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Autore: Hikary    17/03/2012    0 recensioni
[Blood Diamond]
{Maddy Bowen, Dia Vandy, Solomon Vandy ~ post finale}
It's gonna take a lot to drag me away from you.
Miglia di distanza separano Maddy e Dia dall'Africa.
Ma niente potrà mai separali davvero dai loro ricordi.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Flashfics incrociate per quelli che tornano, perché ultimamente penso un sacco a come Wicked mi abbia cambiato la vita nell'ultimo anno, ma non devo dimenticare quanto lo abbia fatto Blood Diamond, costantemente, da cinque anni a questa parte; perché ho il pc pieno di cose scritte su di “ loro”, ma nessuna potrebbe mai vedere la luce; perché semplicemente Africa, “ T. I. A.” e la canzone mi fa pensare a loro, anche senza dare troppo senso alle parole.


Miles away
It's gonna take a lot to drag me away from you
There's nothing that a hundred of men or more could ever do
I blessed the rains down in Africa
Gonna take some time to do the things we never had.



Dia diceva di guardare le stelle dalla finestra dell'hotel.
Se ci fossero state stelle nel cielo di Londra, allora Solomon non sarebbe stato così in pensiero per suo figlio. Ma a volte la mente di Dia pareva fuggire; sfuggirgli, la vedeva vagare negli occhi scuri del ragazzino, rantolare, affannata, fino a spegnersi in uno sguardo vuoto come la morte.  
Guardo le stelle, diceva Dia, appollaiato sul davanzale, quando il padre gli posava una mano sulla spalla ossuta. Non guardava le stelle, non vedeva nulla che fosse al di fuori della sua testa.
E Solomon, in quella testa, non ci sarebbe mai potuto entrare.

***

Forse dovresti scrivere.
Era quello che Maddy aveva sempre fatto, quando doveva stare meglio. Perché le crisi e i drammi – statisticamente parlando – non l'avevano mai messa in difficoltà; però, ogni tanto, anche lei sentiva il bisogno di respirare. Eppure questa volta no, non avrebbe funzionato.
Non riusciva a fronteggiare il bianco del suo taccuino.
E anche fosse riuscita a scriverlo, non l'avrebbe cambiato.

***

Come sono le stelle?, chiese una volta Solomon, avvicinandosi al figlio seduto alla finestra, perso come ogni notte in quel suo mondo sconosciuto di ricordi. Non ci sono stelle a Londra, papà, aveva detto allora Dia, saltando giù dal davanzale. Ed era proprio a questo che pensava, gli aveva spiegato tutto concitato: che a Londra le stelle non c'erano e che le sue sorelline non avrebbero dovuto crescere in un posto senza stelle. Dovevano tornare a casa.
Non sarà così difficile, diceva a Solomon e lo prendeva per mano, la sua mano piccolissima che ne stringeva una almeno tre volte più grande, possiamo ancora tornare a casa.
Come se avesse voluto scacciarlo dalla propria testa, da quell'inferno che aveva superato; ma solo per poter andare con lui in un posto migliore.

***

Sì, avrebbe dovuto prendere in mano quella dannata penna e scrivere.
Una cosa stupida.
Questa storia inizia...
Magari non così stupida. Una cosa su di loro, su di lui, su tutto quanto. Che rendesse almeno un poco l'idea di cos'era capitato nei loro tre giorni.
Maddy si mise le mani nei capelli, sbuffando. Perché non c'era mai una storia che andasse bene? Aveva sempre avuto le tragedie e voleva i numeri; ora aveva i numeri, ma non sarebbe stata soddisfatta finché non avesse spiegato a tutti, riga per riga, la tragedia che c'era dietro.
Però le stava venendo da ridere.
Raccattò gli appunti e le vecchie bozze, le cose scritte quando era là, e iniziò a sparpagliare le foto sulla scrivania. Forse metterò una foto.
Pasticciando un angolo del foglio fin quasi a bucarlo, iniziò a scribacchiare qualche frase.
Ciao Danny.
Forse metterò una tua foto.
Una era veramente bella, doveva ammetterlo. Probabilmente l'avrebbe messa sul serio. Doveva solo abituarsi all'idea di riverderlo in giro, di tanto in tanto, e accettare il fatto che questo l'avrebbe fatta sentire male. Perfino piangere.
E nessun altro lo saprà, ma sarà l'ennesima foto di un bambino africano morto per un diamante.
Probabilmente, se fosse stata cinica e menefreghista, l'idea l'avrebbe fatta ridere.


Note
[1] Maddy dice che secondo un sondaggio tra i suoi ultimi fidanzati, lei preferisce trovarsi in uno stato di crisi.
[2] Maddy si lamenta con Danny di dover sempre scrivere “ cazzate”, ovvero storie strappalacrime sui morti durante la guerra, ma che non può fare altro non avendo dati reali – quelli che poi le darà lui con il suo mitico taccuino.
[3] Nella scena finale, prima che Solomon faccia il suo intervento a Kimberley, sta sfogliando un giornale in cui si vedono l'articolo di Maddy sulla Van der Kaap e, in basso nella pagina di destra, una foto di Danny in bianco e nero ( se non sbaglio, con tanto di nome). E' la foto che Maddy scatta al campo americano poco prima che si salutino. 
  
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