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Autore: sean    15/10/2006    2 recensioni
L'Irlanda non è l'America. E' il paradiso in guerra.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un gruppo inglese l'avrebbe definito il migliore Armageddon. La fine del millennio, nei Bogside, i ghetti cattolici di Derry, sembrava solo uno squallido inizio nel segno del cessate il fuoco e del cessate la lotta della Real IRA. I lealisti infatti non perdono mai l'occasione di farsi vedere. Nei lacks di lavoro paramilitare l'IRA si era occupata, negli ultimi tempi, nella Direct Action Against Drugs. Cacciava gli spacciatori e puniva i suoi attivisti che facevano parte del giro. A volte li inchiodava per le gambe agli steccati delle loro stesse case. Non si preoccupavano di controllare anche lo stato della prostituzione e del suo controllo nella zona di Derry. L'Irlanda non è l'America. E' il paradiso in guerra. Non ci sono campi verdi nei Bogside. Non ci sono statue di Oscar Wilde. Ci sono solo murales su murales, purtroppo non sono più solo qualce timido accenno quelli dell'UVF, che ricordano i loro morti e i loro martiri. Eroi. Fascisti. Le strade sono divise, come in una Roma, una Bergamo, una Bologna degli anni '70. Rossi e neri, da noi. Verdi e arancioni, da loro. Sean si chiama Sean Aingeal Padraigh O' Dannan. Nonostante questo, ha vissuto in Finlandia per la maggior parte della sua vita. E' arrivato da poco. il primo posto che trova per dormire è nel "wasteground", come è scritto sulla sua cartina, nei pressi dei tre blocchi di appartamenti di Rossville Street. Dove negli anni '60, nel '69 per l'esattezza, mentre l'uomo andava sulla luna e in Italia diciassette persone saltavano in aria a Piazza Fontana, lì c'era stata una vera e propria guerra di guerriglia, durata giorni, lealisti e poliziotti contro abitanti e repubblicani. Sean si sdraia sul marciapiede vicino ai cassonetti e all'angolo del muro. Domani chiederà a qualcuno l'indirizzo per trovare i feniani. Un gatto passeggia coi suoi mezzi sogni ad occhi aperti. C'è odore di pesce e di spazzatura. Di asfalto e di olio combusitibile. Di polvere e di notte. Viene in mente come un flash il ricordo di Lian e della sua pelle alla vaniglia. Ai fiori d'arancio. Il mio matrimonio, non l'ho potuto officare. Lui è morto. Ed era mio fratello. Ombre di vento di capelli rossi stampigliate sui muri della casa di fianco. In quella casa,qualcuno ha vissuto. E ti chiama triste come un corpo scheletro vuoto di una bolla che si chiamava anima. Il mio bambino...avevo giurato di non farti piangere e ora la mia mente sta urlando chiusa nel silenzio del mio corpo. E quella casa mi restutuisce ora il piacere che io non gli posso dare, quello che io voglio, la mia vita. Il tuo odore. I tuoi capelli. La tua voce. Nonostante fossi più piccolo, mi coccolavi con i tuoi pensiri e le cse che dicevi. Ti amavo...come un gattino ama il cemento duro della sua casa, io ti amavo...e ora che ho solo me stesso e questo mio corpo, tu volevi la libertà della tua terra, e io, io, Lian, lotterò per essa....
  
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