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Autore: shesafeandsound    16/03/2012    6 recensioni
non sempre le persone amano chi pensiamo noi. Non crediamo mai che le cose ci possano sfuggire di mano fino a farci scivolare in basso, perché se hai un cuore selvaggio non sempre l'amore dura.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 5



So here you are, two steps ahead and staying on guard
every lesson forms a new scar.
They never thought you’d make it this far
but turn around, they’ve surrounded you.
It’s a showdown,and nobody comes to save you now
-Eyes open, Taylor Swift-

 






 

Rosalie

“Prendi anche l’ultima valigia che il taxi sta arrivando” urlò mia madre la domenica mattina rivolgendosi a mio padre.

 
-Sì, finalmente,i miei, ma soprattutto mia madre, se ne andavano in vacanza per il venticinquesimo di matrimonio per 17 giorni. Era un sogno che si avverava, non sentire più quella donna urlare. Finalmente qualcosa di buono.-
 
Mio padre, impeccabile come sempre, vestito con una camicia e dei semplici jeans tenuti stretti da una cinta, uscì di casa portando anche l’ultimo bagaglio, lo posò sul marciapiede di casa nostra e poi si girò verso l’entrata.
 
-abitavamo in una casa in periferia, isolata dal resto del quartiere. I nostri genitori avevano fatto costruire quella casa, lontana da tutto, per tenerci fuori dai giri di droga che a quel tempo popolavano la cittadina.-
 
 Io e mio fratello uscimmo fuori e li salutammo, tutto sommato, fu un abbraccio caloroso. Il taxi svoltò verso destra e si parcheggiò davanti ai piedi di mia madre. Salirono in macchina e ci salutarono ancora una volta sventolando la mano
“fate i bravi,non rompete nulla,non organizzate feste,se vi serve qualcosa chiamate la nonna” disse mia madre affacciandosi dal finestrino.
Noi annuimmo come se l’avessimo ascoltata, li salutammo per l’ennesima volta, giusto per far vedere che ci dispiaceva che fossero andati via, aspettammo che l’autovettura girasse l’angolo e ci demmo il cinque.
Corremmo dentro casa e ci sdraiammo sul divano.
“come va con Louis?” chiesi a mio fratello accendendo la televisione a muro, che tanto amavo.
“bene,ma  a te cosa interessa?” mi rispose scocciato. “sei stata tutto questo tempo a rompermi le palle ed ora vuoi sapere veramente come va la nostra storia?”
 
-In un secondo, per colpa di una mia domanda, posta per essere gentile, la nostra complicità di pochi minuti prima era definitivamente scomparsa nel nulla.-
 
“Harry andiamo,è vero hai ragione. Me l’ero presa perché credevo mi piacesse Louis,è forse è così,però ora sto conoscendo Liam perciò al diavolo il tuo fidanzato.” Risposi sorridendo.
“sei solamente una ragazzina viziata,ma per ora non posso far altro che sopportarti … vai a prendere il  telefono”
“che ci devi fare?” gli chiesi un po’ scettica
“secondo te cosa ci faccio con il telefono,le pip … fammi stare zitto, – esclamò mettendosi una mano davanti la bocca- per favore!” rispose sempre più irritato, perciò mi alzai ed andai a prendere il cordless e glielo portai. Dopo aver digitato un numero di casa, se non sbaglio quello di Niall, aspettò che qualcuno, dall’altra parte del telefono, rispondesse.
“ amico, sono Harry! Ti volevo dire che stasera do una festa, alle 11 da me, porta anche Sephi se vuoi, ora chiamo anche gli altri, ciao!” esclamò tutto d’un fiato per poi spingere la cornetta rossa nel telefono e attaccare.
Corsi in camera, appena sentita la chiamata, decisa a trovare qualcosa da mettermi per la festa.
“te non sei invitata, frena l’entusiasmo!” esclamò il riccio seguendomi fino alla mia stanza.
“non mi serve l’invito, io abito qui!” gli feci notare con aria soddisfatta.
“senti, fai come vuoi, basta che non mi stai in mezzo ai piedi” disse girando i tacchi e allontanandosi.
 

 
 
La tavola era già piena di schifezze varie e birre, soprattutto birre.
Mi diressi verso l’impianto stereo, una delle poche cose che mi piaceva di quella casa, ed inserii il cd che mi aveva dato mio fratello, alzai il volume e andai a sistemarmi per l’ultima volta il trucco.
Io e mio fratello ci incontrammo a metà strada, nel corridoioi:io con lo spazzolino, intenta a lavarmi i denti mentre andavo a cercare le scarpe, e lui girava ancora in boxer.
Mi tolsi lo spazzolino dalla bocca e, cercando di non far cadere il dentifricio, gli chiesi cosa ci facesse ancora in quelle condizioni, lui mi rispose che era ancora presto. Feci finta che avesse ragione e andai in camera, riprendendo a spazzolarmi i denti.
Il campanello cominciò a suonare verso le 10:30: era Claudia in un abito bianco che le arrivava leggermente sopra le ginocchia, seguita a ruota da Daniel che indossava una semplice camicia e dei jeans.
Verso le 11, così come stabilito, arrivarono tutti: gli amici di mio fratello, persone che non avevo mai visto, Sephora e ancora altre persone mai viste.
 
“Ciao bellissima” esclamò Liam avvicinando la sua bocca alle mie labbra. Gli sorrisi imbarazzata “ciao” risposi per poi abbassare lo sguardo, i suoi occhi scrutarono a lungo dentro i miei ed io non riuscii a resistere a tutta quell’attenzione. Credo di essere mai stata una persona in grado di reggere gli sguardi troppo intensi. Mi sistemai una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio e sorrisi.




Niall
 


 “la camera è libera” mi sussurrò nell’orecchio Harry, facendomi l’occhiolino.
Grazie a Dio,ne avevo bisogno. Presi Sephora per mano e la portai in camera.
“Ciao” esclamò trattenendo una risata, sentii l’odore dell’alcol uscire dalla sua bocca. Cominciò a giocare con la mia cravatta per poi slacciarmela. Le sfilai il vestito dorato che la fasciava fin sopra le ginocchia, la spinsi sul letto e cominciai a baciarle il collo. Aveva un odore buonissimo: fragola e panna, probabilmente, che contrastava con quello delle birre che aveva bevuto.
“Ni, – si interruppe e cominciò a ridere- Niall, non possiamo” il suo riso stava diventando convulsivo e divenne rossa in faccia.
“Sephi? Sephi!” esclamai dandole dei leggeri colpetti sulle guance, era andata: era ubriaca.
Mi rivestii e le rinfilai il vestito, la presi in braccio e la poggiai delicatamente sul letto di Rosalie, l’avrei riportata a casa a fine festa. Mi incamminai verso la porta per ritornare alla festa anche se, da solo, non aveva molto senso rimanere.
“Niall” mi chiamò prima che uscissi dalla stanza, girando la testa e buttandola sul cuscino verso la mia direzione.
“dimmi, amore” dissi dolcemente chiudendo la porta dietro di me per sentirla meglio, con tutto quel frastuono che veniva da sotto, nel garage, non riuscivo a percepire neanche la mia voce.
“vieni qua” ricominciò a ridere, si sfregò gli occhi con le mani e poi, una volta essermi messo seduto su una sedia marrone di plastica, posta accanto al letto, mi mise un dito sul naso. Aprì la bocca ma non disse nulla, dopo alcuni secondi rise. Fece cadere la sua mano a penzoloni giù dal letto e chiuse gli occhi. Feci per andarmene, credevo volesse dormire.
“as … aspetta” esclamò bloccandomi un’altra volta. “ma se te – fece una pausa per sospirare - sei mio cugino non potremmo stare insieme, vero?” mi chiese socchiudendo gli occhi per poi accennare ad un’altra risata.
“Non preoccuparti” mi avvicinai e le stampai un bacio sulla fronte. “no, fermo” allungò la mano “rimani con me” biascicò fra uno sbadiglio ed una risata. Mi sdraiai accanto a lei e l’abbracciai.
“mi vuoi bene?” mi chiese dopo qualche minuto
“certo! Te?” le domandai stringendo il mio braccio intorno la sua vita.
Non mi rispose, forse si era già addormentata. Sorrisi e mi misi a dormire anche io.
 
“Niall?” mi chiamò Spehora
“che c’è?” chiesi risvegliandomi prontamente.
“sono incinta” mi disse per poi ridere.
 
 


Louis

 

La casa del mio fidanzato, dopo cinque ore, era diventata un porcile, gente che dormiva, che vomitava anche la cena del giorno prima, persone prese a baciarsi, e non solo, sul divano e altre che facevano la fila per il bagno.
Mi avvicinai al tavolo e mi scolai una bottiglietta di birra, volevo divertirmi anche io, visto che Harry se la stava spassando con una biondina che non avevo mai visto in vita mia. Le stava baciando il collo e, tenendo in mano un bicchiere di vodka, le sussurrava qualcosa all’orecchio.
Andai da Daniel e cominciai a baciarlo. Il ragazzo ci sapeva fare.
“te sei ubriaco, Tomlinson!” mi disse allontanandosi da me. In effetti, non sapevo se lo stavo facendo per far ingelosire il mio ragazzo o solamente perché volevo dare una svolta alla serata, sta di fatto che le labbra di Dani mi attiravano moltissimo.
“non è vero!” esclamai per poi riprendere a baciarlo. ci sdraiammo sul divano libero, se non ricordo male.
“sei bello!” mi sussurrò mordendomi l’orecchio. Cominciai ad ansimare.
“Cazzo fai?”urlò Harry buttandomi via dal corpo di Daniel. Mi fece cadere dal divano e lanciò un pugno al mio amico.
“ma smettila, Styles! Sei uno stronzo patentato, hai Louis e tu te la fai con una che non hai mai visto prima d’ora!” esclamò alzando il tono della voce.
 In due secondi Daniel disse tutto quello che io mi tenevo dentro per paura di veder finire la nostra relazione.
La musica venne spenta da qualcuno che non voleva farsi gli affari propri, calò un silenzio gelido in quella stanza, era come se anche le persone che stessero vomitando avessero preso 10 minuti di pausa, fossero usciti dal bagno e fossero accorsi ad assistere a quello spettacolo di invidia e gelosia. Avrei voluto sotterrarmi.
“Ma te cosa ne sai? coglione!” urlò il riccio spintonando Daniel, palesemente in svantaggio in quanto forza fisica, vista la sua scarsa altezza paragonata a quella di Harry.
Qualche patetico commento e quale “uuh” si sollevò dalla folla che si era radunata intorno ai due ragazzi.
“ma che cazzo fate?” urlò Niall scendendo dalle scale interne di casa. “vogliamo far finire questa festa in un campo di battaglia? Smettetela di urlare, anche perché Sephora sta dormendo!”
Tutti i mormorii cessarono e molti cominciarono a guardare il pavimento come per scusarsi tanto si erano sentiti in colpa.
“La festa finisce qui, andate tutti a casa!” urlò Harry “noi finiamo domani!” aggiunse guardando con occhi pieni di vendetta Daniel.
Tutti cominciarono a fare dei commenti su quanto la festa avesse fatto schifo, si cominciarono a chiedere se Harry ed io fossimo gay per poi uscire indignati dalla porta.
Rimasero poche persone che si stavano rivestendo, o perlomeno si stavano mettendo in condizioni decenti per ritornare a casa.
“checca” urlò qualcuno dando una spallata ad Harry per poi uscire ridendo. Il mio, credo ancora, fidanzato tirò un calcio al divano, imprecò e salì di sopra. Non mi degnò di uno sguardo, non mi disse nulla, così uscii dal mio angoletto, dove ero stato tutto il tempo della quasi-rissa, da codardo quale sono, ed andai fuori dalla casa. Mi facevo schifo, non tanto per aver baciato Daniel, quanto per non aver mai detto nulla ad Harry che se la faceva sempre con qualcun altro e poi veniva da me quando doveva essere consolato. Diedi un calcio un sassolino per terra che rotolò fino a metà strada. Si fermò all’incrocio dove venne schiatto da una macchina.
Sentivo che qualcosa era cambiato. Mi sentivo sempre più schiacciato dall’egocentrismo e dalla voglia del mio fidanzato di aver tutto e tutti subito e ai suoi piedi, proprio come quel sassolino.
L’amore, mi hanno insegnato, non funziona così, ma so anche che l’amore non segue un piano: succede e basta. Qual’era il mio posto?





*myspace
ciaoooooo!! sì,sono ancora viva ahaha è vero ci ho messo una vita ad aggiornare ma non ero ispirata.
a me questo capitolo non piace più di tanto però dovevo pur postare quindi ditemi cosa ne pensate e spero che a voi non faccia tanto schifo *u*
riguardo al capitolo precedente,so che erano tantissimi diversi personaggi però era il trampolino di lancio (ma dove le prendo ste parole? lol) per iniziare ad introdurre tutti i personaggi ;)
pooooooooooooi vi devo chiedere una cosa. è una cosa che ho sempre voluto fare con le mie altre ff ma non l'ho mai fatto quindi ora ne parlo a voi e poi,tenendo in conto le vostre opininioni,decido. avevo pensato di dividere questa ff in due/tre parti. mi spiego meglio:a breve concluderò la prima parte (questa) poi dopo un mesetto,circa,inizierò la seconda parte ... tipo le serie dei telefilm. che ne pensate? *-*


ok,ora,come promesso ecco a voi Rosalie! Una giuovanissima (?) Megan Fox 



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