Erano l’uno accanto all’altro, due corpi nudi distesi su un letto sfatto, provato da una notte di passione.
Era la prima volta che dormivano insieme. La prima volta che Vegeta non si alzava immediatamente dopo l’amplesso, borbottando insulti contro reietti di terza classe vari ed eventuali, alla ricerca dei suoi vestiti, o meglio di ciò che rimaneva dei suoi vestiti. Il tutto rigorosamente al buio, con l’intento di nascondere il rossore che gli infiammava le guance. Rossore di cui Goku puntualmente si accorgeva, mentre cercava lo sguardo fuggente del principe, prima che quest’ultimo prendesse il volo senza neanche degnarsi di salutarlo. A quel punto non gli restava che alzarsi pure lui, accorgendosi che in un solo secondo il suo stato d’animo era cambiato dalla felicità spontanea che provava ogni volta che si trovava con Vegeta al conseguente senso di abbandono che lo assaliva ogni volta che lui se ne andava così. Non gli sembrava di chiedere molto, in fin dei conti: gli sarebbe bastato poterlo baciare senza il pericolo di venire respinto da un colpo brutale, per esempio. Ma capiva che ciò che a lui sembrava naturale e spontaneo non lo era anche per Vegeta. Per il principe non era semplice accettare i suoi sentimenti, e tanto meno renderne partecipi gli altri, soprattutto quello che era il suo rivale numero uno. Vegeta doveva sempre fare i conti con quella lotta incessante contro il proprio orgoglio, con quella strana convinzione che mostrare di essersi affezionato a qualcuno fosse segno di debolezza, come se respingere ogni sentimento non facesse male sia a lui che a chi gli era intorno. Ma poi il saiyan più giovane, ripensando al rossore che aveva scorto poco prima che il compagno scappasse – perché scappare era quello che faceva, ormai Goku ne era convinto – non poteva fare a meno di sorridere. Alla fine ciò che gli importava era la consapevolezza di quanto fosse forte quello strano legame che si era instaurato tra loro, un legame inspiegabile per entrambi, e che il giovane vedeva manifestarsi in tutta la sua potenza in poche, ma significative occasioni: ogni volta che Vegeta non riusciva a sostenere il suo sguardo, ogni volta che sentiva il suo tocco farsi più delicato, ogni volta che il principe si lasciava sfuggire uno di quei gemiti che cercava in ogni modo di trattenere mentre facevano l’amore, ogni volta che non respingeva un suo bacio ma, anzi, lo accoglieva con calore nella sua bocca.
Ma quella notte, mentre sfiorava il profilo di Vegeta, in uno di quei gesti d’affetto che solitamente gli venivano rimproverati con un immediato, potente pugno sul naso, con la certezza che, nonostante gli occhi serrati, il respiro del compagno fosse troppo affannato perché questi potesse essere realmente addormentato, mentre guardava il suo petto alzarsi e abbassarsi impercettibilmente per i folli battiti del cuore che il suo tocco gli provocava e si accorgeva del calore che a poco a poco invadeva quel volto così rilassato, non poté fare altro che chiedersi se qualcosa non fosse finalmente cambiato.

Ehm.. non so cosa dire, se non che mi vergogno un tantino e che è la prima fan fiction che scrivo, quindi siate clementi con questa povera, impaurita e insicura Crista. ç__ç Comunque amo da morire questi due: sono la prima coppia che mi ha fatto appassionare allo yaoi e tra l'altro ho cominciato a leggere su di loro per puro caso, ho iniziato ad apprezzarli grazie ad alcune fan fiction che ho trovato qui e per certe immagini che mi sono casualmente capitate davanti agli occhi. E ora sono completamente partita per loro, per cui credo che cominciare a scrivere su di loro sia la conseguenza logica u.u in particolare mi piace il personaggio di Vegeta: ha una psicologia davvero complessa, non per niente mi sono trovata male proprio nella parte in cui ho cercato di descriverla, e infatti non credo di esserci riuscita completamente. Volevo che si capisse quanto ci tenga a Goku, anche se non può in alcun modo dimostrarlo, e come anche Goku se ne accorga. Poi ci tengo a dire che l'idea mi è venuta ieri mattina appena sveglia (quindi scusatemi, ero anche poco lucida) e che per avere il tempo di scrivere qualcosa ho pure fatto qualche minuto di ritardo a scuola, quindi spero almeno che sia venuto fuori qualcosa di passabile. Personalmente non sono molto sicura del risultato, soprattutto della parte centrale: avevo esattamente in mente ciò che volevo scrivere ma non sapevo assolutamente da dove iniziare! Ok, mi eclisso. Grazie a tutti coloro che sono arrivati a leggere fino a qui :)