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Autore: Abacaxi    18/03/2012    2 recensioni
E se Table si presentasse all'improvviso alle Capsule corp.??
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Table, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bulma era stata completamente presa dallo sconforto, era quasi passato un mese da quella notte, la loro prima notte e nulla era cambiato. Lei non ne aveva fatto parola con nessuno ma non ce la faceva più, non riusciva più a sopportare la solitudine che il principe le lasciava dentro ogni volta che la abbandonava nel suo letto. Così aveva deciso di invitare tutti i suoi amici per dare una piccola festa di bentornato a Goku. Quando aveva comunicato la sua decisione al saiyan questi aveva iniziato a lamentarsi, brontolando sul fatto che non voleva avere niente a che fare con Kakaroth, come lo chiamava lui.
Ma Bulma aveva avuto la meglio e quel giorno era super indaffarata per preparare la casa e il cibo, Vegeta le girava intorno con i suo solito sguardo carico di disprezzo.
“La vuoi finire Vegeta? Ho da fare adesso non ho tempo per mettermi a riparare le cose che tu distruggi! La prossima volta impari a fare attenzione!” “Non è colpa mia donna se sono troppo forte per quelle diavolerie di metallo, ora smettila di perdere tempo e aggiustali!”.
La loro ennesima lite fu prontamente interrotta dall’arrivo dei primi invitati. Il saiyan si allontanò verso la Gravity Room mentre Bulma andava ad aprire la porta, sulla soglia trovò Crilin, il maestro Muten e Yamcha tutti sorridenti eccetto l’ultimo che cercava di camuffare un broncio senza riuscirci.
“Evidentemente non ha ancora mandato giù la nostra separazione” pensò Bulma divertita.
“Entrate ragazzi, accomodatevi in soggiorno” “Oh grazie Bulma, è tanto che non ci vediamo, non sei cambiata di una virgola”
In un’ora tutti gli invitati erano arrivati, ultimi come al solito, Gohan, Chichi e Goku.
Approfittando del tempo soleggiato Bulma aveva sistemato un enorme tavolo in giardino e stava facendo la spola dalla cucina all’esterno per portare tutte le pietanze che aveva preparato. Tutti stavano chiacchierando in soggiorno mentre Vegeta continuava ad allenarsi imperterrito.
“Quel saiyan non cambierà mai, è sempre così scontroso!” pensava Bulma mentre con una mano sollevava il vassoio pieno di carne da cuocere al barbecue e con l’altra prendeva una pila di piatti. Una mano sulla sua spalla la fece sobbalzare facendole quasi cadere tutto di mano, voltandosi vide Yamcha con un sorriso stampato in volto e lo sguardo colpevole.
“Hai bisogno di una mano?” “Ce la faccio benissimo, mi stavi facendo cadere i piatti” “Scusami…”. Il ragazzo abbassò lo sguardo ma subito tornò a guardarla con aria di sfida. “Senti un po’ Bulma non ti sei ancora stancata di stare sola?!” la ragazza per tutta risposta appoggiò i piatti e il vassoio sul tavolo della cucina consapevole che quel discorso avrebbe compromesso la sua calma e quindi il suo equilibrio.
“Come devo dirtelo Yamcha, non mi interessa stare con te, io non ti amo più !!” “Ma…è solo un momento di confusione, vedrai che se torniamo insieme cambierai idea…”. Mentre pronunciava queste parole si era avvicinato a Bulma, mettendole una mano su una spalla e bloccandola in un angolo.
La ragazza sbuffò spazientita aggiunse un “Te l’ho detto, non mi interessa!” si divincolò dalla presa e uscì in giardino annunciando che il pranzo era pronto.
Vegeta che, nonostante si stesse allenando, era rimasto in ascolto uscì dalla GR e si unì agli altri al tavolo prendendo posto vicino a Bulma e scoccando uno sguardo carico d’odio al terrestre che aveva infastidito la sua coinquilina poco prima.
Il pranzo era stato ricco e silenzioso interrotto solo dal rumore delle stoviglie, quando Goku e Vegeta avevano finito di divorare tutto ciò che gli capitava sotto tiro il gruppo si spostò all’ombra di un grande albero del giardino.
Sedute su una coperta stesa sul prato verde Bulma e Chichi iniziarono a fare conversazione.
“Hai avuto proprio un’ottima idea ad organizzare questa giornata, Goku non fa altro che allenarsi con Gohan e quel Piccolo, non si riposano mai! Il mio bambino non riesce mai a studiare!” “Penso sia una caratteristica saiyan, anche Vegeta non esce mai dalla Gravity Room”. Mentre proferiva queste parole un lampo di tristezza si materializzò nelle sue iridi turchine, senza pensarci si voltò verso l’uomo che provocava quella tristezza. Vegeta era poco distante seduto e con la schiena appoggiata al tronco di un albero, aveva le braccia incrociate sul petto e gli occhi chiusi. Non appena la ragazza lo guardò apri gli occhi e la osservò di rimando con il suo solito sguardo sprezzante.
“Stai bene Bulma? Sembri pallida, qualcosa non va?”
“Sto bene, davvero sono solo un po’ stanca, la notte non riesco a dormire bene”. Pronunciò quella frase con tono accusatorio rivolgendo nuovamente il suo sguardo verso Vegeta. Per tutta risposta il saiyan, che aveva sentito ogni singola parola, fece per alzarsi e tornare ad allenarsi ma il suo nemico numero uno nonché incubo peggiore gli si parò davanti.
“Vegeta combattiamo!” sentenziò Goku puntandogli il dito indice verso la faccia.
“Quando vuoi Kakaroth!”. I due iniziarono ad ingaggiare una lotta senza esclusione dei colpi e senza risparmiare energie.
Gli altri li guardavano  inizialmente incuriositi e sorpresi, successivamente tornarono a quello che stavano facendo.
Bulma e Chichi ripresero a chiacchierare del più e del meno fino a quando la ragazza dai capelli turchini fu interdetta da una domanda dell’amica.
“Come fai a vivere con quel Vegeta in casa? È un criminale! Non hai paura che ti faccia del male?”
“A dire la verità passa tutto il giorno ad allenarsi, a volte è come non ci fosse. Non penso che oserebbe torcermi un capello, sa benissimo che nessun altro sarebbe disposto ad accoglierlo nella sua casa, dargli del cibo e riparare tutto quello che distrugge”. La mente della ragazza si fermò velocemente sulle molte notti passate con Vegeta, la invase il pensiero che forse il saiyan non le aveva mai fatto del male solo perché per lui costituiva uno sfogo per i suoi istinti. A questo pensiero una forte nausea assalitì la ragazza che si alzò velocemente e corse in casa per dare di stomaco.
Tutti rimasero a fissare la porta dove Bulma era sparita interrogandosi su cosa avesse fatto stare male la loro amica. Persino Vegeta si era distratto sentendo l’aura della donna allontanarsi e non era riuscito a schivare il pugno di Goku che lo aveva fatto volare lontano di parecchi metri. La distrazione del principe dei saiyan tuttavia durò ben poco e subito il combattimento riprese senza esitazioni.
Bulma si sciacquò la bocca e rimase a fissarsi nello specchio sopra il lavabo cercando di capire a cosa fosse dovuto quel malessere, concluse poco convinta che aveva mangiato troppo, si sistemò il trucco e tornò in giardino.
Gli occhi di tutti erano puntati su di lei ma la ragazza non si fece intimorire dagli sguardi incuriositi e si sdraiò sull’erba con lo sguardo puntato verso il cielo dove i due saiyan stavano combattendo.
“Quanto è bello Vegeta quando combatte” si ritrovò a pensare ignorando la vena di malvagità negli occhi del principe. Iniziò a fantasticare su come sarebbe stato bello se lui non fosse stato così malvagio, così orgoglioso ma smise di illudersi presto, la realtà non poteva essere cambiata, lui era malvagio e niente dei suoi comportamenti aveva lasciato intendere che qualcosa sarebbe potuto mutare.
Bulma fissava il saiyan, il suoi saiyan come le piaceva definirlo illudendosi di poterlo considerare suo quando invece era l’esatto contratio, la sua mente era un turbinio di pensieri da troppo tempo stipati e mascherati da un sorriso tirato.
Le sue riflessioni furono interrotte da un silenzio carico di tensione, Vegeta e Goku avevano smesso di combattere e fissavano il cielo con sguardo teso.
“Si sta avvicinando un’aura, non è molto potente ma sembra familiare”.
Un rumore improvviso squarciò l’aria, un grande polverone si alzò all’orizzonte seguito da un boato sempre più vicino. Alcuni edifici della città furono demoliti da un oggetto sconosciuto. Tutta la gente si riversò in strada a vedere cosa stesse succedendo, anche Bulma e i suoi ospiti accorsero sul luogo.
Davanti ai loro occhi si presentò uno spettacolo al tempo stesso familiare e inaspettato: una navetta identica in tutto e per tutto a quella che aveva portato Vegeta, Nappa e Radish per la prima volta sulla terra era atterrata poco distante dalle Capsule corp, la vista di quella palla metallica scosse l’animo di tutti i guerrieri z e dei loro compagni portando alla mente ricordi passati e difficili da digerire.
Rimasero tutti in silenzio attendendo che qualcosa accadesse, dopo pochi secondi il portellone della navetta si aprì ne uscì un ragazzino dall’aspetto deboluccio e piuttosto basso, indossava una battle suite blu degli scagnozzi di Freezer e appoggiato all’orecchio aveva uno scouter verde acqua. Non fu molto l’abbigliamento del giovane a colpire i presenti quanto una coda lunga e pelosa, molto simile a quella di una scimmia, che spuntava dal suo fondoschiena e si agitava nell’aria.
“Ma…ma..quello è un saiyan!!” pronunciarono all’unisono Crilin e Gohan.  
Sotto lo stupore di tutti i presenti il ragazzo iniziò a guardarsi intorno, in cerca di qualcosa o qualcuno.
Bulma lo osservava, i suoi occhi, la sua espressione corrucciata  le erano familiari come se quel ragazzo fosse in realtà un suo vecchio conoscente.
“Table, che diavolo ci fai qui?!” la voce di Vegeta interruppe il silenzio che era calato, tutti si voltarono a guardarlo con occhi stupiti. Lo stesso ragazzo si girò verso di lui ed i suoi occhi passarono da uno sguardo severo a uno sorpreso e allo stesso tempo felice.
Nii-San, fratellone, Vegeta! Sei qui allora! Finalmente ti ho trovato, ti ho cercato ovunque quando ho scoperto che Freezer era stato sconfitto!”. Il giovane saiyan si avvicinò al gruppo guardando il fratello dritto negli occhi.
“Tsk, e io che pensavo fossi morto sul pianeta in cui ti avevano spedito”.
Bulma si scambiò uno sguardo stupito con tutti i suoi amici, da quando Vegeta aveva un fratello??.

 



Chiedo scusa per l’eternità che è trascorsa dallo scorso capitolo, le lezioni universitarie non mi lasciano respirare! Spero almeno che questo capitolo vi piaccia, aspetto recensioni soprattutto consigli utili!
Abacaxi

   
 
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