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Autore: manubibi    16/03/2012    0 recensioni
[Post-series finale] Una breve flashfic sugli avvenimenti successivi alla partenza di Justin per New York.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: My flame has been rekindled and is burning brighter than ever.
Fandom: Queer As Folk (USA)
Personaggi/Pairing: Brian Kinney/Justin Taylor, Ben Bruckner/Michael Novotny, Ted Schmidt/Blake Wyzecki, David Cameron, Emmett Honeycutt.
Genere: introspettivo
Parole: 690
Avvertimenti: spoiler, missing moment
Note: Scritta per il prompt "Queer as Folk, tre mesi dopo la partenza di Justin per New York" di [info]sango79 nel post di [info]momenti_perduti per il carnevale di [info]landedifandom.
Partecipa anche alla quinta settimana del COW-T di [info]maridichallenge per la seconda missione (prompt "erezione", SAFE).




Brian continuava a fissare il cellulare, silenzioso, nella penombra del loft. Con un braccio sconosciuto attorno al petto, un respiro dall'odore insolito sul collo. Ma non ci prestava attenzione, quasi per niente. Dopotutto ci era abituato, a gente anonima alla quale concedeva il lusso di farsi scopare a pecorina. Ma in quel momento, per l'appunto, non ci pensava proprio. Continuava a rileggere il suo numero, chiedendosi se l'avrebbe disturbato, se stava lavorando, se... Riappoggiò il cellulare al suo posto e diede un calcio a... Cody? Christian? Christopher? che si svegliò di soprassalto con un urletto.
«Ehi!»
«Fuori dal mio letto.»
«Aspetta...»
«Via, au revoir, sparisci.»
L'altro piegò la testa, andando a baciargli il petto. «Lo so che non dici sul serio...»
«Ti sbatto fuori in mutande.»
«... Okay» Si arrese l'altro, stiracchiandosi e prendendo a rivestirsi. «Ieri notte non avevi nessunissima intenzione di mandarmi via.»
«Perché dovevo ancora scoparti, genio.»
L'altro lo fissò e rimase in silenzio, guardando l'orologio e squittendo di nuovo come una ragazzina. «È tardi, cazzo! Devo andare, ciao, piacere di conoscerti». E sparì. Brian si guardò attorno, sospirando.

«Ted, non credo che...»
«Smettila, Blake, vieni qui, quelle mutande sono strane... Meglio toglierle» Ridacchiò, di buonumore.
«Ted Schmidt, di sicuro nessuno guarderà le mie mutande al matrimonio.»
«Ma io saprò che le porti, e sarà una tortura per me.»
Blake roteò gli occhi, per poi posarli sul suo fidanzato ed avvicinarsi per baciarlo. «D'accordo, Ted, come dici tu.»
Prese a togliersi le mutande, lentamente, ridacchiando per lo sguardo improvvisamente acceso e le labbra serrate di Ted. Che scosse la testa quando dopo qualche minuto si ritrovò nei pantaloni una evidente erezione.
«Oh, così non ci arriveremo mai, al matrimonio.»
Blake rise.

Michael era raggiante. Continuava a toccare il colletto a Ben, fingendo di sistemarlo per camuffare il nervosismo. Ben, paziente, glielo lasciava fare, approfittandone per lasciare dei piccoli baci giocosi sulle sue labbra. Erano entrambi al settimo cielo, nonostante quello fosse il loro secondo matrimonio. Sì, perché la Proposition 14 era stata nuovamente messa in discussione e definitivamente abolita. Mancava solo che Melanie e Lindsay tornassero da Toronto, ma quello non sarebbe stato possibile. Sarebbero venute al matrimonio, ma non avevano intenzione di tornare a Pittsburgh. La vita in Canada era abbastanza sicura e pratica per loro.
«Sei bellissimo, Ben.»
«Come sempre» Scherzò l'altro, prendendo il suo viso delicatamente e mettendosi a fare le pernacchie sulle sue labbra, ridendo.
«Smettila, mi dà fastidio!» Protestò Michael, ma rideva. Lo abbracciò stretto, in silenzio.

Avevano deciso di invitare poche persone. "Poche" nel senso di "il meno possibile", quindi in poche parole la sala dove avevano organizzato i festeggiamenti era risultata un po' piccola per tutta la gente che ci sarebbe stata. Amici, ma anche amici degli amici - perché Michael non sapeva ancora dire di no ad alcune cose - i membri del PFLAG di Pitts, ex-compagni di scuola (da parte di Justin, che era appena arrivato con il primo aereo della giornata), conoscenze varie. In tutto il marasma non si notavano davvero i non invitato, perciò David Cameron riuscì a far da parte un po' di ragazzini e conquistarsi un angolino. Di sicuro non era strettamente felice del matrimonio, ma sperava di conoscere questo Ben. Assicurarsi che stesse bene e che fosse felice.

Brian entrò con considerevole ritardo, avendo saltato la cerimonia, ma nessuno ci fece caso e lui poté girare tranquillamente, lanciando occhiate annoiate in giro e cercando Justin. Fu catturato da Michael, che quasi gli saltò in braccio, ma lui lo liquidò con un paio di battute sarcastiche. Michael roteò gli occhi e fece per tornare dal suo sposo.
«Brian!» Sentì chiamare alla fine, da quella voce familiare che però sembrava già essere cresciuta. Conosceva ogni singola inflessione della voce di Justin. Si voltò e lo ritrovò ad un centimetro dalle proprie labbra, sorridente come sempre, lo strinse a sé ed assaggiò di nuovo le sue labbra. Chissà, magari aveva cambiato sapore. In pochi minuti se lo ritrovò addosso, che straparlava di gente che nessun altro sicuramente conosceva in tutta la sala, artisti emergenti, gruppi alternativi. Brian non lo ascoltava nemmeno di striscio, Justin lo sapeva ma continuava a raccontare. Poi sorrise, guardandosi attorno e scorgendo Emmett che flirtava con un cameriere. Sorrise: tutto era tornato alla normalità.

   
 
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