfiorava leggero le gote.
Ci credete? Riuscii a sentirlo.
Riuscii a sentire il freddo di quel soffio gelido, riuscii a percepire finalmente qualcosa al di sotto della mia pelle morta e mi soffermai a guardare il cielo.
Mi girai per un’ultima volta, mentre tutti i viventi mi osservavano perplessi.
Ma io non potevo far altro che sorridere e nessuno sa cosa ho provato veramente in quell’istante eterno.
Lanciai il bouquet senza più voltarmi e feci un ultimo passo verso l’uscita della chiesa.
Quant’era bello il cielo quella sera. Quanto avrei voluto sfiorare la sfera bianca che padroneggiava sopra la mia testa.
Volevo avere le ali. Ce le avevo, tanto tempo prima, nei miei sogni.
Stavo inseguendo le farfalle, finché l'alba non ha spezzato i miei candidi occhi. Volevo avere le ali, proprio come desideravo tutte le notti: ero perduta in paradiso e non avrei mai voluto svegliarmi.

 
E fu proprio allora che il mio desiderio venne esaudito.
Venni perforata da capo a piedi, in un tremito di piacere mentre sentivo la mia anima finalmente libera dalle catene del corpo, trasformata in migliaia di farfalle che tutte volavano verso la luna.

Libera, libera, sono libera!
Presi un respiro, un meraviglioso respiro vivente mentre volavo in alto verso il cielo.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > La sposa cadavere / Vai alla pagina dell'autore: HystericalFirework