Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: Uprising_    18/03/2012    0 recensioni
Una storia romantica tra due ragazzi portata al limite dell'ossessione.
Prima storia che pubblico qui, siate clementi :)
Genere: Romantico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Qui dentro ci sono le tue cose. Non c'è bisogno che tu mi ridia le mie, puoi tenertele, puoi farne quello che ti pare.

Mi dispiace per come sono andate le cose, ma lei riesce a rendermi felice. Penso di amarla. E' una delle cose più belle che mi siano mai capitate.

Sappi, comunque, che sei stata importante per me, come nessuno lo è stato mai.

Spero che riuscirai a perdonarmi e spero che un giorno potremo parlarci come due vecchi amici.

Addio,

            Luke

 

 

Eccomi davanti alla porta di casa: uno scatolone e una rosa con un biglietto mi aspettano.

Con queste poche righe mi aveva lasciata; leggendole mi sembrò che il mondo si stesse sgretolando sotto ai miei piedi, e se anche fosse stato così non me ne sarebbe importato nulla. Poteva anche esserci il finimondo che tanto non avrebbe cambiato la situazione: aveva scelto lei, non me. Lei lo rendeva felice, non io. Chi stava male? Io, non lui.

Le lacrime scivolavano leggere e veloci sulle mie guance. Cercavo di trattenerle, ma poi iniziarono ad essere troppe e allora le lasciai cadere silenziose. La matita iniziava a colare e allo stesso modo le gambe non mi reggevano più; mi sedei per terra, con la schiena appoggiata alla porta.

Non riuscivo a crederci: io e Luke stavamo insieme da quasi un anno, avremmo dovuto festeggiarlo fra 9 giorni esatti. Lo amavo ancora, nonostante il male che mi aveva fatto. L'avrei perdonato, l'avrei voluto mio di nuovo. Ma lui non voleva me. Dovevo accettarlo, anche se faceva male.

Avevo sempre pensato che sarebbe stato lui l'uomo della mia vita, quello con cui avrei condiviso ogni attimo. Ma il destino è sempre stato contro di noi; destino o puttana, chiamatelo come volete. Fatto sta che due giorni fa eravamo andati alla festa di compleanno del suo migliore amico: aveva affittato una mega villa in una zona poco fuori Milano. 

Quella serata era destinata a far cambiare le cose tra me e lui.

Il programma prevedeva che saremmo andati là all'incirca verso le nove e la festa si sarebbe protratta per tutta la notte, fino al mattino dopo se non oltre. Quindi quella sera Luke mi venne a prendere sotto casa con la moto e insieme andammo alla villa. Sembrava fosse stata invitata tutta la scuola: eravamo già seicento persone, e altri continuavano ad arrivare. Nessuno si voleva perdere "la festa migliore del 2011".

Inutile dire che già un'ora dopo che tutti gli ospiti fossero arrivati l'alcool scorreva a fiumi e più della metà erano già ubriachi, compreso Luke. La musica era ad un volume altissimo, le ragazze con i loro vestiti microscopici ballavano sul cubo in mezzo alla sala cercando di attirare l'attenzione dei ragazzi sotto di loro.

Io ballavo con Luke, ovvio. La sala era enorme, così come tutta la casa; facilmente ci si poteva perdere di vista visto quanti eravamo. Al termine di Mr. Saxobeat, andai in bagno e a prendere qualcosa da bere per me e lasciai Luke che si divertiva insieme agli altri. In bagno mi guardai allo specchio e mi ridiedi del rossetto e del phard. "E' veramente una bella festa" dissi fra me e me con un sorriso. Uscii e andai in una stanza che era stata fatta diventare una sorta di "bar"; presi un Mojito e me ne ritornai da Luke, nella sala da ballo. Erano circa le quattro del mattino, ero stanca a forza di ballare, e non vedevo l'ora di starmene un po' da sola con lui. Lo cercai per venti minuti in tutta la sala, ma non lo trovai. Decisi allora di chiedere a quelli che erano con lui quando me ne ero andata se sapevano dove era finito. Tutti troppo ubriachi per rispondere; alla fine, però, Matteo riuscì a dirmi che l'aveva visto salire le scale e andare al piano di sopra. Non si ricordava se fosse solo o in compagnia.

Dentro di me iniziava a farsi largo un pensiero che non volevo assolutamente accettare: e se fosse con una ragazza? "Impossibile," - dissi - "è assurdo che io mi metta a pensare questo, non lo farebbe mai".

Quando arrivai al piano di sopra provai a bussare e ad aprire le stanze a caso: ce ne erano un sacco. In quasi tutte trovai due, o più, mezzi nudi che stavano scopando. Con un mezzo sorriso di scuse chiudevo la porta e andavo a quella dopo. Intanto la paura si faceva sempre più forte: cosa avrei fatto se lui fosse stato dentro una di quelle stanze?

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: Uprising_