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Autore: Cara Catastrofe    18/03/2012    3 recensioni
I ripensamenti non servono a nulla, e nulla cambiano.
Eppure era lì, ad un passo dala morte a ripensare al passato, ed, ancora più ardentemente, al loro futuro.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Now I can't say "I love you", but tomorrow will be too late 

 
Un colpo, due colpi e poi molti altri, innumerabili, il suo corpo cedeva, la sua carne veniva lacerata con facilità.
Veniva sconfitto con una calma da parte dei suoi uccisori che rivelava una profonda noia, una voglia di giocare con lui.
Non lo prendevano sul serio e lui questo non riusciva a tollerarlo, li odiava profondamente, ogni giorno di più, quasi quanto odiava sentirsi impotente rispetto a loro.
Quelle creature lo ripugnavano, non riuscivano neanche a suscitargli quel minimo di rispetto che in fondo aveva provato per Kakaroth.
Il suo mondo veniva distrutto con il suo corpo.
Avrebbe preferito poter dire che lo avevano colto di sorpresa, ma non era vero; la loro venuta era stata annunciata ed un timore ben più grande aveva causato, sapeva del pericolo, ne era perfettamente conscio, sapeva che presto sarebbe morto, eppure questo non gli risparmiò il dolore e il rimpianto che ora, in fin di vita provava. Anzi, aveva solo aumentato la rabbia, la rabbia che provava sapendo che nulla di quello che avrebbe fatto sarebbe servito a qualcosa.
La sua vita era agli sgoccioli e non era riuscito a dir nulla, a provare per una volta ad essere un bravo marito, o un bravo padre;
Come ogni giorno, se ne era andato, conscio che non sarebbe più tornato.
Ed ora si pentiva di non avergli potuto dire come, anche se provava a nasconderlo, a ignorarlo, la sua venuta fosse riuscita a cambiargli la vita, gli obiettivi e i valori in cui credere.
Per un istante il principe dei sayan non sarebbe voluto essere quella persona egoista e orgogliosa che in realtà era.
Poi arrivò, ovunque si propagò un’immensa luce scaturita dalle mani dei cyborg e sorridendo fra il pianto pensava a loro, sperando che qualcuno in futuro vedendo il figlio potesse dire “ è molto più forte del padre”, voleva che almeno loro vivessero, combattendo contro tutti, contro il mondo, ed infine che più forti di lui, facessero rinascere la speranza.

Angolo Autrice

Faccio morire Veggie scusate!
QUesta cosa stupida è stata scritta nel tempo in cui avrei dovuto svolgere la valanga di compiti che ho, ma perchè fare oggi quello che puoi fare domani??
Sadiko
 
 
  
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