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Autore: Allison Argent    17/03/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se i personaggi di Glee fossero dei maghi e frequentassero Hogwarts? E cosa succederebbe se fosse indetta una nuova versione del Torneo Tremaghi?
«Le cose a Hogwarts erano diverse da anni fa, durante l’epoca oscura di Voldemort, i rapporti tra le Case erano molto più tranquilli di quanto i nostri genitori o amici più grandi ci avevano sempre raccontato. Certo, tra noi e i Grifondoro c’era sempre quella scintilla accesa e pronta a prendere fuoco, ma non era mai niente di troppo serio.
Il mio flusso di pensieri si fermò insieme al treno, mi girai di nuovo verso il finestrino e sorrisi: eravamo arrivati.»
{Quick, Quinn POV, altre coppie ancora da decidersi!}
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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1#  ritorno
(in cui Quinn è sul treno e riflette sulla  sua scuola e sui suoi amici)



Hogwarts, se dovevo essere onesta, era sempre stato uno dei miei posti preferiti. I miei genitori mi avevano sempre fatta viaggiare tanto, ma anche quella volta in cui mi ero trovata a visitare una delle meraviglie del mondo, non avevo fatto a meno di pensare a che differenza ci fosse tra quel posto e la mia scuola e alla fine la risposta era solo una: non era casa.
Mi girai per qualche secondo verso la mia migliore amica, che come me era seduta sull’Espresso, nella sua uniforme accompagnata dal mantello nero, il marchio della nostra casata era cucito accuratamente nella parte sinistra del capo di abbigliamento nero. Serpeverde.
Avevo sempre pensato che il verde mi donasse, “si abbina con i tuoi occhi”, mi aveva detto la mamma in una lettera, il giorno dopo che ero stata abbinata alla Casa. Come se non avesse mai saputo che sarei stata una di loro; tutta la mia famiglia era sempre stata Serpeverde. Non erano cattivi, i miei genitori, solo tenevano molto alle apparenze e all’aspetto esteriore, a come fare buona impressione, eccetera. Ed essendo cresciuta con loro, anche io avevo ereditato la passione, chiamiamola così, per il lusso e la bellezza, solo in un modo più profondo, più vicino all'attrazione e bellezza vista come arte.
Quest’anno sarebbe stato il mio sesto qui a scuola, non sapevo ancora cosa volevo fare nella vita, ma a quello ci avrei pensato l’anno successivo in abbondanza, quindi perché disturbarsi ora?
«Q., sembri tesa.»
Scossi la testa, negando quello che Santana mi aveva appena fatto notare. Non ero tesa, ero solo impaziente di tornare a scuola. L’anno passato avevo l’avevo chiuso con il massimo dei voti, superando tutti gli altri ragazzi del mio anno. Quest’anno si sperava sarebbe stato un po’ più tranquillo, senza i G.U.F.O. in corso.
«Solo impaziente.», le confermai, sorridendole appena.
Santana era strana, più che a me, la casata a cui eravamo state assegnate entrambe si addiceva a lei. No, non era cattiva, solo un po’… speciale nelle relazioni con altri individui. Non che io non lo fossi.
Ero sempre stata una ragazza abbastanza solitaria in tutti i cinque anni passati di carriera ad Hogwarts, avevo solo una cerchia ristretta di amici che comprendevano solo un paio di persone (e quando dico un paio, intendo davvero due persone).
L’altra vetta del nostro trio era Puck. Il suo nome non è Puck, ma Noah. Lui non l’ha mai gradito, così si è sempre fatto chiamare con il soprannome derivante dal suo cognome, penso che lui creda di incutere più terrore a usare il suo cognome, anziché il nome. In quel momento era seduto di fronte a Santana, stuzzicandola con delle battutine su quanti ragazzi lei avesse scaricato durante le vacanze estive a causa dei suoi gusti "diversi".
Roteai gli occhi e mi alzai quando decisi che avrei fatto un giro per il treno. Aprendo la porta della nostra cabina notai che quella racchia di Rachel Berry, sesto anno, Grifondoro, stava facendo l’oca ancora per una volta con Finn Hudson, settimo anno, Tassorosso, nientemeno che mio ex fidanzato, ma non voglio dilungarmi. La Berry era sempre stata una spina nel fianco, ammettiamolo; già dal primo anno, quando andava di qua e di là raccontando quanto sarebbe stata felice il momento in cui il Professor Figgins le avrebbe assegnato il posto di caposcuola. Era irritante.
Tornai a sedermi sul comodo divanetto nel nostro scompartimento, già annoiata dalla voce di Rachel.
«Hai fatto in fretta.», notò Puck subito dopo che mi accomodai.
«Berry.», dissi spiccia, entrambi avrebbero intuito a cosa mi riferivo. Santana si voltò verso la porta e fece una smorfia, mentre Puck incrociò le braccia in modo di disapprovazione. Non l’aveva mai ammesso, ma non condivideva il fatto che il suo migliore amico, se così si poteva definire la sua relazione con Finn, avesse anche un briciolo di attrazione per Rachel Berry.
Avevo sempre trovato curioso il fatto che lui, un Serpeverde, potesse essere migliore amico di Finn, un Tassorosso. Ma poi capii subito durante il mio primo anno; le cose a Hogwarts erano diverse da anni fa, durante l’epoca oscura di Voldemort, i rapporti tra le Case erano molto più tranquilli di quanto i nostri genitori o amici più grandi ci avevano sempre raccontato. Certo, tra noi e i Grifondoro c’era sempre quella scintilla accesa e pronta a prendere fuoco, ma non era mai niente di troppo serio.
Il mio flusso di pensieri si fermò insieme al treno, mi girai di nuovo verso il finestrino e sorrisi: eravamo arrivati.



 



Tadan! 
Lo so, non ho aggiornato l'altra fiction in corso (per chi non lo sapesse, parlo di "Don't Take Her Heart Away"), ma ero troppo eccitata riguardo a questo nuovo progetto. 
Ora ho già pronti altri due capitoli, vediamo come si sviluppa! Inizialmente pensavo a un crossover, ma alla fine ho optato per un Alternative Universe, che è molto più facile da gestire.
Spero che questo capitolo piaccia, grazie per aver letto!
-Aria

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