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Autore: MinorityVicious    18/03/2012    1 recensioni
« Adesso basta!! »  
Billie Joe si alzò in piedi di scatto, puntando il suo onnipotente indice a pochi centimetri dal naso prosperoso di Brian.
« Brian Molko! O mi fai un sorriso, oppure giuro sui miei figli che ti do una martellata in testa!! »  
Come rifiutare tale richiesta, specie se fatta in modo così gentile e garbato?
[BrianxBillie]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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"Paradise"



<< ... e allora Tré si alza e urla “chi cazzo mi ha messo i boxer nella tazza del gabinetto?” Aahahaha dovevi esserci, era talmente ubriaco che non si ricordava di averli messi lui la sera prima per... ehi, ma... mi stai ascoltando?!>>

Brian sorseggiò il suo caffè caldo, mentre il forte odore del ginseng gli entrava nelle narici.
Puntò le iridi color ghiaccio sul leader dei Green Day, sistemandosi meglio sul divano leopardato.
Non si sarebbe mai immaginato che Billie Joe avesse dei gusti così poco estetici.
Sapeva che era un tipo eccentrico, ma non a quei livelli.

<< Sì, ti sto ascoltando... >>

Rispose semplicemente, posando la tazzina vuota sul tavolino in vetro davanti a lui, che con il resto dell’arredamento cozzava terribilmente.
Nonostante tutto, doveva ammettere che la casa era davvero bella.
Spaziosa, pulita e ordinata.
Sua moglie doveva essere proprio un’ottima casalinga.
Arianna... Anna... Adele... o come cavolo si chiamava.

<< E allora perché non hai riso? >>

Chiese improvvisamente Billie, senza staccargli gli occhi di dosso.
Erano seduti sullo stesso divano, a pochi centimetri l’uno dall’altro, a sistemare alcune faccende sul video musicale che Brian aveva deciso di girare, con l’ausilio della voce di Billie.
Era sempre stato affascinato da quella voce.
A volte melodica, a volte aggressiva, che lasciava trapelare sentimenti sopiti dal profondo del cuore, che ti lasciava un senso di appagamento e liberazione, che ti emozionava.
Odiava ammetterlo, ma un po’ ne era invidioso.
Anche se i Placebo avevano milioni di fan, anche se lui era ammirato da molti per la sua bravura, non riusciva ad essere pienamente soddisfatto.
Per quello gli aveva chiesto se avesse voglia di cantare insieme a lui in un video.
Ricordava ancora la sua faccia stupita, e di come si era sentito stranamente felice quando lui aveva accettato.
Lo guardò seriamente.

<< Il fatto che io non abbia riso, non significa che la battuta non fosse divertente. Non farti paranoie inutili, Armstrong... >>

Billie corrugò le labbra in una smorfia, vedendolo poggiare la schiena sul divano.
Non capitava spesso che la gente rimanesse seria alle sue battute.
A meno che non lo facessero per semplice pietà del soggetto, solitamente ridevano tutti, e anche di gusto.
Vedere Brian rimanere impassibile, gli fece stringere lo stomaco in una morsa tremenda.
Non sopportava la gente troppo cupa e con il muso lungo.
Preferiva di gran lunga quella scherzosa, sempre sorridente, che ti faceva venire il buon umore anche solo salutandola.
Molko non era così.
Lui era serio, silenzioso, riflessivo, enigmatico... un vero rompicapo.
Non ricordava di averlo mai visto sorridere, se non qualche volta davanti alle telecamere, giusto per convenienza.
Odiava quel suo modo così cupo di affrontare la vita.
Odiava vederlo sempre perso nel suo mondo.
Odiava vederlo estraniarsi dalle persone.
Odiava vederlo solo.

<< Adesso basta!! >>

Billie Joe si alzò in piedi di scatto, puntando il suo onnipotente indice a pochi centimetri dal naso pronunciato di Brian.

<< Brian Molko! O mi fai un sorriso, oppure giuro sui miei figli che ti do una martellata in testa!! >>

Il leader dei Placebo inarcò un sopracciglio.

<< Non c’è bisogno di urlare. Le mie orecchie ci sentono benissimo. >>

Billie sbuffò, sedendosi di nuovo vicino a lui.
Senza nemmeno dargli il tempo di replicare, gli strinse le guance con le mani, tirandole leggermente verso l’alto.
Brian spalancò gli occhi, sorpreso.
Ok, quel nano era partito di testa.

<< Sai perché non ridi mai? >>

Chiese, lasciandogli libere le guance, ma non togliendo le mani dal suo viso.

<< Perché la tua faccia è stata abituata fin da sempre a quell’espressione da cercopiteco morto di sonno, e quindi non riesce a tirar fuori un bel sorriso! >>

Disse, imbronciandosi come un bambino.
Brian lo guardò per un istante.
Uno solo.
Bastò vedere le sue guance imporporarsi per l’imbarazzo di quella caotica situazione.
Senza nemmeno rendersene conto, le sue labbra si inarcarono verso l’alto, socchiudendosi appena e mostrando una fila di denti perfettamente bianchi e curati.
Sorrideva.
Brian Molko stava sorridendo.
Non per la tv.
Non per i fan.
Sorrideva per lui.
Per Billie Joe Armstrong, che in quel momento non ricordava di aver mai visto un sorriso più bello.
Arrossì nuovamente, scostandosi di poco.

<< Anche tu sei capace di sorridere, allora... >>

Molko annuì

<< Sei soddisfatto, Billie? >>

Avrebbe senz’altro risposto di sì.
Che era pienamente soddisfatto, e che avrebbe dovuto sorridere più spesso, ma Brian non aspettò una risposta.
Sentì le labbra fini del leader dei Placebo posarsi sulle sue, più carnose.
Fu una sensazione strana.
La bocca di Brian era così morbida, che per un attimo gli sembrò di baciare la seta.
Certo, non pensava che si spingesse a tal punto, almeno fin quando non sentì la lingua chiedere accesso alla sua bocca.
Armstrong l’accolse senza esitare, e in breve tempo si ritrovarono a baciarsi con foga e desiderio, mentre le mani vagavano dal viso alle spalle, per poi finire a carezzare le ginocchia.
Ci furono baci alternati a teneri morsi, sguardi d'intesa e giochi di lingua maliziosi.
Eppure dentro di sè, Armstrong sapeva che quello era sbagliato.
Che non doveva farlo, e che probabilmente Molko aveva momentaneamente perso la ragione.
Non poteva certo immaginarsi che, invece, Brian fosse nel pieno della sua coscienza.
Che non si stava per niente pentendo, anzi, ci stava prendendo gusto.
Sentì la mano di Brian farsi strada lungo tutto il suo torace, con lentezza, causandogli dei brividi di piacere che sentiva di non dover provare.
Non con lui, almeno.
La sua mano si fermò sull'orlo della sua cintura, intenzionata a slacciarla.
Fu lì che Billie si scostò, guardando l’altro con sguardo spaesato e imbarazzato.

<< Che c’è... ti vergogni? >>

Gli sussurrò, guardandolo negli occhi.

<< Sai, hai degli occhi stupendi... >>

Era proprio vero.
Quelle iridi verde smeraldo, rese ancora più vive dalle ciglia scure quasi femminee, erano di una luminosità accecante.
Li aveva visti parecchie volte sulle copertine dei giornali, ma vederle di persona era tutt’altra cosa.
Quegli occhi avevano qualcosa di enigmatico.
Occhi che avevano visto gioia, dolore, sofferenza e felicità, il tutto racchiuso in due iridi verdi per cui morire.

<< Perché lo hai fatto? >>

Brian si allontanò, prendendogli una ciocca di capelli scuri tra le dita.

<< E tu perché non mi hai fermato? >>

Ok, uno pari.
In effetti entrambi si stavano chiedendo il perché di quel gesto.
Perché Brian lo aveva baciato?
E perché lui non lo aveva fermato?
Molte domande e molti dubbi giravano nella testa di entrambi, senza riuscire però a collegare delle risposte.
Billie si morse un’unghia.
Intripparsi il cervello in quella maniera senza risolvere nulla, lo faceva andare in bestia.
E forse avrebbero continuato a fissarsi in silenzio per ore, se un rumore in cucina non li avesse destati.

<< Ragazzi, ancora a discutere del video? >>

Mike varcò la soglia della porta affiancato da Tré, e si sedette di fianco a Billie, cingendogli le spalle con un braccio.

<< Cosa avete deciso, allora? >>

Intervenne il batterista dei Green Day, stravaccandosi sulla poltrona davanti a loro.

<< Alla fine le scelte si sono ridotte a due, ma ancora non abbiamo deciso quale potesse essere il più indicato. >>

Rispose professionalmente Brian, lanciando un’occhiatina veloce al braccio tatuato di Mike, ancora ancorato alle spalle di Billie. Sentì una sensazione di fastidio salirgli addosso.
Non sapeva perché si sentiva così, ma quel che era certo era che se non fosse stato un tipo così riflessivo e controllato, probabilmente gli avrebbe staccato quel braccio a morsi.
Pensava davvero di essere uscito completamente di cotenna.
Mai aveva fatto dei pensieri del genere. Su nessuno.
Eppure quello strano attaccamento gli faceva salire il nervoso a mille.

Non sarai mica geloso, Brian Molko?
Proprio tu, che non hai mai voluto saperne dell’amore?
Proprio tu, che hai sempre tenuto le distanze da tutto e da tutti, adesso ti ingelosisci nel vedere Mike che stringe Billie in quel modo quasi... possessivo?

Non era mai andato molto d’accordo con la sua coscienza, ma non pensava che arrivasse addirittura a prenderlo per il culo.
Si alzò.

<< Ti chiamo stasera, Billie. Così magari ci vediamo domani per finire il progetto... a casa mia... >>

Proferì, sottolineando le ultime parole con lo sguardo puntato su Mike.
Il bassista lo vide lanciargli un'occhiata carica d’odio, e aumentò di poco la presa sulle spalle di Billie.
Molko fece uno dei suoi sorrisetti sarcastici.
Quelli che Billie non sopportava, e che non avevano nulla a che vedere con quello scorcio di Paradiso che gli aveva mostrato pochi attimi prima.
Mike e Brian si guardarono in cagnesco per un altro attimo, sotto gli occhi preoccupati di Billie e quelli confusi di Tré, che ci stava capendo poco o niente dello strano silenzio in cui era piombata la stanza.

<< Per me è ora di andare. Buona giornata. >>

Concluse il leader dei Placebo, uscendo dalla stanza e avviandosi alla limousine scura parcheggiata fuori dal cancello.
Brian l’aveva capito.
Gli era bastato guardare le iridi rabbiose di Mike, per capire che anche lui era nella sua stessa situazione.
Aveva capito che anche lui provava qualcosa per Billie, e che probabilmente gli avrebbe fatto il lavaggio del cervello per costringerlo a non andare a casa sua l’indomani.
Eh sì, Brian lo aveva capito, e aveva capito che anche lui sentiva una forte attrazione verso quel cantante dai bellissimi occhi verdi.
Occhi che, molto probabilmente, non sarebbero mai stai suoi.
Così come il suo cuore.


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Spero che questa cosa smielata vi sia piaciuta *^*
Ciao!

Rage&Love
   
 
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