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Autore: Riccardo    18/03/2012    8 recensioni
Benvenuti al liceo Enrico Pazzi di Ropa, un liceo il cui nome è tutto un programma. In questo liceo di pazzi, Roberto, ragazzo sfigato e un po' pervertito, incontra in classe una ragazza che gli dà corda. Sarebbe splendido, se non fosse per il padre un po'(?) troppo protettivo... Dall'autore del mangaprocesso una fanfic comica originale che spero non finirà mai di stupirvi.
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRAZY SCHOOL

Di Riccardo

Episodio 142 : Ultimatum
Cover a colori
Mary e Roberto aspettano te: buona lettura!

Liceo Enrico Pazzi di Ropa I B… poco prima delle lezioni.

Roberto: Salve gente! ^_^

I compagni di Roberto continuavano a fare ciò che stavano facendo, chi si scambiava i diari, chi giocava a calcio in aula, chi leggeva fumetti, chi li faceva e chi poi li obbligava a leggerli…

Roberto: Non mi state a sentire?! Userò la mia abilità segreta!

Roberto abbracciò Lucrezia da dietro.

Roberto: Oh Lulu, come sei dolce stamattina, usciamo insieme?
Lucrezia (cercando di svincolarsi): Ah… noooo… non voglioo!
Roberto (abbracciandola forte): Su, non essere timida con me!
Vera (scioccata): Ma padroncino, perché non vuole mai fare queste cose con me?

Si denudò una spalla.

Vera (sexy): Potremmo stare soli soletti noi due, io le preparei la cena e lei sarebbe la mia…

Roberto continuava ad abbracciare Lucrezia.

Vera: Ma non mi sta nemmeno a sentire?
Mary: ._. Roberto non fa mai queste cose verso di noi, non è così Isolde?
Isolde (ripassando): Non è più cosa che mi riguardi!
Mary: Ah sì? (Che strano!)

Una voce dall’altoparlante scolastico: Roberto Inguai è pregato di venire in sala professori.

Roberto: Che? Ma non ho fatto niente di male!
Ai: -.- Osi dirlo mentre stai palpando la povera Lulu?
Roberto: Ma è per amicizia!
Ai (facendolo volare via con i ventagli): Vai dai professori e non rompere più, brutto maniaco!
Lucrezia: Amica mia, mi hai sal-salvato! *_*
Roberto: Mi raccomando! Aspettatemi, torno presto! ^.^ Risolvo la faccenda e poi vi dirò qualcosa di importante!
Classe (continuando a fare ciò che faceva): Bye bye!

Roberto andò nella sala dei professori…

Roberto: Sbrigherò questa scemata e poi inviterò tutti alla mia festa di compleanno! (mostrando dei cartoncini) Ho preparato persino gli inviti!

Aprì la porta.

Ambrogio Pio: Benvenuto Inguai!
Roberto: Prof?
Ambrogio Pio (porgendo un foglio): Sai perché ti ho chiamato qui?
Roberto: No! (leggendo) Ma questa…
Ambrogio Pio: È la tua possibile pagella, probabilmente sarai nuovamente bocciato, sai?
Roberto: E vabbè… che importanza ha?
Ambrogio Pio (sorridendo): Ha sentito signor Sensi? Vuol permettere a suo nipote di perdere un secondo anno di scuola?
Nonno di Roberto (Paolo Sensi): Nipotastro, come osi dire questo?
Roberto: No-nonno?!
Nonno:  Non ti permetto di essere così, nipotastro! Se perderai anche quest’anno ti manderò a lavorare! Magari in miniera.
Roberto: Ma nonno… ancora c’è un mese pieno… posso… posso recuperare!

Ambrogio Pio rise.

Ambrogio Pio: Recuperare?! Tu? Stupido ignorante, ti conosco ormai troppo bene! Tu non pensi ad altro che a disturbare e a rimorchiare le ragazze, non saprai mai aprire un libro e studiarlo come si deve.

Era vero. Era maledettamente vero.

Ambrogio Pio: Ma c’è un’alternativa!

Ambrogio mostrò una locandina di una scuola militare maschile.

Ambrogio Pio: Che ne pensi di andare in questa scuola?
Roberto: Che?
Ambrogio Pio: Potrei anche favorire la tua promozione e ammissione in questa scuola, gestita da un mio amico…
Roberto: Ma io non voglio!

Ambrogio Pio si alzò e si avvicinò al ragazzo.

Ambrogio Pio: Pensaci! In fondo è pur sempre una scuola, lì non avrai distrazioni e ti potrai creare un futuro migliore rispetto a quello di un minatore.
Roberto: Ma…
Nonno: Ho telefonato a tuo padre e anche lui è favorevole.
Roberto: Anche papà è d’accordo?
Ambrogio Pio: E’ un’ottima offerta, Inguai!
Roberto: Ma ciò significa…. Abbandonare Ropa, i miei amici…
Ambrogio Pio: Amici?! Quanti amici dell’anno scorso hai continuato a frequentare?

Nemmeno uno…
Anche dopo tutte quelle uscite, tutto ciò che avevamo fatto insieme.
Tutti quei sorrisi…
Dopo essere stato bocciato sono sempre stato con i miei nuovi compagni.
Non ci siamo visti volontariamente nemmeno una volta.

Roberto: Ma quelli che conosco ora… sono diversi…
Ambrogio Pio: Ne sei sicuro?

 Isolde: … io rinuncio! Rinuncio a te!

Ambrogio Pio: Sei davvero sicuro che siano diversi?

Roberto abbassò il capo.

Roberto: No, non lo sono!
Ambrogio Pio: E allora? Cosa mi dici?
Roberto: Accetto la sua proposta, professore.
Ambrogio Pio: Firma questa richiesta di ammissione!
Nonno: Firma, nipotastro, è per il tuo bene!

Roberto firmò.

Ambrogio Pio: Benissimo ragazzo! (sorrise) Da ora in poi, tu non tampinerai mai più mia figlia!

Roberto uscì dalla sala.
Prese i biglietti di invito.

Roberto: A che pro ormai?

E li strappò.

Roberto: Tanto sarà difficile vedersi in futuro.

Roberto rientrò in classe silenziosamente.
La lezione era già cominciata.
Si avvicinò al suo banco e si sedette.

Mary (sottovoce): Tutto bene?

Roberto non rispose.
Aprì il libro.

Alla fine delle lezioni…

Roberto mise i libri nello zaino e lo chiuse nel più assoluto silenzio.

Mary (preoccupata): Roberto, tutto bene?
Roberto (sguardo adombrato): Non è nulla!
Mary: Però mi sembri strano…
Roberto (gridando): Insomma lasciami in pace!
Mary: Che? Da quando in qua ti do fastidio?
Roberto: Da sempre! Mi hai sempre dato fastidio… come tutti.
Mary: Io… io non potevo immaginarlo! Scusami!

Mary si voltò via e si allontanò fra le lacrime.

Roberto: (Perdonami Mary, ma se dobbiamo non vederci più…. Io preferisco che tu non abbia nostalgia di me)!
Vera: O.o Non ho capito bene, ma forse ho una rivale in meno!

Sulla via del ritorno…

Isolde (spuntando da dietro l’angolo): Ehi Roberto…
Roberto: Isolde?!
Isolde: Non è che dopo me vorrai perdere anche lei?

Roberto rimase in silenzio.

Isolde: Sai che Mary è molto più fragile rispetto a me… e questo tuo comportamento è stato odioso.
Roberto: Anche tu sei una dannata impicciona!
Isolde: Lo so! È il mio difetto preoccuparmi delle persone a cui tengo!
Roberto: Non ti deve interessare! Non hai forse detto che rinunciavi a me? E’ quello che desidero!

Isolde lo schiaffeggiò.

Isolde: Stupido! Non puoi allontanare tutti quando hai dei problemi!
Roberto: Ma che ti importa? Che vi importa? Tanto non potete fare nulla lo stesso!

Isolde lo abbracciò.

Isolde: Anche se poco, faremo tutto ciò che potremo.

Roberto pianse sulle spalle di Isolde.

Isolde: È per questo che esistono gli amici!

FINE EPISODIO

Roberto sa che dovrà lasciare la scuola al termine di questo anno.
Sa che non può far altro che accettare la proposta del professore di latino.
Per questo ha anche rinunciato a fare la propria festa.
Non perdetevi il prossimo episodio!
Buon divertimento!
   
 
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